REGGIO – Consegnato il San Giorgio d’Oro 2022

È stato conferito, nella Sala dei Lampadari “Italo Falcomatà” di Reggio Calabria, il San Giorgio d’oro 2022, la massima benemerenza cittadina riconosciuta a quanti attraverso il loro esempio hanno portato e portano in alto il nome di Reggio Calabria in Italia e nel mondo.

Il sindaco facente funzioni, Paolo Brunetti, si è detto «particolarmente emozionato» nel designare 17 nuovi cavalieri della Città.

«Anche quest’anno – ha detto – abbiamo cercato di abbracciare tutte le aree d’interesse individuando quelle personalità che si sono distinte nel loro ruolo portando in alto, tramite esperienze ed impegni professionali, sociali e civili, il nome di Reggio Calabria».

«Abbiamo voluto fortemente celebrare la prima cerimonia dopo la pandemia – ha aggiunto –all’interno di Palazzo San Giorgio, nell’anno in cui si ricorda il centenario della sua inaugurazione».

Anche la sala scelta non è stata casuale: «Il salone dei lampadari, recentemente intitolato ad Italo Falcomatà, riporta una massima fra le più amate dal sindaco della Primavera reggina: “L’esempio è la fonte del pensiero successivo”».
«Ecco – ha concluso Brunetti – questo è il senso che abbiamo voluto dare all’edizione odierna. Le persone insignite del San Giorgio d’oro devono essere da esempio per tutti i nostri concittadini affinché si impegnino, ognuno nel proprio ambito d’interesse, e diventino, a loro volta, un riferimento per i giovani che crescono in città».
A ricevere la massima benemerenza,  Filippo Bova: Medico specializzato in malattie del fegato, membro della Società Italiana di Endoscopia Digestiva e Direttore dell’U.O.C. Gastroenterologia del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi-Melacrino-Morelli”,  professionista di grande competenza ed esperienza ed autore di numerose pubblicazioni scientifiche.
Da sempre impegnato nella vita civile e sociale cittadina, ha saputo rendere la struttura da lui diretta all’avanguardia e d’eccellenza sul territorio, e mettere, altresì, la sua sensibilità e professionalità al servizio della collettività rivestendo importanti ruoli all’interno della Fondazione “Via delle stelle” e delle Istituzioni cittadine.

Aldo Iacopino: Maestro tenore di origini reggine e talento di caratura mondiale, già insignito di numerosi premi artistici nazionali ed internazionali, svolge attività concertistica in tutto il mondo. Vanta numerose partecipazioni a Festival e Galà lirici in Italia e all’estero e collabora con Accademie Liriche e Pubbliche Amministrazioni per la realizzazione di spettacoli di Opere Liriche.
Nel corso della sua attività artistica professionale ha realizzato importanti progetti con scopi benefici a favore della Lega Italiana per la Lotta ai Tumori e dell’Unicef.
Direttore artistico di diversi festival e manifestazioni concertistiche anche a carattere locale, attraverso i quali ha saputo fornire importanti occasioni di visibilità alla sua città.

Ugo Pedullà: Imprenditore reggino, titolare dell’omonima ditta di calzature di rinomata abilità e professionalità. Grazie al suo lavoro meticoloso, fatto di passione e abnegazione professionale e portato avanti per più di mezzo secolo, ha saputo promuovere la qualità del Made in Italy, non solo in Italia ma anche all’estero.
Già designato dal Presidente della Repubblica Cavaliere del Lavoro, prestigioso riconoscimento, testimonianza concreta della bontà del lavoro svolto per decenni.

Francesco Gentile, Fabiana Gentile e Marco Costantino: Giovani reggini, promotori del crowdfunding organizzato nel marzo del 2020 in favore del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria. Coniugando cuore e innovazione, sono riusciti, in un solo mese, a raccogliere il consenso di migliaia di persone raggiungendo un importo di donazione di oltre 174 mila euro. Un gesto eccezionale di solidarietà, esempio virtuoso di cittadinanza attiva, che ha conquistato il cuore dei reggini e ricompattato la città in un momento di grave crisi sanitaria ed emergenza della nostra struttura ospedaliera.
Grazie a loro l’ospedale cittadino ha potuto contare su importanti risorse e ricevere un aiuto concreto per il contrasto alla pandemia da Covid-19.

Domenico Toscano: Storico allenatore della Reggina, nato e cresciuto a Reggio Calabria, indissolubilmente legato alla maglia amaranto ed alla città.
Protagonista della promozione della Reggina, carismatico e uomo di grande spessore, ha saputo guidare con grande professionalità la squadra dalla serie C alla B, conquistando la fiducia di giocatori e tifosi. La sua filosofia di vita è lavorare con costanza e determinazione valorizzando il singolo sempre in un’ottica di squadra.

Rocco Musolino: Giornalista sportivo calabrese, voce storica e inconfondibile della compagine amaranto, da più di 35 anni racconta le vicende e le gesta della Reggina, tanto da essere riconosciuto dalla comunità dei tifosi, e non solo, con l’appellativo  di “The Voice”. Presidente dell’USSI Calabria, punto di riferimento per i colleghi giornalisti. Per dieci anni ha lavorato all’Ufficio Stampa del Comune di Reggio Calabria ed è autore di diverse pubblicazioni sullo sport calabrese. Ha girato l’Italia in compagnia della sua amata Reggina e regalato ai tifosi oltre 1300 radiocronache, distinguendosi sempre per la sua eleganza nel narrare le sequenze di gioco.

Natale Cutrupi: Ricercatore storico reggino, cultore delle tradizioni e degli usi della propria terra, collezionista instancabile di tutto ciò che riguarda Reggio Calabria, ha messo insieme raccolte preziosissime di immagini e documenti e pubblicato innumerevoli e prestigiosi volumi sulla storia della città, fornendo ai lettori, agli storici ed ai cittadini tutti un patrimonio inestimabile .
Il suo laborioso ed appassionato lavoro, testimonianza dell’ amore verso la città, consegna al futuro la conoscenza del passato, donandoci la memoria delle nostre origini quale strumento assoluto per la conservazione del sapere.

Roberto Altomonte: Tenente dell’esercito in possesso di elevata competenza, capacità professionale e senso di responsabilità, in qualità di Ufficiale “OA” del Reparto Comando e Supporti Tattici “AOSTA”, si è distinto per un elevatissimo senso della disciplina ed attaccamento al dovere.
Ha fornito un determinante contributo durante l’emergenza dell’alluvione del 2011 nei comuni di Barcellona P.G. e Saponara (ME), sapendo affrontare con acume e intelligenza tutti i compiti assegnatigli ai quali si è dedicato incessantemente, dando prestigio al proprio Corpo di appartenenza.
Il suo spiccato spirito di servizio lo ha portato a rendersi protagonista di un benemerito gesto di grande altruismo per avere salvato un giovane automobilista ribaltatosi con il proprio automezzo in un tratto autostradale pericoloso, mettendo a rischio la sua stessa vita tanto da essere rimasto vittima di grave incidente proprio durante tali operazioni di salvataggio.

Scuola Italiana in Piazza: La Scuola, nata da un’idea di Giorgio Furfaro, opera sul territorio del comune di Reggio Calabria e promuove l’insegnamento della lingua italiana a giovani ed adulti stranieri in una logica di inclusione ed integrazione linguistica e sociale, quale presupposto per quel dialogo interculturale punto di partenza di ogni processo democratico basato sull’accoglienza, sulla conoscenza reciproca e sul contrasto ad ogni tipo di esclusione sociale.
In pochi anni, grazie all’impegno e alla dedizione di docenti volontari, è diventata una realtà aggregativa importante, punto di riferimento per il territorio, che ha permesso di riunire tanti cittadini stranieri residenti nel comune di Reggio Calabria, offrendo lezioni di lingua e cultura italiana sulla base dei valori dell’inclusione e della condivisione, contribuendo in maniera determinante alla crescita del benessere della comunità, sì da divenire motivo di orgoglio per la Città.

Benedetta Cozzupoli (alla memoria): Giovane imprenditrice e già Vice Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Reggio Calabria, scomparsa prematuramente a soli 37 anni. Professionista impegnata, figlia, moglie e madre esemplare.
La sua vita è stata caratterizzata da grande passione, etica e senso del dovere, sia nella professione che in famiglia, e dalla capacità di portare in ogni ambito la sua singolare vitalità, curiosità e voglia di fare. La sua straordinaria forza di affrontare la vita con il sorriso anche nei momenti più difficili è da esempio per tutta la comunità reggina, unanimemente sconvolta dalla sua scomparsa.
Ha lasciato nel cuore di tutti un ricordo indelebile di coraggio e valori positivi.

Rev. Don Luigi Cannizzo: Parroco della parrocchia di Santa Maria della Candelora di Reggio Calabria, docente di Teologia liturgico- sacramentaria e membro del Consiglio Episcopale.
Figura di altissimo rilievo e spessore culturale e spirituale, da sempre impegnato in attività sociali ed umanitarie, si è speso con grande forza e spirito di servizio in attività concrete di assistenza anche in occasione delle varie emergenze che hanno colpito il nostro territorio come gli sbarchi dei migranti sulle nostre coste, le difficoltà legate alla pandemia da SARS-CoV-2 e, da ultimo, l’accoglienza alle popolazioni colpite dalla guerra in Ucraina.
Esempio instancabile di volontariato al servizio dei più deboli e bisognosi.

Istituto Nazionale Azzurro: L’Istituto persegue attività di assistenza medica e finalità culturali e umanitarie, fornendo cure gratuite in quelle parti del mondo in cui, ancora oggi, risulta difficile l’accesso a prestazioni mediche essenziali. Organizza inoltre numerose missioni in campo medico in Terra Santa. Lo spirito di filantropia ed assistenza al prossimo che caratterizza la mission dell’Istituto è presente in tutti i suoi componenti, uomini, donne e professionisti dall’elevato spessore morale e dalle spiccate doti altruistiche. In linea con tale spirito, il Presidente ed il Vicepresidente dell’Istituto, Dottori Lorenzo Festicini e Antonio Faraone, si sono di recente resi autori di un benemerito gesto soccorrendo su di un aereo in volo verso Betlemme una signora entrata in stato precomatoso, riuscendo a scongiurare, con tempestività e competenza, conseguenze che avrebbero potuto rivelarsi fatali.

Antonio Colaianni: Direttore Centrale per la Finanza locale presso il Dipartimento degli Affari Interni e Territoriali del Ministero dell’Interno.
Nel suo ruolo di vertice è impegnato in attività finalizzate al risanamento degli Enti dissestati e degli Enti in riequilibrio finanziario, per i quali svolge una preziosa attività di consulenza e studio in materia di ordinamento finanziario e contabile; fornisce inoltre supporto all’Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli Enti locali e alla Commissione per la Stabilità Finanziaria degli Enti locali per gli aspetti economico-finanziari.
Nel corso della sua carriera è stato titolare di numerosi incarichi di prestigio presso Pubbliche Amministrazioni, apportando sempre determinanti contributi. Brillante esempio di dedizione, competenza e serietà professionali, ha sempre fatto vanto delle sue radici, rivendicando la sua Città d’origine, e per ciò costituendo un motivo d’orgoglio per tutta la Comunità reggina.

Gregorio Martino: Sovrintendente Capo della Polizia di Stato, già cavaliere della Repubblica e insignito di numerose medaglie al merito.
Nel corso della sua attività professionale ha ricoperto delicati incarichi all’interno del Centro Criminalpol Calabria e della Squadra Mobile Sezione Criminalità Organizzata, partecipando a numerose complesse indagini di polizia, anche di carattere internazionale, con competenza e professionalità, dimostrando spiccato senso del dovere e spirito di servizio e costituendo importante punto di riferimento per colleghi e superiori.
Ha contributo alla cattura numerosi esponenti di organizzazioni criminali, assicurandoli alla giustizia.

Sergio Quinto Campolo: Calciatore centrocampista, cresciuto nella squadra della sua città, la Reggina, debutta in Serie B nel 1991 avviando una lunga carriera professionale che lo ha portato a giocare con diverse squadre fino ad arrivare alla serie A. Divenuto allenatore, fino al 2009 è stato il tecnico dei dilettanti dell’Omega Bagaladi (ora Valle Grecanica), squadra dell’hinterland reggino, vincendo la Coppa Italia di categoria.
Ha trascorso la sua infanzia giocando a calcio nei campetti della sua città, per la quale ha sempre dimostrato di nutrire grande attaccamento, sino a coronare il suo sogno divenendo, nel 2015, allenatore dell’area giovanile della Reggina.
La sua passione, il suo impegno, la sua dedizione verso la sua squadra e la sua terra di origine sono da esempio per tutta la comunità sportiva della città.

Domenico Minuto: Docente di lettere classiche e Preside di Istituti Secondari di secondo grado, membro della Deputazione di Storia Patria per la Calabria e socio dell’Istituto Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici “Bruno Lavagnini” di Palermo. Già cittadino onorario di Condofuri per Gallicianò e di San Lorenzo di Valletuccio. Studioso e autore di numerose pubblicazioni sulla civiltà bizantina e sull’architettura religiosa, i monasteri e i santi bizantini di Calabria. Cultore della lingua e della cultura dei greci di Calabria.
Grazie ai suoi studi ed alla sua passione ha saputo trasmettere alle nuove generazioni un sapere antico, consegnando un patrimonio inestimabile della cultura e della lingua alle origini della Magna Grecia e garantendone la conservazione a beneficio delle generazioni future.

A.S.D. Società Ginnastica Virtus Reggio: Storica Associazione sportiva di ginnastica ritmica, presente sul territorio calabrese sin dal 1979. Già insignita della Stella al Merito Sportivo del Coni Nazionale. Con 38 Titoli italiani, una Finale Nazionale per la Serie “A”, la partecipazione all’evento Europeo “Eurogym” e alla Gymnaestrada Mondiale in rappresentanza dell’Italia, si è guadagnata un posto di tutto rispetto nel mondo sportivo. Ha organizzato a Reggio Calabria diversi campionati regionali e 2 campionati interregionali di ginnastica ritmica. Ha inoltre partecipato a numerosi eventi e spettacoli a carattere benefico ed è stata protagonista, con le proprie coreografie, dell’apertura dei Gran Galà dello sport 2017 e 2018 e del Gran Galà per i 150 anni della Federazione Ginnastica d’Italia. Punto di riferimento da oltre 40 anni di intere generazioni di sportivi ed appassionati di ginnastica. (rrc)

REGGIO – La prima edizione del concorso di poesia dialettale “Così è vita – Memorial Peppe Stellittano”

Al via, a Reggio, la prima edizione del concorso di poesia dialettale Così è vita – Memorial Peppe Stellittano, nato dalla proficua sinergia tra Nino Stellittano, leader e fondatore del gruppo etno-pop Kalavrìa, l’Istituto comprensivo statale “Cassiodoro – Don Bosco” di Pellaro retto magistralmente dalla dirigente Eva Raffaella Maria Nicolò e la casa editrice “Città del Sole Edizione”.

Obiettivo del progetto, promuovere, diffondere e valorizzare le nostre radici, la tradizione e la cultura locale. I dettagli del concorso saranno illustrati mercoledì 27 Aprile alle ore 10 presso l’istituto comprensivo “Cassiodoro – Don Bosco” dagli ideatori dell’iniziativa che vedrà la sua conclusione il 4 Giugno con la premiazione dei cinque giovani vincitori e il concerto dei Kalavrìa aperto a tutta la cittadinanza.

«Attraverso questo concorso di poesia dialettale – ha spiegato Nino Stellittano – che, grazie all’ottimo lavoro della dirigente Nicolò diventerà un appuntamento fisso, vogliamo ricordare mio padre Peppe, poeta, politico e artigiano per passione che, con i suoi scritti, ha affrontato tematiche importanti sviscerando l’infinito amore per la sua terra ma anche, vogliamo dare l’opportunità ai nostri studenti di esprimere sentimenti, valori, pensieri con cui ripercorrere i sentieri della memoria che, oggi, sono sempre più inquinati dalla frenesia della vita moderna. Tutti gli elaborati saranno valutati da una giuria qualificata esterna all’ambito scolastico che premierà cinque vincitori: ai primi tre sarà assegnata una borsa di studio in denaro, agli altri due, la casa editrice Città del Sole regalerà utili e interessanti libri».


Durante la presentazione del concorso di poesia, l’autore Stellittano parlerà anche del suo libro, la cui copertina e illustrazioni interne sono state create dal bravissimo Alessandro Allegra e contiene 88 poesie inedite in vernacolo e un Cd con otto poesie interpretate dall’artista Miseferi e otto nuovi brani musicali cantati dal frontman con la partecipazione straordinaria di Danilo Amerio e la collaborazione dei Kalavrìa. (rrc)

Disco verde dal Comune di Reggio per iscrivere i Bronzi di Riace nella lista del patrimonio mondiale Unesco

Il Comune di Reggio, tramite delibera, ha aderito alla proposta avanzata dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria di iscrivere i Bronzi di Riace nella lista del patrimonio mondiale Unesco.

Con tale provvedimento, inoltre, l’amministrazione comunale sottoscrive anche la costituzione di un tavolo tecnico interistituzionale coordinato dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria e finalizzato a predisporre il fascicolo per la candidatura secondo le Linee Guida operative del Ministero della Cultura – Ufficio Unesco.

Si tratta di un’iniziativa, spiegano in una nota congiunta i Sindaci f.f. di Città metropolitana e Comune, Carmelo Versace e Paolo Brunetti, il consigliere metropolitano delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio e l’assessora comunale alla Cultura e Turismo, Irene Calabrò, «che ha come obiettivo quello di condurre una solida e autorevole azione istituzionale a sostegno di un percorso che crediamo sia di fondamentale importanza, nell’ottica del progressivo consolidamento e di una sempre maggiore valorizzazione, specie in chiave internazionale, della centralità storica e culturale che caratterizza i capolavori scultorei custoditi nel nostro Museo e ritenuti, universalmente, l’espressione più significativa dell’arte greca».

La proposta di candidare i Bronzi di Riace, nell’anno che celebra il cinquantesimo del loro ritrovamento avvenuto il 16 agosto del 1972, è scaturita nello scorso mese di marzo dalla Città metropolitana su forte impulso del Sindaco f.f. Versace e del consigliere delegato alla Cultura, Quartuccio, con il preciso obiettivo di avviare un percorso istituzionale condiviso, insieme ai Comuni di Reggio Calabria e Riace, nel quadro di un comitato tecnico a cui viene affidato il compito di istruire l’iter della candidatura stessa in sede Unesco.

«I Bronzi di Riace – evidenziano i rappresentanti di Palazzo Alvaro e Palazzo San Giorgio – costituiscono gli elementi di punta dello straordinario patrimonio culturale, storico ed archeologico del territorio di Reggio Calabria, rappresentando, nel contempo, una testimonianza unica di valore universale e dunque perfettamente coerente con quelli che sono i criteri previsti dalle linee guida Unesco».

Un percorso certamente complesso quello che conduce al prestigioso riconoscimento e che, in una prima fase della candidatura, prevede la richiesta di iscrizione nella lista propositiva nazionale (Tentative List), con la quale lo Stato segnala al Centro del Patrimonio Mondiale, World Heritage Center-WHC, i beni per i quali intende chiedere l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale nell’arco di 5-10 anni.

«In questa direzione, dunque – concludono i Sindaci f.f. e i delegati di Città metropolitana e Comune – è di fondamentale importanza che il territorio, con in testa le istituzioni locali, faccia fronte comune in modo costruttivo e propositivo rispetto a questa straordinaria opportunità di rilancio dei nostri più importanti attrattori culturali. Nella consapevolezza che quest’anno così significativo per la storia dei due capolavori bronzei e per l’intero territorio metropolitano, possa rappresentare un momento esaltante di partecipazione e cooperazione, tra istituzioni e attori sociali, che può consentirci di raggiungere un traguardo di portata epocale». (rrc)

REGGIO – Inaugurata a Palazzo Alvaro la mostra “L’arte della guerra”

È stata inaugurata, nella Sala Umberto Boccioni di Palazzo Alvaro a Reggio Calabria, la mostra L’arte della guerra di Bruno Canova, artista considerato tra i massimi esponenti dell’arte italiana del Novecento, a cura di Alessandra Carelli, Paolo Coen e Lorenzo Canova e visitabile fino al prossimo 5 maggio.

All’incontro inaugurale, insieme ai rappresentanti del Comitato 25 Aprile, che raggruppa diverse associazioni reggine unite dai valori dell’antifascismo e della democrazia, c’erano il sindaco ff della Città Metropolitana Carmelo Versace ed in rappresentanza del Comune l’Assessora alla Cultura Irene Calabrò, il Presidente del Consiglio Enzo Marra ed il Consigliere delegato Marcantonino Malara.

L’evento, che arricchisce ulteriormente il calendario di manifestazioni organizzate in vista del 25 Aprile, è promosso dal Comitato per i festeggiamenti del 25 Aprile, in sinergia con la Città Metropolitana di Reggio Calabria, il Comune di Reggio Calabria, l’istituto Mattia Preti di Reggio Calabria, in collaborazione con il Museo dei Brettii e degli Enostri di Cosenza e la Rete Universitaria per il Giorno della Memoria.

«Una splendida iniziativa – ha affermato a margine dell’inaugurazione il sindaco ff Carmelo Versace – che come Città Metropolitana abbiamo voluto sposare, cosi come con le altre che in città si stanno organizzando in vista della celebrazione del 25 aprile, e che porta con sè un tema di strettissima attualità come quello della guerra. Attraverso un linguaggio diretto, quasi inquietante, con immagini forti e messaggi di impatto, la mostra di Bruno Canova richiama ai valori supremi della pace e della democrazia, cui l’intera comunità internazionale dovrebbe tendere soprattutto in un periodo buio come quello che stiamo attraversando con il conflitto in Ucraina. Per questo voglio ringraziare i promotori di questa mostra e spero che tanti cittadini, bambini e ragazzi in particolare, abbiano l’opportunità di poterla visitare nei prossimi giorni».

L’esposizione monografica ospitata a Palazzo Alvaro si compone di più di 40 opere che comprendono una selezione di disegni, dipinti, incisioni e acqueforti che consentiranno di approfondire la figura e la personalità artistica di Bruno Canova, nato a Bologna nel 1925 e scomparso nel 2012 a Lacco Ameno d’Ischia. Si tratta di una sequenza di opere dedicate agli orrori della Seconda Guerra Mondiale, nella quale un’immediata e ineludibile forza comunicativa si coniuga e viene esaltata da un raffinato livello di invenzione figurativa e di tenuta stilistica.

Il ciclo di opere realizzato dall’importante artista tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Settanta, ma portato avanti fino alla sua scomparsa, rappresenta la volontà di Canova di usare il linguaggio delle arti visive per contribuire al grande mosaico collettivo della Memoria, una scelta – questa – dettata anche e soprattutto dalla necessità di continuare a trasmettere alle generazioni future il ricordo degli orrori delle dittature, della guerra e la memoria tragica della Shoah. La mostra che ospitiamo a Reggio Calabria è la testimonianza di una tragedia nella quale l’artista è stato coinvolto in prima persona e delle atrocità cui è sopravvissuto. Bruno Canova, infatti, fu internato nel 1944 come partigiano in un lager tedesco.

Nei suoi lavori Canova unisce la sua formazione di avanguardia, legata alla grafica di Albe Steiner, Max Huber e alla fotografia di Luigi Veronesi, ad una personale rielaborazione del collage futurista e dadaista e alla sua vocazione iconica di disegnatore e pittore. Elaborati che sono il frutto di lunghe ricerche storiche, utilizzando manifesti, ritagli di giornale e documenti originali inseriti nel corpo dell’opera, disegni e parti dipinte.

Il risultato, di grande forza espressiva e di dolente partecipazione, è legato indubbiamente alla sua esperienza diretta, dove i simboli non restano sospesi come fredde evocazioni, ma diventano elementi strutturali della potenza drammatica di opere colme di una intensa e sofferta capacità di testimoniare ed evocare fatti e cose talmente spaventosi da giungere alla soglia dell’indicibile. (rrc)

REGGIO – Domenica si celebra il Lions Day

Domenica 24 aprile, a Reggio, è in programma il Lions Day, che vedrà i Lions club Reggio Calabria Host, Rhegion, Castello Aragonese e Città del Mediterraneo, insieme al Leo club Reggio Calabria Host “Vittoria GS Porcelli” a Piazza San Giorgio per promuovere lo spirito di servizio e la solidarietà comunitaria.

Sotto l’insegna dello slogan planetario “siamo il mondo di cui ci prendiamo cura”, i Lions celebreranno questa giornata globale del “we serve” assieme a tante associazioni cittadine che hanno inteso condividere coi Lions questa bella giornata di impegno civile, tra cui l’Unione Italiana Ciechi, l’Associazione Amici del Museo Nazionale e l’Aido – Associazione italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule.

Nella stessa giornata, in contemporanea in svariate città del mondo, i soci dei Lions e Leo club saranno nelle piazze per far conoscere i programmi, le iniziative, i progetti realizzati per i cittadini e per le comunità e per fornire tutte le informazioni su questa grande realtà associativa, riservando una particolare attenzione alle tematiche dell’ambiente, alla prevenzione ed educazione sanitaria per le malattie degli occhi e per il diabete.

Con screening medici gratuiti, passeggiate ecologiche, con eventi benefici e tante altre iniziative i Lions saranno al servizio delle comunità locali, per rispondere ai bisogni umanitari, con progetti e proposte concrete.

Il Programma completo del Lions Day reggino prevede per la giornata del 24 aprile: lo screening gratuito della vista in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi; il service sulla “Sicurezza Stradale”, con la simulazione della mobilità in condizioni di ebbrezza o sotto stupefacenti attraverso l’uso di appositi visori; lo screening gratuito “Tra diabete e Sport”;  lo screening gratuito cardiologico; lo screening gratuito della funzionalità respiratoria e Spirometria;  la raccolta di occhiali usati.

Inoltre, sarà presentata alla città la “Piattaforma della conoscenza – Progetto Ulisse” con la compilazione di questionari somministrati alla cittadinanza presente, mentre l’Aido insieme al Centro Regionale Trapianti Calabria, nell’occasione, celebrerà la propria Giornata nazionale per la Donazione e il Trapianto di Organi e Tessuti.

Quale prologo della giornata del 24 aprile, sabato 23 aprile, alle ore 16.30, con partenza da Piazza Italia, si terrà una passeggiata ecologica guidata in collaborazione con l’associazione “Amici del Museo Nazionale” a cui potranno partecipare gratuitamente tutti i cittadini interessati. Il percorso prenderà avvio dalla visita dell’Ipogeo, la sala sottostante Piazza Italia, cui seguirà la visita alle Mura magnogreche e alle Terme romane. Si giungerà poi al Duomo, con visita alla Colonna di San Paolo, ai sarcofagi degli arcivescovi cinquecenteschi e alla cappella seicentesca del SS. Sacramento decorata in “marmi mischi”. Si proseguirà sino al Castello Aragonese con la visita alla Sala Alfonso d’Aragona, alla Sala Flavia Gaetano, al Bastione di Pegnafiel, alla Torre del SS. Salvatore, per concludersi al “terrazzo dei quattro venti” con il rientro previsto per le ore 19.00 a Piazza Italia.

Il Lions Clubs International è la più grande organizzazione di club di servizio al mondo, con quasi 1,4 milioni di soci in circa 47.000 club in tutto il mondo.

Uomini e donne impegnati in progetti comunitari in oltre 208 Paesi e aree geografiche. I Leo Club sono il futuro dell’associazione e sono formati da giovani aventi un’età compresa tra i 12 e i 30 anni.

I Lions hanno una storia ultracentenaria. Fondata nel 1917, questa organizzazione è conosciuta principalmente per la lotta alla cecità ma concentra il proprio servizio anche in altre cinque aree: Diabete, Vista, Fame, Ambiente e Cancro Infantile.

Il Lions Day è la giornata mondiale dei Lions ed è l’occasione per far conoscere i programmi, le iniziative, i progetti e fornire tutte le informazioni su questa importante realtà.  Un atto di servizio, una parola di incoraggiamento, una generosa donazione è spesso quello che ci vuole per portare la speranza dove ce n’è più bisogno. (rrc)

REGGIO – Sabato si presenta il libro “Buio a Reggio”

Sabato 23 aprile, a Reggio, alle 17.30, nella Sala Mons Ferro della Curia Arcivescovile, si presenta il libro Buio a Reggio – Edizione del Cinquantenario di Luigi MalafarinaFranco BrunoSanto Strati.

L’evento è stato organizzato dal Circolo Culturale Rhegium Julii, e vedrà il coautore, Santo Strati, dialogare con lo storico Pasquale Amato e il dott. Eduardo Lamberti Castronuovo su La Rivolta di Reggio 50 anni dopo. Modera il giornalista Giorgio Neri.

Il libro è edito da Media&Books.

Sono trascorsi più di 50 anni da quelle tragiche giornate dei fatti di Reggio, raccontate da un libro edito nel 1972, Buio a Reggio, di Luigi Malafarina, Franco Bruno e Santo Strati, vincitore nello stesso anno del Premio Villa San Giovanni e del Rhegium Julii. Il libro in una nuova edizione riveduta e curata da Santo Strati, giornalista – direttore del quotidiano Calabria.Live – è stato pubblicato nella ricorrenza del cinquantenario, il 14 luglio 2020, ma a causa della pandemia la sua presentazione era stata rinviata.

Cos’è cambiato in questi 50 anni a Reggio? La riedizione del libro offre l’occasione per rivisitare promesse non mantenute e impegni disattesi da una classe politica che non mostrava di avere a cuore le sorti della città. I giovani conoscono poco o niente di quei tragici giorni che contarono sei morti, centinaia di mutilati, e migliaia di feriti, migliaia tra arrestati e denunciati. Una rivolta di popolo raccontata da Buio Reggio, giorno per giorno, attraverso gli occhi e la penna di centinaia di giornalisti arrivati da ogni parte del mondo. Un reportage straordinario che rappresenta la memoria storica di quelle drammatiche giornate.

Il libro (920 pagine) ripropone documenti, dichiarazioni, foto e le immagini di tutti i protagonisti (politici e non) di quelle giornate e offre un racconto non di parte di tutto quello che avvenne a partire dal 14 luglio 1970 fino al 31 dicembre 1971, quando si chiuse definitivamente un ciclo di dolore per Reggio e i reggini.

La città ha conosciuto il fumo dei lacrimogeni, il dramma dei morti, dei feriti, le distruzioni, la rabbia di un popolo tradito, persino la sospensione delle libertà costituzionali. Uno stato di guerra (arrivarono persino i cingolati a Reggio per domare la rivolta), ma non in nome del pennacchio del capoluogo, ma per il bisogno di gridare lo sdegno e la rabbia di continue mortificazioni per un risveglio che solo in parte è avvenuto. Sono trascorsi 50 anni e tante cose sono cambiate, ma rimane aperta una ferita insanabile che Buio a Reggio ha raccontato con onestà e assoluta terzietà.

Malafarina e Bruno sono scomparsi da molti anni: nel loro ricordo e a memoria di un impegno che li ha visti insieme a consultare migliaia di documenti, migliaia e migliaia di ritagli stampa di tutto il mondo per scrivere e raccontare i fatti di Reggio, Strati ha voluto, in occasione dei 50 anni dalla rivolta, riproporre una nuova  edizione con un editoriale amaro, ma fedele alla realtà storica di ieri e di oggi. È su questo tema che si svilupperà un dibattito che si preannuncia caldo nella sala della Curia Arcivescovile di Reggio (via T. Campanella 62) che porta il nome di mons Giovanni ferro, uno dei protagonisti di quei giorni, il cui intervento unitamente a quello del questore Santillo ha permesso di evitare ancora più lutti, dall’una e dall’altra parte: i reggini e le forze di polizia arrivate in assetto di guerra a fronteggiare un popolo che voleva solo avere ascolto. (rrc)

REGGIO – Al prof. Domenico Minuto il Premio Vincenzo Panuccio

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 17.30, nell’Aula Magna dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri”, sarà conferito al prof. Domenico Minuto il Premio alla Professione, alla Cultura e all’Impegno Sociale “Vincenzo Panuccio” 2022, assegnato dal Comitato Promotore composto dalla Famiglia Panuccio, dalla Fondazione Mediterranea e dal Lions Club Reggio Calabria Host.

Saranno presenti alla premiazione: la prof.ssa avv. Francesca Panuccio, il Presidente della Fondazione Mediterranea dott. Enzo Vitale, il Presidente del Lions Club Reggio Calabria Host Prof. avv. Giuseppe Strangio, il Rettore dell’Università Dante Alighieri Prof. Antonino Zumbo, il Direttore del Dipartimento DIGIES dell’Università Mediterranea prof. avv. Daniele Cananzi, il prof. dr. Antonino Monorchio, Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Mediterranea, l’avv. Massimo Serranò, Presidente della XI Circoscrizione Lions, il Presidente della Zona Lions 28 dott. Andrea Commisso, il Presidente dell’Associazione ex allievi del Liceo Classico prof. avv. Michele Salazar, l’Ing. Genella D’africa Segretaria dell’Associazione ex allievi del Liceo Classico, la prof. Maria Rosaria Rao, Preside del Liceo Classico Tommaso Campanella.

Il prof. Minuto, inoltre, terrà una lectio su Calabria Bizantina.

Domenico Minuto è nato a Reggio Calabria nel 1931. Dal 1953 al 1977 è stato docente di italiano e latino nei licei classici. Dal 1977 al 1994 è stato preside in un liceo classico e dopo nel liceo scientifico, membro della Deputazione di Storia Patria per la Calabria; socio dell’Istituto Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici di Bruno Lavagnini di Palermo e dell’Associazione amici del Museo di Reggio Calabria; Socio fondatore del Comitato Permanente per gli incontri di Studi Bizantini, della Comunità Bizantina, della Comunità Bizantina San Cipriano di Reggio e dell’Accademia dei Vagabondi; socio onorario della Sezione di Italia Nostra di Reggio Calabria.

REGGIO – Venerdì lo spettacolo “Dike”

Venerdì 22 aprile, a Reggio, alle 21, al Teatro “Francesco Cilea”, in scena, in prima nazionale, lo spettacolo multidisciplinare Dike della compagnia Scena Nuda, con le attrici Francesca Ciocchetti e Teresa Timpano, la danzatrice Ludovica Messina e le musiche dal vivo di Alessandro Calcaramo, Simone Latella e Girolamo Mattiani.

Lo spettacolo rientra nell’ambito del Festival delle arti della Magna Grecia, prodotto e ideato dall’associazione culturale arte e spettacolo “Calabria dietro le quinte – APS” in partenariato con il Comune di Reggio Calabria, il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, il patrocinio della Città Metropolitana di Reggio Calabria e il sostegno della Regione Calabria – PAC 2014/2020.

 Nello spettacolo Dike, che fa parte di una trilogia di lavoro triennale di Scena Nuda, due attrici italiane, coadiuvate da un trio musicale, si interrogano sul tema della violenza di genere attraverso i racconti e le azioni di cinque eroine greche: Antigone, Ecuba, Medea, Elettra, Lisistrata. Il tema, di grande valenza civile, suggerisce molte domande: «quando sono stato o stata un’Antigone?», «Quando invece non ho avuto il coraggio di esserlo?».

Interrogativi che solo i miti greci, con la loro forza e irruenza, possono porci in maniera così lucida e travolgente. I rapporti familiari fanno da sfondo e creano conflitti di pensiero sul tema, attivando la riflessione su quanto sia importante la responsabilità collettiva. Forse si può pensare che la violenza contro le donne sia soltanto lo stupro consumato, ma non è così. Quello è un reato, anche molto grave, ma non è l’unica forma di violenza contro le donne: l’associazione “Noi No, uomini contro le violenze”, riassume il fenomeno in tre parole: “Minacciare, Umiliare, Picchiare”: “La violenza di genere non è solo l’aggressione fisica di un uomo contro una donna, ma include anche vessazioni psicologiche, ricatti economici, minacce, violenze sessuali, persecuzioni. Compiute da un uomo contro una donna in quanto donna.

A volte sfocia nella sua forma più estrema, il femminicidio”. L’opera teatrale nasce dalla collaborazione di due attrici italiane del panorama contemporaneo, grazie alla produzione di Scena Nuda. Teresa Timpano, attrice e direttrice artistica poliedrica, si diploma come attrice presso l’Accademia Nazionale d’Arte drammatica Nico Pepe di UD, si specializza con la qualifica di “Attore Europeo tra teatro, danza e musica” presso Teatro Due -Teatro Stabile di Parma.

Lavora per 3 anni stabilmente come attrice presso Teatro Due Teatro Stabile di Parma. Nel 2006 fonda Scena Nuda, dal 2010 riconosciuta dalla Regione Calabria come Compagnia professionale. Lavora con vari Maestri e registi di fama internazionale,in diversi teatri Italiani. Dirige il festival teatrale naz. “Miti Contemporanei”. L’attività di Teresa è proiettata verso la progettualità europea e fa parte del network internazionale ‘Revolution’ con Primavera dei Teatri, Sardegna Teatro, Nuovo Teatro Sanità Teatro della Città. Vince nel 2015 il premio Giovani Realtà del Teatro-UD. (rrc)

REGGIO – Presentata la 40esima edizione di “Corrireggio”

È stata presentata la 40esima edizione di Corrireggio, la gara podistica della città di Reggio Calabria che si svolgerà sul Lungomare Falcomatà il 25 aprile.

Alla conferenza stampa di presentazione hanno preso parte Nuccio Barillà e Lidia Liotta, membri del Comitato organizzatore, il Sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria Carmelo Versace e l’Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Reggio Calabria Irene Calabrò

Dopo gli ultimi due anni che l’hanno vista, a causa dell’emergenza pandemica, trasformarsi in versione “fantastica” e trasferirsi sul web, la manifestazione ecologica e sportiva, organizzata dal Circolo Legambiente “Città dello Stretto”, con varie collaborazioni, tornerà a correre realmente. La tradizionale competizione, che darà come sempre un tocco di colore e una interpretazione originale alla Festa della Liberazione in città, si svolgerà nel pieno rispetto delle normative vigenti, con le dovute cautele e tutte le procedure di sicurezza del caso. 

La corsa prenderà il via alle 10.45, con un percorso leggermente modificato, si snoderà dall’area Stele Falcomatà – Rosa dei Venti del Lungomare, nei pressi di Piazza indipendenza, e percorrerà il lungomare fino alla Stazione Centrale, via Barlaam, sottopasso del Calopinace, per girare poi in via Fortino a mare, zona Tempietto, e ritornare lungo la passeggiata a mare Vittorio Emanuele III. Sostanziale novità per questa edizione l’arrivo all’Arena Lido, nel nuovo waterfront, i cui ampi spazi consentono una maggiore distribuzione dei partecipanti, allo scopo di evitare eccessivi assembramenti.

Come ogni anno, due le tipologie di gara; la corsa competitiva riservata agli atleti tesserati per un percorso di 13.5 km (tre giri di passaggio al viraggio e nuovo utilizzo della impegnativa rampa di Rada Giunchi nei pressi del Lido) e quella non competitiva, più semplice, aperta a tutti gli altri, di soli 4.5 km. 

La gara sarà il momento conclusivo e più coinvolgente di un fitto calendario di eventi che si snoderanno nei giorni precedenti in diversi luoghi: da Arghillà a Pellaro, dalla Collina di Pentimele e Ortì fino al centro, coinvolgendo tante altre realtà cittadine attive nell’ambito sportivo, culturale e sociale, le scuole e le istituzioni locali. Un programma che vuole, come sempre, dialogare con la città, evidenziando bellezze e qualità, ma anche problematiche e istanze.

Per sottolineare il sentimento condiviso che accompagna questo momento, dopo due anni particolarmente difficili, il filo conduttore che fa da cornice all’intero calendario è La Festa del Ritorno. Sarà, infatti, una Corrireggio che festeggia un ritorno alla normalità, con la speranza che da lì si sviluppi un ritorno al futuro, ma che accoglie i temi consueti che l’hanno sempre contraddistinta: lo sport in generale come diritto di tutti, momento di socialità e partecipazione, mezzo per diffondere i principi del vivere sano, dell’amore per la natura e del rispetto dell’ambiente; legalità, decoro urbano, accoglienza, solidarietà, pace sono i valori rappresentativi dell’evento, che si condensano quest’anno in un segno preciso scelto proprio per il suo valore simbolico: il segno del salutare.

Il saluto, nel significato che fa riferimento alla salute, bene assoluto da difendere e da coltivare anche attraverso un più adeguato stile di vita, ma anche come segno dell’attenzione verso gli altri, veicolo di comunicazione, di socievolezza e di scambio. 

Altro tema dominante della Corrireggio 2022 sarà quello della Pace. In questo terribile momento del conflitto in Ucraina, è necessario ribadire con forza il rifiuto della guerra come risoluzione dei conflitti, come recita la nostra Costituzione, e l’appello dei popoli contro ogni forma di violenza. Per questo motivo si formerà, prima della partenza, un Corridoio Arcobaleno di Pace, un presidio che si prefigura vivace e colorato anche dal punto di vista coreografico, formato da tante associazioni, società sportive, volontari di protezione civile e altri cittadini che parteciperanno in vari modi alla Corrireggio. A partire da coloro che hanno aderito all’appello lanciato dal Comitato organizzatore, raccogliendo l’eredità della tappa reggina della Seconda Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza del 2020. 

Come in ogni edizione, la Corrireggio è attenta nel cogliere, far propri e rilanciare gli stimoli e le suggestioni di eventi di particolare rilevanza. Non poteva pertanto andare persa la coincidenza storica con il 50° anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace. I Bronzi saranno ospiti graditi della manifestazione attraverso le magliette che saranno distribuite ai partecipanti, ma non solo. I preziosi regali del mare di Calabria, simbolo della bellezza in tutte le sue forme, saranno la fonte d’ispirazione del Murales, realizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria in un punto del percorso della corsa, il muro di protezione e separazione della linea ferrata nella zona tra Via Fortino a Mare e area Tempietto. 

La manifestazione si avvale del Patrocinio del Consiglio Regionale della Calabria, della Città Metropolitana di Reggio Calabria, del Comune di Reggio Calabria e dell’Ente Parco Nazionale d’Aspromonte. 

La cerimonia di premiazione si svolgerà il 30 aprile nel pomeriggio presso il Salone della Città Metropolitana. (rrc)

REGGIO – Si presenta il campionato di vela d’altura

Domani mattina, a Reggio, a Palazzo Alvaro, sarà presentato il Campionato di vela d’altura, in programma il 24 e 25 aprile e che vedrà protagonisti circa duecento atleti di venti equipaggi, provenienti da Calabria e Sicilia.

Saranno presenti Carmelo Versace, sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Cristina Leporini, presidente del Circolo Lampetia di Cetraro, Antonio Principato, direttore sportivo del Circolo Lampetia di Cetraro, Stefano Pizzi, presidente Reggio Calabria Yachting Club e patron di Spartivento Yachts, Gianfranco Manfrida, presidente Circolo Velico Santa Venere, Vibo Valentia, Marco Aiello, direttivo Circolo Velico Santa Venere e comitato organizzatore.

La manifestazione, dunque, vede circa duecento atleti di  oltre venti equipaggi che si sfideranno tra le correnti dello Stretto, nelle acque antistanti il  Lungomare Falcomatà per le ultime regate del campionato di vela d’ altura del Tirreno  meridionale. 

Una tappa che giunge nel week end in cui la città festeggia il suo Santo patrono a cui è dedicato il  Trofeo velico che coinvolge, grazie al concesso patrocinio gratuito, anche la Città Metropolitana. 

Una rete virtuosa che sta rendendo protagoniste, in fase organizzativa, tante anime della città:  cittadini, circoli sportivi e attività recettive e turistico-commerciali. 

Ed è proprio grazie alla collaborazione sportiva tra i Circoli Velici: Lampetia di Cetraro, il Velico  Santa Venere di Vibo Valentia, il Tropea Yacht Club, lo Yachting Club Reggio Calabria che nell’  anno del quindicesimo campionato di vela d’altura in Calabria, si è potuta scrivere una nuova e  proficua pagina della vela che sta promuovendo territori, aggregazione, sana competizione  sportiva, passione e rispetto per il mare.  (rrc)