Calabria prima regione a investire risorse del Pnrr per ammodernare i frantoi

La Calabria è la prima regione d’Italia ad aver utilizzato le risorse del Pnrr per ammodernare i frantoi. È stata pubblicata, infatti, la graduatoria definitiva del bando (pubblicato a fine 2023) finalizzato a sostenere la filiera olivicola, che per vocazione identitaria e valenza economica ed ambientale è da sempre essenziale per la crescita della regione: l’olivicoltura calabrese, caratterizzata dalla presenza di più di 100 differenti varietà coltivate su oltre il 24% della superficie agricola complessivamente utilizzata, costituisce un tesoro di biodiversità, arricchito da Dop e una Igp, con 70.000 ettari di coltivazioni bio ed una produzione che fa della Calabria la seconda regione più produttiva del Paese, grazie ai circa 700 frantoi operanti sul territorio.

«Nella nostra terra – ha sottolineato l’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo – l’olivicoltura rappresenta un pezzo di storia, ma anche un motore di sviluppo economico, ambientale e culturale da sostenere ed anzi potenziare, per favorire qualità e competitività attraverso misure che consentano la salvaguardia e l’espansione del settore».

Da qui la scelta di utilizzare anche le risorse messe a disposizione dal Pnrr, pari a 16.567.725,31 euro, per accrescere la sostenibilità del processo produttivo con l’introduzione di macchinari e tecnologie capaci di migliorare le performance ambientali dell’attività di estrazione dell’olio extravergine di oliva, oltre che di ridurre la generazione di rifiuti e favorirne il riutilizzo a fini energetici. Da segnalare anche l’obbligo di seguire percorsi di formazione in tema di produzione e degustazione degli oli Evo.

A seguito della definizione delle graduatorie, rende noto il Dipartimento Agricoltura, ha già avuto inizio – pure in questo caso, in netto anticipo rispetto alle altre regioni – la procedura di notifica ai beneficiari, relativamente ai progetti ammessi e finanziati. Per garantire il finanziamento anche delle istanze giudicate meritevoli ma prive – al momento – di copertura, la Regione si è attivata per intercettare risorse aggiuntive.

«Abbiamo già formalmente richiesto altri 5 milioni – ha concluso Gallo – ottenendone subito 1. Per gli altri 4, che consentirebbero la concretizzazione di tutti i progetti positivamente valutati, vi sono concrete possibilità di riuscire a riceverli, per come emerso dalle interlocuzioni ufficiali. Siamo fiduciosi e continueremo a lavorare per la tutela e la crescita dell’olivicoltura calabrese». (rcz)

Domani in Regione l’incontro con Infratel su “Libertà e democrazia digitale”

Domani mattina, in Cittadella regionale, alle 10, si terrà l’incontro sul tema Libertà e democrazia digitale: infrastrutture, servizi e connettività”, organizzato da Infratel Italia insieme al Dipartimento della Trasformazione digitale della presidenza del Consiglio dei Ministri e in collaborazione con Aniet Sit.

Il convegno, che rientra nell’ambito dell’iniziativa Infratel incontra le Regioni, inizierà con i saluti istituzionali del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, della sottosegretaria di Stato, Wanda Ferro, dell’assessore regionale alla Transizione digitale, Filippo Pietropaolo, della dirigente della Prefettura di Catanzaro, Carmela Chiellino, del sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, e dei saluti introduttivi di Pietro Piccinetti, amministratore delegato Infratel Italia.

Seguiranno, poi, una serie di tavoli di lavoro per condividere con istituzioni, comunità del territorio e operatori, le strategie e le azioni utili a dare impulso al completamento delle infrastrutture delle reti ultraveloci.

Interverranno, tra gli altri, Marco Ambrosini, chief innovation officer, dipartimento per la Trasformazione digitale della presidenza del Consiglio dei ministri, Tommaso Calabrò, direttore generale del dipartimento Transizione digitale ed Attività strategiche della Regione Calabria, Marta Mazzone, consigliera Anie Sit, Carlo Sabetta, manager affari normativi e regolamentari di Asstel, Paolo Praticò, dirigente generale del dipartimento Sviluppo economico e Attrattori culturali della Regione Calabria.

Alle ore 12 è previsto un panel sul punto di vista degli operatori con Roberto Chiappini, responsabile territoriale Tim, Francesco Mollica, head of network development per l’area Sud di Vodafone, Stefania Gasparro, senior implementation management di Inwit, Onofrio Pecorella, head of local government sales di Fastweb, Emanuele Briulotta, Area manager Sud di Open Fiber. (rcz)

Caldo in Calabria: Stop al lavoro nelle ore più calde fino al 31 agosto

Fino al 31 agosto è stop al lavoro nelle ore più calde. Lo stabilisce l’ordinanda del presidente della Regione, Roberto Occhiuto, adottata per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori del settore agricolo e florovivaistico, nonché dei cantieri edili e affini, vietando il lavoro tra le 12.30 e le 16.

L’ordinanza è arrivata poco dopo l’appello, da parte di Fai Cisl, Filca Cisl Calabria, al presidente di vietare le attività di lavoro nelle ore più calde.

«In un periodo segnato dall’arrivo del caldo afoso, è necessario vietare immediatamente, anche quest’anno, per gli addetti nel settore agricolo e in quello edile, che lavorano prevalentemente all’aperto, qualsiasi attività lavorativa che si svolge nelle ore più calde», dicevano i segretari Generali regionali Michele Sapia (Fai Cisl) e Christian Demasi (Filca Cisl), sottolineando come «considerate le alte temperature di questi giorni e i continui cambiamenti climatici, abbiamo chiesto di confermare tale scelta di vietare quelle attività all’aperto per come già fatto dal 2021, ma quest’anno è necessario anticipare i tempi».

«Purtroppo – hanno ricordato – la Calabria è in zona rossa per morti sul lavoro, come certificato dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering di Mestre, con 268 vittime nei primi quattro mesi dell’anno, un’incidenza superiore a +25% rispetto alla media nazionale di morti bianche. Ma anche infortuni e incidenti sul lavoro, in particolare nei settori dell’edilizia e agricoltura in cui è indispensabile garantire più sicurezza, maggiore prevenzione e formazione, sostenere la bilateralità e agevolare i rinnovi contrattuali».

«Serve intensificare – hanno ribadito – i controlli sul territorio, contrastare il lavoro povero e irregolare nel comparto agricolo e dell’edilizia, per cui c’è bisogno di più confronto e intensificare le sinergie per promuovere il lavoro di qualità. La salute e sicurezza sui luoghi di lavoro è per la Cisl, a tutti i livelli, una vera e propria battaglia di civiltà, per come dimostrato dalle varie proposte, iniziative sindacali e risultati raggiunti, per ultimo la patente a punti».

Soddisfazione è stata espressa da Simone Celebre, segretario generale di Fillea Cgil Calabria, auspicando e chiedendo «che tutte le aziende facciano la loro parte e che ci sia, su tutto il territorio regionale, il massimo controllo da parte degli Ispettorati Territoriali del Lavoro (ITL) sulla corretta applicazione dell’ordinanza per evitarne l’uso distorto».

«Il presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, sabato scorso – ha detto –, dopo varie nostre sollecitazioni, con una propria ordinanza ha emanato le linee di indirizzo contro il rischio caldo sui posti di lavoro. L’ordinanza del presidente, fortemente sollecitata dalla Fillea Cgil Calabria, mira a tutelare i lavoratori disponendo il divieto di lavoro in condizioni di esposizione prolungata al sole, dalle ore 12.30 alle ore 16.00, con efficacia immediata e fino al 31 agosto 2024, sull’intero territorio regionale. Il divieto si applica nelle aree o zone interessate dallo svolgimento di lavoro nel settore agricolo e florovivaistico, nonché nei cantieri edili e affini, limitatamente ai soli giorni in cui la mappa del rischio indicata sul sito Workclimate riferita a: lavoratori esposti al sole con attività fisica intensa ore 12.00, segnali un livello di rischio alto».

«L’ordinanza del presidente Occhiuto, quindi, prende atto – ha proseguito – come più volte avevamo sostenuto pubblicamente, della necessità, in condizioni di esposizione prolungata al sole, di ridurre l’impatto dello stress termico ambientale sulla salute e, quindi, i rischi cui è esposto il personale evitando così conseguenze gravemente pregiudizievoli. Come Fillea Cgil Calabria, nel dirci soddisfatti dell’ordinanza emessa del presidente Occhiuto, riteniamo che questa, però, debba essere estesa anche ai lavoratori di altri settori come a esempio a quei lavoratori che svolgono attività fisica rilevante o che sono impegnati in ambienti chiusi senza una ventilazione adeguata».

«In considerazione delle sempre più frequenti estati torride e, soprattutto, dei cambiamenti climatici che determinano sempre più notevoli ricadute nella salute e nella sicurezza sul lavoro – ha proseguito – riteniamo necessario che lo stress termico non venga più considerato straordinario e che, quindi, sia  indispensabile un intervento normativo strutturale del Governo Nazionale che riconosca definitivamente per i lavoratori della filiera delle costruzioni l’accesso alla cassa integrazione ordinaria per eventi climatici, fuori dal contatore delle 52 settimane massime attualmente previste e preveda tutele automatiche per tutti i tipi di lavoratori, dipendenti e autonomi, con l’obbligo per le imprese a rimodulare orari e carichi di lavoro tramite specifici accordi con le Rsu e le Ooss con particolare attenzione alle piccole aziende». (rcz)

L’OPINIONE / Franz Caruso: Occhiuto rinnovi convenzione per volontari del 118

di FRANZ CARUSO – Sono al fianco delle associazioni di volontariato che in queste ore stanno protestando presso la Cittadella regionale chiedendo il rinnovo delle convenzioni per il supporto al 118 e per il trasporto dei pazienti dializzati.

Il presidente della Regione e commissario ad acta, Roberto Occhiuto scongiuri il blocco del servizio da parte delle associazioni di volontariato che risulta essere di fondamentale importanza. Ritengo, infatti, straordinario il contributo che il mondo del Volontariato offre nei servizi di emergenza 118, che con impegno, serietà ed abnegazione  interviene come vero e proprio presidio di assistenza e soccorso, salvando vite umane. Questo ruolo cruciale deve essere prioritariamente riconosciuto e poi anche premiato, attese le annose carenze presenti nel più generale sistema di emergenza-urgenza.

“La riorganizzazione dell’emergenza urgenza 118 nella nostra regione per stessa ammissione del governatore e commissario alla sanità Roberto Occhiuto, che diceva di voler far attecchire in Calabria il cosiddetto “modello Lombardo”, non può certo prescindere dall’impiego dei soccorritori volontari che in tanti anni di servizio, ancor di più durante il periodo pandemico, hanno dimostrato di esserne parte integrante ed indispensabile. Ecco perché non comprendo, né possono essere giustificati, i ritardi fatti registrare dalla Regione Calabria nel rinnovo delle convenzioni, indispensabili alle associazioni per proseguire ad operare a beneficio delle comunità.

Non si gioca con la salute e la vita dei cittadini e, quindi, si deve serietà e rispetto a quanti lavorano per tutelarla e salvaguardarla – conclude il sindaco Franz Caruso – Mi auguro, pertanto, che il presidente e commissario ad acta Roberto Occhiuto operi con estrema responsabilità provvedendo a recuperare i ritardi registrati e rinnovando le convenzioni alle associazioni di volontariato per il supporto al 118 e per il trasporto dei pazienti dializzati. La sanità calabrese continua a registrare disfunzioni in più settori e questo non va bene. (fc)

[Franz Caruso è sindaco di Cosenza]

L’OPINIONE / Giuseppe Mangone: La politica ha abbandonato i bergamotticoltori e disattende le promesse

di GIUSEPPE MANGONEIl Dl Agricoltura da poco approvato dal Governo prevede diverse iniziative a favore del settore agricolo e impegna risorse in quasi tutti i comparti, alcune anche in maniera innovativa. È il caso per esempio delle modifiche importanti del Dlgs 198/2021 sulle pratiche sleali a tutela della filiera agricola rispetto al predominio della Gdo e rispetto alla violazione della normativa nei rapporti tra imprese della filiera agricola e quella alimentare, oppure della scelta di evitare gli impianti fotovoltaici a terra che oggi avrebbero danneggiato importanti ecosistemi e colture tradizionali regionali oltre a portarci lontano dagli orientamenti comunitari.

Lo stesso dicasi per affrontare il problema granchio blu, il problema cinghiali e la grave crisi dovuta alla peste suina africana ed altre zoonosi per bovini e ovini. Gli interventi urgenti per fronteggiare la crisi economica delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura e quelli inerenti le problematiche del comparto del kiwi e della vite, non contemplano quanto ci si aspettava in merito ai danni e quindi ai ristori riguardanti la crisi climatica dello scorso anno per il Bergamotto di Reggio Calabria, che interessa più di 1.500 ettari e centinaia di famiglie agricole e costituisce storicamente la base economica e rurale di 50 comuni della Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Dopo l’estate dell’anno scorso, la politica governativa regionale insieme agli esponenti di altri enti e del Consorzio del Bergamotto e con la presenza di parlamentari locali, lanciava a gran voce e dava per fatta l’imminente approvazione del bando per il riconoscimento del danno alla filiera bergamotticola e quindi dei previsti ristori in termini di contributi da parte del Governo e della Regione Calabria. Di fatto nulla è avvenuto, le interlocuzioni regionali col Ministero si sono arenate e nessuna risposta concreta si è ottenuta: ad oggi tutti si sono dimenticati dei famosi ristori per la crisi del bergamotto a partire dalla politica, che in questo caso sarebbe dovuta intervenire con le strutture regionali. Probabilmente per qualcuno il territorio cosentino è sempre più importante di quello reggino

La Regione con il presidente Occhiuto e l’assessore Gallo, mentre si è dimenticata delle procedure per attivare i ristori ha contribuito scientemente ad affossare il comparto del prodotto tipico reggino per eccellenza, con il boicottaggio a febbraio dell’Igp Bergamotto di Reggio Calabria che era stato approvato dal Ministero a dicembre 2023. Fatto ormai noto a tutti e di cui preferiscono tacere per evitare cattive figure in un periodo elettorale.

Nella realtà però ci avviciniamo alla nuova campagna produttiva bergamotticola ed un comparto storico si prepara a partire con gravi deficit strutturali ed economici, senza alcun aiuto da parte della politica competente regionale e locale e senza la tutela del prodotto, sempre più necessaria. E dovremmo inoltre iniziare a considerare l’imminente arrivo di nuove malattie importanti per il bergamotto e gli agrumi come il “Citrus greening” che in Sicilia già ci si sta organizzando a prevenire e in Calabria nemmeno se ne parla. Gli agricoltori dovranno unirsi e fare rete per affrontare insieme le problematiche evidenti e attuali, così come già sta avvenendo con la cosiddetta “crociata per l’Igp” a sostegno del Bergamotto di Reggio Calabria. (gm)

[Giuseppe Mangone è presidente dell’Associazione di Categoria Liberi Agricoltori – Anpa Calabria]

Da Regione ok a provvedimenti su concessioni demaniali, impianti cimiteriali, attività cinematografiche e agricoltura

La Giunta regionale, presieduta dal presidente Roberto Occhiuto, ha deliberato dei provvedimenti in materia concessioni demaniali, impianti cimiteriali, attività cinematografiche e agricoltura.

È stato approvato il il supporto amministrativo e l’opzione procedurale sulle concessioni demaniali marittime, fluviali e lacuali.

È stato, poi, stabilito di dare indirizzo al Dipartimento regionale Lavori pubblici per l’adozione degli atti necessari alla pianificazione e all’esecuzione degli “interventi di ampliamento e messa in sicurezza degli impianti cimiteriali dei Comuni calabresi”, da finanziare con le risorse che saranno rese disponibili sui Fondi di coesione e la cui scheda è stata è stata approvata con la delibera numero 83 del 4 marzo 2023 avente per oggetto “Fondo sviluppo e Coesione 2021-2027.

Presa d’atto dell’accordo per lo sviluppo e la coesione delle Regione Calabria sottoscritto il 16 febbraio 2024”. Con lo stesso atto deliberativo il Comune di Tarsia è stato individuato quale destinato ad ospitare i migranti deceduti. Al Comune sarà destinato uno specifico contributo finanziario.

Sempre su proposta del presidente, la Giunta, sulla base delle indicazioni fornite dalla Fondazione Calabria Film Commission, ha anche deliberato il Piano triennale (2024-2026) delle attività cinematografiche e audiovisive.

L’esecutivo ha, inoltre, approvato due delibere dell’assessore regionale all’Agricoltura. Una riguarda il disciplinare di produzione integrata della Regione Calabria per l’anno 2024 sulle “Tecniche agronomiche”. Per produzione integrata si intende quel sistema di produzione agro-alimentare che utilizza tutti i metodi, i mezzi produttivi e di difesa dalle avversità delle produzioni agricole volti a ridurre al minimo l’uso delle sostanze chimiche di sintesi e a razionalizzare la fertilizzazione, nel rispetto dei principi ecologici, economici e tossicologici. L’obiettivo è di coniugare tecniche produttive compatibili con la tutela dell’ambiente naturale con le esigenze tecnico-economiche dei moderni sistemi produttivi.

Con l’altro atto deliberativo è stato individuato quale referente dell’Organismo intermedio della Regione Calabria per l’attuazione del Programma operativo Feamp 2014-2020 e del Programma nazionale Feampa 2021-2027, l’attuale dirigente generale reggente del dipartimento Agricoltura, Giuseppe Iiritano(rcz)

Rinnovato protocollo tra Regione e Guardia di Finanza per il monitoraggio dei fondi Europei

È stato rinnovato il protocollo d’intesa tra la Regione Calabria e la Guardia di Finanza per il monitoraggio dei Fondi Europei. L’accordo, siglato nella sede del Comando regionale tra il presidente della Regione, Roberto Occhiuto e il Comandante Regionale Calabria della Guardia di Finanza, Generale di Divisione, Gianluigi D’Alfonso, prosegue le collaborazioni preesistenti, mira a potenziare il coordinamento dei controlli e lo scambio di informazioni per la vigilanza sulle operazioni finanziate attraverso fondi strutturali e di investimento europei.

L’evento, che ha rappresentato una nuova occasione per rafforzare una collaborazione ultradecennale tra le due Amministrazioni e per valorizzare ulteriormente i rapporti interistituzionali, fondamentali per combattere efficacemente le indebite percezioni di sovvenzioni pubbliche, si inserisce, infatti, nel solco di una consolidata collaborazione che ha visto la stipula di diversi protocolli d’intesa nel settore della spesa pubblica, con particolare riferimento all’attuazione del piano di rientro dal disavanzo della spesa sanitaria, nonché per la tutela delle ingenti risorse stanziate con il Pnrr.

«Tra le priorità della mia agenda di governo – ha evidenziato Occhiuto – c’è sicuramente quella di rafforzare le azioni a tutela della legalità dell’attività amministrativa, relativa all’utilizzo delle risorse erogate dall’Unione europea, attraverso la prevenzione e il contrasto di qualsiasi tentativo di utilizzo irregolare o fraudolento dei fondi. Per questo sono stati stipulati fin dal mio insediamento una serie di protocolli d’intesa con la Guardia di Finanza, che ringrazio per aver accettato di stringere questa preziosa sinergia, con l’obiettivo di rafforzare il coordinamento dei controlli e dello scambio di dati per monitorare le operazioni finanziate con i fondi comunitari».

«Lo abbiamo fatto – ha proseguito – perché ritengo fondamentale che nella nostra Regione si abbia la piena consapevolezza che le Istituzioni vigilano con rigore per reprimere le frodi delle risorse finanziarie comunitarie, contrastando qualunque forma di ingerenza e condizionamento, favorendo soltanto i giusti beneficiari e nei tempi dovuti. Credo che si tratti di una drastica inversione di tendenza rispetto al passato. Mi conforta che probabilmente l’attenzione e la cura che abbiamo posto in essere anche in questo campo così delicato, qual è la gestione dei fondi comunitari, stia restituendo pian piano quella normalità all’amministrazione di una Regione che avrà certamente ancora tanti problemi da risolvere, ma si apre senza tentennamenti a percorsi virtuosi e di legalità».

Il Generale D’Alfonso ha evidenziato il ruolo cruciale della Guardia di Finanza nella tutela degli interessi nazionali e comunitari e nella corretta allocazione dei fondi strutturali, sottolineando inoltre come l’azione specifica del Corpo in questo settore, caratterizzata da notevole tecnicismo e complessità, trae significativo vantaggio dalle forme operative di collaborazione. La firma del rinnovato Protocollo d’Intesa conferma l’impegno costante verso una gestione accurata dei fondi pubblici nazionali e comunitari, incrementando le sinergie nelle attività di controllo, essenziali per preservare l’integrità dei programmi cofinanziati. Il disciplinare aggiornato introduce nuove modalità di collaborazione e scambio informativo, finalizzate a migliorare l’efficacia dei controlli sui finanziamenti dell’Unione Europea.

In particolare, sono state adottate procedure rafforzate per i programmi operativi FSE plus, FESR, FEAGA e FEASR 2021/2027 per il recupero di somme indebitamente percepite e per garantire una comunicazione tempestiva alla Commissione Europea di eventuali irregolarità. Il rinnovato accordo protocollare permetterà di implementare ancor più efficacemente il flusso informativo esistente, consentendo di concentrare maggiormente l’attenzione operativa verso le forme più gravi di irregolarità e soprattutto nei confronti di quei soggetti economici connotati da un alto grado di pericolosità economico-finanziaria, dando, altresì, concretezza all’azione preventiva e di contrasto che il Comando Regionale Calabria della Guardia di Finanza persegue per reprimere le frodi delle risorse finanziarie comunitarie con particolare attenzione a qualunque forma di ingerenza e condizionamento da parte della criminalità organizzata fortemente radicata nel contesto territoriale calabrese.

L’Ordine degli Ingegneri di CZ: Regione intervenga sui disservizi di Calabria Sue

Il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Catanzaro, Gerlando Cuffaro, ha chiesto, tramite una lettera, al presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, al presidente di Fincalabra, Alessandro Zanfino, e al dg del Dipartimento Infrastrutture, Claudio Moroni, di intervenire sui disservizi della piattaforma Calabria Sue e SismiCa.

Entrambe le piattaforme, infatti, risultano interessate da lavori di manutenzione che ne limita l’accesso.

«La piattaforma CalabriaSue continua a evidenziare malfunzionamenti e, quindi, permangono i disservizi che penalizzano i colleghi nello svolgimento dell’attività professionale; le ingiustificate lungaggini si riflettono, negativamente, sull’economia dei professionisti e dei cittadini. I tempi di attesa per l’accesso alla piattaforma sono da ritenersi assolutamente incompatibili con lo svolgimento della professione, con grave pregiudizio sia per i colleghi sia per la collettività, con ingente danno economico per tutti gli utenti e per i cittadini»,  ha detto Cuffari, segnalando come «molti colleghi hanno segnalato a questo Ordine considerevoli e inaccettabili ritardi, come attese per il completamento dell’operazione indicate in cinque e addirittura in quarantanove anni, evidentemente dovute a inadeguatezza della piattaforma; numeri, questi, irridenti, che inducono a qualificare la situazione come grottesca».

Una situazione che ha portato il presidente dell’Ordine Provinciale degli Ingegneri di Catanzaro a ribadire la proposta di «acquistare una piattaforma già da molti anni esistente e perfettamente funzionante ed in uso in altre regioni (evidentemente più virtuose); il tutto con considerevole – verosimile – risparmio economico rispetto ai costi che la Regione Calabria ha affrontato e sta affrontando per rattoppare una piattaforma che da sempre non ha mai funzionato in maniera compatibile con le esigenze dell’utenza».

Per Cuffaro «perseverare con questa piattaforma informatica che (in pratica) non è risultata mai idonea, rappresenta una sconfitta dell’istituzione regionale, in pregiudizio dei professionisti e dei cittadini, con grave danno alla collettività e all’economia del territorio».

«La presente segnalazione – ha concluso nella nota – è da ritenersi quale diffida ad intervenire con sollecitudine per l’immediata risoluzione dei problemi di disservizi e malfunzionamento della piattaforma CalabriaSue, preannunciando, in caso contrario, ogni più opportuna azione di tutela dei colleghi, facendo salvo e impregiudicato ogni diritto di rivalsa per i danni patiti per gli interessi lesi». (rcz)

 

L’assessore Emma Staine presenta il Piano regionale di supporto alle fragilità, salute e welfare

Dare un quadro sistematico e coerente delle iniziative dedicate alla tematica dell’inclusione. È questo l’obiettivo del Piano regionale di supporto alle fragilità, presentato in Cittadella regionale, per cui sono state programmati circa 85 milioni.

Un piano che, in coerenza con gli obiettivi e le finalità del Programma Regionale Fesr Fse + 21/27 di cui è titolare, quanto definito con il Dca di istituzione del Tavolo tecnico per l’approfondimento e l’attuazione delle politiche regionali in tema di integrazione sociosanitaria, ha l’obiettivo di potenziare e qualificare la rete dei servizi sociali, sanitari, socio-sanitari e di accompagnamento al lavoro per promuovere l’inclusione attiva e le pari opportunità dei soggetti vulnerabili.

«Il nostro impegno a favore delle fasce più deboli della popolazione calabrese non si ferma. Proseguo la mia azione politica – ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali, Emma Staine – nella direzione di voler valorizzare al massimo i servizi alla persona, perché il mio unico interesse è il benessere dei cittadini, specie quelle più fragili e vulnerabili. Tutto ciò che stiamo mettendo a sistema ha come unico scopo rendere la Calabria più accessibile e attraverso queste risorse e una programmazione attenta riusciremo nell’intento. In Europa ci sono le risorse per attivare gli strumenti e i servizi necessari al benessere della persona sotto ogni punto di vista, è indispensabile  superare l’idea di sistema di protezione per immaginare un nuovo e più efficace welfare basato sui diritti umani, civili e sociali, portando più fondi sui territori».
Il Piano Salute e Welfare nasce dalla recente evoluzione organizzativa dell’Amministrazione regionale che ha ritenuto necessario, per garantire una gestione più efficiente, riassegnare le funzioni relative al Welfare, al Dipartimento Tutela della salute e Servizi Socio sanitari divenuto, conseguentemente, Dipartimento Salute e Welfare.
Gli stakeholder, con un ruolo attivo nel Piano, sono molteplici e saranno coinvolti, a vario titolo, nell’attuazione del Piano stesso: gli Ambiti Sociali Territoriali; le Aziende Sanitarie Provinciali; gli Enti del Terzo Settore; i Comuni. Il Piano sarà approvato in Giunta nelle prossime settimane. (rcz)

Cgil, Cisl e Uil chiedono a Occhiuto un tavolo di concertazione per vertenza Amaco

Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, la convocazione di un tavolo di concertazione per trovare soluzioni alla vicenda di Amaco, dopo la conferma del fallimento.

La richiesta è arrivata al termine dell’incontro, a Palazzo dei Bruzi, col sindaco Franz Caruso, l’assessore alla Mobilità e Trasporti, Damiano Covelli, del curatore fallimentare di Amaco, dottor Fernando Caldiero, e del direttore della stessa Amaco, Ing. Francesco La Valle, nonché del Presidente del comitato dei creditori, avv.Maria Porta. L’incontro, molto partecipato, presente una nutrita rappresentanza dei lavoratori Amaco, ha fatto registrare la presenza e gli interventi dei segretari generali di Cgil, Massimiliano Ianni, Uil, Paolo Cretella, Cisl, Giuseppe La Via, e Ugl, Claudio Morelli.

Per il sindaco Caruso è una «questione che va al di là delle appartenenze e del confronto politico. Qui c’è in gioco il futuro dei 122 dipendenti dell’Amaco e delle loro famiglie, la salvaguardia dei livelli occupazionali e il futuro di un servizio indispensabile e radicato nella storia della nostra città. Presupposto irrinunciabile sono, insieme alla tutela dei posti di lavoro, gli oltre 2 milioni di chilometri che devono continuare ad essere destinati all’area urbana di Cosenza, mentre il controllo e la verifica dei servizi, oggi in capo alla Regione, devono essere affidati al Comune di Cosenza».

«Il fallimento di Amaco – ha aggiunto il primo cittadino – non è quello di una società commerciale, ma è il fallimento di una società a partecipazione pubblica. Occorre in tutti i modi e con tutti gli strumenti a disposizione, anche quelli tecnici, che la situazione venga avviata a soluzione”. Il Sindaco Franz Caruso ha molto apprezzato lo spirito collaborativo del curatore fallimentare Caldiero al quale ha riconosciuto un ruolo “alquanto scomodo e non agevole».

Apprezzamento è stato espresso dal sindaco anche per la presenza all’incontro con i sindacati e i rappresentanti dei dipendenti, dell’avv. Maria Porta, Presidente del comitato dei creditori.

Per il Sindaco Franz Caruso «l’interlocuzione deve avvenire con Cometra, ma soprattutto con la Regione Calabria. Se interviene la Regione è possibile trovare una soluzione. E io sono pronto ad interloquire con serenità e a portare avanti la nostra proposta».

«È necessaria – ha concluso – una sinergia tra tutti quanti noi per dare soluzione a questa difficile vicenda di Amaco». E da parte delle confederazioni sindacali ed anche dei rappresentanti del comparto trasporti di Cgil (Pino Rota e Giovanni Angotti), Cisl (Antonio Domanico e Gennaro Mandoliti) e Uil (Andrea Mazzuca e Antonio Rota) c’è stata convergenza ed unità di intenti. (rcs)