RENDE (CS) – Martedì Gilda Policastro presenta “La parte di Malvasia”

Martedì 21 settembre, a Rende, alle 18.30, al Museo del Presente di Rende, Gilda Policastro presenta il libro La parte di Malvasia, per il premio Sila 49.

Nel corso dell’incontro, che tra l’altro rientra nel cartellone del Settembre Rendese, l’autrice dialogherà con Ines Crispini, ordinaria di Filosofia Morale presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Unical.

Il libro è edito da La Nave di Teseo.

Chi è Malvasia? Una donna che arriva non si sa da dove e che vive in paese da “straniera”: colta, anticonformista, eccentrica, l’hanno vista fare una lunga passeggiata e da quel momento di lei si sono perse le tracce. Quando viene ritrovata morta, si pensa all’omicidio passionale e scattano le indagini, affidate al commissario Arena e al suo assistente Gippo. Nel susseguirsi di testimonianze e di ipotesi, indagatori e indagati prendono a confondersi. Il giallo della morte diventa il grigio delle esistenze di individui mortificati nelle loro ambizioni e svelati nelle loro nature contraddittorie ed elastiche, nella capacità di provare sentimenti opposti e di compiere azioni impensabili. Come nella tragedia greca, l’umano supera se stesso nell’estremo, ma nella tragedia moderna si muore senza un motivo e senza un colpevole. (rcs)

RENDE (CS) – La presentazione del libro “Io e Arintha”

Domani pomeriggio, a Rende, alle 19, al Vaglio prospiciente il Castello, Giuseppe Giraldi presenta il libro Io e Arintha – Le cose che non voglio dimenticare, edito da Pellegrini Editore.

L’evento rientra nell’ambito della 56esima edizione del Settembre Rendese, e vedrà l’autore dialogare con Marta Petrusewicz, assessore alla cultura. Modera Antonella Cozza.

«Si tratta di un libro in parte autobiografico che prendendo avvio dalla mia Bildungsgeschichte (racconto di formazione) descrive gli anni della rapida modernizzazione di Rende dagli anni 50 agli anni 70, dal medioevo al centro di calcolo)» ha spiegato l’autore, aggiungendo che «racconto i sapori e i profumi delle cose semplici e genuine, i giochi praticati dai ragazzi nei viottoli di campagna e nel paese l’incontro con il mondo della scuola vissuto da bambino, da fanciullo, da ragazzi».

«Racconto  – ha aggiunto – l’arguzia di nonno Matteo, la bonomia di nonna Teresina, della tristezza e del coraggio di nonno Gaspare nell’affrontare le avversità che sconvolsero la sua vita per la perdita della moglie. Del difficile rapporto con mio padre e dei sacrifici fatti da tutta la famiglia per non essere emigrati in Canada, quando qui trovare lavoro era più difficile di adesso».

Questi i commossi ricordi di Giuseppe Giraldi che, poi, parla degli intermezzi  tra i capitoli, dove racconta come, grazie ad internet, ha ritrovato persone che hanno segnato la sua fanciullezza e che pensava perdute. Poi anche delle tradizioni, degli usi e dei costumi che sopravvivono ancora in parte a Rende paese e nelle campagne: la fiera di Arcavacata e le feste religiose (eventi che rappresentavano momenti di gioia e di svago), la  macellazione del maiale,  la mietitura, la vendemmia e il pane fatto in casa al forno a legna, l’importanza di Piazza degli Eroi, come  anche l’emozione per il primo Settembre Rendese e per il cinema Santa Chiara.

«Poi – ha proseguito – le conquiste degli anni sessanta, il mio primo amore, aneddoti familiari, la contestazione studentesca degli anni settanta e l’acquisto della mia cinquecento di seconda mano».

Per ultimo, il capitolo più corposo, il racconto della fine di una tradizione tipicamente rendese, quella dei pignatari, che affonda le sue radici nella notte dei tempi, quando a Rende furono trapiantati i profughi troiani di Arintha, della quale vengono svelati particolari inediti tramandati da una tradizione orale che propone una rilettura delle sue vicende più completa e compatibile con gli stili di vita del tempo in cui visse.

Il racconto I pignatari di Rende è una favola di realtà romanzata, nella quale la narrazione di fantasia delle vicende di una famiglia di pignatari, che abbandonano il loro mestiere e partono per il nuovo mondo, è solo il pretesto per far rivivere il periodo in cui quel mondo scomparve lasciandoci il rimpianto per un’epoca nella quale la vivacità, l’allegria e l’ironia erano le basi del buonumore. È questo lo spirito che dobbiamo ritrovare per poter ricominciare a vivere umanamente. (rcs)

Al via la 56esima edizione del “Settembre Rendese”

È con la presentazione, in anteprima, al Centro storico, del libro, alle 18.30, Gli Aragonesi di Napoli dello storico Giuseppe Caridi, che si apre oggi la 56esima edizione del Settembre Rendese, organizzata dall’Amministrazione comunale di Rende, guidata dal sindaco Marcello Manna.

Dialoga con l’autore Francesco Graziadio. Modera la giornalista Simona de Maria.

«Abbiamo pensato – ha dichiarato l’assessore alla Cultura, Marta Petrusewicz – che andasse sottolinea uno degli aspetti positivi che la pandemia ha prodotto: l’aumento di lettori è stato direttamente proporzionale ai mesi passati in lockdown e il settore dell’editoria è stato uno dei pochi comparti che ha beneficiato di questo effetto».

«Che Rende – ha aggiunto – si trovi ben avanti sul trend nazionale che vede in crescita il settore non dipende solo dal suo essere città universitaria e relativamente colta, ma anche dal vantaggio comparato derivato dall’arretratezza, per citare l’acuta intuizione dello storico Alexander Gerschenkron: mentre le grandi biblioteche metropolitane stavano digitalizzando tutto il patrimonio librario e acquisendo le e-books, le nostre biblioteche continuavano a catalogare a mano nei grandi registri con copertine marmorizzate. Non avendolo mai lasciato, eravamo pronti al ritorno del libro».

Sempre al centro storico, il 17 settembre alle 19,00, il rendese doc Giuseppe Giraldi presenterà, sempre all’interno del castello, Io e Arintha: «schizzo autobiografico che descrive gli anni della rapida modernizzazione di Rende», ha spiegato l’assessora.

Il 19 settembre alla Black Trident Society a Roges sarà la volta di Nulla avviene per caos, di Attilio Palermo, una mescolanza tra parole e tatuaggi.
Il 20 settembre, al Museo del Presente, dalle 19, il giornalista de L’Inkiesta, Francesco Lepore, presenterà Il delitto di Giarre, edito da Rizzoli. Dialogano con l’autore Paolo Patané e Marco Marchese.
Anche quest’anno, si rinnova la longeva parterniship con il Premio Sila e, il 21 settembre alle 18,30, nella sala Tokyo del Museo del Presente, la docente Unical di filosofia morale, Ines Crispini, dialogherà con Gilda Policastro, autrice de La parte di Malvasia, edito da La nave di Teseo.
«Come nella precedente edizione presenteremo in anteprima alcuni dei volumi della decina che concorrono a vincere il premio per il 2021», ha dichiarato l’assessore Petrusewicz.
Saranno, poi, il dirigente scolastico Massimo Ciglio e l’astrofisico Franco Piperno a dialogare con il giornalista Paride Leporace che, il 22 settembre alle 19,00, al Museo del Presente, presenterà Cosangeles.
Attesa, poi, per il giornalista televisivo Michele Cucuzza, che sarà a Rende con il racconto per ragazzi Steve Jobs Vita e invenzioni di un genio coraggioso. Appuntamento il 23 settembre alle 19,00 al Museo del Presente.
Il 24 settembre, sempre al Museo del Presente, dalle 19 sarà ospite dello spazio dedicato alla lettura all’interno del Settembre Rendese, il produttore cinematografico e televisivo Andrea Barzini con Il fratello minore. Il mistero di Ettore Barzini, ucciso a Mauthausen, edito da Solferino. Dialogherà con l’autore Claudia Stancati.
Il 27 settembre: «si racconterà in chiave differente con le testimonianze dirette degli allora docenti e studenti il clima dei primi anni dell’Università della Calabria con L’avventura di Andreatta in Calabria. Un campus per competere nel mondo, di Franco Bartucci, edito da Pellegrini editore. Dialogano con l’autore studenti e docenti di allora: Enza Bruno Bossio, Ada Cavazzani, Sergio De Julio, Sergio Greco, Giordano Sivini.
Il 28 settembre il sindaco di Rende Marcello Manna, e il magistrato Renato Greco dialogheranno su
Fausto Gullo. Un comunista nella storia d’Italia, di Giuseppe Pierino, edito da Rubbettino. Appuntamento alle 19 sempre al Museo del Presente.
Il 30 settembre alle 18.30, ultimo degli appuntamenti con il Premio Sila: si presenterà Spatriati di Mario Desiati, edito da Einaudi 2021. Dialoga con l’autore: Alessia Principe.
Infine, il 1° ottobre, in anteprima per il Sud d’Italia sarà presentato l’Archivio Desaparecido: storie di desaparecidos italiani in America.
«Riparte Latitudini Ribelli con la presentazione del progetto del Centro di giornalismo permanente nato grazie al crowdfunding di Produzioni dal basso e al sostegno di Repubblica, Left, Il Manifesto. Il giornalista Alfredo Sprovieri che insieme a Elena Basso e Marco Mastrandrea ha realizzato l’archivio, illustrerà il progetto arricchito, per l’occasione, dalle chitarre di Gianluca Veltri e Antonio Mascaro», ha concluso l’assessora.

Rende e Catanzaro sono Città Europea dello Sport 2023

Rende e Catanzaro sono Città Europea dello Sport 2023. A renderlo noto l’Aces, Federazione delle Capitali e delle Città Europee dello Sport, che ha confermato il prestigioso riconoscimento alle due città calabresi, che «rappresenta sicuramente un traguardo storico per la Calabria» ha scritto su Facebook la senatrice di Italia Viva, Silvia Vono.

«Un risultato frutto di un lavoro sinergico di cui gioverà tutta la Calabria» ha dichiarato il sindaco di Rende, Marcello Manna, che ha ricordato che si tratta di «un lavoro partito da lontano, che vuole valorizzare un settore dalle grandi potenzialità. Sostenibilità e inclusione: questi gli asset su cui punta la città dell’oltre Campagnano per raggiungere l’ambito traguardo».

«Sostenibilità – ha spiegato Manna – come valorizzazione urbanistica di una città che vanta ampi spazi verdi ed alta qualità della vita”, ha spiegato Manna che ha aggiunto: “economia e turismo sono settori strettamente correlati e trarranno sicuro sviluppo con questa candidatura. Rende, insieme al supporto di Aces e MSP può divenire incubatore di imprese sportive, tramite diretto con la Comunità Europea. Con l’Unical, poi, si può creare anche corso di laurea ad hoc e fare dello sport elemento di crescita economica».
Grande soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco Abramo: «il Capoluogo di Regione entra a far parte, a pieno titolo, di un network europeo di grande prestigio delle città virtuose, con l’obiettivo di coinvolgere il ricco tessuto associazionistico del territorio in iniziative di educazione ai valori dello sport e di aggregazione sociale».
«L’amministrazione lavorerà – ha spiegato – per valorizzare quelli che sono i fiori all’occhiello dell’impiantistica sportiva, allestendo un programma di attività mirate anche a coinvolgere gli operatori turistici ed economici, attraverso una vetrina prestigiosa per la promozione della città».
«Su questa sfida – ha proseguito la senatrice Vono – insieme all’amministrazione comunale del capoluogo guidata dal sindaco Sergio Abramo ci abbiamo messo la faccia fin dall’inizio, al di là delle appartenenze politiche, avviando un percorso progettuale che ha consentito oggi di raccogliere i primi meritati frutti. Un risultato ancora più importante, se si considera che per la prima volta due città della stessa regione – Catanzaro e Rende – hanno strappato il pass per il conseguimento di questo prestigioso riconoscimento». (rrm)

Il 16 settembre a Rende la 56esima edizione del Settembre Rendese

Parte, il 16 settembre, a Rende, la 56esima edizione del Settembre Rendese, storica manifestazione che, quest’anno, s’incentrerà sui Diritti civili.

Un’edizione che si impone subito all’attenzione generale per il suo cartellone ricco di artisti internazionali, fortemente voluti dal nuovo direttore artistico, un rendese doc come Alfredo De Luca, già direttore artistico del Rende Teatro Festival e del Teatro dei Ruderi di Cirella.
Matilde Brandi sarà la madrina del Settembre rendese 2021 e il 17 settembre nel centro storico condurrà la “Notte degli Artisti”.
Si parte, il 16 settembre, con la presentazione in anteprima de Gli Aragonesi di Napoli dello storico Giuseppe Caridi, l’inaugurazione della mostra di Mimmo Vercillo, l’apertura dei percorsi enologici e culinari, gli spettacoli degli artisti di strada tra le vie del cuore antico della città: «Ripartire dal centro storico, soprattutto in questo determinato periodo, significa dare un messaggio di concretezza, valorizzare il nostro patrimonio identitario» ha dichiarato il sindaco di Rende, Marcello Manna.
«Per questo – ha aggiunto – abbiamo pensato ad una serie di iniziative che rilancino la nostra città e il modo di rivivere gli spazi urbani in maniera più sostenibile. Puntare su cultura, socialità, inclusione, verde, sport significa costruire percorsi sinergici che possono portare i nostri territori a divenire attrattori di crescita».
Oltre alla musica, spazio all’arte e alla letteratura: «Geni Comuni quest’anno, oltre agli artisti emergenti in concorso, avrà in esposizione opere dei maestri Andy Warhol Mario Schifano, Mimmo Rotella, Emilio Isgrò, Aurelio Amendola, Salvatore Fiume, Giosetta Fioroni, Ugo Nespolo. Inoltre, il panel dedicato alla presentazione dei libri sarà ricco e con ospiti illustri, oltre ai consueti appuntamenti promossi con il Premio Sila, al quale ci lega una longeva collaborazione».
Quest’anno, particolare attenzione sarà data al tema dei diritti civili: «la nostra città è storicamente solidale, multiculturale, votata alla parità. Crediamo fortemente che promuovere spazi di democrazia partecipativa possa moltiplicare le azioni di inclusività fattiva. La cultura, la conoscenza sono le armi più potenti che abbiamo per moltiplicare il patrimonio umano, comunitario e sociale che caratterizza le nostre comunità», ha proseguito il primo cittadino.
Tanti i momenti di approfondimento e riflessione intorno al tema al Museo del Presente: il 20 settembre l’autore Francesco Lepore, giornalista de Linkiesta, presenta Il delitto di Giarre con Paolo Patanè e Marco Marchese, storia di un delitto insoluto che s’intreccia alle lotte LGBT+ in Italia.
Il 25 settembre, in occasione della Chiamata globale dell’Associazione Rawa per sostenere le donne dell’Afghanistan, Rende risponderà con la proiezione di IAmTheRevolution, il film di Benedetta Argentieri che ha dato voce alle militanti per l’uguaglianza di genere in Afghanistan, Iraq e Rojava Kurdistan e Siria.
Seguirà, poi, un dibattito con Linda Bergamo (Cisda), Domenico Bilotti ( Unicz) e Giovanna Vingelli (Centro Women’s Studies “Milly Villa” ).
Infine, il 1° ottobre riparte Latitudini Ribelli con la presentazione dell’Archivio Desaparecido: storie di desaparecidos italiani in America, progetto del Centro di giornalismo permanente nato grazie al crowdfunding di Produzioni dal basso e al sostegno di Repubblica, Left, Il Manifesto. Il giornalista Alfredo Sprovieri, che insieme a Elena Basso e Marco Mastrandrea ha realizzato l’archivio, illustrerà il progetto arricchito, per l’occasione, dalle chitarre di Gianluca Veltri e Antonio Mascaro.
«Sarà un’edizione che, idealmente – ha spiegato ancora Manna – riparte dall’opera 19:83 realizzato dallo street artist Jorit in occasione della scorsa edizione: quel pugno chiuso in segno di protesta degli atleti afroamericani che, alle olimpiadi del ’68 a Città del Messico, sul podio a capo chino, protestarono in nome dei diritti civili negati, è simbolo della nostra città e ci accompagnerà anche per Settembre Rendese 56».
«La ripartenza in un’epoca storica che richiede a noi tutti il massimo impegno – ha concluso – affinché l’uguaglianza sociale, l’inclusività e la valorizzazione dei diversi patrimoni identitari della nostra comunità siano sistema valoriale condiviso deve parlare ancora la lingua della nostra costituzione: pari dignità e uguaglianza dei diritti per tutti, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali». (rcs)

RENDE (CS) – Lo spettacolo “Ars longa vita brevis”

Il 10 e l’11 settembre, nel giardino del Palacultura di Rende, in scena il monologo Ars longa vita brevis,  scritto, diretto e interpretato da Alessandro Castriota Scanderbeg.

La pièce, una produzione del Teatro Rossosimona diretto da Lindo Nudo, si avvale dei contributi di Jacopo Andrea Caruso (responsabile tecnico), Francesco Coscarella, (tecnico di palcoscenico), Yonereidy Bejerano Jane (assistente di palcoscenico) e Giovan Battista Picerno (promozione social).

La frustrazione e la precarietà dell’artista nelle sue sfaccettature raccontate in chiave farsesca attraverso siparietti dove più voci mostrano il cammino incessante alla ricerca di un lavoro nel mondo dello spettacolo che non mortifichi una professionalità costruita in anni di studio. Il sopraggiungere della pandemia acuisce la problematica e l’artista si scopre ancora più fragile, senza possibilità di realizzazione e senza sostegno economico, per poi capire, nel letargo sul suo immancabile letto sfatto, che l’essenza della vita sta nel percorso e non nell’arrivo, nella fede in sé stessi, nell’umiltà, nella solarità, nella dignità e nell’amore.

Scanderbeg da artista poliedrico qual è arricchisce la sua interpretazione con musiche da lui composte accostandole alle liriche di Gioacchino Rossini e a brani di Herman Hupfeld e dei Nice.

È necessaria la prenotazione al 392.3946821. Nell’osservanza della normativa vigente anti Covid-19 è obbligatorio esibire il Green Pass. (rcs)

A Castrovillari e a Rende l’i-Fest International Film festival

Dal 9 al 19 settembre, al Castello Aragonese di Castrovillari e all’Università della Calabria, è in programma l’edizione 2021 dell’I-Fest International Film Festival, organizzato dall’Associazione Culturale White Side Group, con il patrocinio e il sostegno del Mic, Regione Calabria, Ente Parco Nazionale del Pollino, Comune di Castrovillari e in collaborazione con Centro Sperimentale di Cinematografia, Cineteca nazionale, Cineteca di Bologna, Università della Calabria e numerosi partner.

Quest’anno la kermesse, che omaggia Marcello Mastroianni, uno dei più grandi e rappresentativi attori della storia del cinema italiano,  prevede 11 giorni di proiezioni in concorso e fuori concorso, nei cinema e al castello), spettacolo, cultura, workshop, masterclass, premiazioni e grandi ospiti nazionali e internazionali, che riceveranno gli awards realizzati dal Maestro orafo Gerardo Sacco.

Per la sezione Short Film, partecipano 20 film, mentre per la sezione Doc 5; per la sezione animazione, 6, mentre per la sezione Young Talent 4. Per quanto riguarda, invece, i film fuori concorso/anteprime, Mondodoc, partecipano 4 film.

Ad arricchire la manifestazione l’area VR, realizzata in collaborazione con Rai Cinema Channel VR.

Da non perdere, la mostra fotografica in omaggio a Marcello Mastroianni, organizzata in collaborazione con iL Centro Sperimentale di Cinematografia, visitabile al castello Aragonese di Castrovillari dal 13 al 19 settembre.

All’Unical, invece, dal 13 al 24 settembre si può visitare la mostra fotografica La legalità e il cinema – Omaggio a Leonardo Sciascia, mentre dal 13 al 16 settembre, sono previsti degli eventi: Omaggio a Marcello Mastroianni (13 settembre, ore 20.30), Omaggio a Leonardo Sciascia (14 settembre, ore 20.30), masterclass Lech Majewski (15 settembre, dalle 19.30 alle 20.30) e Omaggio a Leonardo Sciascia (16 settembre, ore 20.30).

Per la sezione #Stories, partita nei primi mesi del 2021 con l’iFest Online, il 18 settembre è in programma l’evento Lo schermo e la pagina. Tra cinema e letteratura, alle 20, al Cine Teatro Ciminelli di Castrovillari, con Pino Corbo.

Sempre il 18 settembre, alle 12.30, al Castello Serragiumenta di Altomonte, l’incontro Sciascia e il cinema. Conversazione con Fabrizio, organizzato in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia.

Infine, sarà presentato Verso Dante – Viaggio nella cinematografia della Commedia, con la regia del prof. Fabio Meielli e di Fabio Sampogna.

Si tratta di un reportage documentaristico alla scoperta dei luoghi del Sommo Poeta e della cinematografia ispirata ai suoi versi immortali.

In programma, poi, la seconda edizione del Video Essay Film festival, la manifestazione che celebra una delle più innovative forme di critica sull’audiovisivo, realizzata da Fondazione Cinema per RomaMaxxi Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo nell’ambito di Cinema al Maxxi, in collaborazione con il Dipartimento di Storia, Antropologia, Religioni, Arte, Spettacolo dell’Università La Sapienza di Roma.

I premi sono stati assegnati da una giuria presieduta dal regista Daniele Ciprì e composta dall’attrice e scrittrice Chiara Francini, dalla giornalista Cristiana Paternò, dal direttore del Maxxi di Roma, Bartolomeo Pietromarchi e dal direttore generale della Fondazione Cinema per Roma, Francesca Via. (rcs)

 

RENDE (CS) – Il sindaco Manna: in città più di 56mila le persone vaccinate

Ha espresso grande soddisfazione, il sindaco di Rende, Marcello Manna, per come si sta svolgendo, nella città cosentina, la campagna vaccinale, che vede più di 56mila persone già vaccinate.

«Un dato, quello di Rende – ha spiegato il primo cittadino – in controtendenza, ma che è frutto di una gestione efficiente tra la nostra amministrazione e l’Asp che è stata riconosciuta quale esempio virtuoso da seguire e che, rispetto alle altre città, è alto visto il numero della nostra popolazione. Auspichiamo dunque che tale dato cresca in vista della imminente riapertura delle scuole, oltre che dell’inizio dei corsi universitari ad Arcavacata».

Il primo cittadino ha poi sottolineato come «affinché sia davvero una ripartenza capace di rilanciare la nostra economia, il diritto allo studio e la socialità, bisogna garantire il diritto alla salute e alla sicurezza sul lavoro: riteniamo che i due ambiti debbano viaggiare insieme perché strettamente correlati tra loro».

Manna ha, dunque, invitato «chiunque non l’abbia ancora fatto a vaccinarsi. Un dovere che tutela se stessi e anche i propri cari. Vivendo in una comunità dobbiamo concorrere tutti al bene comune e all tutela della nostra salute».

Infine, il sindaco di Rende ha tenuto a sottolineare come «sia più che mai opportuno liberare il carico di ricoveri da Covid nelle nostre strutture sanitarie già in affanno. Ricordiamo che ad oggi si registrano ritardi impressionanti in tema di controlli ed esami, oltre che di interventi chirurgici.  Il ritardo accumulato ha conseguenze gravi, molto spesso mortali. Per questo è necessario vaccinarsi: non c’è più tempo per rimandare il futuro che tutti aspettiamo da troppo tempo».

Il primo cittadino ha dunque ricordato che «sarà possibile recarsi nell’hub vaccinale situato all’interno del Palazzetto dello Sport dopo essersi prenotati». (rcs)

Presidio di solidarietà alle donne afgane, Rende si attiva per accogliere i profughi in fuga

Rende in prima linea per accogliere i profughi in fuga dall’Afghanistan, in quanto «i diritti umani vanno tutelati e, al momento più di diciotto milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria» ha sottolineato l’assessore alle Pari Opportunità, Lisa Sorrentino, al termine del presidio di solidarietà per le donne afghane, promosso dal Centro di Studi Women’s Studies “Milly Villa” Unical, e che ha registrato un’importante partecipazione da parte di realtà associative e movimenti.

L’assessore Sorrentino ha sottolineato come «sia necessario attivare immediatamente corridoi umanitari che permettano di portare in salvo chi oggi rischia la propria vita», mentre è unanime la consapevolezza che serve, con urgenza, «creare una rete di solidarietà, capace di garantire l’appoggio necessario al popolo afgano. La nascita dell’emirato islamico segna purtroppo la fine dello stato di diritto».

«Attualmente – ha proseguito Sorrentino – la priorità è quella di dare voce alle forze democratiche. Per questo sosteniamo la campagna di raccolta fondi lanciata dal Cisda– Coordinamento Italiano Sostegno alle Donne Afghane per questa che può definirsi una vera e propria emergenza umanitaria.  Centinaia di migliaia di sfollati si sono riversati su Kabul per scappare dalla brutalità e dalla violenza dei talebani e non hanno accesso a cibo, acqua, elettricità, medicine. Le associazioni, le onlus locali e gli attivisti con cui il CISDA lavora da oltre 20 anni, ancora una volta, si stanno attivando per accogliere i loro connazionali in fuga, nonostante il contesto insicuro e drammatico».

«Per questo – ha concluso – invitiamo tutti a donare, anche con una cifra simbolica, facendo un bonifico sul conto del CISDA, specificando nell’oggetto “Donazione Liberale – Emergenza Afghanistan”. Conto corrente 113666 CIN U-ABI 5018 – CAB 1600. IBAN: IT64U0501801600000000113666».

L’assessora alla cultura, Marta Petrusewicz, ha infine sottolineato come «non si tratta oggi di dichiarare buoni propositi, questo è il momento di agire immediatamente, formando una vera e propria squadra d’azione: corridoi umanitari semplici e svelti, affidamenti di madri e bambini alle famiglie, borse di studio alle studentesse universitarie afghane con alloggi e mensa. In termini più generali, non ci può sfuggire il fatto che in questo momento storico sono proprio le donne e la sessualità nel mirino della violenza di tutti i regimi autoritari. Ciò conferma che non si può parlare dei “diritti umani” se non includono diritti di genere». (rcs)

RENDE (CS) – Lunedì presidio in solidarietà delle donne afghane

L’Assessorato alle Pari Opportunità di Rende ha aderito al presidio in solidarietà delle donne afghane, in programma lunedì 23 luglio, alle 19 davanti al Municipio e promosso dal Centro di Women’s Studies “Milly Villa” dell’Università della Calabria.  Prevista, anche, la partecipazione di Donneincammino Aps, Arci Cosenza, Cpo Ordine degli Avvocati – Cosenza, Nate a Sud, Emily Cosenza, Eos Arcigay, Futura Calabria e MissiONlife Calabria.

«Le imprese militari  degli Stati Uniti e della Nato si sono rivelate del tutto fallimentari; è, dunque, doveroso che, in questo momento, tutte le istituzioni si attivino  per favorire sin da subito accoglienza e asilo politico per le donne e  gli uomini afghani che decideranno di lasciare il proprio Paese» ha affermato l’assessora Lisa Sorrentino.

«In queste ore – hanno spiegato i promotori dell’iniziativa – che segnano la nascita dell’Emirato islamico in Afghanistan, assistiamo all’ennesima catastrofe umanitaria che vede coinvolte soprattutto le donne e le bambine, vittime di una quarantennale partita geopolitica e di un’oppressione patriarcale che si rinnova nei fondamentalismi religiosi. In questa fase di emergenza, chiediamo che le istituzioni e le comunità si attivino con urgenza per sostenere tutte le persone – e soprattutto le donne e le soggettività non binarie – che vogliono sottrarsi all’oppressione del regime talebano, aprendo immediatamente corridoi umanitari che permettano di sfuggire alle violenze».

«Insieme – hanno concluso – vogliamo promuovere sinergie per attivare percorsi comunitari e istituzionali che diano risposte concrete sia per affrontare l’emergenza, sia per costruire percorsi comuni di lungo periodo.
Non vogliamo e possiamo accettare che ancora una volta, sui corpi delle donne, si consumi l’ennesima guerra».

Per adesioni e informazioni si potrà inviare una mail all’indirizzo: centrows.unical@gmail.com(rcs)