L’APPELLO DI BONOMI E OCCHIUTO DA RC:
«CHIEDIAMO IL RIGASSIFICATORE A GIOIA»

Dall’Assemblea di Unindustria Calabria, a Reggio, che ha visto la partecipazione di presenza del presidente di Confindustria Carlo Bonomi, emerge chiaro il problema energetico nella regione, con tutte le sue contraddizioni. Il presidente della Regione Roberto Occhiuto non le manda a dire, a proposito del progetto (scellerato) di attuare l’autonomia differenziata che, nel fare felici le regioni settentrionali, penalizzerà tutto il Mezzogiorno. «Sulla questione energia – come ho detto anche a Capri, facendo una battuta sull’autonomia differenziata che vogliono molti presidenti del Nord – dobbiamo fare riferimento a quello che è scritto nella Costituzione, e cioè che i livelli essenziali delle prestazioni, i diritti, devono essere assicurati con uniformità in tutto il territorio nazionale. E quando la capacità fiscale delle Regioni non è sufficiente a farlo, allora interviene la perequazione. Se dopo la perequazione c’è qualche Regione che ha capacità fiscale ulteriore, ben venga per queste Regioni la possibilità di dare ulteriori servizi ai cittadini».

«Perché – ha detto Occhiuto – il tema dell’autonomia differenziata e delle risorse prodotte nelle Regioni non deve valere pure per l’energia? In Calabria produciamo il 42% di energia da fonti rinnovabili. Se aggiungiamo anche l’idroelettrico e altre fonti non fossili, abbiamo una produzione di energia pulita superiore al consumo dei calabresi. La Lombardia produce il 13% di energia da fonti rinnovabili. Allora, vogliamo farlo il federalismo differenziato? Facciamolo anche sull’energia, stabiliamo che se una Regione ha investito sulle rinnovabili è giusto che i cittadini e le imprese ne abbiano vantaggio. Perché se non rendiamo conveniente questo investimento è difficile che si inducano i decisori politici a sviluppare le rinnovabili. Quindi dobbiamo creare un rapporto tra ciò che si produce in termini di rinnovabili e ciò che è beneficio per la cittadinanza».

Se il rigassificatore di Gioia Tauro – ha aggiunto il Presidente Occhiuto trovando concorde Bonomi – l’avessero fatto 7 o 8 anni fa, oggi il tema dell’energia ci sarebbe, ma non sarebbe così grave, perché quel rigassificatore avrebbe prodotto un terzo del gas che noi prima importavamo dalla Russia. Su questa cosa, noi, il governo regionale, ma anche Unindustria e il presidente Bonomi, siamo intervenuti mesi fa, prima che il problema dell’energia fosse così gigantesco». Quindi Occhiuto e Bonomi insistono sulla necessità di realizzare al più presto il rigassificatore a Gioia Tauro.

«Ho parlato – ha detto Occhiuto – con Cingolani il quale dice, giustamente, che un rigassificatore galleggiante si fa in sei mesi per cui ora, siccome il tema è l’autonomia in tempi brevi, il rigassificatore galleggiante è un intervento da preferire rispetto al rigassificatore terreste che potrà essere realizzato in 4 anni. Quello che sta succedendo oggi ci dovrebbe insegnare che il tema dell’autonomia e dell’indipendenza energetica noi l’avremo anche fra 3 o 4 anni. Allora il rigassificatore io lo chiedo con forza al governo e sono contento che insieme a me lo chieda anche Confindustria, anche perché connesso all’intervento sul rigassificatore c’è la piastra del freddo che ci potrebbe consentire di sviluppare davvero l’area retroportuale di Gioia Tauro attraverso un grande distretto dell’agroindustria. La nostra Regione potrebbe diventare l’hub di un grande distretto dell’agroindustria di tutto il Mezzogiorno, di un distretto che comprenderebbe dalla Campania fino alla Sicilia. Si tratta di un investimento strategico per l’Italia».

Il presidente di Confindustria Bonomi ha espresso con convinzione la posizione degli industriali a proposito del Mezzogiorno: «C’è stata una interpretazione al voto del 25 settembre che ha dato una correlazione univoca che è quella che nel Sud basta incrociare i dati del reddito di cittadinanza con l’elettorato per capire qual è il modello di sviluppo che vuole il Sud. Tutti dicono quindi che il Sud è assistenzialista. Anzi, che su questo punto serve ancora più spesa pubblica. Per me è un errore capitale. Basta con questa narrazione». Il Sud – secondo Bonomi – non chiede come ricetta unica assistenzialismo, ma semplicemente ci si aggrappa se è l’unica ricetta che si propone. Se non diamo un altro modello, un altro progetto di sviluppo, non cambierà nulla. Lo chiederemo al prossimo Governo rispetto al Mezzogiorno. Serve una strategia che vada oltre i progetti finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Serve una strategia di medio-lungo periodo che addirittura vada oltre questa legislatura. Un piano, almeno decennale, per lo sviluppo del Sud, fatto per risorse per scuola, Università, di affiancamento delle reti territoriali di ricerca, che esistono già.
«Chiederò al nuovo Governo – ha rimarcato il capo degli industriali italiani – che si costituisca una squadra non di politici, ma di persone con speciali competenze per un progetto che definirei ItaliaSud 2032. Basta con l’idea che il Mezzogiorno si possa sviluppare solo con l’assistenzialismo. Ci sono delle grandi eccellenze. In Calabria non manca nulla, cultura, storia, Università. Le grandi imprese si sviluppano accanto alle grandi università. C’è tutto per far bene e noi non accetteremo che non ci sia l’idea di un piano di sviluppo ItaliaSud 2032. E qui, come nel resto d’Italia c’è un grande ceto imprenditoriale, tanto che nel prossimo Cda del Cnel indicheremo come rappresentante di Confindustria il presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara».

All’Assemblea di Unindustria Calabria (che si è svolta al Museo archeologico nazionale di Reggio, dove sono custoditi dei Bronzi, ha introdotto il tema “Destinazione Calabria” il presidente degli industriali reggini ing. Domenico Vecchio. Il dibattito è stato moderato dal giornalista Piero Gaeta della Gazzetta del Sud. (rrc)

 

NUOVE ASSUNZIONI E STABILITÀ IN SANITÀ
È LA “MANOVRA D’AUTUNNO” DI OCCHIUTO

Una politica per il personale del servizio sanitario della Calabria. È questa la Manovra d’autunno del presidente Roberto Occhiuto, che vuole essere «la prima traduzione pratica delle politiche che la Regione intende mettere in campo per accrescere in via immediata e strutturale, la dotazione di capitale professionale delle strutture sanitarie».

Una vera e propria manovra progettata nel corso dell’estate 2022, e che è stata predisposto da Azienda Zero, ente di governance della sanità calabrese, con la collaborazione del Dipartimento regionale Tutela della Salute, e che è stato illustrato dal commissario di Azienda Zero, Giuseppe Profiti.

Gli interventi previsti sono di due tipi: i primi, di carattere strutturale, «finalizzati a incrementare la dotazione di risorse professionali del sistema sanitario, in modo stabile e con effetti permanenti nel medio-lungo periodo», i secondi, invece, sono di carattere contingenti, «rivolti ad assicurare, nel breve periodo, risorse professionali aggiuntive da impiegare in modo flessibile per assicurare il mantenimento dei livelli dei servizi essenziali, in attesa degli effetti sul sistema generati dalle misure di carattere strutturale».

Tornando agli interventi strutturali, è previsto il consolidamento delle dotazioni di risorse professionali in essere nel 2022 attraverso l’avvio delle procedure di stabilizzazione del personale sanitario (comparto e dirigenza) e la copertura del turn over 2022 nella misura del 100%.

È previsto, anche, il reclutamento aggiuntivo delle figure professionali mediche e delle altre professioni sanitarie per le funzioni di emergenza ospedaliera e territoriale e per le specialità di elezione nelle aree maggiormente caratterizzate dalla mobilità passiva (cardiovascolare, oncologia, ortopedia, urologia).

Dunque, sono 2.589 le unità di personale del comparto, tra tecnici, OSS, infermieri, e 1.044 figure dirigenziali che sono coinvolti in questo processo di stabilizzazione, che saranno suddivise per la stabilizzazione di 740 unità del personale del comparto, mentre sono 135 le figure professionali. Per quanto riguarda il consolidamento del turn over e potenziamento delle funzioni di emergenza/elezione/territorio, è previsto per 1819 unità del personale del comparto e 909 unità di figure dirigenziali.

Tutto questo si svolgerà attraverso l’attivazione di procedure concorsuali a livello centrale di Regione Calabria con successiva assegnazione sulla base dei fabbisogni aziendali; attivazione di procedure concorsuali da parte delle singole aziende sulla base di linee guida di indicazione regionale; attivazione di procedure concorsuali da parte delle aziende (procedura di autorizzazione con silenzio/assenso).

Per quanto riguarda le procedure consorsuali a livello aziendale di consolidamento e stabilizzazione e la procedura consorsuale unitaria a livello regionale per figure professionali funzione emergenza, queste saranno attivate entro ottobre 2022, mentre in una finestra che va da ottobre a dicembre 2022, saranno attivate quelle a livello aziendale per figure professionali e fabbisogni specifici finalizzati al potenziamento delle attività.

«Gli interventi di carattere straordinario – si legge nel dossier – previsti nella manovra d’autunno hanno lo scopo di salvaguardare i livelli dei servizi essenziali scemando, in quanto a rilievo e portata, al crescere degli effetti dalle procedure di reclutamento ordinarie».

Due gli obiettivi da raggiungere: diversificare i livelli di remunerazione dell’attività lavorativa resa all’interno delle funzioni sanitarie quali l’urgenza/emergenza e altri settori critici (anestesia e rianimazione, terapie intensive); diversificare e accrescere i canali di reclutamento delle figure professionali attraverso il ricorso a: Figure mediche in formazione specialistica compatibilmente ai vincoli previsti dalla normativa vigente; Figure medico specialistiche in possesso di qualifica professionale conseguita all’estero.

Una novità importante, è la proposta di legge che prevede delle indennità aggiuntive, che possono arrivare fino a 100 euro l’ora, che saranno destinate ai medici dell’emergenza urgenza, anestesia e rianimazione, terapie intensive.

A rafforzare questa manovra d’autunno, la recente proposta di legge inerente le prestazioni aggiuntive dei medici, che è stata approvata in Commissione Sanità, presieduta dal consigliere regionale Michele Comito.

La proposta di legge, che porta la firma della consigliera regionale Pasqualina Straface, è un provvedimento normativo che affiancherà gli altri contenuti nella cosiddetta “manovra d’autunno” illustrata dal governatore Roberto Occhiuto – in qualità di commissario ad acta, unitamente al Dipartimento della Salute – che porterà a circa 3.500 stabilizzazioni nel comparto sanitario tra medici, infermieri, oss e figure dirigenziali.

L’obiettivo della legge è quello di garantire i livelli essenziali di assistenza nelle unità operative di Anestesia e Rianimazione e nei Pronto soccorso ospedalieri prevedendo misure straordinarie finalizzate anche a ridurre il ricorso alle esternalizzazioni nel reperimento del personale medico per le prestazioni aggiuntive.

«Lo stanziamento ha una previsione di spesa importante nei tre anni – ha spiegato Comito entrando nel dettaglio dell’articolato normativo – per permettere ai medici, che lo vorranno, di effettuare prestazioni aggiuntive in quei reparti che si trovano maggiormente in difficoltà. In tal modo saremo in grado di garantire una presenza prolungata, rispondendo al contempo alle istanze provenienti dagli stessi medici».

La legge inoltre prevede la possibilità di impiego anche per gli specializzandi dell’Università di Catanzaro che prestano già servizio con contratto a tempo determinato.

«Le misure messe in campo dalla Regione Calabria – ha proseguito il consigliere Comito – ci permetteranno di avviare quel rilancio tanto atteso da tutti i calabresi. Per farlo, il primo passo da compiere è proprio quello di puntare sulle risorse umane. E lo faremo non soltanto con le stabilizzazioni, ma anche con i nuovi concorsi per postazioni a tempo indeterminato, grazie ai quali potremo contare su un incremento di dotazione organica all’altezza dei bisogni dell’utenza».

«Su questo non possiamo non rilevare come il presidente Occhiuto – ha concluso – stia dimostrando un netto cambio di passo e di approccio ai problemi, improntato su quel pragmatismo che è il segno distintivo di questa amministrazione regionale».

Insomma, un pacchetto ambizioso quello presentato dal commissario ad acta, che vuole risollevare e far rinascere la sanità calabrese, e che arriva subito dopo l’importante accordo siglato con la Guardia di Finanza volto a «rafforzare la collaborazione tra le parti ai fini dello svolgimento delle attività dirette al contrasto delle violazioni in danno degli interessi economici e finanziari connessi all’attuazione del piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario».

«In questi mesi le Aziende sanitarie provinciali e le Aziende ospedaliere, con il supporto di Azienda Zero, hanno lavorato per perseguire un grande obiettivo: siamo al rush finale, ed entro la fine del 2022 vogliamo sapere l’entità del debito della sanità calabrese, per poter tracciare finalmente una linea, ripianare i creditori e ripartire con un governo della sanità che possa mettere in campo anche programmazione e investimenti», ha spiegato Occhiuto in conferenza stampa.

«Avevo detto ancor prima di diventare governatore che avrei chiesto, per questa impresa – ha ricordato il Governatore – il contributo fattivo della Guardia di Finanza, e ringrazio il Corpo per la sensibilità istituzionale dimostrata e per la disponibilità a questa per noi fondamentale collaborazione».

«La Guardia di Finanza avrà carta bianca nell’affiancarci in questa operazione – ha concluso – chi deve avere crediti è bene che si faccia avanti, e la Regione corrisponderà quanto dovuto, ma pretendiamo trasparenza e non ci saranno tempi supplementari. Anche su questo tema in Calabria la musica è cambiata». 

REGGIO – Duro attacco del sindaco ff Brunetti al Presidente Occhiuto

Duro attacco al Presidente della Regione Roberto Occhiuto in Consiglio Comunale a Reggio da parte del sindaco ff Paolo Brunetti: «Il rispetto per le istituzioni – ha detto riferendosi a Occhiuto – o ce l’hai o non lo puoi comperare al mercato. Col suo comportamento ha dimostrato chi è. Ed a quella parte politica che ha insultato, chiedo almeno di non raccontare bugie. Se ci sono questi 25 milioni per l’aeroporto, spendeteli, ma smettetela di spostarli da una parte all’altra riproponendoli a ripetizione. Se esistono spendeteli. Noi vi verremo a battere le mani in Piazza Duomo. Finitela, poi, con le barzellette dei rifiuti: mentre dal palco di Piazza Duomo si accusava Reggio di essere l’unica città colma di spazzatura, nella Sibaritide si alzava forte la protesta per la situazione disastrosa dei rifiuti. A Rossano, a Corigliano, a Crotone o nella Costa Jonica la crisi è oltremodo evidente e ben raccontata dai giornali. La cosa, ovviamente, non mi consola. Sono preoccupato, piuttosto, perché il Governatore non ha coscienza dei problemi della regione. O non lo sa o mente. Che continui pure ad insultare; non me ne importa nulla. Noi, alle offese, risponderemo sempre con le richieste per la nostra città».

Nel corso della seduta , l’aula “Battaglia”, dopo aver dedicato un minuto di silenzio alla memoria del giornalista Mimmo Raffa, ha discusso ed affrontato altri nove punti all’ordine del giorno, molti dei quali relativi all’approvazione di alcuni debiti fuori bilancio per sentenze passate in giudicato. Tra l’altro, il Consiglio Comunale, diretto dal presidente Enzo Marra, ha approvato il bilancio consolidato che recepisce e acquisisce i dati economici-finanziari delle società partecipate da Palazzo San Giorgio. Dalla relazione dell’assessora Irene Calabrò e del dirigente Franco Consiglio è emerso come Atam (detenuta al 62,5%), Hermes (100%) e Castore (100%) «abbiano chiuso con un utile di esercizio ed il Comune, per questo, non dovrà intervenire per sopperire ad eventuali perdite».
In fase preliminare, il consigliere Antonino Minicuci ha invitato il Governatore Roberto Occhiuto «a chiedere scusa alla città per i toni ineleganti utilizzati nel corso di un recente comizio in Piazza Duomo». «Il presidente della Regione – ha aggiunto il leader della minoranza – da quando si è insediato, non ha mai detto una parola sulle funzioni da attribuire alla Città Metropolitana, un Ente che, sul punto, ha attivato una commissione specifica la cui presidenza è stata affidata a Giuseppe Giordano che sta ben lavorando. Per questo va ringraziato il sindaco metropolitano facente funzioni Carmelo Versace».
Il consigliere Carmelo Versace (nonché sindaco metropolitano ff), nel sottolineare «l’onestà intellettuale dimostrata da Minicuci», ha stigmatizzato «il comportamento di alcuni gruppi di minoranza che, in fase di riunione dei capigruppo, col loro voto contrario hanno impedito al Consiglio comunale di confrontarsi su un ordine del giorno utile, al sindaco ed all’amministrazione, per individuare strumenti capaci di alleviare le difficoltà cui andranno incontro famiglie ed imprese di fronte al peso del “caro bollette”».
La lunga fase dei preliminari ha registrato gli interventi di numerosi consiglieri comunali su diversi temi quali l’ultimo risultato delle elezioni politiche od alcuni lavori pubblici come, ad esempio, il Ponte di Sant’Anna il cui futuro è stato sintetizzato dal capogruppo Pd, Giuseppe Sera, che ha descritto «un’infrastruttura che non rischia di crollare, ma la cui ridefinizione rientra nel più ampio progetto di realizzazione del nuovo Ospedale metropolitano nell’area del viale Europa». Anche su questo punto si è speso, successivamente, il sindaco facente funzioni, Paolo Brunetti, parlando di «un grande lavoro di programmazione portato avanti dall’amministrazione, i cui risultati si vedranno nel tempo». «Oggi – ha spiegato – è arrivato un anticipo delle somme relative a due dei tre progetti inseriti nei Pinqua. Opere per 45 milioni, promosse dal Ministero grazie alla lungimiranza dell’ex assessora Mariangela Cama e del sindaco Giuseppe Falcomatà, che cambieranno il volto di una grossa fetta del territorio cittadino». Ma le linee di finanziamento elencate da Brunetti sono molte: «Il Pnrr, i Pon Metro, i Patti per il Sud, un Decreto Reggio finalmente sbloccato e che va attualizzato in alcune sue parti. E’ racchiuso in tutti questi interventi il destino di Reggio e della città che lasceremo ai nostri figli. Tutti i contributi sono stati intercettati dalla grande capacità messa in campo da questa amministrazione comunale».
Il consiglio ha, quindi, approvato modifiche ai regolamenti per l’Esercizio del commercio al dettaglio su aree pubbliche e per la Toponomastica con «le diverse intitolazioni di vie e piazze che, d’ora in avanti, terranno conto del principio di pari opportunità».
Infine, la consigliera Teresa Pensabene ha presentato una mozione contro ogni possibilità di spostamento dei Bronzi di Riace che ha raccolto il favore dell’unanimità dell’aula. (rrc)

L’OPINIONE / Carmelo Versace: Occhiuto viene a brindare ma non ascolta le istanze del territorio

di CARMELO VERSACE – Senza alcuna polemica, credevo che il presidente della Regione, a pochi metri da qui, trovasse il tempo per partecipare a questa assise sentendo la necessità di fornire le risposte che il territorio metropolitano aspetta da ormai troppo tempo.

Purtroppo, il presidente Occhiuto ha preferito snobbare l’Ente ed una comunità che chiede chiarezza sulla gestione del ciclo dei rifiuti, sull’esclusione di tutti i progetti reggini dai Cis, sul mancato trasferimento delle deleghe alla Città Metropolitana, sull’Ospedale della Piana o sull’aeroporto dello Stretto.

Sono rammaricato per l’assenza della destra metropolitana che, da diverse sedute, ormai diserta inspiegabilmente i lavori del consiglio. L’unico consigliere che dimostra grande senso di responsabilità è il solo Rocco Campolo cui rivolgo il mio personale ringraziamento per la maturità con la quale sta affrontando il proprio mandato elettorale.

L’assenza di un dibattito con questa destra metropolitana è un grosso limite per la democrazia e, soprattutto, una mancata possibilità di rappresentare, adeguatamente, le istanze del territorio nella a Palazzo Campanella così come alla Cittadella di Catanzaro.

Sull’Ospedale della Piana il territorio continua a non avere alcuna risposta concreta, ma si tenta di scaricare le responsabilità agli amministratori comunali di Palmi. Chiudo con la questione aeroporto: attendiamo che, quanto detto nella fase della campagna elettorale, trovi riscontro. Mi auguro che le promesse vengano mantenute, mettendo a gara progetti per 25 milioni euro con la speranza che siano validi e non vadano a vuoto.

Progetti da portare a gara entro il 31 dicembre così da non perderli e doverli richiedere al nuovo governo. Credevo fosse importante la presenza del Governatore Occhiuto in questa assise, ma snobbando l’Ente ente ha snobbato una comunità che attende tante risposte dalla Regione. La cosa non può che dispiacermi. (cv)

Occhiuto incontra il presidente dell’Ordine dei Medici Anelli

Il commissario ad acta e Presidente della Regione Roberto Occhiuto ha incontrato a  Roma il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, la Fnomceo, Filippo Anelli, per trovare soluzione alla carenza di personale.

 Una presa d’atto della situazione di estrema emergenza, anche a causa della carenza di personale, nella quale versa la sanità calabrese, circostanza che ha spinto la Regione ad intervenire con misure eccezionali per il reclutamento immediato, ma provvisorio, di medici provenienti da altri Paesi.

Un impegno a lavorare, ciascuno per la sua parte, per tentare di modificare – dialogando con il nuovo governo e il nuovo Parlamento – la norma di legge che prevede, per l’impiego di medici provenienti da Paesi extra-UE, una deroga per il riconoscimento dei titoli.

Prevedere per tutti i professionisti che esercitano sul nostro territorio l’iscrizione – con iter da individuare per i camici bianchi extracomunitari – agli Ordini italiani, in modo da non avere un doppio binario e una situazione di disparità tra i medici. 

«Ringrazio il Presidente Anelli per il proficuo e positivo confronto odierno – ha affermato Occhiuto –, denso di proposte e che si è chiuso con l’individuazione di una strategia condivisa per affrontare i problemi della sanità calabrese e della carenza di personale sanitario, che non riguarda solo noi ma tutto il territorio nazionale».

«La Regione Calabria – ha spiegato – nel sottoscrivere un accordo per un distacco transnazionale con il governo cubano ha rispettato, avendo come stella polare il bene dei calabresi e il loro diritto alla cura, la legislazione vigente e le deroghe concesse per valutare i titoli e le competenze dei professionisti extra-UE che ci daranno una mano, in via emergenziale, nei prossimi mesi».

«Circostanze di questo tipo – ha proseguito – stanno avvenendo anche in altre Regioni, e potrebbero continuare a replicarsi in futuro».

«Proprio per questa ragione – mentre andremo avanti con l’intesa con Cuba – condivido la necessità  – ha detto ancora Occhiuto – di intervenire affinché in futuro anche i professionisti extracomunitari che prestano servizio momentaneamente nel nostro Paese possano avere la possibilità, con le modalità che andranno individuate, di iscriversi agli Ordini dei medici italiani».

«Allo stesso tempo  – ha concluso – occorrerà intervenire per snellire le procedure di reclutamento dei medici italiani, in modo da colmare almeno in parte la carenza di personale nei nostri sistemi sanitari».

«Abbiamo apprezzato la sensibilità dimostrata dal Presidente Occhiuto nel prendersi a cuore la questione della carenza di medici specialisti in Calabria – ha affermato Anelli – e nel voler trovare una soluzione emergenziale, utilizzando tutte le risorse possibili».

«Da parte nostra – ha aggiunto – abbiamo in più occasioni espresso le nostre preoccupazioni per la sanità calabrese, diventata purtroppo paradigma delle disuguaglianze di salute nel nostro Paese. Ma abbiamo chiesto che la legge sia uguale per tutti, e che gli Ordini possano garantire l’esercizio della professione di tutti i medici che esercitano sul territorio italiano».

«Abbiamo, quindi – ha concluso – condiviso con il Presidente Occhiuto la necessità di una modifica della normativa, che preveda esplicitamente il requisito dell’iscrizione ai nostri Albi anche per i medici extra-UE che esercitino temporaneamente in Italia». /rrm)

Il Presidente Occhiuto è di nuovo papà: è nato Tommaso

Il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto è di nuovo papà: è nato Tommaso, la mamma è la compagna del Presidente l’on. Matilde Siracusano. Per il Presidente è il terzo (ha altri due figli dal precedente matrimonio): un vero figlio dello Stretto (la Siracusano è messinese, Occhiuto è calabrese) che trova felicissimi i suoi fortunati genitori. La mamma, grintosa deputata di Forza Italia, aveva annunciato lo scorso maggio la gravidanza, indicando per l’inizio dell’autunno la data del parto. Il primo amabilissimo commento affidato dalla deputata messinese a facebook: «Mi sa che Tommaso si era rotto le scatole di seguirmi in campagna elettorale. Benvenuto in questo mondo, amore mio!»

Auguri al piccolo Tommaso e al Presidente Occhiuto (e naturalmente alla mamma), da parte di tutti i calabresi. (rrm)

Battaglia (PD): Su sanità e rifiuti Occhiuto ha perduto la bussola

Il candidato reggino alla Camera dei Deputati, Domenico Battaglia, ha dichiarato che «non è chiaro se il Presidente Occhiuto abbia definitivamente spostato la sua residenza a Roma e quindi non viva la Calabria reale, o se invece abbia preso un po’ troppo sole in questo periodo di ferragosto».

«Le sue affermazioni degli ultimi giorni sono di una gravità inaudita» per Battaglia, che ha ricordato che «nel presentare la candidatura di Cannizzaro, il Presidente parla del problema rifiuti come di una questione reggina, dovuta, a suo dire, al fatto che il Comune non paga. Il Presidente evidentemente non sa di che parla, primo perché Reggio Calabria risulta assolutamente in linea con tutti i pagamenti, e secondo perché ignora la condizione generalizzata che sta investendo la maggior parte dei comuni calabresi alle prese con una stringente emergenza rifiuti. Basta vedere le immagini delle principali città della nostra regione per rendersi conto di come Occhiuto non conosca minimamente le esigenze del territorio».

«D’altra parte – ha proseguito Battaglia – sul tema della sanità davvero il Governatore sembra aver perso il lume della ragione. Parlando in Consiglio Regionale, in una sede ufficiale dunque, Occhiuto ha esortato le procure ad indagare sulle cooperative dei camici bianchi, gettando pesanti ombre e non meglio precisate accuse sull’operato dei medici calabresi. Ha già dimenticato forse il Presidente l’attività straordinaria di servizio che i nostri medici hanno compiuto durante l’emergenza Covid, reggendo sulle loro spalle un sistema sanitario alla deriva proprio a causa delle mancanze della politica».

«Se proprio non sa cosa dire per giustificare il suo spericolato malgoverno regionale – ha detto ancora – Occhiuto eviti di attaccare chi quotidianamente suda il proprio camice, lottando in prima linea per la salute dei calabresi, e vada a cercare i problemi tra i suoi sodali politici che hanno messo in ginocchio la sanità regionale, spogliando la Calabria di una rete territoriale che avrebbe evitato il congestionamento delle grandi strutture».

«Sempre più spesso, infatti – ha concluso – i cittadini calabresi sono costretti a curarsi, ed i medici ad operare, in locali fatiscenti, privi di spazi e strumentazioni adeguate, rischiando letteralmente la pelle a causa di reparti sempre più ingolfati ed interminabili liste d’attesa. Se in una situazione come questa il Presidente della Regione ha il coraggio di prendersela con i medici, suscitando peraltro l’ira degli Ordini professionali, è evidente che il centrodestra calabrese, dopo nemmeno un anno di governo, abbia già perso totalmente la bussola». (rrc)

Il sindaco Brunetti: Inaccettabili le parole di Occhiuto sui rifiuti a Reggio

«Ma dove vive il Governatore Occhiuto?», si è chiesto il sindaco f.f. di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, che ha definito «inaccettabili le parole del Governatore Occhiuto contro Reggio ed i reggini, talmente fuori luogo che facciamo fatica ad accettarle anche fossero soltanto chiacchiere da agone elettorale».

«Occhiuto sostiene che il problema sia stato risolto in tutta la Calabria, tranne che a Reggio», incalza Brunetti aggiungendo: «Questo la dice lunga su quanto sia contorta e deformata la visione della Regione su una questione che mortifica cittadini e famiglie», ha spiegato Brunetti, aggiungendo che «Roberto Occhiuto anziché impegnarsi a risolvere una brutta faccenda, si lancia in paragoni che nulla hanno a che fare con la realtà. Mi domando: ma dove vive il Governatore se, soltanto pochi giorni fa, sindaci della sua stessa provincia, Cosenza, lamentavano “la portata regionale del fenomeno della presenza di rifiuti in strada”».

«Le cronache – sostiene il sindaco facente funzioni – sono piene di Comuni che soffrono enormi disagi sul tema a causa dell’improvvisazione della Regione su una vicenda delicata e complessa che, nelle intenzioni della Cittadella, vuole far diventare il nostro territorio la discarica della Calabria col raddoppio dell’inceneritore di Gioia Tauro».

Ma se il Governatore, secondo Paolo Brunetti, «dimostra di essere assente dalle dinamiche quotidiane della vita dei calabresi, questa assenza è ancora più marcata ed evidente nella città di Reggio».

«Mai – ha detto il sindaco facente funzioni – Roberto Occhiuto si è visto in occasione dell’anniversario del 50° anno del ritrovamento dei Bronzi di Riace. Nessun evento, nessuna manifestazione, nessun convegno ha visto la presenza del Presidente della Regione che, chissà da quanto tempo, non visita il Museo archeologico nazionale, la casa dei nostri due amati guerrieri. Una moltitudine di iniziative, infatti, è stata garantita dal Comune e dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria e, probabilmente, questa circostanza ha tenuto il Governatore lontano dal nostro territorio in un momento storico eccezionale e irripetibile, altro che offese per non essere inseriti in locandina! Nel frattempo, mentre la città dello Stretto è a lavoro per continuare a garantire il giusto riconoscimento a due perle della storia mondiale, ancora attendiamo i risultati della faraonica campagna di comunicazione acquistata dalla Regione Calabria».

«Forse – ha concluso Brunetti – quando sarà tempo di tirare bilanci, avremo l’onore di poter vedere il presidente Occhiuto anche alle nostre latitudini. Nel frattempo, continuiamo a lavorare per il territorio che merita, da parte della Regione, quella considerazione e quel rispetto che, esattamente alla pari di Occhiuto, stenta ancora a palesarsi». (rrc)

REGGIO – Incontro con Cannizzaro e Occhiuto alla sede di Forza Italia

Appuntamento forzista oggi pomeriggio alle 17.30 per l’apertura della campagna elettorale del deputato uscente Francesco Cannizzaro presso la sede di Forza Italia, a Reggio (accanto al Consiglio regionale). Sarà presente il presidente della Regione Roberto Occhiuto. Presente anche il coordinatore regionale di Forza Italia Giuseppe Mangialavori. Nell’occasione, l’on. Cannizzaro presenterà l’adesione di 150 amministratori locali a Forza Italia, a sostegno del programma elettorale. Cannizzaro è candidato nel collegio uninominale di Reggio-Locri. (rrc)

Occhiuto: pensiamo a rendere più attrattivi i concorsi per i medici

Il Presidnete della Regione Roberto Occhiuto vuole rendere più attrattivi i concorsi destinati a medici e specializzandi. «Ho avuto due importanti incontri. – ha dichiarato –. II primo alla Cittadella di Catanzaro con i presidenti degli ordini provinciali calabresi dei medici; il secondo in videocall con i rappresentanti degli specializzandi. A tutti ho ribadito la natura emergenziale dall’iniziativa intrapresa dalla Regione per portare in Calabria medici cubani che possano supportare in via straordinaria il nostro sistema sanitario. Allo stesso tempo ho sottolineato come la collaborazione con il Paese caraibico non influirà in alcun modo sulle misure strutturali che il mio governo regionale sta portando avanti: non ci sarà alcun rallentamento nelle procedure di reclutamento e soprattutto non verrà sottratto alcun posto di lavoro ai medici italiani e calabresi.

Con i presidenti degli ordini provinciali dei medici – che hanno confermato la loro contrarietà all’iniziativa messa in campo dalla Regione – il confronto è stato sereno e costruttivo. Ho spiegato che, nel sottoscrivere l’accordo con il governo cubano, abbiamo seguito alla lettera le indicazioni dateci dalla legislazione nazionale, e che anche nelle successive fasi del progetto ci atterremo alle norme previste per i lavoratori extra Ue. Ciascuno è rimasto della propria opinione, ma l’aspetto più importante dell’incontro è stato quello relativo ai futuri concorsi: l’obiettivo comune è superare l’impasse degli ultimi anni, e riuscire a reclutare medici negli ospedali calabresi. Per questa ragione abbiamo istituito un tavolo permanente tra Regione e ordini provinciali dei medici per costruire bandi più attrattivi e più idonei ad invogliare i camici bianchi a restare o a venire a lavorare in Calabria. Anche con i rappresentanti degli specializzandi ho avuto un confronto positivo.

Ho ribadito loro che la Regione ha reclutato in questi mesi tutti gli specializzandi che le Università ci hanno messo a disposizione: ragazzi del terzo, quarto e quinto anno, che prestano la propria opera presso i nostri ospedali. Ho accolto la loro richiesta per indire al più presto tante nuove manifestazioni pubbliche, una per ciascun presidio ospedaliero della Calabria, per raccogliere la disponibilità di specializzandi da tutta Italia per venire a lavorare nella nostra Regione.

I rappresentanti degli specializzandi mi hanno rappresentato la loro contestazione alla normativa nazionale che prevede alcune incompatibilità per il loro utilizzo diffuso nei presidi ospedalieri, nei pronto soccorso, nelle guardie mediche, durante i turni notturni. Su questi punti ho assicurato il mio sostegno per perorare questa causa con il nuovo Parlamento e soprattutto con il nuovo governo. Nei prossimi giorni, infine, su richiesta degli specializzandi si riunirà l’osservatorio regionale sulla formazione medica, per valutare l’attuale stato dell’arte e la qualità del sistema formativo regionale. Durante entrambi gli incontri ho registrato un buon clima, c’è la voglia di superare le divergenze e di trovare le migliori soluzioni per la nostra Regione.

È interesse della mia amministrazione quella di avere medici italiani, soprattutto calabresi, di qualità, motivati, e assunti a tempo indeterminato. Il distacco transnazionale dei camici bianchi cubani rappresenta, lo ribadisco, una misura emergenziale e una leva alternativa rispetto al ricorso alle società interinali. In questi mesi alcune realtà private che forniscono medici ai sistemi sanitari regionali ci hanno chiesto anche 1800 euro al giorno – più di 50mila euro al mese – per un’unità inviata presso i nostri ospedali. L’intesa con Cuba ci permetterà di avere lo stesso servizio, spendendo esattamente un decimo di quanto altrimenti saremmo stati costretti a sborsare». (rcz)