ROCCELLA JONICA (RC) – Domani Via Crucis della Riparazione guidata da mons. Oliva

Domani, martedì 26 marzo alle ore 18 a Roccella Jonica, si terrà l’iniziativa di stampo culturale, giuridico e religioso in programma durante la Settimana Santa che si ispira ai principi e alle pratiche della Giustizia riparativa, approccio innovativo nel campo del Diritto penale finalizzato a promuovere una risoluzione del conflitto benefica per tutte le parti coinvolte nel processo penale.

A idearla e promuoverla è l’assessorato comunale alla Cultura, gestito da Bruna Falcone, con la Diocesi di Locri – Gerace guidata da mons. Francesco Oliva, con padre Francesco Carlino della Comunità di Parrocchie di Roccella e con il Comitato Festa “Maria SS. Addolorata” nell’ambito del progetto denominato “La Settimana della Cultura”.

Due i momenti salienti dell’evento. Il primo è la “Via Crucis della Riparazione” che sarà guidata dal vescovo mons. Francesco Oliva. Il rito prenderà il via da Largo San Giuseppe, alle ore 18, con i saluti istituzionali del Sindaco di Roccella Jonica, Vittorio Zito, e proseguirà lungo un itinerario che attraverserà il centro storico della cittadina fino alla chiesa del Borgo, con meditazioni e preghiere, ad ogni stazione, ispirate al perdono, alla riconciliazione, alla giustizia riparativa e alla speranza. Prenderanno parte alla Via Crucis anche rappresentanti delle istituzioni, realtà associative e familiari di vittime della criminalità.

Il secondo momento è il tavolo di confronto sul tema “Giustizia riparativa e misure alternative al carcere” che si terrà alle ore 19 nella chiesa del Borgo. La discussione sarà introdotta e moderata dall’assessore Bruna Falcone e da Vincenzo Vigliarolo del Comitato festa “Maria SS. Addolorata” e vedrà gli interventi del presidente del Tribunale di Locri, Fulvio Accurso; del vescovo di Locri – Gerace mons. Francesco Oliva; dell’avvocato e giudice di pace di Locri, Giuseppe Capogreco; del parroco di “San Nicola di Bari” di Roccella, padre Francesco Carlino; della docente dell’Università di Roma “Tor Vergata”, Marina Formica; del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Locri, Stefano Guglielmino; del magistrato Raffaele Lico; del magistrato onorario del Tribunale di Locri, Francesco Rosa. (rrc)

ROCCELLA JONICA (RC) – Domani giornata dedicata alla memoria storica con “Cessarè”

Un appuntamento quello previsto domani, sabato 16 marzo 2024, a Roccella Jonica – ore 17.00 all’ex Convento dei Minimi a ingresso gratuito – che rientra nella I parte del progetto “La Memoria ci salva la Vita”, fortemente voluto e organizzato dal Comune di Roccella Jonica, amministrato dal sindaco Vittorio Zito, e dall’Assessorato alla Cultura guidato da Bruna Falcone.

Saranno presenti all’iniziativa, oltre agli amministratori comunali: la regista Rina Amato, la montatrice cinematografica Maria Valerio, i protagonisti del documentario e i loro familiari, alti rappresentanti istituzionali e intellettuali. Accompagneranno e guideranno la riflessione su quegli anni di impegno e di intense battaglie civili, in un confronto e dialogo allargati, la giornalista e scrittrice Annarosa Macrì e il magistrato in pensione, dott. Carlo Macrì.

Verrà proiettato Cessarè è un film sulla storia e la memoria delle lotte per la conquista dei diritti sociali e civili nella Calabria degli anni ’70.

Cessarè è la narrazione di un viaggio nel tempo, individuale e collettivo, etico e civile; è una riflessione sulla complessità dei processi storici, sulle sue sospensioni e sulla capacità dei movimenti di base, in tutti i Sud del mondo, di liberarsi dai soprusi e dalle ingiustizie e di avviare percorsi per l’acquisizione dei diritti fondamentali dell’uomo e dei principi della giustizia sociale.

Cessarè è la narrazione di un viaggio nei luoghi, la Locride degli anni ’70; è la narrazione corale di un ’68 sconosciuto dell’estrema periferia italiana: lo Jonio reggino; è il percorso di emancipazione della generazione delle madri e delle figlie; è il cammino di liberazione degli indifesi, riuniti nelle comunità cristiane di base, dalle catene oppressive dei poteri tradizionali; è la disperata vitalità dei giovani dei collettivi operai-studenti della zona jonica; è la storia del coraggio civile di un piccolo comune, Gioiosa Jonica, che il 27 dicembre 1975 indice il primo sciopero generale contro la mafia in Calabria; è il mulino, sono gli orologi di Rocco Gatto, Vittima di mafia, ucciso dalla ‘ndrangheta il 12 marzo 1977 per aver osato liberarsi e liberare i cittadini onesti dai suoi mille tentacoli; è il senso profondo dello Stato incarnato e infuso nella popolazione civile, da un giovane Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Roccella Jonica, Gennaro Niglio, il cui impegno e rigore furono indispensabili nella lotta alla ‘ndrangheta dell’epoca; è la determinazione di un sindaco, Francesco Modafferi, che si oppone con passione civile alla ‘ndrangheta; è l’ottimismo di Natale Bianchi, ex prete sospeso a divinis, il suo continuo incitamento ad andare avanti e a prendere in mano il proprio destino per affrancarsi da tutte le forme di oppressione; è lo sguardo aperto e luminoso di Ciccio Gatto sul fratello e sul mondo; è la testimonianza e il coraggio e impegno civile dei protagonisti di quel decennio di battaglie civili: tre generazioni di donne, educatori, operatori sociali e culturali, magistrati, amministratori, uomini delle forze dell’ordine, sindacalisti, studiosi, giornalisti, uomini di diritto, intellettuali, religiosi…

Il nome “Cessarè” è proprio di un luogo geografico: una collina nel territorio del comune di Gioiosa Jonica (Rc), coperta da vigneti e castagneti, che negli anni ‘70 subisce l’occupazione della ‘ndrangheta locale, ma è anche il luogo-simbolo dove inizia la silenziosa marcia di denuncia della popolazione civile di Gioiosa Jonica e della Locride, che seppe unire assieme interi territori, la Calabria e l’Italia intera: associazioni, comunità di base, sindacati, partiti, studenti, singoli cittadini. Quegli anni locridei sono stati ben ricostruiti nel libro inchiesta dei giornalisti Bruno Gemelli e Pietro Melia e dal titolo “Cessarè… La mafia calabrese degli anni ‘80. Dalle gabelle, alle guardianie, all’imprenditoria pubblica” (Frama Sud, 1980) curatissimo riguardo i fatti e gli episodi di cronaca di quel decennio.

Da quella stagione di lotte democratiche e civili dei cittadini calabresi è nata la necessità di fare la mappa visiva di quell’itinerario civile; di ripercorrere e sostare, assieme ai protagonisti, nei luoghi della memoria collettiva dimenticata per assorbirne i suoni e i profumi, la bellezza e il suo contrario; di riallacciare i fili di un dialogo generazionale, porre domande, ascoltare le voci dei “padri” per vivere il presente e immaginare il futuro.

Cessarè, più che soffermarsi sugli aspetti cronachistici di quel decennio e porre la lente di ingrandimento sui carnefici, la sposta sui protagonisti coraggiosi, sulle vittime e sui tanti cittadini che sin d’allora, iniziarono, tutti insieme, un “Cammino di Liberazione e Emancipazione Etica e Civile” dei nostri territori per affrancarli dallo stato di sottomissione in cui la miseria e la disoccupazione cronici, la mancanza di beni e servizi di prima necessità, li aveva ridotti e resi vulnerabili alle pratiche dei regimi totalitari della corruzione e delle clientele, del malaffare e delle mafie, tutte: agro pastorali e dei colletti già bianchi.

Il film documentario, indipendente, auto-prodotto dall’autrice e regista Rina Amato con il contributo Imaie (anno di produzione 2008, anno di uscita 2009, Italia, durata 98’), è stato girato in digitale tra l’autunno del 2006 e il 2007 da una piccola troupe composta dalla regista e da giovani operatori e video makers calabresi, dotata di pochi mezzi tecnici ma di forti motivazioni e capitale umano.

Molto curato nel montaggio e nella colonna sonora, da professionisti del Cinema italiano, il documentario si avvale, attraverso il metodo dell’osservazione partecipante, proprio dell’indagine socio antropologica, delle testimonianze dirette dei protagonisti principali di quella stagione di forte impegno civile, di acute analisi interpretative di storici, sociologi, antropologi, giornalisti, delle voci delle donne, e di una ricca documentazione cartacea, sonora, audiovisiva e fotografica inedita e proveniente da archivi privati; rappresenta il primo capitolo di un progetto più ampio sulla memoria storica che raccoglie testimonianze audiovisive su 60 anni di storia sociale calabrese, dagli anni ’80 a ritroso fino agli anni ’20; non ancora consultabile e visionabile in rete e sulle piattaforme perché attende, da vari anni, la pubblicazione di un libro-dvd da parte di un editore di saggi di storia; a sedici anni dalla sua prima uscita viene a tutt’oggi presentato, su invito, in spazi culturali pubblici, scuole, università, biblioteche, archivi storici, festival e rassegne, per una visione collettiva e comunitaria. (rrc)

ROCCELLA JONICA (RC) – Reti idriche della locride, incontro tra Sorical e i Comuni

Domani, mercoledì 13 marzo 2024, alle ore 10.30, all’ex Convento dei Minimi di Roccella Jonica si terrà un incontro di presentazione dei progetti di Sorical e della Regione Calabria per l’ingegnerizzazione delle reti idriche dei Comuni della Locride, a valere sulle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza e del Fondo sviluppo e coesione.

Interverranno ad illustrare i primi interventi di investimento dei progetti previsti per i Comuni superiori a 6.000 abitanti, ricadenti nel Distretto 7: l’amministratore unico di Sorical, avv. Cataldo Calabretta, il direttore generale di Sorical, ing. Giovanni Paolo Marati e il commissario Arrical, ing. Bruno Gualtieri.

Saranno presenti alla riunione i sindaci di Roccella Jonica, Caulonia, Gioiosa Jonica, Marina di Gioiosa Jonica, Bovalino, Locri e Siderno.

All’incontro, inoltre, sono stati invitati a partecipare anche i consiglieri regionali della Locride. (rrc)

ROCCELLA JONICA (RC) – L’evento “8 marzo nella Storia”

Domani mattina, a Roccella Jonica, alle 10.30, all’ex Convento dei Minimi, è in programma l’evento 8 marzo nella Storia. Con Elsa Morante accanto…Guidati dalla scrittrice Angela Bubba, organizzato dall’Amministrazione comunale di Roccella Jonica, guidata dal sindaco Vittorio Zito, in occasione della Giornata Internazionale della Donna.

L’evento, che rientra nell’mabito del progetto La Memoria ci salva la vita, curato dalla regista ed operatrice socio culturale Rina Amato dell’Associazione Methexis e fortemente voluto e organizzato dal Comune di Roccella Jonica – Assessorato alla Cultura, guidato da Bruna Falcone, è composto da tre diversi appuntamenti.

Si tratta di un omaggio a Elsa Morante che è stata una scrittrice, saggista, poetessa e traduttrice italiana tra le più importanti narratrici del secondo dopoguerra, nonché prima donna a essere insignita del Premio Strega nel 1957 con il romanzo L’isola di Arturo – a cinquant’anni della pubblicazione de “La Storia” (1974), che figura nella lista dei cento migliori libri di tutti i tempi, stilata nel 2002 dal Club norvegese del libro.

La scrittrice, giornalista e ricercatrice Angela Bubba terrà un incontro con gli studenti delle scuole superiori di Roccella; alle 17, sempre all’ex Convento dei Minimi, sala B, affiancata da una valente interlocutrice, dialogherà con i lettori del suo ultimo libro Elsa (Ponte alle Grazie, 2022); a seguire alle 19.30 all’ex Convento dei Minimi, sala A, chiuderà la giornata Morantiana lo spettacolo teatrale Elsa a cura della compagnia teatrale “I Vacantusi”, da un’idea e con la regia di Sabrina Pugliese, testi tratti dal libro Elsa di Angela Bubba (Ed. Ponte alle Grazie, 2022). (rrc)

ROCCELLA JONICA (RC) – Stefano Massini in scena domenica 3 marzo con l’Alfabeto delle emozioni

Domenica 3 marzo, alle 18.30 all’Auditorium comunale di Roccella Jonica, l’attore Stefano Massini sarà in scena con l’Alfabeto delle emozioni. Lo spettacolo fa parte del cartellone della trentesima Stagione teatrale della locride curata dal Centro teatrale meridionale che vede Domenico Pantano come direttore artistico.

L’Alfabeto delle emozioni è «un monologo – prodotto da Savà Produzioni creative – che esplora la forza e la fragilità dell’essere umano. Noi siamo quello che proviamo. E raccontarci agli altri significa raccontare le nostre emozioni. Ma come farlo, in un momento che sembra confondere tutto con tutto, perdendo i confini fra gli stati d’animo? Ci viene detto che siamo analfabeti emotivi, e proprio da qui parte Stefano Massini, lo scrittore così amato per i suoi racconti in tv del giovedì sera a Piazzapulita per un viaggio profondissimo e ironico al tempo stesso nel labirinto del nostro sentire e sentirci».

«Fin da piccoli ci insegnano a non mostrare le nostre emozioni: piangere in pubblico è, ad esempio, sbagliato, aver paura dimostrazione di debolezza. A fronte della melassa che ci dicono sulle emozioni, queste vengono represse, nascoste e quando va bene considerate peccato o malattia», afferma Massini. E allora siccome le emozioni sono la risposta istintiva a ciò che ci accade, L’alfabeto delle emozioni procede come un gioco in cui Massini estrae da una scatola alcune lettere a cui sono abbinate parole e storie e da qui inizia a raccontare, in balia del caso e sostenuto da un disegno drammaturgico che intesse le storie in base alle lettere estratte (P come Paura, F come Felicità, M come Malinconia). Massini, che ha scritto lo spettacolo, trascina il pubblico in un susseguirsi di storie e di esempi irresistibili, con l’obiettivo unico di chiamare per nome ciò che ci muove da dentro, scorrendo visi, ritratti, nomi, situazioni, con l’estro e il divertimento di un appassionato narratore.

Un appuntamento imperdibile che impreziosisce una stagione teatrale costellata di successi e apprezzamento, come spiega il direttore Pantano: «Abbiamo fatto un investimento notevole per programmare e realizzare questa rassegna, ospitare spettacoli e nomi di rilievo del panorama teatrale nazionale, e il pubblico ha riconosciuto il nostro impegno trentennale e il valore delle nostre scelte».

«Dopo anni non facili per il settore – sottolinea Domenico Pantano – ora è il momento di crescere in termini di interesse e di partecipazione, soprattutto nel nostro territorio: stiamo lavorando per questo, moltiplicando le opportunità, insieme alle istituzioni, e ad altre valide realtà culturali».

La primavera si annuncia ricca ancora di nomi e immancabili appuntamenti con il cartellone del Centro teatrale meridionale, che si svolge con il patrocinio del Comune di Roccella, del Comune di Locri e dell’assessorato alla Cultura del Comune di Locri, ed è co-finanziato dall’assessorato regionale alla Cultura della Regione Calabria.

Stefano Massini è uno scrittore che ha la sua cifra distintiva nel coniugare una spiccata vena letteraria a un forte estro di narratore dal vivo; con i suoi affreschi narrativi “tocca il cuore e la mente”, emoziona e fa riflettere, creando cortocircuiti con uno stile unico. È l’unico autore italiano nella storia ad aver ricevuto un Tony Award, l’Oscar del teatro americano, (oltre ad aggiudicarsi sia il Drama League Award 2022 che l’Outer Critics Circle Award 2022). Il grande pubblico italiano lo ha scoperto con i suoi interventi raffinati e spiazzanti in televisione a Piazzapulita, e in altri programmi televisivi, come Ricomincio da Rai 3. Dal 2016 collabora con il quotidiano la Repubblica.

Divulgatore pop, graffiante, ironico, spiazzante, lontano dall’aurea dell’intellettuale autocelebrativo e elitario, è un compositore e “scompositore” di parole e di storie, indagatore delle storie quotidiane e degli stati d’animo. Le sue speciali ‘lezioni’-racconti sui libri nel talent show Amici lo hanno fatto cjonoscere e apprezzare anche dal pubblico dei giovanissimi. I suoi testi sono tradotti in 27 lingue e messi in scena da Broadway alla Comédie- Française, da registi come Luca Ronconi o il premio Oscar Sam Mendes. Qualcosa sui Lehman (Mondadori 2016) è stato uno dei romanzi più acclamati degli ultimi anni (premio Selezione Campiello, premio SuperMondello, premio De Sica, Prix Médicis Essai, Prix Meilleur Livre Étranger). I suoi ultimi libri sono Dizionario inesistente (Mondadori 2018), Ladies Football Club (Mondadori 2019), Eichmann. Dove inizia la notte (Fandango 2020) e Manuale di sopravvivenza. Messaggi in bottiglia d’inizio millennio (Il Mulino 2021). La sua nuova opera teatrale, già in corso di traduzione in molti paesi, è il monumentale Manhattan Project, affresco teatrale di oltre 5 ore sulla nascita della bomba atomica, pubblicato in Italia per Einaudi (marzo 2023). (rrc)

ROCCELLA JONICA (RC) – Lo spettacolo teatrale “La guerra delle campane” in scena il 2 marzo

Andrà in scena sabato 2 marzo, alle 17.30 all’ex Convento dei Minimi di Roccella Jonica, lo spettacolo teatrale “La guerra delle campane”. Lo spettacolo rientra all’interno del progetto “La Memoria ci salva la vita” ideato e diretto dalla regista e operatrice socio culturale Rina Amato dell’associazione Methexis e voluto e organizzato dal Comune di Roccella Jonica – assessorato alla Cultura, guidato da Bruna Falcone.

Avviato il 27 gennaio scorso, nella ricorrenza della Giornata della Memoria, con l’apprezzato spettacolo teatrale “Guten Morgen Ferramonti” – diretto dalla regista Dora Ricca, con Lara Chiellino – il progetto, nella sua prima parte, comprende altri quattro appuntamenti, in programma, nella cittadina jonica, dal 2 marzo fino al 21 aprile.

L’elemento naturale che unisce questi quattro appuntamenti, in cui verranno coinvolti l’intera comunità scolastica e cittadina, il mondo dell’associazionismo, il territorio provinciale e oltre, è il filo resistente della Memoria. Il percorso sarà accompagnato, via via, dalla presenza di artisti, operatori sociali e culturali, scrittrici, giornalisti, registi, testimoni di importanti vicende storiche, rappresentanti delle istituzioni e figure di spicco della scena culturale italiana, uniti dal fine ultimo di contribuire alla tutela e valorizzazione della “Memoria storica”, terreno essenziale da cui ripartire per costruire un nuovo cammino e lasciare semi e frutti valoriali alle future generazioni.

A spiegare il senso del progetto è la direttrice artistica Rina Amato che da quasi trent’anni conduce ricerche socio-antropologiche sul territorio calabrese: «Come altri, penso che la Memoria, più che un dovere morale sia una necessità esistenziale. Sono convinta che senza la Memoria, biologica e collettiva, moriamo internamente come persone e come gruppo sociale; da qui la scelta di creare un progetto articolato, per indagare e riflettere tutti insieme, come organismo sociale armonico, i suoi diversi aspetti e contenuti, per coglierne la funzione ri-generativa e “salvifica”».

«Credo che in Calabria – aggiunge la studiosa e attivista dei diritti umani e ambientali – la questione della Memoria non sia mai stata sufficientemente indagata, non è diventata un fatto pubblico, una tessitura identitaria resistente su cui fondare il rapporto tra le generazioni; al contrario la Memoria è un fatto privato, che giace nei cassetti e si nutre, molto spesso, di retorica e autocelebrazione, più che di fonti certe e soggettività condivise».

«A spingermi ad occuparmi di questo tema – prosegue Rina Amato – è la convinzione che la conoscenza e la pratica della Memoria storica generino un sentire collettivo condiviso che forma una società più matura, cosciente, dotata di senso critico, libera e protagonista del suo destino e della sua narrazione, per meglio operare in seno alla comunità tutta, infondere comportamenti etici e civili, e creare una cittadinanza più attiva per difendersi tenacemente dai mali sociali e culturali che l’affliggono e per affrontare, fortificati, il presente e il futuro con energie nuove, costruttive e rigenerate».

Viva soddisfazione esprime l’assessore alla Cultura Bruna Falcone: «E’ un progetto che insieme al sindaco Vittorio Zito e all’amministrazione comunale abbiamo abbracciato con entusiasmo e deciso di sostenere perché si innesta su un percorso che ci vede già da tempo impegnati in attività mirate alla cura e alla valorizzazione del patrimonio culturale e identitario della nostra cittadina e della memoria storica. Basti pensare al Corteo storico Carafa, che da oltre dieci anni è un evento di grande richiamo, all’innovativa Biblio.Te.Ca, inaugurata di recente al Borgo, e al MusMir, il museo multimediale immersivo allestito al Castello Carafa».

«Conosciamo e apprezziamo la passione con cui Rina Amato da anni si occupa di “memorie” – aggiunge Falcone – e siamo convinti che gli eventi in cui si articolerà il progetto saranno opportunità preziose per stimolare il confronto intergenerazionale e la crescita culturale della nostra comunità».

Il programma del progetto proseguirà, sul filo rosso della memoria, con tre appuntamenti a marzo (2, 8, 16) e uno ad aprile (21). Si riprende con l’evento già citato del 2 marzo, “Giornata mondiale della Fratellanza universale”, quando all’ex Convento dei Minimi andrà in scena una piccola grande storia sul tema della pace: “La guerra delle campane” con Lara Chiellino e Dora Ricca, uno spettacolo teatrale liberamente ispirato al racconto omonimo di Gianni Rodari.

L’8 marzo, per la “Giornata internazionale della donna”, un appuntamento dedicato alla figura di Elsa Morante, nel cinquantesimo della pubblicazione del suo celebre romanzo “La Storia”, alla presenza di una delle sue più note studiose, Angela Bubba. L’evento, intitolato “La Storia. Con Elsa Morante accanto. Guidate dalla scrittrice Angela Bubba”, si declinerà in tre diversi momenti: alle 10.30, la scrittrice, giornalista e ricercatrice catanzarese incontrerà all’Auditorium comunale di Roccella gli studenti delle scuole superiori; alle 17.30 incontrerà i lettori all’ex Convento dei Minimi; alle 20.15, all’Auditorium comunale sarà rappresentato lo spettacolo “Elsa”a cura della compagnia teatrale “I Vacantusi” e dell’autrice Angela Bubba.

Si prosegue sabato 16 marzo, con la visione del film documentario “Cessarè – viaggio nella Locride degli anni ’70 (Ita 2008-98’)” della regista e autrice Rina Amato, seguita da una riflessione che vedrà coinvolti il pubblico, i testimoni del documentario e i loro famigliari, illustri ospiti, su quel decennio di intense battaglie civili e vicende di storia sociale dell’intero territorio della Locride, a quarantasette anni dall’omicidio del mugnaio di Gioiosa Jonica, Rocco Gatto, vittima di mafia, avvenuto il 12 marzo del 1977. Tra gli ospiti: la giornalista e scrittrice Annarosa Macrì, l’ex magistrato Carlo Macrì e il Maggiore dell’Arma dei carabinieri Rhemy Niglio, figlio del compianto Generale Gennaro, ufficiale che, negli anni ’70, era al comando della Compagnia carabinieri di Roccella Jonica e il cui impegno fu indispensabile e prioritario nella lotta alla mafia.

La prima parte del progetto “La Memoria ci salva la vita” si concluderà domenica 21 aprile, con una festa comunitaria che anticipa di poche ore la “Giornata mondiale della Terra” e si articolerà in iniziative che si svolgeranno lungo l’intero arco della giornata, accomunando grandi e piccoli. Si inizia al mattino con una camminata lungo i sentieri collinari di Roccella con soste per riposarsi, rifocillarsi, ascoltare fiabe, piantare alberi e semi lungo i sentieri devastati dal “fuoco nemico” dell’estate scorsa, partecipare a laboratori didattici di arti varie.

Sarà anche un’occasione per giocare, fare musica, ballare e riflettere su tematiche quali: l’ambiente, la difesa del paesaggio e della biodiversità, i cambiamenti climatici, l’agricoltura e l’alimentazione naturali e sane, i rifiuti, il risparmio energetico, gli incendi dolosi, l’impegno per la pace e l’accoglienza verso chi è costretto a scappare da guerre, carestie e negazione dei diritti umani fondamentali, l’inclusione, la solidarietà e lo sport.

Nel pomeriggio, dalle 17.00, all’ex Convento dei Minimi è previsto un incontro e confronto tra varie realtà calabresi su temi quali: agricoltura sociale, fattorie didattiche, asili nel bosco, educazione parentale e nuovi percorsi di apprendimento e crescita sociale, pedagogica e culturale, in e con la Natura e gli infiniti mondi che ingloba. All’incontro sono invitati a partecipare le famiglie, il mondo della scuola, del sociale, delle arti creative, della cura, la popolazione tutta.

A seguire, intorno alle 19.00, la proiezione del film “Anisi” di Elsa Benetos e Simon Dedours, ispirato da un’idea di Luciana Virginia Pasetto. Una fiaba poetica danzata da un gruppo di giovani amici, gioiosi e leggiadri, con sindrome di down. Sullo sfondo, una Diamante (Cs) preziosa e marina. (rrc)

ROCCELLA JONICA – Domenica in scena “Tutta colpa del poliamore”

Domenica 7 gennaio, a Roccella Jonica, alle 18.30, all’Auditorium Comunale, in scena Tutta colpa del poliamore de I Soldi Spicci, il noto duo comico siciliano formato da Claudio Casisa e Annandrea Vitrano.

L’evento rientra nell’ambito della 20esima edizione della Stagione Teatrale della Locride organizzata dal Centro Teatrale Meridionale, con la direzione artistica di Domenico Pantano.

Lo spettacolo, prodotto da Arts Promotion, racconta le vicissitudini tragicomiche di una coppia che vuole riaccendere la scintilla dell’amore, attraverso un rapporto aperto. Ma le cose non sono così facili e i due protagonisti si ritroveranno a dover fare i conti con le situazioni più assurde.

I soldi spicci indagano in chiave comica gli aspetti dell’innamoramento e dell’amore fino a chiedersi se avere nuove relazioni possa essere la modalità giusta per tenere vivi i rapporti e quale sia l’equilibrio giusto per restare sempre innamorati e in armonia per tutta la vita.

Una commedia in atto unico, un passo nuovo nella messinscena dei due artisti, in cui si analizza la vita di coppia passando dalla noia quotidiana alla vivacità delle nuove esperienze, dalla classica gelosia alla modernità estrema, innestando il tutto su una comicità tipicamente siciliana.

I soldi spicci sono molto noti sul piccolo schermo e sul web. Hanno conquistato il pubblico italiano da protagonisti della nota trasmissione televisiva Colorado, e sono popolarissimi i loro sketch sui social. Nel 2018 ottengono un grande successo con il loro primo film, “La fuitina sbagliata”, dove sono protagonisti e autori della sceneggiatura, selezionato per rappresentare l’Italia al Festival del Cinema ICFF di Toronto.

In teatro, debuttano con il loro primo spettacolo “Femmino e Maschia” nel 2014, cui segue nel 2015 “Vietato ai Maggiori”; negli anni successivi i loro spettacoli riempiono i teatri di tutta Italia, “Amore TrePuntoZero”, “Sì, stiamo insieme!”, e poi ancora “Chi dice donna dice camion”, dove per la prima volta firmano anche la regia.

Due autentici talenti palermitani, dalla comicità scoppiettante e dalla frizzante ironia, che divertono e trascinano gli spettatori nelle loro commedie ben costruite, dove è facile riconoscersi e ritrovare tratti di vita quotidiana comune a tanti. (rrc)

ROCCELLA JONICA (RC) – Successo per il Gelsomini Film Festival

Grande successo, a Roccella Jonica, per la seconda edizione del Gelsomini Festival, il festival del Cinema promosso e organizzato dalla Scuola Cinematografica della Calabria e sostenuto dalla Calabria Film Commission e dall’amministrazione comunale roccellese.

Il Gelsomini FF ha dato vita a tre giorni di arte e cultura, all’insegna del bello, che ha entusiasmato il numeroso pubblico presente nei diversi appuntamenti. Film, ma pure teatro, performance, musica e incontri con i grandi maestri del panorama artistico italiano: Fabio Mollo, Mimmo Calopresti, Peppe Voltarelli.

Il cinema e le altre arti si sono fusi in una combinazione unica, in una sinergia magica, rendendo ogni momento indimenticabile. Dai capolavori cinematografici alle performance live, il Gelsomini Film Festival ha offerto un’esperienza completa per gli appassionati.

«L’atmosfera vibrante di Roccella Jonica ha fornito il palcoscenico perfetto per eventi eclettici e vari con cui abbiamo inteso ridefinire il concetto di festival cinematografico, ampliandolo e diversificandolo – spiegano gli organizzatori, con in testa il direttore della Scuola CC, Lele Nucera –. Abbiamo dato spazio all’arte nelle sue molteplici forme con proiezioni e spettacoli originali, offrendo agli allievi della nostra scuola importanti momenti di approfondimento sui temi legati al molteplice e magico universo del cinema. Questo, in particolare, è molto importante, perché un festival deve rappresentare un momento di crescita, deve essere continuità con il prima e il dopo, fino alla prossima edizione».

Un lavoro organizzativo sinergico che, oltre a Lele Nucera, ha visto l’impegno della presidente Emma Loiero, della coordinatrice Francesca Pasqualino e dei docenti della Scuola CC che ha sede a Siderno, Reggio Calabria e Paola: Bernardo Migliaccio Spina, Vincenzo Caricari, Vincenzo Muià, Francesco Gallelli, Francesco Aiello, per musica e canto Carlo Frascà e Paola Agrippa, e per il corso bambini Annalisa Giannotta, Rinaldo Marzano e Marilena Futia.

La Masterclass coinvolgente di Fabio Mollo e le Matinée speciali 

Gli aspiranti registi e gli appassionati di cinema hanno avuto la preziosa opportunità di partecipare alla masterclass coinvolgente di Fabio Mollo. Il regista di fama internazionale ha svelato i segreti del suo processo creativo, offrendo uno sguardo approfondito sulle sfide e le gioie che accompagnano la creazione cinematografica. Gli studenti hanno avuto l’opportunità di partecipare alle matinée speciali all’IIIS “P. Mazzone”, con la proiezione di “Semidei” e il dibattito con i registi Fabio Mollo e Alessandra Cataleta, che sono stati protagonisti anche nella serata di apertura. 

L’incontro con Mimmo Calopresti

Mimmo Calopresti ha regalato al pubblico una panoramica illuminante sulla sua carriera, con un racconto appassionante. Ha poi presentato spezzoni del docufilm “Gianni Versace. L’imperatore dei sogni” che ha visto coinvolti gli allievi della Scuola Cinematografica della Calabria con ruoli di rilievo.

Calopresti ha offerto uno sguardo privilegiato dietro le quinte, condividendo aneddoti e riflessioni che hanno arricchito l’esperienza di tutti gli spettatori presenti. 

Riconoscimenti alla Qualità Cinematografica

Il Gelsomini Film Festival 2023 è stato una celebrazione della qualità cinematografica: uno spazio, molto partecipato, curato da Vincenzo Caricari, è stato dedicato ai cortometraggi in concorso e ha visto la giuria, composta dagli allievi Academy della Scuola Cinematografica della Calabria, assegnare ad Antonio La Camera il premio per il “Miglior cortometraggio” con “Las memorias perdidas de los árboles” e a Erica Bianco il premio per la “Migliore interpretazione” nel cortometraggio “Ancella d’amore” di Emanuela Muzzupappa. 

Intreccio tra Cinema e Teatro

Il Gelsomini Film Festival ha innovato attraverso la sinergia tra cinema e teatro. Le lezioni aperte di recitazione, gli spettacoli teatrali come “U Figghiju” e “Il Calapranzi” hanno trasformato l’evento in una celebrazione pluridimensionale delle arti.

Viaggio Sensoriale con “La Meccanica del Cuore”

L’happening artistico “La Meccanica del Cuore”, curato da Bernardo Migliaccio Spina, e realizzato dagli allievi Academy della SCC, ha ampliato ulteriormente gli orizzonti del festival. Coinvolgendo il pubblico in un viaggio sensoriale attraverso forme artistiche innovative e stimolanti, questo evento ha aggiunto una dimensione straordinaria all’esperienza complessiva del Gelsomini Film Festival.

Anteprima di “U Cinema” e presentazione nuovo album di Peppe Voltarelli

Durante la serata, è stato presentato in anteprima assoluta il videoclip “Au Cinema”, un progetto coinvolgente e innovativo realizzato dalla Scuola Cinematografica della Calabria con il patrocinio della Calabria Film Commission. 

Il talentuoso artista ha  presentato inoltre il suo nuovo album, “La grande corsa verso Lupiònopolis”, regalando un’esperienza musicale unica.

Voltarelli ha incantato il pubblico non solo attraverso la sua esibizione musicale ma anche in un dialogo coinvolgente con la presentatrice del festival, Maria Teresa D’Agostino. In questo scambio autentico, l’artista ha condiviso storie toccanti del suo passato e presente, offrendo uno sguardo senza filtri sulla sua esperienza artistica e personale.

Attraverso aneddoti e riflessioni, Peppe Voltarelli ha dipinto un quadro emozionante della sua vita, illuminando gli spettatori sulla fonte d’ispirazione dietro la creazione della sua nuova opera musicale. La conversazione è stata un momento di connessione genuina, in cui il pubblico ha potuto cogliere l’anima e la passione che guidano l’artista nella sua ricerca creativa.

«Vogliamo esprimere la nostra sincera gratitudine al Comune di Roccella Jonica, con il sindaco Vittorio Zito in testa, a tutti i partecipanti, agli artisti, ai registi, agli sponsor e a quanti hanno contribuito al successo dell’evento. Con l’entusiasmo generato da questa edizione, guardiamo con fiducia alla prossima, promettendo di continuare a trasformare la Riviera dei Gelsomini in un crocevia per l’arte e la cultura cinematografica» conclude Lele Nucera, dando appuntamento al prossimo anno.

Il reportage delle tre giornate, foto e video, realizzato dagli attori e videomaker Giuseppe Sgambellone e Marilena Futia, è disponibile sulle pagine social Facebook e Instagram della Scuola Cinematografica della Calabria. (rrc)

ROCCELLA JONICA – Il concerto di Capodanno della Rhegium Jazz Orchestra

Lunedì 1° gennaio, a Roccella Jonica, all’Auditorium “Unità d’Italia”, alle 21, si terrà il concerto di capodanno della Rhegium Jazz Orchestra, diretta dai maestri reggini Demetrio Fortugno e Marco Suraci, fondatori dell’organico nato nel 2019 con l’intento di far conoscere l’aspetto orchestrale del jazz attingendo alle risorse musicali del territorio. 

L’evento è promosso dall’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Vittorio Zito, che ringrazia il prof. Vincenzo Staiano, direttore artistico del Festival Jazz “Rumori Mediterranei”, per il prezioso supporto offerto nell’organizzazione dell’evento. 

La formazione che si esibirà sul palco dell’Auditorium di Roccella sarà composta da quindici elementi: Cristina Larizza (voce), Alessandro Roccisano e Rosario Carbone (trombe), Fausto Miglioresi, Antonello Pensabene e Ilario Roccisano (tromboni), Marco Suraci e Demetrio Fortugno (sax alto), Matteo Diego Scarcella e Domenico Cariddi (sax tenore), Alessandro Monorchio (sax baritono), Saverio Garipoli (pianoforte), Francesco Alampi (chitarra), Nino Scopelliti (contrabbasso) e Federico Placanica (batteria).

Il programma musicale della serata sarà incentrato su pezzi storici del jazz e altri più attuali, nonché sulla rivisitazione in chiave swing di famosi brani natalizi. (rrc)

A Roccella Jonica l’omaggio a Ennio Morricone

di ARISTIDE BAVAIl mito di Ennio Morricone è tornato a splendere nella Locride, in occasione di queste festività natalizie, grazie ad un tributo organizzato per il grande musicista italiano, insignito del premio oscar oltre che grande autore delle più belle colonne sonore del nostro cinema. Tanto grazie all’ Associazione Lions della quale Ennio Morricone era dei soci più acclamati.

Il tributo a Ennio Morricone è stato organizzato, in forma congiunta, dai Lions Club di Locri, Taurianova, Polistena, Siderno e Roccella, e si è tenuto mercoledì sera presso il Parco dei Principi di Roccella. Un concerto che  ha polarizzato l’attenzione del grande pubblico. È stato un vero successo ed ha suscitato tante emozioni. Protagonisti  della serata Cosimo Ascioti ( alla tromba), Barbara Franco (al clarinetto), Antonella di Natale ( al piano) con la splendida voce di Tiziana Scimone. Un quartetto bene assortito che ha riscosso applausi a scena aperta. La serata è iniziata, com’è tradizione dell’associazione Lions, con l’esibizione dell’ Inno Nazionale. Poi il via ufficiale all’omaggio a Ennio Morricone con il quartetto di artisti che ha iniziato a suonare e cantare alcune delle più belle composizioni del compianto premio Oscar. In rapida successione sono state, infatti, eseguite, La Califfa, C’era una volta in America, Per un pugno di dollari, Gabriel’s Oboe, Le vent e le, L’Incontro, Una pistola per Ringo, C’era una volta il West, Nuovo cinema Paradiso, Il ritorno di Ringo, Love Affair, la  Leggenda del Pianista sull’oceano.

Le esibizioni sono state intermezzate dalla breve presentazione dei vari brani con il richiamo ai film ad essi ispirati. Poi, uniche eccezioni al tributo a Ennio Morricone due pezzi dal sapore natalizio , la celeberrima White Cristmass e Wat a wonderfull a Word “pezzo” di grande impatto musicale portato al successo da Louis Armstrong che ha fatto da colonna sonora a molti film. I prolungati applausi del pubblico hanno poi costretto i quattro musicisti al “bis” di C’era una volta il West, colonna sonora portante del celebre film interpretato da Claudia Cardinale, Henry Fonda e Charles Bronson.

Durante il concerto il maestro Cosimo ascioti si è anche soffermato sulla vita di Ennio Morricone tracciando un excursus dei suoi successi. Sugli scudi i presidenti dei Club che hanno organizzato la serata, Antonio Zuccarini, Pasquale  Iozzo, Rosalba Sciarrone,  Caterina Origlia e Lorenzo Maesano che hanno agito d’intesa con i presidenti Lions di zona 2 e zona 3, rispettivamente Vincenzo Mollica e Domenico Leonardo  e con lo stesso presidente di Circoscrizione Sandro Borruto che, a conclusione della serata, ha espresso il suo apprezzamento per l’iniziativa in omaggio a Ennio Morricone che – lo ricordiamo – era anche un socio dell’ Associazione Lions.

La serata, unitamente alla presenza di molti lions della provincia reggina ha registrato anche la presenza del presidente della Fondazione Distrettuale, Pippo Ventra e  di vari officers del Distretto 108 ya. (ab)