A Rosarno e a Locri in scena “Pseudolus” del Centro Teatrale Meridionale

È una doppia tappa quella che lo spettacolo “Pseudolus” (il bugiardo) di Plauto, traduzione, adattamento e regia di Nicasio Anzelmo, farà in Calabria.

La pièce, con Pietro Romano e Giovanni Carta e con Franco Sciacca, Giovanni Cordì, Antonio Mirabella, Paolo Ricchi, Laura Garofoli, e con le musiche del maestro Giovanni Zappalorto, è una produzione Centro Teatrale Meridionale, e andrà in scena domenica11 agosto all’Anfiteatro di Rosarno, alle 21.30, mentre lunedì a Locri, alla corte del Palazzo di Città, sempre alle 21.30.

La commedia appartiene alla vecchiaia di Plauto, in essa si avverte la sua genialità, ed è il più classico esempio della maturità di un autore, un’elaborazione perfetta dello schema consueto della commedia: un servo che, con truffe e raggiri, si adopera per far felice il suo padroncino che ama una giovane prostituta schiava di un lenone.

I due personaggi di Pseudolo e Ballione sono fra le creature più vive del teatro plautino e da questa considerazione si sviluppa la messa in scena dello spettacolo.

«Il primo – ha spiegato il regista Nicasio Anzelmo – un crudele trafficante di merce umana, su cui improperi e ingiurie si rovesciano e scorrono lisci lisci senza lasciare traccia; il secondo, servo del solito giovane innamorato, capace di mille inganni, particolarmente abile, nel mare di confusione in cui si trova, a scoprire il sistema per cavarsela, e per rovesciare qualunque situazione a proprio favore».

«La trama, come in molte commedie plautine – ha sottolineato Anzelmo – verte su un giovane che vuole sposare una ragazza, qualcuno si oppone, qualcuno lo aiuta. La bellezza del testo è garantita dagli ostacoli che vengono frapposti e in qualche modo superati, dagli equivoci che vengono ad un certo punto chiariti». «Ma la trama – conclude il regista – non è costituita da una serie di fatti giustapposti, casuali, c’è un certo concatenamento, la struttura ha una sua logica interiore: elementi e situazioni fin che se ne vuole, da cui conseguono necessariamente, altri elementi e altre situazioni».

Pur rispettando l’anima plautina, quella che darà vita alla futura commedia dell’arte, la messa in scena tende a far emergere il lato psicologico dei personaggi nonostante essi siano presentati e caratterizzati con estrema vivacità, e siano funzionali al ruolo che esercitano.

Le situazioni in cui si ritrovano tutti i personaggi sono esilaranti, surreali e questo rende lo spettacolo frizzante, divertente e a tratti comico. Continua, dunque, l’impegno del Centro Teatrale Meridionale, per la stagione estiva con un cartellone in via di definizione, che sarà inaugurato con la commedia plautina e che riserva grandi momenti e soprese, a Locri presso la storica location della Corte del Palazzo della Città, e all’Anfiteatro di Rosarno, che ambisce a divenire un punto di riferimento per l’intero territorio tirrenico reggino. (rrc)

A Rosarno l’Associazione “Nasi Rossi con il Cuore” festeggia i suoi 10 anni di attività

di CATERINA RESTUCCIAUn compleanno importante quello dei 10 anni dell’Associazione “Nasi Rossi con il Cuore” che si è deciso di celebrare e festeggiare in un luogo speciale, il Parco Archeologico dell’antica Medma, come speciali sono i destinatari e le destinatarie dei sorrisi dei gruppi associativi radunati.

Ancora una volta e dopo decine e decine di eventi, ospitati dal Parco Archeologico dell’antica città magnogreca di Medma, gestito dall’Associazione Ropam, i verdi ulivi secolari che ricoprono l’area protetta hanno potuto addolcire con la loro frescura il numeroso pubblico accorso in una tenace e fortemente assolata domenica di fine giugno. Ed importanti sono anche state le presenze delle autorità, che hanno partecipato attivamente all’evento, dal sindaco Pasquale Cutrì e dal parroco del Santuario di Maria Santissima di Patmos Don Salvatore Larocca a Don Pino Varrà suo predecessore e sua guida, che non dimentica mai d’esser presente ai momenti di costruzione comunitaria come questo decennale timbrato “Nasi Rossi”.

Ospite speciale, infine, il vescovo della diocesi di Oppido Mamertina – Palmi, S.E. Giuseppe Alberti, che, pur gravato dai notevoli e molti impegni ecclesiastici dell’intenso mese di giugno, non ha voluto assolutamente assentarsi a questo incontro di forte condivisione di ideali ed emozioni. La sua presenza ha suggellato cristianamente e universalmente il momento associativo, che ha, peraltro, unificato più realtà di volontariato operative sul territorio.

Negli anni scorsi e pre Covid il gruppo si era radunato presso il Centro Presenza di Barritteri, frazione di Seminara, curato da Don Silvio Mesiti, che ha sempre accolto gli e le ospiti con enorme calore e immutata generosità. 

«Questa per noi è la settima festa di comunità, dopo la pandemia è la prima volta che ci ritroviamo così numerosi per condividere emozioni e regalare gioia alle persone speciali», ci dice generosamente la Presidentessa dell’Associazione Luana Corica, nonché fondatrice del movimento volontario che porta sorrisi e gioia a tutte le persone speciali.

Ed erano veramente tantissime queste persone speciali tanto che notevoli sono i numeri accolti anche in questa occasione al Parco, i ragazzi e le ragazze speciali erano in 120, che accompagnati ed accompagnate dalle famiglie e dai congiunti e congiunte hanno toccato la bella cifra di almeno 280 presenze. Tutto ciò significa che il Parco Archeologico ha potuto ospitare oltre 350 persone circa, comprendendo volontari e volontarie e ospiti occasionali di passaggio. 

Tutto questo è stato possibile grazie alla grande e forte politica di inclusione operata dall’Associazione Nasi Rossi, che ha voluto invitare ogni realtà attiva e sensibile alle tematiche sociali sul territorio. Basti pensare che tra i giocatori in casa erano sul campo ben otto associazioni rosarnesi che hanno, ognuna con i propri strumenti, collaborato alla perfetta riuscita dell’evento. Presenti le associazioni di Rosarno: Nuovamente, Pro Loco, A.Fe.Ro., Federazione Asi motoristica, Scout Agesci Rosarno 1, Scout Agesci Rosarno 2, Ropam, Croce Rossa. Altrettanto significativa e narrativa la partecipazione delle altre associazioni fuori sede, e presenti all’appello davvero in tante, felici di condividere e festeggiare: Associazione Il cuore che sorride di Taurianova, La lavanda dei Piedi di Gioia Tauro, Diversamente Liberi di Rosarno, Gli angeli di Pollicino di Gioia Tauro, I fiori del deserto di Vibo Valentia, Coloriamo l’Arcobaleno di Polistena, i Portatori di gioia Parrocchia Maria SS Addolorata, Unitalsi di Nicotera, Unitalsi di Maierato, Piccoli Grandi Cuori Nascono di Melicucco, Casa Famiglia per persone con AIDS di Castellace, Casa famiglia Il seme della speranza di Scrofario.

Sul gong di chiusura della straordinaria manifestazione i Nasi Rossi con il cuore in onor della loro definizione hanno voluto omaggiare, consegnando al vicepresidente Ropam Michele Sorace, con  una bella targa ricordo il Ropam, che con impegno, sacrificio e dedizione ha preparato ed allestito il Parco di Medma al fine di ospitare degnamente e benignamente il lietissimo evento. (cr)

A Rosarno consegnate le borse di studio “A. Fida”

di CATERINA RESTUCCIA – «Ero abituato a parlare dell’arte di Adriano con Adriano e non senza di lui, e ora ogni volta che devo farlo non mi è facile, è forte la carica emotiva che mi porto dentro». Sono queste le parole con cui apre il suo discorso Marco Dionisi Carducci, subito dopo il saluto della presidente dell’Associazione NuovaMente, Maria Carmela Greco, e del sindaco di Rosarno, dott. Pasquale Cutrì.

Tantissimi gli amici e i parenti del Fida, numerosi gli estimatori delle sue opere presenti all’evento “Nel segno dell’arte”. 

Commozione e affetto sono stati i fattori collante di tutti gli interventi, nella voce emozionata della presidente, che ha persino letto alcuni passi e alcune riflessioni dell’artista prematuramente scomparso. Gioia anche nelle espressioni di saluto e accoglienza del Sindaco, il quale ha voluto evidenziare l’importanza di un evento che non solo riconoscesse l’eredità del giovane Maestro, ma che anche apra la strada verso un percorso culturale a Rosarno ancora più ampio.

Tra gli interventi programmati quello del fratello Pasquale, che ha ricordato l’uomo sensibile, l’artista amato e stimato, il personaggio umile e attento, mai banale, mai scontato, sempre alla ricerca del nuovo e con il grande rispetto della tradizione.

«In Adriano, ci tengo a precisare – continua nel suo lungo e interessante intervento il curatore Marco Dionisi Carducci – non c’è scissione e separazione tra l’umano e l’eredità artistica, Adriano trasferiva tutto ciò che era il suo interiore nelle sue opere ed ogni opera racconta Adriano».

Tutto ciò corrobora la forza personale e culturale del Maestro e motiva pienamente le finalità dell’azione promozionale dell’Associazione Nuovamente, che ha inteso istituire delle Borse di Studio per tutti i giovani che vorranno proseguire la loro formazione, intraprendendo gli studi in indirizzi prettamente artistici. Le Borse saranno destinate a coloro che, distinguendosi, lasceranno la scuola secondaria di primo grado verso istituti ad indirizzo artistico e a coloro che, una volta conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado, intraprenderanno studi universitari e accademici dell’arte. Una visione questa che potrà rendere omaggio perenne all’artista e che sosterrà le nuove generazioni nei percorsi formativi artistici di ogni genere.

La presentazione si è conclusa con una serie di interventi dal pubblico, troppo commosso il papà del giovane artista, Rocco Fida che ha quasi, con grande riservatezza e tenerezza, delegato l’ex parroco Arciprete Don Pino Varrà per una testimonianza più personale e storica del percorso del Fida.

Ad accentuare quel senso di presenza fisica, mentale e culturale di Adriano nei locali stessi dell’Auditorium Comunale, vi era allestita un’esposizione di suoi lavori: Orchis, Ciclopia, Insonnia, The Golden King sono i titoli di alcuni di essi. Inoltre, già la straordinaria testimonianza della sua attività è stata oggetto di studi sperimentali universitari grazie all’audacia di una giovane studentessa rosarnese, Isabella Cannizzaro, che nella sua Tesi di Laurea ha voluto tracciare un profilo completo di Adriano Fida(cr)

 

A Rosarno l’evento “Nel segno dell’Arte”

di CATERINA RESTUCCIAPer ricordare innanzitutto, per celebrare, per omaggiare l’eredità di un uomo che, prematuramente scomparso, è riuscito ad essere artisticamente interprete di sé e del mondo sarà inaugurata l’istituzione di Borse di Studio “L’eredità” in memoria di Adriano Fida.

L’evento di presentazione ed inaugurazione delle Borse di Studio si terrà presso i locali dell’Auditorium Comunale con il patrocinio della Città di Rosarno, grazie alla progettazione dell’Associazione “NuovaMente OdV”, presieduta da Maria Carmela Greco, e il supporto di “FaRo fabbrica dei saperi a Rosarno”.

La serata dal titolo “Nel segno dell’arte” offrirà l’esposizione di una selezione delle opere del grande Maestro Adriano Fida.

L’apertura del programma degli interventi avverrà oggi alle 18.30 con i saluti istituzionali del sindaco Pasquale Cutrì. Al tavolo relatori a esporre sull’opera dell’artista siederanno Marco Dionisi Carducci, curatore delle opere di Fida, per relazionare dell’arte sotto gli aspetti più squisitamente tecnici; con il curatore siederà Pasquale Fida, fratello del Maestro, che ne traccerà le linee umane attraverso la memoria.

L’incontro di alto spessore culturale vuole essere oltre che il ricordo anche una molla di promozione artistica in partenza dalla città di Rosarno, che è stata patria sempre ricordata e mai dimenticata nelle immagini e nelle opere di Adriano Fida. (cr)

ROSARNO (RC) – Le realtà sociali preoccupate per «un’altra stagione di sfruttamento»

Realtà sociali preoccupate per «un’altra stagione di sfruttamento» a Rosarno. A sottoscrivere un documento di preoccupazione sono Cric – Centro Regionale d’Intervento per la Cooperazione, Medici per i Diritti Umani (Medu), Recosol – Rete delle comunità solidali, Nuvola Rossa Aps, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali – Università della Calabria e Arci Samarcanda Reggio Calabria.

«Le proteste degli agricoltori delle ultime settimane hanno agitato anche il territorio della Piana di Gioia Tauro e della città metropolitana di Reggio Calabria, dove le comunità, le aziende e i lavoratori della terra hanno sofferto, nel corso degli anni, gli effetti di politiche ingiuste e di interventi inefficaci e inefficienti, che sprecano risorse, alimentano divisioni e tensioni, ma senza rispondere ai bisogni in modo sostenibile. Per questo oggi le riforme per la transizione ecologica appaiono a molti insostenibili – scrivono nella nota – Al contempo, nei giorni scorsi, a Rosarno è stato inaugurato il Villaggio della Solidarietà (16 unità abitative per 96 persone), dove sono stati trasferiti 24 braccianti stranieri dal campo container, ridotto a baraccopoli, di contrada Testa dell’Acqua. Tuttavia, restano ancora inutilizzati i 36 alloggi in contrada Serricella, come anche il borgo Solidale di Taurianova, mentre si discute della costruzione di una nuova struttura, con un investimento di 12 milioni di euro. A oltre dieci anni dalla rivolta di Rosarno, l’ingente spesa sostenuta dalle istituzioni per rispondere ai bisogni abitativi dei lavoratori stagionali costretti a vivere in insediamenti informali non ha prodotto soluzioni sostenibili ed ha anzi alimentato situazioni di degrado, ghettizzazione e divisione a livello sociale. Tra il 2011 e il 2019 i campi container (due) e le tendopoli (tre) installati hanno avuto sempre la stessa parabola: prima si mette in piedi e istituzionalizza un campo, poi, esauriti i fondi necessari per la gestione e la manutenzione, si procede allo sgombero e alla spesa per una nuova struttura destinata, a sua volta, a tramutarsi in un nuovo insediamento informale col passare del tempo. L’ultima tendopoli ministeriale, allestita a San Ferdinando nel 2019, si è convertita come in passato in una baraccopoli dove oggi circa 400 lavoratori stranieri vivono senza elettricità e acqua corrente, in condizioni di marginalità spaziale e sociale».

Continua la nota: «Chi vive negli insediamenti informali incontra ostacoli nell’esercizio di diritti fondamentali come l’iscrizione anagrafica, indispensabile per l’accesso al Servizio Sanitario Nazionale e il rinnovo dei documenti di soggiorno, oltre a ledere il benessere psicofisico e gli equilibri di convivenza con la comunità locale. Il modello alloggiativo di tipo emergenziale promosso in questi anni, oltre a risultare dispendioso e inefficace, mina anche le opportunità di rigenerazione urbana e sociale e la sostenibilità del sistema agroalimentare locale. Le aziende agricole locali, alla ricerca di strategie di risposta alla crisi e alle nuove richieste di consumatori critici, evidenziano la necessità di manodopera regolare, stabile, formata e tutelata nei propri diritti, ma le attuali politiche non rispondono a queste esigenze. Tuttavia, nella Piana di Gioia Tauro, non mancano esperienze di accoglienza e inserimento abitativo a bassa soglia e di tipo diffuso nei centri urbani, in grado di garantire ai lavoratori condizioni dignitose a costi contenuti. Nella località di Drosi, una frazione del Comune di Rizziconi, nel corso di oltre dieci anni, grazie all’azione di intermediazione e garanzia della Caritas locale, è stato possibile dare vita ad un’esperienza di abitare diffuso che ha permesso l’inserimento abitativo in autonomia di più di 200 lavoratori, con evidente beneficio per un territorio ormai spopolato. L’ostello Dambe so (casa della dignità), aperto a San Ferdinando dal progetto Mediterranean Hope della Federazione Chiese Evangeliche In Italia, accoglie oggi 40 lavoratori, sostenendosi attraverso donazioni di chiese protestanti e il contributo economico dei lavoratori che vi risiedono in modo stagionale o stabile e la devoluzione, daparte della cooperativa Mani e Terra, di una quota sociale derivante dalle vendite di arance a gruppi di consumo critico in Italia e in Germania».

«Questa forma innovativa di responsabilità sociale d’impresa – conclude il comunicato congiunto – sorretta da filiere alternative, può essere amplificata attraverso il coinvolgimento di più aziende del comparto, ma anche della grande distribuzione organizzata, responsabile in ultima istanza degli squilibri all’interno della filiera. Un meccanismo di contrattazione sociale di filiera che solleciti il pagamento di un centesimo su ogni chilo di agrumi, in aggiunta al prezzo sorgente corrisposto in modo giusto e trasparente ai produttori, può rappresentare un’importante leva con cui finanziare il miglioramento delle condizioni di tutti i lavoratori della Piana, sostenendo anche l’inclusione abitativa, i trasporti, la formazione, a beneficio dell’intera popolazione locale. L’impegno in questa direzione, anche da parte delle istituzioni, rappresenterebbe un segnale di svolta importante per produttori, lavoratori e per il territorio tutto, andando oltre approcci particolaristici o separatisti, inutilmente dispendiosi e del tutto inefficaci sul lungo termine. La transizione ecologica in agricoltura deve essere giusta, deve cioè garantire il reddito e le condizioni di lavoro degli attori della filiera, condizioni di benessere per la comunità locale, un cibo di qualità per tutti. Pertanto, insieme al rafforzamento delle azioni di educazione antirazzista, formazione e informazione, dei servizi legali e sanitari, anche supportati dalla mediazione culturale, chiediamo con forza un impegno collettivo per una trasformazione dei rapporti produttivi e commerciali orientata alla giustizia sociale». (rrc)

ROSARNO (RC) – Insediate le commissioni comunali, eletti i presidenti

Il Presidente del Consiglio Comunale Antonio Rachele, ha presieduto all’insediamento delle due Commissioni Permanenti.

Le Commissioni sono formate da cinque componenti – tre di maggioranza e due di minoranza, come da nuovo regolamento deliberato nell’ultimo consiglio comunale, ridotte a due sia per motivi di funzionalità che di operatività.

I componenti della prima Commissione sono Brilli, La Torre e Macrì di maggioranza, Ferrarini e Italiano di minoranza, hanno votato all’unanimità Brilli Presidente e Ferrarini quale vice.

Analogamente nella seconda Commissione formata da La Torre, Brosio e Porretta per la maggioranza, Bruzzese e Ferrarini per la minoranza sempre all’unanimità sono stati eletti La Torre presidente e Bruzzese vicepresidente,

Ricordiamo che la prima Commissione ha competenze sulle deleghe amministrative, contabili e regolamentari oltre che sulla toponomastica.

Le competenze della seconda Commissione abbracciano le materie ambientali, urbanistiche e i lavori pubblici.

Il Presidente del Consiglio Antonio Rachele, nel rivolgere un augurio di buon lavoro ha voluto sottolineare l’importanza delle commissioni stesse come strumento di raccordo con i cittadini ed il mondo sociale e produttivo per raccogliere le istanze e portarle al vaglio del Consiglio Comunale.

Il capogruppo Giuseppe La Torre ha dichiarato che «attraverso le Commissioni si vuole dare un segnale di un lavoro Comune anche con le minoranze nel solo interesse della nostra Rosarno, approfondendo ogni tematica ed ascoltando in apposite audizioni i rappresentanti delle associazioni». (rrc)

ROSARNO (RC) – Protocollo di intesa fra Comune e Associazione italiana celiachia Calabria

Si terrà il oggi alle ore 16.30, presso l’Auditorium comunale in Rosarno, la sigla di un protocollo di intesa tra il sindaco di Rosarno Pasquale Cutrì e la presidente dell’Associazione Italiana Celiachia Calabria Aps Giuseppina Grosso per sancire una stretta collaborazione e un’unità d’intenti tra le due istituzioni.

Nell’occasione verrà presentato il progetto che le parti si impegnato a realizzare, nell’ambito del più ampio diritto alla salute e all’educazione alimentare, che prevede attività congiunte di sensibilizzazione e formazione su tematiche di comune interesse afferenti la celiachia e le dermatite erpetiforme, rivolte alla riduzione del disagio dei soggetti celiaci nella scuola, nel lavoro e nella vita sociale.

L’attività di sensibilizzazione sulla celiachia è orientata, in particolare, ad informare sulla corretta gestione della dieta senza glutine, nonché a diffondere una corretta informazione sugli eventuali rischi di cross contamination nei prodotti alimentari e nelle produzioni artigianali e non. Altra finalità essenziale è quella di permettere un’adeguata integrazione sociale dei celiaci e ampliare il network dei locali del comune di Rosarno aderenti al progetto Alimentazione Fuori Casa.

Il progetto prevede, altresì, l’avvio negli Istituti di istruzione del territorio il progetto “In Fuga dal Glutine” rivolto alla scuola dell’infanzia e alla primaria e il progetto “Tutti a Tavola, Tutti insieme, Le giornate del menù senza glutine”, l’iniziativa che permette di servire in mensa un menù completamente senza glutine per tutti, celiaci e non, durante la settimana della celiachia.

Il Sindaco di Rosarno e l’Amministrazione tutta si pregiano dell’ambizioso progetto avviato con l’AIC Calabria che rientra tra gli obiettivi del Comune di sostenere ogni autonoma iniziativa di interesse pubblico, idonea a costruire nel territorio un alto livello della qualità della vita, con particolare riguardo ai diritti delle persone più fragili come i soggetti affetti da celiachia.

Spiegheranno i dettagli di questo importante accordo i relatori Giuseppina Grosso – Presidente Aic Calabria. La psicologa Stefania Messina responsabile per Aic del progetto In Fuga dal Glutine, Francesca Ruga responsabile per il progetto che coinvolgerà le mense scolastiche “Tutti a Tavola Tutti Insieme” e il dottor Domenico Giuffrè del comitato Scientifico di Aic Calabria.

L’auspicio dei promotori è che questo accordo possa essere da esempio per altre realtà territoriali, promuovendo una maggiore consapevolezza e inclusione per le persone affette da celiachia in tutta la Calabria. (rrc)

A Rosarno successo per l’Easter Bonnet Parade

di CATERINA RESTUCCIA – Forse anche la dea Persefone, venerata a Medma, indossava un copricapo, un cappellino, qualche ornamento floreale, incedendo sul verde medmeo.

Ed allora per omaggiare la primavera, per salutare la Pasqua appena festeggiata, per vivere soprattutto tra colori, sorrisi genuini di bambini e bambine ecco che ci pensa tutta l’armoniosa e allegra macchina della Scuola Primaria M. Zita di Rosarno.

Per un giorno, ma con tantissimo lavoro alle spalle, insegnanti di ogni classe diventano scenografe, coreografe, costumiste, registe e più di ogni altra cosa animatrici di un numeroso gruppo di bei visetti, che con portamento coraggioso e regale sfilano lungo il viale del Parco Archeologico dell’Antica Medma.

Da un’idea nuova e fresca, briosa e simpatica delle insegnanti Orsola Figliano e Concettina Italiano il Parco di Medma si dipinge con la Prima Edizione dell’Easter Bonnet Parade, facendo sfilare decine di bambini e bambine con in capo bellissimi e fantasiosi cappelli realizzati dalle mamme della stessa scolaresca.

A decretare vincitori e vincitrici una Commissione presieduta dal Dirigente Scolastico, prof. Giuseppe Eburnea, coadiuvato dall’insostituibile vicepreside Antonella Cacciola, ancora composta dalla segretaria Rossella Cicala, dall’insegnante Vincenza Cannatà, sostituta per l’assessore Marika Rossi e infine da una professoressa quale elemento esterno.

All’incalzante architettura musicale, cui neppure il pubblico si è potuto sottrarre canticchiando e plaudendo a ritmo moderno, hanno sfilato circa sessanta alunni ed alunne.

Lo spettacolo si è concluso con la consegna degli attestati di partecipazione e la proclamazione del cappello più bello di ogni classe: per la 5^ Sorrenti Antonio, per la 5^ B Tortora Ilaria, per la 5^ C, Garruzzo Giovanni, per la 5^ D, Mammone Maddalena e per la 5^ E, Mazzolino Rocco.

Passeggiando sotto gli ulivi secolari e tra i siti archeologici la sfilata è così diventata visita consapevole di un luogo storico da far rivivere con nuove emozioni e giovani entusiasmi.

Quello che era lo spunto di imitare “un evento tradizionalmente organizzato nella Gran Bretagna e a New York negli Stati Uniti la domenica di Pasqua da oltre 130 anni”, come hanno introdotto la giovanissima presentatrice ed il giovanissimo presentatore, è divenuto un momento gioioso di incontro per tutta la scuola e le famiglie, che hanno potuto ammirare le classi sfilare e divertirsi.

Anche il RoPAM, l’Associazione che gestisce in convenzione il Parco di Medma, ha goduto di uno spettacolo innovativo e colorato, mentre si prepara a ospitare i futuri eventi già in programma e da programmare per la prossima stagione. (cr)

 

ROSARNO – Il sindaco Cutrì al fianco dei disabili

«Il Comune di Rosarno, Capofila dell’Ambito Territoriale, nel merito della vicenda che riguarda il Centro Diurno per disabili “Emmanuele” di Palmi, si sta adoperando per la risoluzione delle problematiche connesse alle carenze di alcuni requisiti strutturali che interessano la struttura gestita dall’Associazione “Presenza”», è quanto dichiara il sindaco Cutrì.

Continua: «Siamo accanto ai disabili, agli operatori del Centro e a tutta la Cittadinanza dell’Ambito che usufruisce della struttura socio assistenziale e, soprattutto, per questo abbiamo il dovere ma anche l’obbligo di tutelare i più deboli e garantire loro l’utilizzo di strutture che, per normativa regionale, dovevano adeguarsi ai requisiti previsti, entro il 31 dicembre 2023».

L’istanza per la concessione di un ulteriore termine, pervenuta da parte del legale rappresentante del Centro diurno, per l’adeguamento e l’eliminazione delle criticità segnalate, trova, pertanto, pieno accoglimento da parte del sindaco Cutrì.

«Anche grazie ai buoni uffici del sindaco di Palmi, avv. Giuseppe Ranuccio, siamo lieti di apprendere che, finalmente, ha prevalso il buonsenso, al fine di evitare la revoca dell’autorizzazione al funzionamento, e salvaguardare un presidio sociale che, come amministrazione Capofila, abbiamo voluto preservare dalla chiusura, sin dall’inizio di questa vicenda, a garanzia di un impegno assunto con tutti i disabili del territorio». (rrc)

Callà (NOi Moderati): Al fianco degli agricoltori rosarnesi contro aumento dell’aliquota imu

Il coordinatore cittadino e componente del direttivo di Noi Moderati di Rosarno, Giuseppe Callà, ha evidenziato come «la battaglia che, da qualche mese, stanno portando avanti gli agricoltori deve interessare l’intera Calabria a tutela dell’economia calabrese e della qualità dei prodotti alimentari».

Per Callà, infatti, «occorrono misure governative che proteggano il settore agricolo, che, per alcune regioni come la Calabria, vuol dire anche evitare una grande crisi economica e sociale, che rischia di incidere sull’ulteriore spopolamento del nostro territorio. Per tutelare gli imprenditori agricoli e poter rilanciare il settore agrumicolo, occorre prendere in considerazione la riduzione di tasse e imposte e prevedere agevolazioni sul carburante agricolo o comunque una calmierazione dei costi».

«L’Amministrazione Comunale di Rosarno guidata dal sindaco Cutrì – ha spiegato – ha pensato, invece, noncurante della crisi del settore che sta, ormai da diversi anni, attanagliando la nostra città e non solo, di portare all’ordine del giorno, nella seduta del Consiglio Comunale del 15 marzo u.s., una proposta di delibera, mortificante per i cittadini rosarnesi, poi approvata con i voti della sola maggioranza, che ha previsto l’aumento dell’aliquota Imu sui terreni agricoli dall’otto per mille al dieci per mille».

«Tale aumento – ha spiegato ancora – risulta quantomai ingiustificato, assurdo e poco opportuno (si pensi che la Commissione Straordinaria, con delibera n. 5 del 20.1.2022, ha approvato e confermato l’aliquota dell’IMU sui terreni agricoli all’otto per mille per l’anno 2022), in quanto, ancora una volta colpisce pesantemente gli imprenditori, mettendo in ginocchio, il settore agricolo, che sino a circa dieci anni fa era il cuore pulsante dell’economia rosarnese e sul quale intere generazioni hanno costruito l’intera storia familiare».

«La riduzione della produzione agrumaria ha, oramai  – ha proseguito – raggiunto livelli senza via di ripresa, tant’è che negli ultimi anni abbiamo assistito ad una riduzione della produzione pari al 50-60%. Stessa sorte stanno subendo anche le piantagioni di kiwi. Tanti agricoltori avevano sperato di trovare in esse una coltura alternativa e redditizia che potesse colmare il deficit causato dagli agrumi. Purtroppo, però, dopo un boom iniziale, siamo diventati spettatori passivi e inermi anche del tracollo di tale comparto produttivo».

«A fare da cornice a tale situazione – ha detto ancora – si è aggiunto anche il cambiamento climatico. La nostra Calabria era la terra del sole e del clima mite, condizione rosea per la coltura di agrumi. Purtroppo, le forti piogge ed il clima rigido e gelido, la siccità degli ultimi anni non hanno favorito le piantagioni che ancora con grosse difficoltà resistono, dando alla luce quei pochi frutti che verranno immessi sul mercato a cifre indecorose, tant’è che molti proprietari terrieri non riescono neanche a coprire le spese di gestione e manutenzione delle proprie colture».

«Una lotta impari – ha sottolineato – poiché i costi dei prodotti e della manodopera aumentano sempre di più, ma i prezzi di vendita ormai hanno raggiunto i minimi imponibili. Nei mesi scorsi anche sulle nostre strade si sono generati dei sit-in di protesta per dar voce a tutti gli agricoltori che non possono più reggere il peso di questa situazione. In tale contesto, ciò che più allibisce è l’indifferenza della maggioranza, quasi disinteressata a tali problematiche, come se tutto andasse bene e ci trovassimo di fronte ad una fiorente situazione, che, invece, ha colpito in modo ancora più violentemente i nostri agricoltori, che, a dire della maggioranza “possono fare un piccolo sacrificio».

«Tutti conosciamo bene le difficoltà economiche in cui versa il nostro Ente – ha ricordato – come, d’altronde, tanti altri, ma la strada corretta da percorrere, per incassare somme di denaro per far quadrare il bilancio ed evitare il dissesto, non è certamente quella che sta perseguendo l’Amministrazione Comunale di Rosarno guidata dal Sindaco Cutrì, che, invece, di stare al fianco degli agricoltori e trovare soluzioni concrete per una reale ripresa e non affossare quel poco che ancora sopravvive, ha pensato bene di aumentare l’aliquota IMU sui terreni agricoli».

«In questo modo si è solo spento quel barlume di speranza che ancora aleggiava in modo fioco – ha concluso –. Noi Moderati siamo e saremo sempre vicini alle problematiche degli imprenditori agricoli rosarnesi, per rilanciare un settore che rimane e può essere ancora strategico, non solo per Rosarno e la Calabria, ma per l’intera Italia». (rrc)