Verso l’inaugurazione del Parco Archeologico di Medma

di CATERINA RESTUCCIAIn data 9 maggio finalmente, dopo una serie di attività pertinenti il provvisorio riassetto dei sette ettari di Area Archeologica del sito di Medma, sono state consegnate ufficialmente le chiavi del cancello del Parco da parte della Soprintendenza Archeologica.

Ad incontrarsi in uno spedito colloquio formale sono i due referenti delle parti, da un lato il dottor Marco Stefano Scaravilli, funzionario archeologo e responsabile del sito e dall’altro il dottor Gianluca Sapio, responsabile legale dell’Associazione RoPAM (Rosarnesi per il Parco dell’Antica Medma).

Ed è con la consegna delle medesime chiavi che la Sovrintendenza Archeologica relaziona, in un dovuto verbale di consistenza, lo status quo dell’area a gestione del gruppo associativo, affinché si migliori in sinergia la condizione del Parco stesso.

Un’altra tappa fondamentale, quindi, è stata compiuta, tappa che ha seguito di poco la giornata di ingresso anticipatorio all’inaugurazione vera e propria prevista per la metà di giugno ormai vicinissima.

L’anteprima di apertura al pubblico, infatti, avvenuta il 23 aprile scorso, aveva registrato con assoluta e totale sorpresa di tutti, non solo Soci RoPAM, ma anche degli stessi cittadini rosarnesi e degli abitanti delle città limitrofe, oltre un migliaio di visite fuori programma. Un successo mai visto in precedenza che ha portato alla visita, addirittura, di gruppi giunti in pullman organizzati ad hoc e ad una comunicazione televisiva inattesa ed efficace, dando maggiore risalto alla bella impresa ed alla straordinaria iniziativa dei soci volontari.

A dare il benvenuto in tale circostanza sono stati tutti i rappresentanti Soci RoPAM, che con soddisfazione innegabile hanno accompagnato i visitatori e illustrato la notevole importanza del luogo, coinvolgendo ogni target di visitatore e visitatrice sui siti archeologici. Ad entusiasmare, sentimento evidente dai numerosi commenti, gli appassionati su tutti gli spazi visitabili è stato senza ombra di dubbio il significativo Tempio di Persefone, sito tra i primi ad essere scoperto dall’archeologo roveretano Paolo Orsi nei primi decenni del secolo scorso, mentre a completamento dell’iter al parco è stata la visita al Museo Archeologico di Medma, custode di reperti unici al mondo, che ha saputo coronare una giornata all’insegna della conoscenza e della riscoperta.

A brevissima distanza dalla data di inaugurazione del Parco Archeologico, negli spazi specifici degli ettari consegnati al RoPAM, continuano ancora a lavorare i soci rosarnesi ininterrottamente da settimane, al fine di perfezionare dettagli e mettere a norma ed in totale sicurezza per una maggiore e serena fruibilità il Parco, con  il supporto dei cittadini di Rosarno, che hanno manifestato forte coesione al e nel progetto. (cr)

È nata A. Fe. Ro, l’associazione per il ripristino delle tradizioni locali di Rosarno

di CATERINA RESTUCCIASempre attuale il detto “Di necessità virtù”. Ad oltre due anni dal commissariamento del Comune di Rosarno, con la manifesta delusione dei cittadini nei confronti delle Istituzioni, ma allo stesso tempo con le caute e dovute risposte da parte delle stesse, i rosarnesi reagiscono. Si coalizzano e stringono sodalizio per sostenere la città, per ripararne i danni e generare  Associazioni nuove e di immediata efficacia agli eventi con finalità ben precise. Già il RoPAM aveva dimostrato grande coesione sociale ed aveva prodotto pratici risultati per l’apertura del Parco Archeologico di Medma, ma adesso tocca al ripristino delle tradizioni locali, alle feste religiose e civili e nasce A. Fe. Ro. (Associazione Feste Rosarnesi).

L’associazione scaturisce dall’idea del cosiddetto Gruppo Portatori di San Giovanni Battista del Duomo di Rosarno, da decenni sotto l’egida di Don Pino Varrà, oltretutto Vicario Generale della Diocesi di Oppido – Palmi, con l’intento di animare la città tramite iniziative ricreative.

Si costituiscono così in assemblea il 27 aprile del corrente anno i seguenti soci: La Torre Giuseppe Antonio, Lombardo Antonio, Gentile Andrea, Porretta Antonio, Circosta Bruno, Scandinaro Francesco, Sgrò Francesco, Marasco Vincenzo, Reitano Vincenzo, Spataro Vincenzo, Sibio Fabio, Fazzari Giorgio, Madonna Giovanni, Papasidero Giuseppe, Lombardo Matteo, Bruzzese Domenico, Gioffrè Giuseppe

Il Gruppo in occasione dell’imminente festa patronale ha organizzato due serate del mese di giugno, ossia il 23 e il 24 rispettivamente con l’esibizione dell’Orchestra all’italiana, tributo a Renzo Arbore, e il noto Complesso ed intramontabile Matia Bazar.

In tal modo esordisce una nuova azione sociale che vuole recuperare dalla memoria quelle usanze e quelle tradizioni del luogo da troppo tempo sopite e neglette e che, invece, oggi riescono a fare da collante ad una comunità trascurata, ma con grande desiderio di risveglio e ripresa. (cr)

A Rosarno apre il Parco Archeologico di Medma

di CATERINA RESTUCCIATenacia e perseveranza hanno avuto la meglio, finalmente Rosarno vedrà aprirsi il suo tanto atteso Parco Archeologico di Medma.

Sarebbe proprio il caso di dire “chi la dura la vince”.

Si tratta di un’opera che solo fino a pochi giorni fa era stata annoverata, erroneamente, tra le attività incompiute della cittadina, ma non si era tenuto ben conto che un’Associazione di volontari, industriosi ed operosi, aveva lavorato da ben due anni senza tregua proprio per vedere realizzato questo sogno: dare gloria alla loro patria magnogreca, ossia l’Antica Medma.

Il Parco sarà aperto al pubblico giorno 23 aprile dalle ore 8 per accogliere visitatori, ospiti, Autorità ed Associazioni del territorio, oltreché per inaugurare una nuova stagione di vita al bel sentiero immerso nel verde degli ulivi e degli aranci, disegnato dai bei resti della remota città medmea, anche e soprattutto per ridargli vita. 

Si tratterà anche di un momento di dialogo e crescita tra le diverse realtà del centro pianigiano, che potrà ricevere dopo anni di tensione, sforzi, lavoro serio e costante un’utenza appassionata e curiosa.

L’apertura si premura di sottolineare il RoPam, Rosarnesi per il Parco Antica Medma, l’Associazione di volontari che ha in consegna e gestione la parte del Parco, sarà garantita in assoluta sorveglianza dalla stessa Associazione ogni fine settimana con i seguenti prospetti orari: sabato dalle ore 14.00 alle ore 19.00 e domenica dalle ore 08.00 alle ore 13.00.

La parte del Parco in gestione al RoPam, sette ettari circa di terreno, gode di un accesso principale ubicato in Viale della Pace e nelle adiacenze del Cimitero Comunale.

La fruibilità del bene collettivo, principio sul quale si fonda la forte coesione dei Soci volontari, è del tutto gratuita e sarà anche possibile servirsene previa prenotazione da parte di altre realtà esterne, siano esse scolastiche, associative, private e di qualsiasi altra natura.

Un traguardo a cui non solo i volontari, ma anche i cittadini rosarnesi guardano con grande fiducia per la crescita della propria città e delle sue giovani generazioni future, affinché ricordino la storia del luogo, ne conservino le preziosità e le promuovano con lo stesso entusiasmo. (cr)

Maltrattamenti a Rosarno: la Garante della Salute Stanganelli incontra la giovane

La Garante della Salute della Regione Calabria, Anna Maria Stanganelli, ha incontrato Maria Concetta, la giovane di San Ferdinando vittima di maltrattamenti e vessazioni consumate all’interno delle mura domestiche, assieme al Sindaco di San Ferdinando Luca Gaetano, il suo vice e assessore alle Politiche Sociali, Ferdinando Scarfò e il comandante della stazione Carabinieri, maresciallo Francesco Vadalà e Giusy Spata, in rappresentanza dell’Associazione Progetto Donna, per capire quali siano le necessità della ragazza e come attivarsi affinché le possano essere assicurate condizioni di vita finalmente dignitose. 

Seduta sul divano della sala da pranzo degli zii, Maria Concetta, affetta da un lieve deficit cognitivo ha fatto capire di trovarsi bene distribuendo abbracci ma facendo vedere anche le vistose cicatrici che le segnano il viso. 

«Ci sono tante situazioni in cui la vittima tende a giustificare certi atteggiamenti – ha detto la Garante Stanganelli – l’importante è che lei adesso stia bene e che abbia tutto ciò di cui ha necessità per trascorrere le giornate serenamente. Ora ha bisogno di svolgere una vita tranquilla reintegrandola man mano in quelle che sono le quotidianità della società civile e normale. Dobbiamo creare per lei momenti di svago che le consentano di conoscere persone nuove e vivere bene la sua vita. Si creeranno condizioni di sinergia con l’Amministrazione e mi occuperò personalmente di fare in modo che non le manchino eventuali cure necessarie, oltre alla costante vicinanza».

La Garante, ha ricevuto la disponibilità da parte della presidente di “Progetto donna”, Franca Ieranò, per farle frequentare corsi di danza e sartoria già attivati e in queste ore tante associazioni stanno contattando la Stanganelli, manifestando l’intenzione di aiutare la giovane.

Ma la più grande passione della ragazza, è la pallavolo e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere ad una partita o a dei veri allenamenti, richiesta subito presa in carico dalla Stanganelli. Da parte sua, Comune a breve le invierà dei carichi di alimenti, indumenti e, magari, qualche accessorio femminile per farla sentire in una rete di protezione. 

«Il passato non è modificabile – ha commentato il sindaco Gaetano – ciò che è successo è successo e ne siamo molto dispiaciuti, le sue sofferenze hanno fatto male anche a noi, non si doveva arrivare a questo. Sicuramente ci è sfuggito qualcosa, ma le accuse di omertà dobbiamo rigettarle perché la nostra non è una comunità omertosa. Stiamo lavorando per realizzare degli spazi fisici in cui praticare delle attività, ci preme fare in fretta e speriamo che questa storia, nel suo orrore, dia una spinta collettiva». 

ROSARNO (RC) – La mostra di Maria Morgante

La chiesa Matrice di Rosarno si è vestita a festa per accogliere la mostra di una sua figlia, Maria Morgante. Una vera artista poliedrica, di altissima professionalità. La direzione artistica dell’esposizione è a cura del dott. Pietro Paolo Cullari.

Cullari si è detto enormemente soddisfatto del lavoro fatto dall’artista. È un vero talento, porta nel cuore, nelle mani e negli occhi la bellezza infinita per la Cultura. Larte di Maria, ha continuato il direttore è infinita, frutto di lavoro costante, continuo, professionale, Maria è l’espressione più alta del dare agli altri, perché possiede un animo nobile e prestissimo si sentirà parlare molto di lei. Ha concluso l’artista Maria Mirgante, emozionatissima, dicendosi onorata di essere nella sua città e proporre le sue opere, frutto di una continua ricerca e passione. Il pubblico presente si è sentito avvolto da questo incanto delle opere esposte è ha tributato con un caloroso e lunghissimo applauso la presenza di Maria figlia di Rosarno.

Le sue opere scolpite sui libri , frutto di un un’intensa lavoro, ricerca e capacità inventiva, hanno suscitato un’ interesse enorme. La chiesa Matrice diventa palcoscenico dell’arte, dell’arte dell’anima, della vera arte, dove colori, sfumature, intensità, condivisione, diventano colonne portanti di una visione semplice e infinita del proprio sentimento.

Dopo i saluti del Parroco, don don Pino Varrà, che ha salutato il numerose pubblico accorso, ha speso parole di elogio e soddisfazione per la mostra. Felicissimo di poter accogliere a Rosarno una sua figlia. Sono momenti di grazia, di condivisione, di gioia per la nostra comunità. Maria è cresciuta con noi è una di noi.

Cullari si è detto enormemente soddisfatto del lavoro fatto dall’artista. È un vero talento, porta nel cuore, nelle mani e negli occhi la bellezza infinita per la Cultura. Larte di Maria, ha continuato il direttore è infinita, frutto di lavoro costante, continuo, professionale, Maria è l’espressione più alta del dare agli altri, perché possiede un animo nobile e prestissimo si sentirà parlare molto di lei. Ha concluso l’artista Maria Mirgante, emozionatissima, dicendosi onorata di essere nella sua città e proporre le sue opere, frutto di una continua ricerca e passione. Il pubblico presente si è sentito avvolto da questo incanto delle opere esposte è ha tributato con un caloroso e lunghissimo applauso la presenza di Maria figlia di Rosarno. (rrc)

Il Dipartimento Provinciale di Equità Sociale e Disabilità di Fratelli d’Italia premia le classi 5 C e 5 D dell’Istituto Comprensivo “Marvasi -Vizzone” di Rosarno

Il Dipartimento di equità sociale e Disabilità di Fratelli d’Italia del comune di Gioia Tauro ha premiato le classi 5 C e 5 D dell’Istituto Comprensivo “Marvasi -Vizzone” di Rosarno.

Durante lo spettacolo per gli auguri di Natale, infatti, gli alunni delle classi 5 C e 5 D hanno cantato con “voce e mani” utilizzando la lingua dei segni. Un progetto coordinato dalle docenti Imma Giovinazzo, Rosalba Biondo e Stefania Mancuso dell’Istituto Comprensivo “Marvasi Vizzone”di Rosarno, diretto dal prof. Giuseppe Eburnea, che ha dato la possibilità agli alunni di approcciarsi all’apprendimento della lingua dei segni.
Tante le canzoni natalizie che i bambini hanno cantato interpretando con il linguaggio dei segni, abbattendo così ogni barriera e pregiudizio, per arrivare anche al cuore dei loro coetanei meno fortunati, sviluppando così un metodo comunicativo universale per un augurio davvero speciale.
Agli alunni alle docenti e al dirigente va l’encomio del Dipartimento di Equità Sociale e Disabilità di cui è responsabile la professoressa Francesca Frachea che ne riconosce il merito e al rientro delle vacanze natalizie consegnerà un premio per questa lodevole e importante iniziativa e ha dichiarato come «l’ introduzione della Lis nel contesto scolastico fa da supporto non solo per i soggetti affetti da sordità di ogni livello e grado ma anche per altri tipi di difficoltà didattiche e cognitive, abbatte ogni barriera di comunicazione e inoltre è una concreta risposta inclusiva». (rrc)

Al via la prima edizione del Rosarno Film Festival

Prende il via domani, a Rosarno, la prima edizione del Rosarno Film Festival – Fuori dal ghetto, dedicato ai temi della dignità, dei lavoratori braccianti e del territorio della Piana di Gioia Tauro.

«Un festival-laboratorio – ha spiegato Francesco Piobbichi, operatore di Mediterranean Hope, programma migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, una delle realtà promotrici della rassegna – che parla di riscatto e vuole dimostrare che è possibile costruire pratiche di solidarietà e filiere senza sfruttamento. Non a caso, uno dei soggetti coinvolti nella organizzazione dell’evento, insieme a Mediterranean Hope e Rete delle comunità solidali, è l’associazione Sos Rosarno che, con la cooperativa Mani e terra è impegnata da quasi un decennio nella promozione di prodotti senza sfruttamento nel territorio della Piana di Gioia Tauro».

E sarà proprio Sos Rosarno ad omaggiare con una cassa di prodotti bio ed etici, coltivati cioè senza sfruttamento, il vincitore o la vincitrice della rassegna.

«Rosarno Film Festival è un piccolo strumento per dare voce a chi non ce l’ha, – ha dichiarato Giuseppe Pugliese, uno dei fondatori di Sos Rosarno –, per rendere protagonista chi nei fatti è parte integrante di questo territorio, del suo tessuto sociale, economico e produttivo, nonostante le aberrazioni delle filiere agricole e dei meccanismi infernali del cosiddetto libero mercato. È un tentativo di dare dignità ai lavoratori stranieri e ad un territorio in difficoltà, con i suoi abitanti e i suoi piccoli produttori, anch’essi stritolati dai padroni del cibo, quindi delle nostre vite. È un modo per invitare le persone, da qualsiasi latitudine del mondo arrivino, a parlarsi, a creare comunità in un contesto dove per vari motivi tutto diventa più complicato».

Numerosi i cortometraggi che sono stati inviati per partecipare al concorso.

Tra questi, ne sono selezionati per il concorso una decina. Elemento caratterizzante della rassegna è la giuria del festival, che sarà composta da lavoratori braccianti.

«L’obiettivo di questo piccolo festival è quello di ribaltare i significati – ha aggiunto Piobbichi –, di offrire una visione delle cose a partire da chi è stato sempre usato come oggetto e mai ascoltato».

Dopo la proiezione dei corti , che si svolgeranno il 14 e 15 ottobre nell’auditorium di Rosarno, domenica 16 ottobre, alle 18:30, alla tendopoli di San Ferdinando, per celebrare Thomas Sankara, si terrà un incontro con Blandine Sankara, sorella del leader burkinabè, attivista impegnata sul tema dell’indipendenza alimentare, alla quale recentemente il Comune di Cinquefrondi e Caulonia (Reggio Calabria) hanno concesso la cittadinanza onoraria.

La rete associativa che sostiene il Rosarno Film Festival è composta da Mediterranean Hope – Programma migranti e rifugiati della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, Rete delle Comunità Solidali, Sos Rosarno, RiVolti ai Balcani, Altreconomia, Comune-Info, FuoriMercato – autogestione in movimento, Sea Watch, ResQ, Equosud, Confronti, Cinema Metropolis Umbertide, Cinema postmodernissimo Perugia, Equosud.

Tra i personaggi che hanno sostenuto e appoggiato l’iniziativa, anche registi e attori come Ken Loach, che ha inviato un messaggio al festival, e Andrea Segre, che ha visitato nelle scorse settimane l’ostello sociale di Rosarno e registrato un video di supporto alla rassegna.

I filmati in concorso saranno inoltre disponibili per rassegne e festival che vorranno dare visibilità al tema dello sfruttamento del lavoro. (rrc)

Il programma

Venerdi 14 Ottobre

 ore 17,30 Auditorium Comunale di Rosarno

presentazione del festival con le associazioni organizzatrici e la giuria dei lavoratori braccianti

 ore 18,30 proiezione corti Fuori concorso

 Open fields La Piana di Gioia Tauro Durata 8’

di Luca Salvatore Pistone

Alcune testimonianze su progetti per combattere razzismo e xenofobia nei confronti dei lavoratori stranieri in alcune aree agricole come la Piana di Gioia Tauro

 Operation Moonbird Durata 22’

di Dustin Jose

Una persona nuova per salvarsi la vita. Una nave mercantile europea accende i motori e si allontana. Il pilota di un aereo civile da ricognizione ammonisce il capitato e fa appello alla sua coscienza. La guardia costiera libica e il nuotatore raggiungono contemporaneamente il ponte della nave…

 Spartacus – liberiamo gli schiavi di Rosarno Durata 20’

Di Associazione Interculturale International House

ll progetto è stato sviluppato secondo un approccio olistico, che si pone l’obiettivo di agire su diversi versanti, da quello abitativo a quello sociale ed economico, promuovendo al contempo una forma di sviluppo sostenibile del territorio

 Il valore di una caramella Durata 20’

Di Elena Bedei

Uno degli insormontabili confini della fortezza Europa, per molti, troppi esseri umani, è in Bosnia lungo la frontiera con la Croazia. Ascoltando le storie di chi tenta il “game” ci si sente a disagio anche solo per avere avuto la fortuna di essere nati dalla parte giusta. Ma tra queste scoraggianti riflessioni, emergono ricordi di gesti e momenti magici, spontanei, semplicissimi, umani, raccolti lungo il viaggio.

Sabato 15 Ottobre

ore 17,30 Auditorium Comunale di Rosarno
Proiezione corti in concorso

Il Potere dell’oro rosso Durata 19’

Di Davide Minnella

Produzione Fondazione con il Sud (2015)

Sotto il sole della Puglia, l’incontro-scontro tra un burbero contadino pugliese e un giovane bracciante africano, entrambi alle prese con la coltivazione dell’oro rosso.

Il canto di Blessing Durata 7’

Di Vincenzo Caricari

Produzione LaC Med, Streets Video (2021)

Nel 2008 dalla Nigeria alla Calabria. La traversata nel Mediterraneo.

L’impatto con la nuova cultura. La storia della sua nuova vita.

La strada vecchia Durata 20′

Di Damiano Giacomelli

Produzione YUK! film srl (2019)

Come suo padre e suo nonno prima di lui, Nicola lavora in una piazzola lungo una vecchia strada di montagna. Vende agli automobilisti di passaggio le patate coltivate dalla sua famiglia, mentre proprio sopra la sua testa stanno per concludersi i lavori della “strada nuova”. Un incontro imprevisto gli darà il coraggio di prendersi qualche rischio e… cambiare marcia.

Distanza Zero Durata 7’

Di Pierluigi Glionna

Produzione Inail e Cattive Distribuzioni (2020)

Dario, venti anni, è un rider per un servizio di food delivery. Ogni giorno macina chilometri in giro per la città in sella alla bicicletta, l’asfalto di alcune strade è in condizioni pessime, l’illuminazione è insufficiente per potersi muovere con sicurezza e i guidatori di auto sono spesso un pericolo per i ciclisti. Un giorno nota il chiosco di un fioraio dove lavora una ragazza…

 Dipende tutto da te Durata 15’

Di Daniele Ceccarini

Lunae produzioni (2021)

La ferocia del mondo del lavoro. Un giovane che vive da solo con il figlio perde il lavoro e si trova a dover riconvertire la propria vita in Rider per una multinazionale

 Giochi di ruolo Durata 8’

Di Barbara Rosanò

Prodotto da Associazione culturale Kinema e Cooperativa sociale Meet project.

Video partecipativo nato a seguito di un laboratorio Erasmus+ organizzato da Connecting Europe che la regista ha svolto con i partecipanti provenienti da diverse zone d’Europa, giovani calabresi e utenti dei centri Sprar.

 Pomodoro Nero (Durata 7’)

Di Rossella Anitori, Antonio Laforgia, Raffaele Petralla

Produzione Wildmovie

A pochi chilometri da Foggia, sorge una baraccopoli abitata dall’esercito degli irregolari che lavora per l’industria del pomodoro. Una terra di nessuno dove non arriva elettricità né acqua. In estate da tutta Italia i migranti in cerca di lavoro accorrono in Puglia e la baraccopoli arriva ad ospitare oltre 800 persone. A testa bassa raccolgono pomodori per dieci ore al giorno: un cassone da 500 kg vale tre euro. Non esistono buste paga…

 Acquasanta Durata 20’

Di Gianfranco Piazza e Tito Puglielli

Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo Archivio Audiovisivo Movimento Operaio e Democratico Roma

I Cantieri Navali di Palermo tra passato e presente. Una voce che apre le porte della storia della fabbrica, i sogni e le disillusioni di alcuni ragazzi che sperano di entrare nello stabilimento.

Il mondo del lavoro intorno all’unica fabbrica di Palermo, il Cantiere Navale di Fincantieri

 La Giornata. Un corto per Paola Clemente Durata 11,22

Di Pippo Mezzapesa

Produzione Cgil Puglia FLAI e Fanfara srl. (2017)

La storia di Paola Clemente, la bracciante pugliese di 49 anni morta di fatica sotto il sole nell’estate del 2015. Guadagnava due euro all’ora. E il suo cuore non ce l’ha fatta più. La sua storia viene le sue parole tratte dagli atti dell’inchiesta ai caporali che la sfruttavano e dalle donne che viaggiavano con lei

 L’Ingegnere Durata 12’

Di Stefano Pelleriti

Produzione Indipendente (2016) Soggetto e sceneggiatura: Donatella Nelli

I sogni e le speranze di un giovane ingegnere che in sella alla sua bicicletta percorre la strada della vita alla ricerca di un’identità lavorativa e sociale. Un viaggio simbolico, ma anche reale, sui giovani e su chi governa un paese sempre più disinteressato e ingannevole verso le nuove generazioni

Domenica 16 ottobre ore 18.30, Tendopoli di San Ferdinando, incontro con Blandine Sankara. 

A Rosarno l’inaugurazione dell’anno scolastico in Calabria

di CATERINA RESTUCCIA – Aperto ufficialmente a Rosarno il nuovo anno scolastico della Calabria con una cerimonia cui hanno preso parte le maggiori autorità della calabria e della Città Metropolitana di Reggio.

Spesso, forse troppo spesso, ci si sofferma sulla cornice, dando poca importanza al quadro. Ed il quadro è, in primis, Rosarno, un quadro di spessore, di una certa fisionomia si potrebbe osare definire. Troppe volte solo referenza di cronaca nera, di episodi infelici, e, pertanto, occultati, allo stesso tempo  e con la stessa frequenza, quelli belli, quelli di rinascita. Ad inneggiare a questa rinascita è stato un pullulare di voci argentine di bimbi e di bimbe in un candido Teatro.

In un centro come quello rosarnese si sono unificati gli stati d’animo briosi di una generazione stanca di etichettature e con solo l’entusiasmo di un forte riscatto e di una certa rivincita soprattutto a partire dalla Scuola. È nelle stesse parole del Prefetto di Reggio Calabria, dott. Mariani, seduto in prima fila, che si coglie il pieno senso di tutto ciò. Nel suo breve e significativo discorso ha messo in luce che non servono affatto, per la crescita di una sana comunità, i meccanismi di vittimismo e costante drammatizzazione di eventi sicuramente infelici, i quali, senza dubbio, più facilmente saltano all’occhio della cronaca, ma «…che neppure utile, prosegue nell’intervento, è nascondere sotto i tappeti la polvere d’intorno». E l’accento più bello e affabulatorio, che ha calamitato l’ascolto, è da cogliere in quella sua espressione «La Calabria ha una storia ricca e straordinaria, il territorio di Rosarno ha tracce storiche notevoli che ancora oggi parlano e affascinano…».

In questa atmosfera tutte le scuole, tutte le Autorità, tutti i giovani e i giovanissimi di Rosarno, presenti e pieni di fiducia nel nuovo Anno Scolastico, hanno manifestato al Teatro Afrodite, collocato a lembo sulla nota arteria di Via Sottotenente Gangemi in Rosarno.

Il piccolo gioiello all’aperto è stato reso fruibile per l’occasione, sotto la forte spinta della triade della Commissione Prefettizia Buda – Giannelli – Mancuso, ospitando centinaia di studenti della città.

Madrina ufficiale a coordinare e presentare l’evento la Dirigente, Prof.ssa Maria Rosaria Russo, dell’istituto d’istruzione Piria dello stesso Rosarno, che con tono gioioso e coinvolgente così esordisce «Dopo due anni di pandemia le nostre voci si confondono, siamo insieme, finalmente tutti insieme per aprire il nuovo anno scolastico».

Nutriti e numerosi gli interventi che si sono succeduti sotto lo splendido sole che ha voluto illuminare la giornata di inaugurazione, che per condizioni climatiche era già stata posticipata al luminoso giovedì.

Ad onorare l’iniziativa gli esponenti di tutti gli ambienti: autorità civili, militari e religiose, mentre la scena del Teatro Afrodite è stata riempita dagli incantevoli musicisti dell’Orchestra Giovanile Paolo Ragone di Laureana di Borrello, diretta dal Maestro Maurizio Managò, che, tenendo le spalle alle sedute semicircolari, gremite dai volti sorridenti dei piccoli cittadini rosarnesi, ha potuto allietare l’intero uditorio.

All’appello dell’Inaugurazione erano tutti presenti: la Scuola materna Salesiana di Sant’Antonio, I’Istituto Marvasi – Vizzone, il Secondo Circolo Didattico, la Scuola Media Inferiore Scopelliti – Green, il Liceo Scientifico Piria.

Tra le Autorità, sensibile e pronto al momento di condivisione, anche il Sindaco f.f. della città Metropolitana, Carmelo Versace, il quale ha accolto con grande partecipazione l’invito all’evento, volendo, infine, al termine della manifestazione, su iniziativa e proposta del Prefetto, recarsi in visita al Museo Archeologico di Medma, fiore all’occhiello della città.

La visita alle sale è stata uno dei momenti più interessanti, oltreché mostrarsi tempo di scoperta soprattutto è risultato tempo di riflessione su un dibattito caldo ormai da anni, ossia l’apertura e l’avvio del noto Parco Archeologico medmeo, proposito che sta a cuore sia ai cittadini rosarnesi che agli Enti interessati per lo sviluppo del territorio.

Solo attraverso la conoscenza del sé e del territorio, della storia e delle tradizioni, del recupero dei beni materiali linguistici e archeologici è possibile dare un’immagine positiva e veicolare il bello e il buono. (res)

 

 

 

ROSARNO (RC) – Il 28 settembre s’inaugura l’anno scolastico

Il 28 settembre, a Rosarno, alle 10.30, all’Anfiteatro Comunale, è in programma la cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico.

Il filo conduttore della cerimonia verterà sul tema della Tutela dei diritti umani.

Interviene, dopo i saluti delle autorità, il Prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani. A seguire, la Lectura Dantis a cura dell’attore e doppiatore Giuseppe Ingoglia. Gli intermezzi musicali sono a cura delle Orchestre dell’IIS Piria e dell’IC Scopelliti Green e dell’IC Marvasi Vizzone.

Conclude la cerimonia la benedizione del vescovo, mons. Francesco Milito(rrc)

Sanità, a Rosarno inaugurati gli ambulatori sociali contro le diseguaglianze

A Rosarno sono stati inaugurati i nuovi ambulatori di medicina sociale aperti nel Poliambulatorio della cittadina reggina grazie al progetto Rosarno Salute Equità (RoSE-).

Grande soddisfazione è stata espressa dal commissario ad acta, Roberto Occhiuto, che ha ringraziato «l’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà (Inmp), il Comune di Rosarno, che ha sollecitato questo intervento, e la commissaria straordinaria dell’Asp di Reggio Calabria, la dottoressa Di Furia, che reputo un’autentica eccellenza nella sanità nazionale».

«La Asp di Reggio Calabria – ha spiegato Occhiuto – ha velocizzato i lavori di adeguamento del Poliambulatorio di Rosarno affinché potesse accogliere questo intervento, che realizza davvero il percorso troppe volte trascurato di integrazione tra i servizi sanitari e quelli socioassistenziali. Un percorso che realizza anche compiutamente i principi della sussidiarietà verticale, perché ci sono più istituzioni coinvolte, ma anche orizzontale, perché sono state chiamate a partecipare a questa iniziativa anche associazioni del terzo settore. Si tratta, dunque, di un buon esempio di governo del territorio, realizzato anche attraverso la lungimirante azione dell’Inmp, che gestisce attività del genere in tutto il Paese, ed è soggetto attuatore di varie iniziative finanziate dal Pnrr».

«E io sono qui anche per assumere come presidente della Regione – ha proseguito – nonché da commissario all’emergenza sanitaria in Calabria, l’impegno a replicare iniziative del genere in più aziende e distretti sanitari. Ricordo che la Calabria è la Regione più povera d’Europa, con tassi segnatamente più alti rispetto al resto delle altre Regioni, e credo che presidi del genere aiutino a ridurre le diseguaglianze. Noi abbiamo diversi ambiti regionali nei quali c’è una straordinaria necessità di ridurre tali diseguaglianze, per cui questo modello, ben realizzato, deve essere replicato in più realtà della Regione Calabria».

«Sono venuto personalmente oggi a questa inaugurazione – ha detto ancora – anche perché volevo rendermi direttamente conto del lavoro che è stato svolto qui, e me ne vado ancor più contento perché ho riscontrato che si tratta davvero di un ottimo lavoro, e che questo modello possiamo e dobbiamo mutuarlo in più aziende sanitarie, o come bene ha sottolineato la dottoressa Di Furia, in più distretti sanitari. Non sono qui per assumermi meriti che invece vanno riconosciuti alle istituzioni che più attivamente sono state coinvolte, ma per assumere impegni che vorrei realizzare ancora insieme a tutti voi». (rrc)