L’assessore Capponi: Al Salto Calabria raccontata senza stereotipi

«La Calabria è stata raccontata senza stereotipi, senza filtri, con autenticità». È quanto ha detto l’assessore regionale alla Cultura, Caterina Capponi, nell’ultimo giorno della 37esima edizione Salone del Libro di Torino, chiusasi lunedì.

La Regione Calabria, nei 5 giorni della kermesse, in uno spazio espositivo con due sale meeting di 200mq, ha ospitato 217 tra autori e relatori e 24 Case editrici, e circa 25 eventi giornalieri, riconoscimenti speciali per Nuccio Ordine, Saverio Strati, Corrado Alvaro, Gioacchino da Fiore, Mario La Cava.

Il Centenario di Saverio Strati è stato celebrato con un evento dal titolo “Saverio Strati fra radio e televisione”, promosso dal Comitato 100Strati, in collaborazione con la Regione Calabria, la Fondazione Calabria Film Commission e Rubbettino editore.

Un incontro per riflettere sul lascito culturale di uno degli scrittori più significativi del Novecento italiano, attraverso le tracce della sua voce e delle sue opere negli archivi della radio e della televisione italiana.

Un’occasione preziosa quella di Torino, al quale hanno partecipato Luigi Franco, presidente del Comitato centenario Strati e direttore editoriale Rubbettino, lo scrittore Gioacchino Criaco, la scrittrice e nipote di Strati, Palma Comandè, e Vanessa Roghi, autrice Rai, per riportare al centro della discussione nazionale l’opera di un autore che ha saputo trasmettere messaggi di valenza universale sui travagli dell’uomo moderno, attraverso il costante racconto della sua Calabria, con storie di emigrazione, identità e riscatto.

In cantiere il documentario “Saverio Strati fra radio e televisione” prodotto da Calabria Film Commission e Rai.

Nello stand Calabria anche l’antropologo e scrittore Vito Teti, il quale, insieme all’assessore Capponi, agli scrittori Angela Bubba e Demetrio Paolin e alla giornalista Annarosa Macrì, ha presentato il suo progetto politico-culturale “Ricominciamo da Alvaro.

«Il progetto – ha spiegato Teti – era incominciato all’Università La Sapienza di Roma quando, insieme al Centro di antropologia “Raffaele Lombardi Satriani” celebrammo i 130 anni dalla nascita dello scrittore e, in vista del 2026, il 70esimo anno dalla sua morte. C’era anche il presidente Roberto Occhiuto e, quel giorno, si formò un gruppo di letterati, antropologi, giornalisti culturali e studiosi di tutte le discipline che abbracciano i tanti interessi di Alvaro».

«Il progetto è ambizioso – ha aggiunto – perché vogliamo restituire Alvaro all’Europa e al mondo che ha raccontato, da Berlino a Parigi da Mosca a Istambul, anticipando temi attualissimi come lo spopolamento, la crisi climatica e l‘intelligenza artificiale. Quindi: ripartire da Alvaro per riportarlo nella sua San Luca ma anche in tutte le citta italiane e straniere; ricominciare da Alvaro per riprendere e rinnovare una nuova politica che parta dalla conoscenza di luoghi, persone e realtà».

La storia vera di un sopravvissuto alla ‘ndrangheta è stata raccontata in prima persona dall’imprenditore e collaborare di giustizia, Antonino De Masi con la presentazione del libro “Inferi”.

«Ho scritto un libro che racconta gli inferi che ho attraversato ma che dice anche che io ho vinto, non da eroe ma da persona normale che ha fatto solo il suo dovere con la dignità di uomo libero. Queste cose oggi io le posso dire perché ho avuto anche sostegno da parte della classe politica e dal presidente Occhiuto al quale ho parlato della legge che ho scritto – che è stata approvata all’unanimità – che stabilisce che gli imprenditori che denunciano possono avere corsie privilegiate nelle gare pubbliche. E la Calabria è la prima Regione ad aver approvato la legge ‘De Masi’. Spero che diventi una normativa nazionale».

All’incontro sulle Minoranze linguistiche (occitana, arbëreshë, grecanica), con il professor Francesco Cuteri e il giornalista Raffaele Nisticò, l’assessore Capponi ha affermato che «le minoranze linguistiche e la diversità culturali che sottendono sono oggetto di attenzione e cura da parte del Governo e del Consiglio regionale, per come d’altra parte contemplato nella Costituzione e nello Statuto della Regione Calabria».

Sono tre le comunità che usano correntemente una loro lingua, la Grecanica in alcuni comuni, segnatamente Bova Roghudi e Condofuri, della fascia jonica meridionale della provincia di Reggio, l’occitanica a Guardia Piemontese, l’arbëreshë, la più diffusa, in molti centri delle province di Catanzaro Cosenza e Crotone. Manifestata nel corso dell’incontro anche l’opportunità di salvaguardare il ricco patrimonio dialettale regionale, come suggerito dall’intervento della maschera calabrese Giangurgolo.

Dell’ “Essere autori in Calabria” ha parlato Domenico Dara, l’autore nato a Girifalco, il contemporaneo calabrese oggi più letto in campo nazionale, in classifica con il suo ultimo romanzo “Liberata”.

«La scrittura autentica – ha sottolineato – non può sottrarsi dall’imprinting ricevuto nei momenti e nelle situazioni vissute fin dal periodo della prima formazione, della scoperta del mondo circostante nell’infanzia e nella prima giovinezza, dei primi apporti culturali, dei personaggi anche minuti che si incontrano in casa e nelle strade del proprio quartiere. Solo da questo approccio e dalla successiva elaborazione il particolare si apre all’universale». (rrm)

LA CALABRIA, LA CULTURA E I LIBRI
MA SI LEGGE ANCORA TROPPO POCO

di SANTO STRATI – Si apre oggi a Torino la XXXVII edizione del salone del Libro. Importante e qualificata la partecipazione della Calabria, presente sia come Regione (Spazio Calabria) sia come Città Metropolitana di Reggio Calabria che fa il bis dell’edizione passata, con notevoli migliorie organizzative per mostrare una “presenza” significativa di un territorio particolarmente attento al libro (Taurianova è stata la Capitale italiana del libro fino allo scorso marzo) e alla formazione culturale dei giovani. Analogo obiettivo che si pone la Regione Calabria che, pur tuttavia, investe ancora poco sulla cultura e la formazione.

Ma sono temi che verranno fuori in questa cinque giorni di incontri, dibattiti e presentazioni di libri ma anche di idee e progetti di cultura.
Calabria.Live al Salone di Torino dedica il suo supplemento mensile Calabria.Libri, con una guida giorno per giorno, degli appuntamenti e degli incontri con gli autori e gli editori che operano in Calabria e chiedono visibilità nazionale (e perché no?) internazionale. Buon Salone a tutti.

Da quanti anni la Regione Calabria partecipa al Salone? Tanti e, a ogni edizione, c’era l’ambizione (e la tentazione) di lanciare il messaggio ben identificabile di una terra che, ingiustamente, era (è ancora) vittima di preconcetti e pregiudizi. La facile affermazione, largamente offensiva e non più tollerabile, di “Calabria, terra di mafia” ha trovato negli anni, terreno fertile tra i media che all’approfondimento preferivano il sensazionalismo. E, non a caso, sulla stampa, in tv, si parlava di Calabria unicamente in occasioni di omicidi, di mafia, faide, maxiprocessi, etc. Tutto il resto veniva bellamente ignorato.

Da una ventina di anni però, il vento è cambiato e una nuova narrazione della Calabria è stata possibile: il quotidiano Calabria.Live – scusate l’autocitazione, visto che l’ho fondato e lo dirigo da 9 anni, ma è inevitabile – ha mostrato che si può fare informazione su “tutto il resto”, ovvero parlare della vera Calabria, la Calabria positiva, con le sue eccellenze, il suo straordinario capitale umano, il forte senso della giustizia e della legalità, il suo patrimonio naturale, artistico e culturale. La sua storia, le sue tradizioni. E la cultura? Quella con la C maiuscola appartiene a un lascito ereditario che si perde nella notte dei tempi: dai classici magnogreci, a Pitagora, ai grandi filosofi e pensatori come Campanella, Barlaam, Gioacchino da Fiore, Telesio giusto per citarne qualcuno, ai suoi scrittori, ai suoi poeti: ieri Lorenzo Calogero e Franco Costabile, oggi Corrado Calabrò e Pino Bova, per citarne qualcuno. Ce ne sarebbe, insomma, di che riempire migliaia di pagine o centinaia di ore di video o podcast.

E il Salone del Libro doveva, poteva, ma può ancora oggi, rappresentare non solo una vetrina per coraggiosi editori che operano in Calabria, ma l’occasione per parlare e far parlare della Calabria e del suo patrimonio culturale.
Non siamo scettici sui risultati passati, ma certo – se sono arrivati – devono essere stati abbastanza modesti, visto che della partecipazione calabrese al Salone – escludendo i media regionali – se n’è parlato sempre pochissimo.
Oggi sarebbe il caso di voltare pagina e avviare un processo reputazionale – non più rinviabile – che parta proprio dai libri, da quella cultura che questa terra detiene in quantità industriale, ha a quintalate da “vendere”.

Ma la cultura non si compra in qualche negozio specializzato o su Amazon, ma offerta, arricchita delle risorse necessarie, per un consumo illimitato, perché – ricordiamolo – può… generare “dipendenza”. La cultura è il patrimonio di un popolo, del suo territorio e stimola il bisogno di conoscenza perché – come dice il sommo Poeta – “non siamo fatti a viver come bruti”.

Con questa premessa, i libri devono diventare, dunque, il pretesto, se non l’opportunità di mostrare il lato meno conosciuto della regione: uno stimolo a cercare percorsi, individuare protagonisti di cultura (i francesi direbbero maîtres à penser), un invito a scoprire i segni identitari di una terra che promana cultura in ogni angolo. Con i vantaggi evidenti che tale operazione porterebbe: la cultura è un traino potentissimo al pari di belle spiagge e montagne incantate e incantevoli. Il turismo culturale, purtroppo, è sempre stato sottovalutato, come quello religioso pur avendo la Regione, promosso e incentivato, per esempio, i percorsi basiliani o quello di San Francesco: non lo sa quasi nessuno dei tantissimi potenziali turisti delle vacanze intelligenti.
È come avere la Ferrari in garage: se nessuno la vede e nessuno sa che ce l’hai, chi ti potrà mai chiedere se gliela fai vedere?

La Ferrari, nel nostro caso, è tutta la Calabria con un patrimonio culturale immenso (e sottovalutato, se non, addirittura, messo in disparte. Un patrimonio che ha bisogno di curatori (e Dio sa quanti giovani laureati potrebbero vedersi offrire un’occupazione seria e stabile senza dover lasciare la propria terra!), ma ha bisogno, prima di tutto, di una specifica opera di valorizzazione e di promozione, con azioni mirate di marketing non improvvisate o basate su paccottiglia gadgettizzata che non serve a nulla.

Si faccia esperienza del passato, scartando iniziative discutibili e prive di risultati, e si metta in piedi una task force culturale con teste pensanti (sono tanti gli illustri calabresi pronti a lavorare e “pensare” gratis) in grado di immaginare scenari diversi e operazioni di grande respiro che offrano quel “rimborso reputazionale” di cui questa terra ha proprio bisogno.

Possiamo dirlo senza timore di essere smentiti: fino a oggi tante belle idee, alcune davvero ricche di suggestioni, ma con pochi riscontri che non hanno lasciato il segno. L’improvvisazione si fa a teatro, non va bene quando c’è da pianificare e programmare il futuro. Quello che abbiamo rubato ai ragazzi calabresi e che sarebbe ora di restituire. Un futuro che la cultura potrebbe aiutare non poco a modificare in positivo, creando occupazione e prospettive di crescita anche nel campo librario.

Quindi, sarebbe opportuno guardare a questa partecipazione non come esposizione di libri con copertine più o meno belle (le potete vedere nelle pagine che seguono) ma come opportunità di crescita per gli editori che operano in Calabria.

Lo abbiamo detto spesso, non ghettizziamo geograficamente una produzione editoriale che non ha nulla da invidiare alle imprese del Centro e del Nord. Solo che le condizioni operative per gli editori del Sud sono decisamente diverse: il divario, purtroppo in costante crescita, si avverte nella quotidianità del lavoro. Nessun sostegno per la distribuzione, nessuna agevolazione che pur sarebbe meritevole visto l’impegno di chi produce cultura (e libri), nessuna iniziativa che permetta la creazione di una rete con il coinvolgimento di tutti gli operatori professionali

E poi manca un piano operativo per le biblioteche calabresi (oltre 600) che potrebbe sostenere l’acquisto di volumi prodotti in Calabria (i 30 milioni stanziati nel 2020 dal Mibact si sono decisamente rivelati insufficienti e la nuova iniezione di contributi del Governo è ancora modesta). Ma non si tratta soltanto di comprare libri per rifornire le biblioteche (alcune di esse non hanno neanche gli spazi per accogliere persino donazioni) ma creare un circuito virtuoso che avvicini i giovani alle biblioteche del territorio. Biblioteche che devono essere centri operativi di cultura, in fattiva collaborazione con scuole e associazioni.

Soprattutto nelle aree interne è fondamentale offrire supporto culturale ai giovani e tenerli lontani dalle lusinghe malavitose: tentazione inevitabile quando non ci sono i ragazzi e offrano spunti di interesse, li avvicinino alla lettura

Insomma, la Calabria legge pochissimo, ma è un gap superabile. La produzione libraria calabrese è una buona base di partenza per tracciare percorsi innovativi per la crescita culturale del territorio.
Se ne dovrebbe parlare al Salone, durante e ma anche dopo, coinvolgendo l’Ufficio Scolastico Regionale (Usr), le associazioni e gli operatori culturali del territorio. Non sembra difficile, basta volerlo, lo chiedono i nostri ragazzi. (s)

Salone del libro, partecipazione record per la Calabria con 85 incontri e 220 autori

È un Salone del Libro da record, per la Regione Calabria. Quest’anno, infatti, nelle cinque giornate di kermesse – in programma dal 9 al 19 maggio – sono previsti 85 incontri  con la presenza di oltre 220 autori, editori, giornalisti, rappresentanti istituzionali, nell’area espositiva.

Ma non solo: saranno presenti 41 case editrici e 20 autori calabresi che hanno fatto richiesta di partecipazione come singoli e non come case editrici. Numeri che supereranno quelli già lusinghieri delle scorse edizioni, considerando che nella scorsa edizione avevano partecipato 32 case editrici.

Quello di Torino, dunque, sarà un vero e proprio «viaggio nel cuore della Calabria: una emozionante sinfonia di poesia, storia e arte», come hanno sottolineato il presidente e la vicepresidente della Regione, rispettivamente Roberto OcchiutoGiusi Princi, invitando a visitare «uno stand moderno ed accogliente, per diffondere nel mondo la vitalità, le luci e i colori della nostra Calabria».

«Lo slogan – ha spiegato Princi – riprende una suggestione e una speranza di Saverio Strati nel centenario della sua nascita; il grande scrittore calabrese sarà ricordato al Salone con una serie di incontri e di approfondimenti tematici con il contributo di autorità e di studiosi e letterati come Goffredo Fofi, Gioacchino Criaco, Giancarlo Cauteruccio, Giuseppe Polimeni, Luigi Franco, Benedetta Borrata, Mario Musolino, Elisa Chiriano, Luigi Tassoni».

Nell’ambito delle giornate sarà anche ricordato il poeta lametino Franco Costabile, nel centenario della nascita. Il ricco programma, su indirizzo della vice presidente Princi, è stato curato dal Dipartimento istruzione, formazione e pari opportunità, dirigente generale Maria Francesca Gatto; settore cultura, attività culturali, biblioteche, musei, teatri, alta formazione artistica musicale, dirigente Ersilia Amatruda. Bookshop libreria Calabria a cura del Sistema Bibliotecario Lametino.

Un programma, quello messo in piedi dalla Regione che «ci darà l’occasione di narrare al Paese una Calabria diversa – ha detto Princi –che dà valore al suo patrimonio artistico, culturale e storico che deve essere sempre più esportato e valorizzato».

«Al Salone di Torino vogliamo fare vedere al mondo – ha concluso – una Calabria che crede nella cultura come volano di sviluppo e come presupposto per la formazione della nuove generazioni».

Agli incontri parteciperanno i sindaci di Acri, Gioiosa Jonica, Lamezia Terme, Melicuccà, Paola, Rovito, Sant’Agata del Bianco, Taurianova e Vibo Valentia.Tanti anche gli Istituti Culturali e le Fondazioni calabresi: la Fondazione universitaria “F. Solano” dell’Unical, la Fondazione Trame, la Fondazione Padula, l’Accademia dei Caccuriani, il Gal Terre Locridee, la Cineteca della Calabria, i Sistemi Bibliotecari Territoriali di Bovalino, Lamezia Terme, San Giovanni in Fiore e Vibo Valentia, la Fita (Federazione Italiana Teatro Amatori) e l’Associazione Maschera e Volto.

Come già lo scorso anno l’Associazione Via Verdi 11 – Educational Web Tv – di Locri curerà la partecipazione di gruppi di studenti calabresi e piemontesi che sperimenteranno le tecniche di ripresa e trasmissione Tv degli incontri in programma, guidati da professionisti del settore e insegnanti.

Numerosi gli autori ospiti: il professor Piergiorgio Odifreddi, gli scrittori Carmine Abate, Angela Bubba, Mario Caligiuri, Gioacchino Criaco, Domenico Dara, Mario Fortunato, Mimmo Gangemi, Raffaele Gaetano, Mauro Francesco Minervino, Tonino Perna, Vito Teti, Giordano Bruno Guerri e Olimpio Talarico.

Ma non solo autori: diverse scuole calabresi saranno presenti al Salone: l’I.C. Ardito di Lamezia Terme, il Liceo Mazzini di Locri, il Liceo Galilei di Paola, il Liceo Morelli di Vibo Valentia. Molte altre seguiranno gli incontri on line attraverso la piattaforma che sarà messa a disposizione dalla Regione, in collaborazione con l’Ufficio scolastico della Calabria.

Nella mattinata di sabato 11 maggio si darà spazio a Taurianova Capitale del Libro 2024, in cui saranno presentate le attività previste durante l’anno in città e nella regione.

A seguire il giovane calabrese Gabriele Vagnato, da Viva Rai 2 con Fiorello, al Salone del Libro nello stand della sua Calabria, si confronterà con gli studenti calabresi presenti. (rcz)

 

Squillace e Vallefiorita presenti al Salone di Torino grazie alla Terra di mezzo

La XXXV edizione del Salone del libro di Torino, che si è svolta da giovedì 18 a lunedì 22 maggio ha registrato quest’anno 215 mila presenze e anche il padiglione della Regione Calabria ha osservato una partecipazione interessante di visitatori, attratti dalla bellezza dello stand, dalle immagini dei paesaggi naturali e antropici in continuo scorrimento su un grande schermo, dai giochi linguistici proposti dai giovani del Sistema Bibliotecario Lametino, dalla ricchezza e dalla varietà del calendario degli eventi.

Non solo presentazioni, ma reading, musica, teatro, filmati. Accanto agli interventi di autori ed editori ci sono stati quelli di scuole e di studenti, di amministrazioni e associazioni e persino ospiti inattesi come Enrico Mentana e Diego Fabbri.

Anche all’Associazione Terra di Mezzo di Vallefiorita, giunta al suo decimo compleanno, è stato concesso uno spazio di presentazione non soltanto per l’attività che da dieci anni svolge sul territorio calabrese per la promozione della cultura e della lettura ad alta voce e per l’elaborazione e conduzione di progetti realizzati con il finanziamento del Centro per il libro e la lettura (due vinti come Associazione e due vinti dal Comune di Vallefiorita Città che legge), ma anche perché, con il marchio Bliber, la Terra di Mezzo ha presentato due delle sue pubblicazioni, “Il Medicante” di Luigi Bianco e “Storie dall’altro secolo” di Giulio Costa.

Il libro di Costa si presenta come un cofanetto che si apre con un’introduzione che è già racconto, un’appendice e un’avvertenza e si snoda attraverso 26 storie di lunghezza variabile, capaci di contenere, proprio come il secolo scorso e la vita stessa, una varietà di personaggi e una gamma di emozioni in un alternarsi di serietà, dai risvolti a volte tragici altre grotteschi, e comicità fatta di ironia e surrealtà, che rendono la lettura un’avventura del gusto simile a quella che potrebbe accompagnarci nella conoscenza dei sapori calabresi dal bergamotto allo zibibbo, dal peperoncino al miele, dalla cipolla di Tropea al rosso Gaglioppo. Il libro di Luigi Bianco, giornalista, poeta e performer autoesiliatosi a Squillace a partire dal 1996 è, invece, in parte un’autobiografia, in parte un romanzo necessario allo scrittore per liberarsi dall’assedio del vivere, accompagnato da versi poetici, dal mistero del romanzo, da un tocco di noir, da riferimenti alla politica degli anni Ottanta, da riflessioni sulla necessità di fondare un nuovo mondo basato sulla necessità del pensiero e della libertà, che dà vita al progetto dei mille Socrate.

Questi due libri sono stati presentati al pubblico del Salone Internazionale del libro domenica 21 dal Presidente Gianni Paone e da Patrizia Fulciniti, responsabile del settore formazione e didattica. Una presentazione che ha coinvolto il pubblico grazie alla narrazione delle vite, quelle degli autori, di storie che parlano di scelte inconsuete e persino extra-ordinarie, di stili narrativi capaci di muoversi tra generi diversi all’interno di un unico libro o persino di un’unica storia. Lampi di luce e tocchi di noir, mistero e horror, momenti poetici e drammatici. Ma ciò che ha maggiormente coinvolto i presenti sono stati i momenti di lettura ad alta voce: brani scelti che hanno permesso di cogliere lo stile degli autori, la loro capacità narrativa e che hanno fatto dire a qualcuno “Sono rimasto male quando è terminato”. Un buon auspicio per non sentirci mai sazi di leggere o di ascoltare storie. (rcz)

Princi: Salone del Libro occasione per sensibilizzare a leggere

La vicepresidente della Regione, Giusi Princi, a termine del Salone del Libro di Torino, ha auspicato che «attraverso questa importante vetrina culturale si sia riusciti a sensibilizzare gli studenti sull’importanza della lettura, in una regione, la nostra, che con meno del 24% di lettori, si colloca all’ultimo posto nella classifica delle Regioni italiane, in una realtà nella quale quasi i due terzi degli under 18 non si sono mai accostati alla lettura di libri».

«Le istituzioni scolastiche – ha ribadito – hanno un ruolo determinante nella sensibilizzazione dei giovani alla lettura: la passione e l’amore per il leggere sono molto riconducibili all’efficacia dei metodi didattici e alla qualità dell’offerta educativa a scuola e nella comunità educante».

«Ho apprezzato molto – ha proseguito – una lodevole iniziativa finalizzata ad incentivare la riscoperta della bellezza della lettura nei ragazzi, che ha visto protagonista il professore di Lettere, Francesco Marmorato, del Convitto “Filangeri” di Vibo Valentia, il quale ha deciso di regalare per fine anno, a ciascuno dei suoi allievi di terza media, un libro quale migliore augurio per il prosieguo del loro corso di studi. L’iniziativa che rientra nella campagna progettuale, sposata dal collegio dei docenti dell’istituto di Vibo ‘Più Libri, Più Libri’, e che è anche legata al progetto di riscoperta della letteratura Calabrese, vuol educare i giovani alla lettura per formare i cittadini del domani. Rivolgo i complimenti, oltre al professor Marmorato, al dirigente scolastico Alberto Capria ed a tutto il collegio dei docenti del Convitto ‘Filangeri’ di Vibo Valentia».

«Conoscendo bene il mondo scolastico, sono certa che in Calabria siano tantissime le buone pratiche didattiche di sensibilizzazione e di accompagnamento alla lettura adottate dalle istituzioni scolastiche, l’impegno mio sarà quello di mettere a sistema, di divulgare quelle iniziative, assunte dai docenti, a sostegno della lettura e a beneficio della cultura e della formazione dei giovani. Impegno del presidente Occhiuto, mio e della Giunta – ha concluso la vicepresidente Princi – sarà quello di contrastare la povertà educativa investendo in progetti di inclusione, di formazione che vedano nel finanziamento di biblioteche scolastiche e territoriali opportunità per ridurre le disuguaglianze economico sociali ed educative che al momento determinano un gap tra la Calabria e il resto d’Italia». (rcz)

 

La Calabria protagonista assoluto della 35esima edizione del Salone del Libro di Torino

È con migliaia di visitatori, oltre 300 scuole in presenza e da remoto, illustri personalità, che si chiude la 35esima edizione del Salone del Libro per la Regione Calabria.

Lo stand della Regione, infatti, è stato definito il migliore di tutta la fiera, caratterizzato dalla positiva aria di calabresità che ha saputo mostrare il volto di un territorio che, anche sul piano della cultura, sa esprimere tanto e sa farsi apprezzare per organizzazione, innovazione, qualità dei suoi scrittori e delle sue case editrici, sapientemente coordinati dal Sistema Bibliotecario Lametino.

«Il successo di pubblico ed il gradimento della critica per la partecipazione della Calabria a questa edizione del Salone del Libro di Torino – ha dichiarato il Presidente della Regione, Roberto Occhiuto – testimoniano il nuovo fermento, anche nel settore culturale, che vive la nostra regione. In tutti i settori stiamo mettendo in campo le migliori energie per rigenerare l’immagine di una terra meravigliosa e ricca di potenzialità, ma ancora poco sfruttate».

«A Torino siamo riusciti ad ottenere, anche quest’anno – ha detto ancora – numeri straordinari per partecipazione e qualità. Ringrazio dunque il vicepresidente Giusi Princi ed i Dipartimenti che l’hanno affiancata, per il gran lavoro profuso in questo prestigioso evento dell’editoria italiana e internazionale, realizzando un ampio successo sottolineato dal generale apprezzamento del pubblico e degli artisti presenti».

«Il grande apprezzamento riscontrato per il nostro stand e le annesse iniziative ci rendono profondamente orgogliosi del progetto di riscatto culturale della Regione fortemente voluto dal presidente Occhiuto – ha dichiarato Princi – che si è tradotto in un grande lavoro messo in campo dall’Assessorato e dal Dipartimento Istruzione e Cultura per cui ringrazio il Direttore Generale, Maria Francesca Gatto, il Dirigente di Settore, Ersilia Amatruda ed il personale tutto».

«La Calabria ha saputo offrire eventi di approfondimento e discussione in tutte le giornate della fiera, dando spazio anzitutto ai propri autori ed editori – ha aggiunto – ma talvolta prestandosi anche ad ospitare presentazioni non in programma da parte di giornalisti che di loro iniziativa hanno chiesto di usufruire dello stand calabrese, particolarmente attrattivo nella sua efficacia mista allo stile. È il caso per esempio di Enrico Mentana e di Dario Fabbri: una piacevole quanto inaspettata iniziativa, che è la perfetta cartina di tornasole di quanto la nostra Regione sia riuscita a farsi apprezzare, per location, logistica, risorse umane e produzione».

«Il Salone del libro chiude quindi i battenti con un bilancio che per la Calabria è stato da record – ha detto ancora – una edizione che ha destato quotidiani sold out, con molte persone costrette a stare in piedi nel corso delle presentazioni per la grande affluenza. Un dato questo che ha plasticamente restituito il gradimento generale, sia per i servizi offerti, sia per la qualità del programma presentato».

«Per dare centralità agli autori ed editori calabresi – ha concluso la vicepresidente Giusi Princi – con il direttore dell’Ufficio Scolastico regionale, Antonella Iunti, lavoreremo per diffondere nelle scuole le opere delle case editrici calabresi, proponendo un percorso che li inserisca nei curricula locali degli istituti». (rcz)

La Calabria al Salone del Libro, Princi: Possibilità per scuole di partecipare anche da remoto

La Calabria è pronta a partecipare al 35esimo Salone del Libro di Torino, in programma dal 18 al 22 maggio. Ma non è finita qui: oltre ai 200 mq dello stand della Regione, il Dipartimento Istruzione e Cultura sta predisponendo tutto affinché ogni istituto scolastico di primo e secondo ciclo del nostro territorio abbia la possibilità di seguire da remoto e partecipare attivamente alle presentazioni.

Lo ha annunciato la vicepresidente della Regione, Giusi Princi, sottolineando come «il Salone del Libro è una manifestazione storica, un evento culturale molto atteso,  e vogliamo contribuisca ad offrire, sempre di più, un’immagine nuova della Calabria nel panorama nazionale. Come più volte ribadito anche dal Presidente Roberto Occhiuto, la Cultura riveste un ruolo fondamentale nel programma di governo della Giunta regionale; non si può pensare di cambiare rotta senza operare una vera rivoluzione culturale».

«Operazione di rinnovamento – si legge nella nota a firma di Giusi Princi – a cui, oltre al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Antonella Iunti, hanno aderito tanti editori calabresi che, coordinati dal Sistema Bibliotecario lametino, promuoveranno numerose iniziative ed eventi presso lo stand della Calabria, dove verrà allestita una vera e propria area meeting che ospiterà diverse presentazioni letterarie. E sarà estremamente importante la partecipazione degli studenti calabresi, seppur a distanza, perché i giovani sono e saranno i veri protagonisti del radicale rinnovamento culturale della nostra regione, attraverso un confronto sempre più ricco e stimolante con il mondo della lettura e dell’editoria».

«Non perdete dunque l’opportunità di immergervi nella cultura e nella storia della Calabria, attraverso gli occhi dei suoi autori, che interpretano con intensità l’amore per la propria terra – è l’appello della vicepresidente in conclusione di lettera, a cui è stato allegato il nutrito programma delle giornate che caratterizzerà lo stand della Calabria – Vi aspettiamo numerosi, in presenza o da remoto, in uno stand moderno ed accogliente, per diffondere nel mondo la vitalità, le luci e i colori della nostra Terra».

Laddove non fosse possibile per le scolaresche recarsi a Torino, la Regione dà la possibilità di partecipare da remoto alle presentazioni promosse dagli editori calabresi. Al fine di calendarizzare in modo efficace la partecipazione degli istituti, i Dirigenti scolastici sono chiamati a manifestare tempestivamente l’adesione, completando la registrazione entro e non oltre il 12 maggio». (rcz)

L’OPINIONE / Demetrio Guzzardi: Al Salone del Libro di Torino un popolo che ama leggere

di DEMETRIO GUZZARDI – Sono stato nei giorni scorsi al Salone del libro di Torino, mancavo dalla principale kermesse editoriale italiana dal 2016. La prima impressione appena arrivato al Lingotto è stata quella di sentirmi a casa; per tanti anni ho presenziato a questa manifestazione e quei luoghi mi sono familiari.
Cercando il padiglione Oval (un bellissimo e moderno palazzetto dello sport, dove nel 2006 si sono tenute le gare olimpiche di pattinaggio sul ghiaccio), in cui era ubicato lo stand della Regione Calabria, ho potuto notare che gli enormi spazi espositivi del vecchio Lingotto erano tutti pieni e che nell’Oval c’era il meglio dell’editoria italiana.
Il popolo che ha affollato gli stand del Salone del libro a Torino – mi piace pensare – appartiene alla parte più bella della nostra nazione, un’altra Italia, quella di chi legge, scrive, si informa, pone domande, cerca un cambiamento e vuole dare il suo contributo a trovare le migliori soluzioni ai problemi. Uomini e donne che ci mettono la faccia nella costruzione di un’Italia positiva e propositiva.
Il direttore del Salone, Nicola Lagioia, ha dichiarato alla stampa: «In questi giorni abbiamo tutti respirato un’aria di amicizia, di serenità, di condivisione, pur sapendo bene che nelle stesse ore c’è ancora la pandemia, la guerra, la crisi, la paura della povertà; molti stranieri presenti si sono meravigliati e hanno detto di non aver mai assistito a nulla del genere».
Anche io, come tutti, ho visto migliaia di bambini, ragazzi, giovanissimi e adulti, cercare negli stand quel libro particolare che può servire per capire di più sia l’oggi che l’appena ieri.
Un mio autore, Salvatore Francese di Arena, di 93 anni e mezzo, durante la presentazione del suo testo ha annunciato che ha già pronti altri due libri da pubblicare, se non è anche questo un piccolo miracolo…
Ritorno molto carico da Torino, sento di far parte di questo grande movimento di popolo che ama la lettura e la conoscenza; e poi i dati diffusi dai responsabili del Salone sono tutti da record: oltre 170 mila i visitatori paganti (il biglietto d’ingresso costava 12 euro), quasi mille editori presenti e duemila eventi organizzati.

Ma tutta questa gente non costituisce il Partito italiano del libro perché chi ama questo mondo desidera non stare in nessun steccato e come ha detto il presidente della Scuola per librai, Achille Mauri: «I libri sono un piacere che non crea dipendenza, ma indipendenza». (dg)

Salone di Torino, Occhiuto: Successo dell’offerta culturale veicolo per consolidare l’immagine della nuova Calabria

La Calabria ha raccolto, in questa edizione del Salone del Libro di Torino, un successo di pubblico e gradimento della critica, oltre che una massiccia presenza di visitatori allo stand incuriositi dall’importante offerta culturale che, come ha evidenziato il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, è «veicolo per consolidare l’immagine della nuova Calabria».

«Il successo della Calabria al Salone del libro di Torino – ha spiegato il Governatore – è il frutto del gran lavoro messo in campo dalla Regione: in questi giorni il nostro stand è riuscito a collezionare numeri straordinari, mostrando il volto di un territorio che, anche sul piano della cultura, sa esprimere tanto e sa farsi apprezzare per la qualità dei suoi scrittori e delle sue case editrici».

«Anche questo importante appuntamento – tradizionale e consolidato punto di riferimento internazionale nel campo dell’editoria – è stato affrontato dalla Regione con cura, grazie all’impegno della vicepresidente Giusi Princi e dei Dipartimenti che l’hanno affiancata nell’organizzazione dello stand calabrese, offrendo in tutte le giornate della fiera eventi di approfondimento e discussione che non a caso hanno conquistato l’attenzione di visitatori e addetti ai lavori», ha concluso.

Tra i visitatori dello stand, il cantautore Simone Cristicchi, che ha sempre apprezzato in diverse occasioni la Calabria, la sua gente e la sua cultura, che ha fatto visita allo stand, soffermandosi con ammiratori e autori presenti. Il sold out allo stand della Calabria – con molte persone costrette a stare in piedi nel corso di alcune presentazioni ed alle quali si è cercato di far fronte grazie alla gestione logistica da parte del personale del Dipartimento Istruzione presente tutti i giorni in fiera – è stata confermato dai risultati acquisiti con la somministrazione di un questionario ai presenti, che ha restituito il gradimento generale sia per i servizi offerti e sia per il programma presentato.

«Ora il lavoro – ha dichiarato a tal proposito il Vicepresidente della giunta regionale, Giusi Princi – proseguirà su due fronti: innanzitutto con l’Ufficio Scolastico regionale per diffondere nelle scuole le opere delle case editrici calabresi, proponendo un percorso che li inserisca nei curricula locali degli istituti; in parallelo occorre attivare quel tavolo permanente con l’editoria calabrese, dalla libraria a quella radiotelevisiva non dimenticando l’online, che permetterà alla Regione di avere un costante aggiornamento sulle esigenze e le proposte di questa importante categoria imprenditoriale regionale, che produce cultura oltre che occupazione».

Per l’ultima giornata in programma al Salone del Libro di Torino lo stand della Calabria ha ospitato numerose scolaresche calabresi e piemontesi, accorse questa mattina per partecipare ai momenti di laboratorio e focus group organizzati con la collaborazione dell’Accademia dei Caccuriani, nonché un evento dedicato al 50° anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace dal titolo “Eroi, Miti e Cunti della Calabria greca”. (rrm)

Salone del Libro: anche i calabresi in visita apprezzano lo stand della Regione

Raccoglie consensi anche dai tanti calabresi in visita al Salone del Libro di Torino lo stand della Regione Calabria. Il Salone che si chiuderà oggi, lunedì 23, continua a confermare il trend di assoluto gradimento da parte del pubblico che ha visitato nei giorni scorsi, e sta tutt’oggi affollando, lo stand della Calabria. Un successo che acquista un valore maggiore se si considera l’altissima affluenza di giovani che vogliono conoscere la nostra regione, impegnata a dare di sé una immagine più moderna e propositiva.

Il Vicepresidente della Giunta regionale, Giusi Princi, nel commentare i dati sulle presenze allo stand della Calabria, si sofferma anche su un ulteriore successo per questa esperienza torinese.

«La maggiore soddisfazione – afferma Princi – la troviamo nell’incontrare molti calabresi, residenti qui al Nord, che vengono a trovarci con lo stesso spirito di chi vuole tornare a casa ed incontrare gli affetti più cari, scoprendo che la Calabria sta cambiando in meglio e, quindi, rafforzando il loro orgoglio e senso di appartenenza a questa nostra comunità che travalica i confini territoriali regionali”. “Un successo anche commerciale – ha aggiunto Princi -; il pubblico, in particolar modo quello giovanile, sta infatti acquistando molti dei libri che sono esposti nel nostro book shop, a conferma della nostra assoluta convinzione nella qualità del prodotto editoriale dei nostri editori».

La mattinata della quarta giornata ha visto la presentazione: “Il Falco e l’Altalena. La storia di una madre per un figlio scomparso” (Impremix Edizioni Visual Grafika) di Caterina Migliazza Catalano, “Dialogo tra le Parti” (La Rondine) di Cecilia Gioia; “Una Storia fuori dal comune. Lamezia. Italia” (Rubbettino) di Gianni Speranza; “Alzheimer: il vento nelle Memorie”. Riflessioni dal libro “Istruzioni per distruggere il vento” di Daniel Cundari (Rubbettino); “Cronache dal Mondo Perduto” Triologia (La Mongolfiera) di Valeria Chiaradia; “Il Cammino degli Eletti” Triologia (La Mongolfiera) di Ilina Sancineti ; “Un viaggiatore Francese in Calabria” di Andrè Manuel; “Empedocle Poema Narrativo” (Lyriks) di Mirella Muià; “I Fari della Calabria, tra natura e Archeologia” e “La Magia dei Cristalli,il coraggio di rimanere piccoli” Libro e Docufilm di Ivan Comi.

Nel pomeriggio il calendario ha offerto la presentazione di numerose opere: “Ossigeno” di Giuseppe Bova, “La Facitrice” (Rubbettino) di Ilda Tripodi; “I Festival Culturali in Calabria”; “L’arazzo algerino” di Antonio Pagliuso ; “Donne e Web” (La Rondine) di Claudia Ambrosio e Luigi A. Macrì; “A Parrata da mamma” – “Alla Ricerca del cibo perduto” – “Il bambino mezzo delfino” “Donne che vestono d’ortica” “Di tuberose, fresie e gelsomini, di giuggiole e cannella” – “Il colore dei pensieri” – ” ‘Ndrangheta tra politica fede e ruolo delle donne” – ” ‘U ‘Mpiarnu, canti scelti in latino e lametino” – “Magog “ “In viaggio con Dante” (Grafichè Editore); “Quando c’era la politica” (Ferrari Editore) di Filippo Veltri ; “Eremìa – racconti e suoni” (E’ Group di Giuseppe Marasco) di Ettore Castagna ; “Mastro Runcigghju e altri racconti di Arena di Calabria” (Editoriale Progetto 2000) di Salvatore Francese. (rrm)