SAN LORENZO DEL VALLO (CS) – Oggi l’evento “Le pesche il nostro frutto, la nostra ricchezza”

Lunedì 7 agosto a San Lorenzo del Vallo, alle ore 20.30, si terrà l’evento dal titolo: “Le pesche il nostro frutto, la nostra ricchezza”.

«Adesso ci fermiamo, prendiamo una pesca, guardiamola, e mentre la mangiamo, ascoltiamo il suo millenario linguaggio», come ci insegna il prof Rossi , proprietà funzionali di un frutto primordiale che ha in sé peculiarità tutte da scoprire.

Al dibattito interverranno Patrizia Pellegrini Naturopata Bioterapeuta Nutrizionale Metodo Molecolare Alimentazione Consapevole e Luca Cucchi Trainer del Movimento Specialista in biomeccanica e esercizio correttivo – Metabolic Walking Istruttore di ginnastica posturale.

La pesca, esteticamente è bellissima, la tocchi e ti sembra di carezzare le guance di un bimbo. Le pesche sono originarie della Cina e appartengono alla famiglia delle Rosacee, come albicocche, prugne, ciliegie e mandorle.
I cinesi credevano che questo frutto così dolce e profumato fosse in grado di renderli immortali. Gli Europei le scoprirono durante le conquiste di Alessandro Magno in Persia, ecco come mai le chiamarono “persiche” e successivamente pesche.

Oggi l’Italia è indubbiamente uno dei principali produttori mondiali. Tra le varietà di origine protetta troviamo la pesca di Bivona IGP (Sicilia), la pesca di Leonforte Igp (Sicilia), la pesca di Verona Igp (Veneto), infine la pesca e nettarina di Romagna Igp (Emilia Romagna).

Ma non sono solo relegate al ruolo di “frutta” ma sono importanti per le loro qualità sanitarie, vontrastano il colesterolo. Sono ricche di fibre. Proteggono dal diabete. Migliorano la digestione. Le proprietà dell’olio di pesca Un frutto molto poliedrico, per i benefici sulla nostra salute, che aiuta a proteggerci dalle malattie cardiovascolari e dal diabete e allo stesso tempo esercita un significativo effetto lassativo, per chiunque ne avesse bisogno. Parliamo della pesca, ricca di carboidrati, proteine, fibre, calcio, fosforo, potassio, ferro e zinco.

Le pesche, ricche di carboidrati, proteine, fibre, calcio, fosforo, potassio, ferro e zinco, hanno molte proprietà salutari, assai considerate dalla medicina occidentale.

Esse sono digestive, depurative, combattono i vermi e sono ottime per la circolazione del sangue. Le pesche sono ricche di fibre, di acqua e sono povere di grassi. Risultano, dunque, validissime nei regimi dietetici ipocalorici. Le pesche hanno anche tanti antiossidanti che rallentano il processo di invecchiamento; sono diuretiche e altresì abbastanza lassative. Sono ricche di carotenoidi (come tutti gli ortaggi e i frutti che hanno il medesimo colore) e sono piene di vitamina A che protegge la salute oculare e combatte la presenza di radicali liberi, mantenendo dunque ossigenata la pelle e gli organi del corpo. Essendo ricca anche di vitamina C, la pesca facilita l’assorbimento del ferro. Essa è anche fonte di sali minerali, come il potassio che regola il battito cardiaco e la pressione sanguigna.

Per non parlare di vitamina A e dei tanti polifenoli (acidi fenolici, flavonoidi e antocianine).
Per non sprecare le qualità della pesca, bisogna stare attenti a tre cose, molto importanti. La prima: la maggioranza degli antiossidanti è contenuta nella polpa della pesca, che potete utilizzare anche nelle macedonie estive o come ingrediente di gelati e yogurt fatti in casa. In inverno, invece, vi dovete accontentare delle pesche sciroppate: ottime, ma comunque ricche di zuccheri. Tenetelo presente.

La seconda cosa riguarda la buccia: per ottenere il massimo dei benefici della pesca, come spesso avviene con i frutti più ricchi di componenti utili al nostro benessere, mangiate anche la buccia. Tra l’altro è ricca di sapore e quindi altera in senso positivo, e nemmeno negativo, la sensazione gustosa che si ricava dall’uso a tavola di questo fantastico frutto.

Terzo aspetto: la pesca, a fronte di un potere saziante molto alto, ha un basso valore energetico, e dunque il suo consumo è molto indicato per le diete alimentari. Ciò significa che, specie durante l’estate, quando il caldo ci porta a mangiare sempre più frutta e verdura, la pesca non può mancare sulla nostra tavola. Seguendo il suo ciclo naturale di maturazione. (rcs)

Cassano, San Lorenzo V. Spezzano A. e Terranova S. a lavoro per lo stato di calamità dell’agricoltura calabrese

L’assessore all’agricoltura di Cassano allo Ionio, Gianluca Falbo, l’assessore all’agricoltura di San Lorenzo del Vallo, Emilio Corrado, l’assessore all’agricoltura di Spezzano Albanese, Maria Galizia, e il Vicesindaco di Terranova da Sibari, Massimiliano Smiriglia, nel corso di una videoconferenza hanno sottolineato che «riteniamo di grande importanza l’approvazione della delibera regionale per dichiarare lo stato di crisi dei settori produttivi colpiti dagli eventi degli ultimi mesi. Ora tocca al Governo nazionale mettere in campo le risorse necessarie».

I rappresentanti dei quattro Comuni, infatti, si è riunita per fare il punto sulla richiesta dello stato di calamità naturale a seguito della disastrosa annata agrumicola e olivicola, e hanno sottolineato che «la questione della nostra agricoltura non è solo di natura economica, ma soprattutto sociale giacché per moltissimi produttori rappresenta il principale sostentamento. Si deve intervenire con urgenza prima di compromettere irrimediabilmente le prossime stagioni produttive».

L’incontro intercomunale è servito anche a stabilire una serie di priorità, indirizzate a rafforzare ulteriormente la collaborazione definendo un carattere di permanenza su più fronti, a partire dall’obiettivo di un “paniere De.Co. unitario”; maggiore cooperazione con l’Arsac regionale per avvalersi di tutte le competenze tecniche necessarie ad implementare adeguati piani di sostituzione agricola e disciplinare di produzione; “Piano agrumicolo e olivicolo regionale” per l’introduzione di interventi urgenti in materia di rilancio del settore.
«Condividere uno spazio di confronto permanente su progetti di interesse comune – si è detto in conclusione – è un segnale fondamentale di partecipazione politica e amministrativa in una direzione collettiva. Le difficoltà della Calabria, enormi e molteplici, impongono l’imperativo di procedere con proposte e soluzioni supportate da un livello sempre più unitario e concertato». (rcs)