SANTA MARIA DEL CEDRO (CS) – Scompare Fazio, il cordoglio di Licursi

Il presidente della Pro loco di Scalea Salvatore Licursi ricorda con affetto e immensa stima Francesco Maria Fazio, Chirurgo Oncologo a Napoli, Trieste e Milano e sindaco di Santa Maria del Cedro. Una vita dedicata agli altri prima come medico e successivamente come politico.

«Perdiamo un uomo straordinario – afferma in una nota il presidente della Pro loco di Scalea Salvatore Licursi – amante della Calabria, ha messo al servizio le sue competenze per valorizzare Santa Maria del Cedro, dove ha ricoperto la carica di sindaco dal 2004 al 2009. Cultore dell’arte e in particolar modo della musica, ha dato in questi anni, anche alla nostra Pro loco, sostegno attivo e incondizionato nell’ organizzazione di eventi che valorizzassero il talento giovanile, presso il suo incantevole resort La Bruca. Tra le tante manifestazioni ricordo il suo grandissimo impegno per la realizzazione di “Vorrei essere un musicista”».

«In questo triste giorno – conclude Licursi – non trovo parole adatte a commemorare l’uomo, il filantropo e l’amico importante e presente che ho sempre visto in lui. Che la terra gli sia lieve». (rcs)

Santa Maria del Cedro pronta a celebrare i profumi e i sapori della Calabria

Il Comune di Santa Maria del Cedro, in collaborazione con la Pro Loco e l’associazione Fare Calabria, ha organizzato un evento per celebrare i profumi e i sapori unici della Calabria, dal titolo: “Santa Maria del Cedro nei profumi e nei sapori della Calabria Straordinaria”. Grazie al contributo della Regione Calabria e del Gal Riviera dei Cedri, il programma si sviluppa su due intense giornate, immergendo i partecipanti in un’esperienza multisensoriale che celebra il vino, il pane, l’olio e l’archeologia.

La prima giornata, denominata “Il Borgo diVino”, avrà luogo nel suggestivo centro storico di Santa Maria del Cedro (Cs). Sabato 16 dicembre alle ore 17:30, nel prestigioso palazzo “Franco Galiano”, si terrà un convegno dal titolo “Vino è Calabria”, con illustri relatori che offriranno una panoramica approfondita sul legame tra la Calabria e il suo vino. Tra gli intervenuti, spiccano personalità come Ugo Vetere, sindaco di Santa Maria del Cedro e presidente del Gal Riviera dei Cedri; Franca Mancuso, presidente della Pro Loco; Luigi Salsini, presidente dell’associazione Fare Calabria; Antonello Grosso La Valle, presidente di Unpli Cosenza; Gennaro Convertini, presidente dell’enoteca regionale “Casa dei vini di Calabria” e Silvia Sivini del Centro Studi Sviluppo Rurale Università della Calabria. Il convegno sarà moderato dalla giornalista Pierina Ferraguto.

A seguire, si svolgerà la sottoscrizione e la consegna dei decreti di concessione a valere sulla Misura 6.2.1 Terza Edizione, del Gal Riviera dei Cedri.

La serata culminerà con l’apertura degli stand di degustazione in piazza “Casale” a partire dalle ore 20:00, dove sarà possibile assaporare i vini della provincia di Cosenza e i prodotti delle aziende locali. Alle 21:00, si esibiranno il Biagio Accardi Trio e, successivamente, la Francesco Gullo Folk Band. L’evento sarà onorato dalla presenza dell’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo.

La seconda giornata, domenica 17 dicembre, intitolata “Pane, Olio e Archeologia”, si svolgerà nel suggestivo Parco Archeologico di Laos a Marcellina. A partire dalle 10:00, saranno organizzate visite guidate condotte dall’archeologa Maria Eva Benvenuto.

Il programma prevede interessanti interventi di Ugo Vetere, sindaco di Santa Maria del Cedro; Domenico Amoroso, direttore del Gal Riviera dei Cedri; Giuseppe Perri, direttore del Consorzio di tutela dell’Olio di Calabria Igp; Mario Reda, agronomo; Enzo Monaco, presidente dell’Accademia del Peperoncino e Guglielmo Gigliotti, enogastronomo.

Dopo gli interventi, i partecipanti potranno assaporare l’olio e il pane della Calabria e le degustazioni dello chef Vincenzo Grisolia (Vigrì). Una giornata che unisce la ricchezza del patrimonio archeologico con i sapori autentici della tradizione culinaria calabrese.

L’evento “Santa Maria del Cedro nei profumi e nei sapori della Calabria Straordinaria” promette di essere un’occasione unica per immergersi nella cultura, nella storia e nelle delizie gastronomiche della Calabria, celebrando il territorio e la sua straordinaria ricchezza. (rcs)

Intitolazione Palazzo della Cultura a Franco Galiano opportunità per Santa Maria del Cedro e le comunità locali

Di ANGELO ADDUCIHo colto ed apprezzato il gesto del sindaco di Santa Maria del Cedro, avv. Ugo Vetere, di intitolare il Palazzo della Cultura al poeta Franco Galiano. L’ho apprezzato per il significato che ha in sé quella struttura, ma anche per il luogo dove questo è allocata, ovvero di fronte alla Chiesa dello Spirito Santo, in Piazza Don Francesco Gatto. Alcune volte i simboli esprimono significati che difficilmente riusciremmo a esprimere con la sola parola.

Tutta la storia di Santa Maria del Cedro e della cedricoltura moderna è concentrata in questi luoghi. La dedica che il Sindaco e l’intera amministrazione comunale fanno a Franco Galiano non ha soltanto lo scopo di omaggiare questo nostro concittadino, ma ha un significato ed una prospettiva più grande. Egli è già nella storia, lo è per la sua saggezza, per i valori che ha custodito e tramandato, per le sue lectiones magistrales, per i suoi saggi sui pensatori calabresi, per le poesie in vernacolo, per le relazioni che ha intessuto. Per tutto ciò, oggi è conosciuto ed apprezzato sia in Italia che all’estero.

Con questa intitolazione il Sindaco di Santa Maria del Cedro vuole offrire una preziosa opportunità non solo alla propria comunità, ma a tutte le comunità locali. 

Come dicevo, il Professore Galiano è già nella storia, gliel’hanno riconosciuto tutti, dal Presidente Giunta Regionale, Roberto Occhiuto, all’assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Gianluca Gallo, dagli ambasciatori che hanno fatto visita alle nostre comunità, ai rappresentanti istituzionali dell’Ucei. 

A noi tutti, oggi, spetta il compito di cogliere il significato del suo lavoro, come forma di riscatto e di autodeterminazione, perché non ancora completamente spiegato e compiuto. Comprenderlo appieno ci fornirebbe un’importante chiave di lettura dei processi culturali, identitari, artistici e letterari del Meridione.

Franco è stato il poeta e lo scrittore che si è occupato maggiormente del Cedro di Santa Maria del Cedro. Ne era incantato, innamorato ed estasiato, tanto da dedicare la gran parte della sua produzione letteraria, e della sua prolifica attività, alla valorizzazione e promozione di questo frutto divino e identitario, insieme fine e strumento che ha guidato le sue azioni, rappresentando un’opportunità di affrancamento per le nostre comunità, e al tempo stesso un’occasione per rifunzionalizzare la nostra storia e le nostre radici.

La Calabria (e la Riviera dei Cedri) è stata terra di feudi, e quindi di soprusi. La nostra storia, infatti, non è quella che risulta nella storiografia ufficiale. Franco Galiano, continuando nell’opera visionaria di Don Francesco Gatto, ha reso, invece, omaggio alla nostra identità e alle nostre radici, attraverso il valore tangibile dell’universalità del Cedro di Santa Maria del Cedro.

Ma la sua opera fornisce una chiave di lettura ancora più articolata e complessa se posta in relazione con la sua terra: tutto il suo lavoro va inquadrato come un’opportunità offerta alla Riviera dei Cedri di potersi riconoscere come comunità unica ed unita, quella del Cedro; e grazie a questo, di potersi aprire e confrontarsi con il mondo.

Con Franco ho condiviso tanti progetti, diverse battaglie, compresa quella del riconoscimento della certificazione DOP. La passione per il Cedro ci ha spinto, poi, a realizzare insieme molte opere dedicate al “sacro agrume” (come gli piaceva definirlo), tra cui “Il Cedro nella realtà e nel desiderio”, ultima sua fatica realizzata in collaborazione con il Consorzio del Cedro di Calabria, che ad oggi rappresenta la summa degli studi più autorevoli sul Cedro. 

Franco “aveva fame e sete” di dialogare con i giovani, nelle scuole, nelle Università, nei luoghi di cultura. Questo frutto per lui era al contempo fine e strumento di riscatto, ed elemento di dialogo interculturale ed interreligioso, così come è risultato durante il Mediterraneo Cedro Festival, dove questo suo approccio si è pienamente manifestato…mentre lui si congedava.

I giovani di questa terra hanno il diritto-dovere di apprendere dai libri gli insegnamenti lasciati dai grandi Maestri: Manzoni, Leopardi, Pascoli, Foscolo, De Andrè, Guccini e Battisti, ma anche quelli trasmessi da altri grandi Maestri, come Corrado Alvaro, Gioacchino Da Fiore, Franco Galiano ed Otello Profazio, senza dimenticarci di Vittorio Sollazzo, Arturo Biancamano e di Enrico Esposito… così come anche la cultura della tarantella calabrese, che custodisce i tratti distintivi della cultura e delle tradizioni della nostra gente. (aa)

SANTA MARIA DEL CEDRO (CS) – Consorzio del cedro e Officine delle idee lanciano la via del cedro

Il Consorzio del Cedro di Calabria ha partecipato alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico per presentare il progetto “La Via del Cedro di Calabria” non solo come offerta turistica esperienziale ma anche in relazione al prossimo Giubileo 2025, connotandosi, dunque, come un’offerta turistica interculturale e interreligiosa in grado di valorizzare le peculiarità di tutto l’Alto Tirreno Cosentino. Presenti anche il Comune di Santa Maria del Cedro e il Gal Riviera dei Cedri, per promuovere e valorizzare la rete dei siti archeologici presenti sulla Riviera dei Cedri.

Alla conferenza di presentazione, che si è tenuta il 4 novembre 2023, presso la Sala Velia, nell’area archeologica di Paestum, hanno partecipato: Angelo Adduci (Presidente del Consorzio del Cedro di Calabria), Adolfo Rossi (Esperto in processi di internazionalizzazione e attrazione di investimenti), Gianbattista Sollazzo (Resp. comunicazione del Consorzio del Cedro di Calabria ed esperto del cedro nelle fonti storiche). L’incontro è stato moderato da Antonio Blandi (Project Manager di Officine delle Idee), con il quale il Consorzio condivide importanti iniziative di sviluppo turistico e culturale.

La Via del Cedro costituisce l’apice delle strategie che il Consorzio del Cedro di Calabria pone in essere per la tutela del cedro e del paesaggio rurale in cui la cedricoltura insiste, per una valorizzazione integrata delle risorse locali – condivisa e partecipata – e per la promozione di un turismo sostenibile, enogastronomico, interculturale, interreligioso, esperienziale, storico ed archeologico, soprattutto viste le prospettive di crescita socioeconomica strettamente connesse alla Dop Economy – come sottolineato dal presidente Adduci – scaturite dal riconoscimento del cedro di Santa Maria del Cedro come prodotto a marchio Dop.

Un percorso che parte da Santa Maria del Cedro e che percorre la Riviera dei Cedri, e l’Alto Tirreno cosentino, attraversando centri di interesse storico ed archeologico, come l’antica Laos – i cui resti sono visibili all’interno del Parco Archeologico, situato nella frazione di Marcellina – il Castello di Abatemarco – luogo che conserva le tracce del passaggio dal monachesimo basiliano a quello benedettino – oppure l’antico Carcere dell’Impresa – sede del Museo del Cedro – fino ad arrivare al Santuario di San Francesco di Paola, nell’omonimo Comune calabrese, con il quale il Consorzio ha da poco firmato un importante protocollo d’intesa, per la valorizzazione dei luoghi che raccontano storie e tradizioni millenarie di popoli, comunità, culture e religioni differenti.

Un cammino che abbraccia, dunque, numerosi siti dall’elevato potenziale attrattivo, ancora tutto da valorizzare, rivolto ai cultori del turismo sostenibile e agli avventurosi viaggiatori in cerca di esperienze uniche e ricercate, capaci di stupire e meravigliare non solo d’estate ma in ogni periodo dell’anno.
L’incontro si è concluso con l’invito da parte degli organizzatori a visitare la Riviera dei Cedri, una terra accogliente permeata dal profumo gentile soave del cedro, sacro mêlon dell’Eden e simbolo di pace e di confronto interculturale. (rcs)

La Via del Cedro di Calabria alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum

Il Consorzio del Cedro di Calabria sarà presente a Paestum alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico per presentare il progetto “La Via del Cedro di Calabria” non solo come offerta turistica esperienziale ma anche in relazione al Giubileo 2025, connotandosi quindi come offerta turistica interculturale e interreligiosa in grado di valorizzare tutta l’area del Tirreno Cosentino.

Alla conferenza di presentazione, che si terrà il 4 novembre 2023 presso la Sala Velia a partire dalle ore 16,30, parteciperanno: Angelo Adduci – Presidente del Consorzio del Cedro di Calabria, Domenico Amoroso – Direttore del Gal Riviera dei Cedri, Adolfo Rossi – Esperto in Processi di Internazionalizzazione e Attrazione di Investimenti, Giambattista Sollazzo – Responsabile Comunicazione Consorzio del Cedro di Calabria. L’incontro sarà moderato da Antonio Blandi – Project Manager di Officine delle Idee.

La Via del Cedro di Calabria costituisce l’apice delle strategie che il Consorzio del Cedro di Calabria pone in essere per la tutela del cedro e del paesaggio rurale in cui insiste la cedricoltura, per una valorizzazione integrata delle risorse turistiche e culturali, condivisa e partecipata e per la promozione di un turismo sostenibile, interculturale, interreligioso, esperienziale, storico e archeologico.

Un percorso che parte da Santa Maria del Cedro e percorre la Riviera dei Cedri e il Tirreno cosentino attraversando centri storici, antichi insediamenti archeologici, vallate per incontrare popoli, comunità, culture, religioni, storie e personaggi.

Un percorso caratterizzato da numerosi siti d’interesse religioso, spirituale, storico, architettonico, culturale e naturalistico ad elevato potenziale attrattivo, ancora tutto da valorizzare, per moderni pellegrini, cultori del turismo sostenibile e avventurosi viaggiatori. (rcs)

Successo per la Festa della raccolta del Cedro

Si è concluso, con successo, a Santa Maria del Cedro, la Festa della raccolta del Cedro. La manifestazione è stata il proseguio del Mediterraneo Cedro Festival, organizzato lo scorso mese di settembre, e come un’occasione per ricordare Don Francesco Gatto, Parroco della Comunità e primo Presidente della Cooperativa del Cedro Tuvcat, e Franco Galiano, fondatore e Presidente dell’Accademia Internazionale del Cedro, che hanno dedicato la loro intera vita alla promozione degli aspetti culturali legati a questo frutto, sacro per le comunità ebraiche di tutto il mondo. Mi lega a loro una visione condivisa della cedricoltura.

L’incontro si è svolto nella splendida Piazza Casale, cuore pulsante del centro storico, dove la cedricoltura rappresenta da sempre una colonna portante dell’identità culturale e sociale del territorio. Gruppi numerosi hanno preso parte alle iniziative, tra le quali ricordiamo le visite guidate al Museo del Cedro, le degustazioni di prodotti artigianali e tradizionali, realizzati dai Maestri della Via del Cedro e dalle “cultrici della materia” del vicino Comune di Buonvicino, sotto l’egida del sindaco Angela Barbieri, i tour esperienziali nelle cedriere, e i laboratori didattici rivolti agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado. A queste ultime abbiamo rivolto un’attenzione particolare perchè sono l’anello di congiunzione tra il presente ed il futuro di questa risorsa locale, in quanto rappresenta un volano straordinario per cultura e turismo, per le sue implicazioni economiche, ma anche per il suo significato simbolico.

Molti visitatori, incuriositi proprio dagli aspetti speculari del Cedro, ci hanno raggiunto per scoprire questo rinomato frutto calabrese, e per fare un tuffo nella nostra storia e nelle nostre tradizioni, avendo modo di scoprire gli impieghi variegati del Cedro sul nostro territorio le tecniche agronomiche tipiche di lavorazione adottate dai nostri cedricoltori, che abilmente, e con amore incondizionato, si tramandano da generazione in generazione.

L’evento ha avuto anche una notevole importanza sotto il profilo spirituale, come ha sottolineato nel suo intervento il Vescovo della Diocesi di San Marco Argentano – Scalea, Monsignor Stefano Rega, il quale ha ricordato come il Cedro, simbolo di pace e di confronto interculturale, abbia un valore ancora più forte in un momento storico in cui gli equilibri sono precari, e dunque la pace deve diventare prerogativa e obiettivo comune, non solo per noi stessi, ma per poter gettare le basi di un mondo migliore, per le generazioni future.

«Dietro ogni cosa bella – ha concluso Mons. Rega, rivolgendosi ai cedricoltori e agli organizzatori – c’è sempre tanto lavoro, come quello encomiabile che voi fate anche al servizio dei nostri fratelli ebrei».

Il momento più significativo della festa è stato senza dubbio la preghiera e la benedizione del raccolto, guidate con solennità da Mons. Rega e dal Sindaco di Santa Maria del Cedro, Ugo Vetere, affiancati dai sindaci della Riviera e dai Parroci Don Fiorino Imperio, Don Gaetano De Fino e Don Giuseppe Fazio. Un momento carico di emozioni e spiritualità, che ha visto la partecipazione attiva dei bambini e dei nonni della comunità, in un simbolico “passaggio di testimone” generazionale.

Il momento è stato impreziosito ulteriormente dalla preghiera in versi di Francesca Mazza, Pres. dell’Ass. Casa La Grande Bellezza, la quale ha voluto omaggiare il lavoro dei cedricoltori, e in particolare delle cedricoltrici, che con la loro maestria e con il loro amore, preservano i valori autentici della famiglia e della tradizione cedricola di Santa Maria del Cedro e della Riviera. 

Grazie all’impegno di tutti gli organizzatori, del Sindaco di Santa Maria del Cedro, avv. Ugo Vetere, dell’assessore regionale Gianluca Gallo, del Pres. BCC Mediocrati Nicola Paldino e del direttore Minniti, del GAL Riviera dei Cedri, della Pres. Confagricoltura Cosenza, dott.ssa Paola Granata, del Resp. dei processi di internazionalizzazione, dott. Adolfo Rossi, del Resp. della Comunicazione, dott. Gianbattista Sollazzo, delle guide del Museo del Cedro, Angela De Franco e Consuelo Rizzo, e dei collaboratori tutti, la Festa della raccolta del Cedro si è confermata come un evento atteso di grande valore culturale e sociale, capace di rafforzare il senso di appartenenza e l’orgoglio di una comunità che, nonostante i ritmi incalzanti della modernità, e le sfide del presente, continua a credere e a investire nel proprio patrimonio agricolo, culturale ed umano.

Ringrazio i nostri ospiti, i cedricoltori e tutti coloro che hanno preso parte all’iniziativa, consapevole che non mi è possibile in questa sede ringraziare ciascuno di loro. Ringrazio Antonio Blandi e Fausta Comite (Officine delle Idee) per aver organizzato un fantastico press tour, Italo Antonucci, Commiss. Consorzio di Bonifica Valle Lao, gli amici del Centro anziani di Santa Maria del Cedro, la banda musicale G. Verdi di S. Maria del Cedro, il Gruppo Folklorico di Castrovillari, il Sindaco di Santa Domenica Talao, Alfredo Lucchesi, per aver messo a disposizione dell’organizzazione gli abiti tradizionali del territorio; il Sindaco di Orsomarso, Alberto Bottone, e il Consigliere Biagio Russo, il Vicesindaco del Comune di Belvedere Marittimo e i Sindaci dell’Alto Tirreno Cosentino.

I giornalisti, per il contributo alla divulgazione, Franca Chiarelli, Luigi Salsini, Francesco Iacono, Nicoletta Toselli, Alfredo Pagano, Antonio Verri e Francesco Iacono. Il prof. Franco Picerno e Annarita Miraglia (Bar-Gelateria il Melograno), il Mhm Giuseppe Conte, Alessia Adduci, Giuseppe Sarubbi (Sarubbi Delizie per il Palato), Claudia Stamile (Stuzzicherie di Calabria), Maria Maddalena Adduci, Santino Cirelli, Anna Di Giorno, Gino Barone (Pasticceria Aronne), Biofattoria e Geoparco Viggiano, Mascia Marini (BATICOS), per aver contribuito attivamente alla realizzazione della manifestazione; la Cooperativa Viticoltori di Verbicaro, l’Azienda Agrituristica biologica Villa Cirimarco e l’Azienda Agrituristica Bonicose; Eugenio Magurno, Pino Lo Tufo e Mery Casella (MC Social Marketing) per il servizio fotografico. (rcs)

 

Altre location bellissime, in Calabria, per le riprese del docufilm Menorah Esodo 25

Continuano a ritmo serrato le riprese del docufilm “Menorah Esodo 25” scritto e diretto da Gianfranco Confessore e prodotto da “Visualia-Produzioni Cinematografiche”, il cui presidente è Attilio Russo e “Tempi Moderni European Film Association” del presidente Ermanno Reda, con il contributo fondamentale della Calabria Film Commission. Cresce l’attesa intorno al progetto ed alla possibilità di vedere sul grande schermo scene realizzate in Calabria con una storia tutta da scoprire.

Altre location e ambientazioni, meravigliose, sono state interessate dalla troupe nei giorni scorsi. La prima location straordinaria è quella del quartiere ebraico della Città di Castrovillari (Cs). Attori e produzione sono rimasti colpiti dai resti di un affresco che ritrae una Menorah. «Gli amici Ines Ferrante e Gianni Caligiuri De Marco ci hanno guidato in questo posto magnifico. Qui ambientiamo tre delle scene più importanti del film», hanno assicurato Reda e Confessore, insieme ad Alberto Celestino, aiuto alla regia e Pierandra Dotto, direttore alle camere.

Poi, tutti in studio, per il girato in green screen con gli effetti particellari e la modellazione tridimensionale del deserto. «Siamo particolarmente affascinati dalla intensa interpretazione di Mosè (Ermanno Reda) e Sephora (Jeisy Ortiz) ed abbiamo la sensazione di percorrere il giusto sentiero. Si credo di poterlo davvero affermare: vi porteremo in un mondo straordinario», ha voluto ribadire il regista sui social. Doveroso ringraziare chi ha realizzato i costumi (Accademia New Style di Franca Trozzo), Cgi e Stampa 3D Efod (Massimiliano Castiglione), green screen (Arti Blu Academy di Barbara Pasqua Acting Coach), makeup artist (Moema Academy di Giada Falcone), gioiello Sephora (Gerardo Sacco).

Un’altra importante location, infine, arricchisce la produzione filmica MenorahEsodo25. Il Museo del Cedro (Santa Maria del Cedro – Cs); luogo in cui si celebra la storia del frutto ed il suo profondo legame con il culto mistico della religione ebraica. «Il presidente del Consorzio del Cedro di Calabria, Angelo Adduci, ci ha raccontato una storia meravigliosa», fanno sapere i protagonisti. «Siamo pienamente soddisfatti del lavoro che prosegue velocemente. Così come siamo realmente affascinati dalle interpretazioni, intensissime, di Mosè (Reda) e della consorte, Sephora (Ortiz). E del ruolo incredibile di Giovanni l’Evangelista, interpretato dall’attrice Caterina Misasi, che emoziona e lascia senza parole. Senza dimenticare, anche, Alarico che nelle scene girate in precedenza ha entusiasmato tutti noi», dicono dalla produzione. (rcs)

SANTA MARIA DEL CEDRO (CS) – Dal 21 al 29 ottobre la Festa della raccolta del cedro

Si terrà dal 21 al 29 ottobre 2023, a Santa Maria del Cedro, la Festa della raccolta del Cedro, organizzata con passione dal Consorzio del Cedro di Calabria in collaborazione con il Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria, il Comune di Santa Maria del Cedro, Confagricoltura, la Bcc Mediocrati, il Gal Riviera dei Cedri e l’Associazione Casa La Grande Bellezza. Questa festa si configura come un incrocio di storie e culture differenti che uniscono tradizioni millenarie che si coniugano con la modernità del presente.

Il fulcro di questa celebrazione è il Museo del Cedro, un luogo dove le pareti affrescate e le collezioni artistiche raccontano la storia millenaria del Cedro, in un treccio di storie e culture di diverse epoche. Questo frutto identitario calabrese, sacro per le comunità ebraiche di tutto il mondo, è infatti utilizzato come elemento simbolico durante Sukkot, una delle principali ricorrenze del calendario ebraico che celebra, nel suo carattere contadino, l’essere umano e la gioia per il lavoro compiuto, per indicare che tutto questo bene deriva certo dalla nostra opera, ma che è anche un dono di Dio agli uomini.

La Festa della Raccolta del Cedro si pone in continuità con la festività di Sukkot, fungendo da ponte tra la cultura calabrese e quella ebraica. Al Museo del Cedro, i visitatori potranno vedere come questa ricorrenza tradizionale si intrecci con la cultura locale, in un percorso agro-mistico-sensoriale.

Inoltre, sono stati ideati per l’occasione laboratori e uscite didattiche per dare alle scuole la possibilità di accompagnare i loro studenti al Museo del Cedro, per un’immersione nella storia e nelle tradizioni della nostra regione. Le attività educative sono state progettate con l’intento di coinvolgere attivamente i ragazzi e favorire, al contempo, la riscoperta di antiche tradizioni e valori che caratterizzano la Calabria, generando un senso di appartenenza al territorio.

Il 29 ottobre, a partire dalle ore 15.30, il centro storico di Santa Maria del Cedro si animerà con gli odori e i sapori del Cedro che riempiono l’aria; con le animazioni artistiche, le degustazioni di prodotti tipici, le fresche cedrate, le granite artigianali e le immancabili crespelle fatte a mano, accompagnate dall’ottimo vino locale. Sarà un momento speciale in cui le persone si uniranno per condividere la gioia e la gratitudine per la terra che li ha nutriti per generazioni.

Artisti di strada suoneranno e danzeranno nell’antico Casale di Cipollina (oggi Santa Maria del Cedro), creando uno spettacolo affascinante per adulti e ragazzi. I Maestri della Via del Cedro di Calabria, poi, ispirati da questo nobile frutto, mescoleranno sapientemente tradizione e innovazione, in un momento in cui le storie e le culture si fondono in una sinfonia di gusti, suoni e colori.

La Festa della Raccolta del Cedro di Santa Maria del Cedro è una dimostrazione di come le tradizioni possano vivere in armonia con il mondo moderno, rendendo omaggio alla madre-terra, che generosa che ha reso possibile tutto ciò che vogliamo raccontare. È un evento che celebra l’importanza di un frutto unico al mondo, che da millenni unisce donne e uomini appartenenti a culture diverse. Un tributo alla storia, alla cultura e al lavoro dei cedricoltori della Riviera che lo hanno coltivato, lo coltivano e continueranno a farlo con amore e dedizione, oggi e per le generazioni a venire. (rcs)

Addio al poeta e scrittore Franco Galliano, cultore del cedro

Era ricoverato in una casa di cura a Belvedere Marittimo Franco Galliano che si è spento ieri all’età di 75 anni. Gravemente malato da tempo, lo scrittore e poeta è stato fondatore e presidente dell’Accademia internazionale del cedro. Proprio al cedro Galliano aveva dedicato gran parte della sua produzione letteraria ed era stato componente del Comitato Unesco della Regione. In più è stato, per tanti anni, docente del liceo “Metastasio” di Scalea.

«Sono profondamente addolorato per la scomparsa dello scrittore, saggista e poeta Franco Galiano. La triste notizia ci ha colti di sorpresa. E pensare che solo qualche mese addietro avevo avuto il piacere di premiarlo nella Sala Quintieri del Teatro Rendano in occasione della presentazione del suo ultimo libro, “Epifania Mediterranea”, per iniziativa della commissione cultura di Palazzo dei Bruzi, presieduta da Mimmo Frammartino». Lo afferma il sindaco di Cosenza Franz Caruso nell’apprendere della scomparsa, avvenuta ieri, dell’intellettuale di Santa Maria del Cedro, Franco Galiano.

«Con Franco Galiano – sottolinea Franz Caruso – scompare una figura particolarmente poliedrica, nella quale convivevano molteplici aspetti: lo scrittore, il saggista, il poeta, ma anche l’autore di opere per il teatro. Persona di innegabile cultura, molto legato alla sua terra, si impegnò incessantemente anche nell’opera di divulgazione del cedro, eccellenza e grande risorsa della sua terra d’origine, divenendo Presidente dell’Accademia Internazionale del Cedro. In questa veste contribuì notevolmente alla promozione e alla diffusione del cedro calabrese all’estero, divenendone autentico ambasciatore. La produzione letteraria e poetica come quella di divulgatore del cedro – ha aggiunto Franz Caruso – non devono essere tenute disgiunte, però, dall’impegno che Franco Galiano seppe profondere in politica. Socialista della prima ora – ha detto ancora Franz Caruso – Franco fu dirigente provinciale del Psi ed esponente di quell’ala sinistra che si richiamava alle posizioni di Pino Iacino, tant’è che con lo stesso Iacino abbiamo assistito al Rendano alla presentazione dell’ultimo libro di Galiano. Nel partito diede un contributo importante, di spessore. Una militanza attiva che ebbe modo di estrinsecarsi in un periodo nel quale nelle sezioni il confronto era sì acceso e serrato, ma sempre improntato al rispetto».

Il sindaco ha poi indirizzato le sue più sentite condoglianze e quelle dell’amministrazione comunale ai familiari di Franco Galiano. (rcs)

SANTA MARIA DEL CEDRO (CS) – Incontro sul Turismo con Valentina Boschetto Doorly

Il percorso intrapreso dal Bio-Distretto Baticòs, una delle realtà territoriali più attive del Tirreno Cosentino, vede nella strategia del ‘turismo di prossimità’ un’azione di forza e, dopo un anno e mezzo, termina il primo ciclo degli appuntamenti dedicato all’argomento, con un incontro di particolare rilevanza.

Mercoledì 19, infatti, a chiudere le iniziative, che hanno visto coinvolti interi territori, borghi storici, aziende agricole e strutture ricettive, l’incontro con Valentina Boschetto Doorly, considerata una delle massime esperte nel settore del Turismo e dell’Ospitalità. Vincitrice di premi in marketing internazionale, si occupa di megatrend e del loro impatto sistemico sull’evoluzione delle nostre società, scrive per svariate riviste di settore di respiro internazionale ed è autrice di due testi di successo sul tema e sull’impatto nel settore turistico. L’ultimo, «La terra chiama. Il nostro futuro lontano dalle città» (Ed. Il Saggiatore), sarà il filo conduttore della giornata voluta fortemente da Baticòs, con il sostegno dell’Unpli Cosenza e con il patrocinio del Gal “Riviera dei Cedri”.

La rete aderente all’associazione, che ha promosso anche il Distretto del Cibo “Biofiliere dell’Alto Tirreno Cosentino”, ha tra le sue finalità la promozione dell’Agro-ecologia e la creazione di un modello di sviluppo eco-sostenibile per il territorio dell’Alto Tirreno Cosentino, sostenendo il metodo biologico in agricoltura e nell’allevamento, tutelando e valorizzando il patrimonio culturale, con particolare riferimento alla biodiversità, al paesaggio e alle sue tradizioni.

L’incontro, che si terrà a Palazzo Marino – Carcere Delle Imprese di Santa Maria del Cedro e moderato dalla giornalista Fabrizia Arcuri, vedrà la partecipazione attiva di molte delle realtà che hanno sposato le iniziative del Bio-distretto e delle aziende sia agroalimentari sia del settore ricettivo del comprensorio, che avranno modo di confrontarsi in un dibattito aperto con la manager di multinazionali globali e di consorzi territoriali, con l’Unione Europea e con enti nazionali di promozione turistica, Boschetto Doorly.

Fil rouge la necessità di riportare l’agricoltura al centro della vita e dello sviluppo socio – economico dei territori, tema che la Doorly condensa e struttura nelle pagine del suo testo che parla e anela ad un mondo de-globalizzato con una spinta in avanti verso una autarchia ecologica che investe non soltanto l’ambiente ma anche le persone che assumono senso e significato e si muovono verso quello che lei, più volte ha definito, la “macchina della felicità”, e il turismo è uno di questi. In fondo, «Viaggiare ristabilisce l’armonia originale che un tempo esisteva tra l’uomo e l’universo» (Anatole France). (rcs)