Continua a raccogliere ampi consensi il libro scritto dal direttore di Calabria.Live Santo Strati “Calabria Italia” presentato durante due iniziative organizzate dai Rotary Club di Nicotera Medma, Gioia Tauro e Polistena.
Calabria Italia è un’opera che racchiude la storia della Calabria, con tutte le sue innumerevoli risorse e con la evidenziazione delle tante criticità che l’hanno resa fragile e posta negli ultimi posti di tutte le classifiche nazionali. Uno spaccato molto interessante che, però, non può non segnalare che, dinnanzi alle imponenti risorse storiche, ambientali, culturali, gastronomiche, naturali, il territorio si ritrova in condizioni di evidente degrado e di una palese povertà economica, occupazionale e, principalmente, istruttiva e formativa.
I Rotary Club di Gioia Tauro, Nicotera Medma e Polistena, con i presidenti Domenico Infantino, Carlo Capria e Salvatore Auddino, hanno voluto commentare e riflettere su tale opera, realizzando degli importanti incontri: il primo, nella sala comunale di Limbadi, con la presenza del sindaco, Leo Mercuri, della presidente dell’Inner Wheel, Piera Mobrici, della prof. Assunta Carrà, dell’assistente del Governatore del Distretto 2102, Giovanni Porcelli. Il secondo, in Polistena, presso il Salone degli Specchi, con la partecipazione del sindaco Michele Tripodi, degli studenti dell’Istituto “Liceo Giuseppe Rechichi” e del suo delegato Vitoantonio Cardone e dell’assistente del Governatore Gaetano Vaccari.
Alla presenza dell’autore Santo Strati e con la moderazione di Giacomo Francesco Saccomanno, segretario del Rc di Nicotera Medma, le due manifestazioni, molto partecipate, hanno coinvolto i presenti che hanno rivolto all’autore moltissime domande per cercare di comprendere, principalmente, la possibilità di invertire la rotta negativa attuale. Molti i temi trattati e molte le risposte da parte dell’autore Santo Strati e dei relatori. Alla fine, però, il tema è stato incentrato su, da una parte, una burocrazia che strozza l’innovazione e la crescita e, dall’altra, una mediocrità della classe dirigente che non è riuscita, negli ultimi 50 anni, a imporre un modello di crescita e di sviluppo della Calabria.
Un’accusa evidente che ha messo in luce di come un territorio non potrà mai migliorare se a gestirlo sia una classe politica mediocre e incapace di affrontare i tanti problemi esistenti. Soltanto, con il sostegno dei visionari che cercano di migliorare la propria terra e con l’entusiasmo di tanti giovani, la Calabria, forse, potrà trovare un momento di ribellione e rinascita che potrebbe renderla la “California dell’Europa”. Ma, per fare questo ci vogliono persone di cultura, che pensano ad una politica vera e di sostegno del territorio e non, invece, di rafforzamento del proprio consenso elettorale a volte, anche, con tanta spregiudicatezza e tante anomalie. (rrc)