A Serrastretta successo per il progetto per valorizzare le aree a rischio di spopolamento

Ha riscosso grande entusiasmo e partecipazione, nella frazione di Accaria a Serrastretta, il progetto “A Serrastretta”, che mira a diffondere i valori della Cultura, Recupero dell’Appartenenza Locale, Legalità, Accoglienza e Integrazione.

Il progetto è realizzato dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Muraca, insieme alla Cooperativa Sociale Futura, partner progettuale dell’Ente, nell’ambito dell’iniziativa “La riqualificazione dell’ex asilo di Accaria”, inserito nel Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate-DPCM 15 ottobre 2015, finanziato dal Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Tante le attività partite dal 15 luglio scorso e che si concluderanno il prossimo 15 novembre, registrando grande entusiasmo tra i residenti: assistenza domiciliare per anziani e disabili; percorsi informativi e formativi lavorativi per giovani che hanno compiuto la maggiore età, valorizzando alcune peculiarità del territorio, come la lavorazione del legno; sportello di ascolto; cineforum; laboratori ludico-ricreativi. Previsti anche dei finanziamenti per la nascita di attività imprenditoriali e l’avvio di tirocini professionali.

Un lavoro che sta dando innumerevoli soddisfazioni, in termini di riscontro e partecipazione, e in continua evoluzione. Dal progetto “A Serrastretta”, infatti, è nato l’Accaria Festival: una serie di eventi che puntano a valorizzare la comunità, creando momenti di riflessione, confronto e condivisione, riaccendendo il senso di orgoglio e di appartenenza alla propria Terra.

Il 2 ottobre, nella sede della ex scuola elementare di Accaria, gli studenti dei plessi scolastici limitrofi, grazie alla collaborazione del dirigente scolastico, Antonio Caligiuri, hanno incontrato Riccardo Camarda, motivatore e formatore e Stefano Rossi, psicopedagogista. Entrambi si sono rivolti ai ragazzi evidenziando quanto sia importante credere nel proprio valore, nelle passioni, cercando di creare una generazione empatica in grado di ascoltare e comprendere gli altri.

Il 4 ottobre, invece, un appuntamento dedicato al tema della legalità con gli interventi di Camillo Falvo, procuratore di Vibo; Marisa Manzini, sostituto procuratore generale di Catanzaro; Antonio Cannone, giornalista e scrittore; don Giacomo Panizza, fondatore comunità Progetto Sud; Sergio Gaglianese fondatore e presidente de La Tazzina della Legalità. I giovani presenti hanno colpito per i loro commenti sul tema e l’attenzione prestata dinanzi alle parole dei relatori che hanno sottolineato come la legalità sia sinonimo di rispetto verso chi si ha di fronte e il valore prezioso del progetto che sprona ad alimentare una sana coscienza critica nelle nuove generazioni.

Ha destato grande interesse il caso sollevato dall’avvocato penalista Claudia Conidi che ha raccolto le dichiarazioni di un suo assistito, vittima di estorsione e oggi testimone di giustizia. La vicenda verrà analizzata e discussa tra i banchi di scuola, come prossimo appuntamento del progetto, proposto e accolto con curiosità e attenzione dagli alunni.

Gran finale il 5 ottobre, sempre ad Accaria, in piazza, dove è stato raccontata l’iniziativa, alla presenza del primo cittadino di Serrastretta e dei referenti della Cooperativa Futura e, in occasione della festa patronale, si è tenuta l’attesa esibizione dello storico gruppo dei Matia Bazar. (rcz)

SERRASTRETTA (CZ) – Graziella Catozza fa visita alla rabbina Barbara Irit Aiello

Mondi religiosi si incontrano. Graziella Catozza, presidente del cda Calabria Odv nonché responsabile calabrese del Movimento Laudato Sì, ha incontrato la rabbina Barbara Irit Aiello nella sinagoga di Serrastretta. «Si è trattato di una proficua occasione di confronto e di dialogo interreligioso – sottolinea la presidente Catozza – che vede impegnati ebrei e cattolici nel lavorare insieme per la pace. Viviamo tempi difficilissimi segnati da conflitti cruenti come la guerra in Ucraina e nella Terra Santa».

«Oggi più che mai – rimarca la responsabile regionale del Movimento Laudato Sì – dobbiamo costruire ponti e non muri, dobbiamo essere pronti a rinunciare al nostro egoismo ed applicarci ad agire per il bene degli altri, il bene di tutta la comunità».

Graziella Catozza e Barbara Aiello si sono anche soffermate a parlare di pari opportunità nell’ebraismo ricordando Ester, una delle figure femminili dell’Antico Testamento. Ester è la donna che libera il suo popolo dal genocidio, motivata da una grande fede e da un coraggio indomito misto a prudenza ed obbedienza. Nella tradizione ebraica è vista anche come ‘strumento’ della volontà divina per la salvezza del popolo ebraico. Una figura decisamente emblematica di cui ci sarebbe bisogno anche oggi per “far ragionare” i potenti della Terra e per ordinare quel “cessate il fuoco”, nei paesi dilaniati dalle guerre, che Papa Francesco ripete da sempre.

Nel corso dell’incontro Graziella Catozza ha ricordato che il Movimento Laudato Sì ha «una mission molto ambiziosa che è quella di cercare di coinvolgere il mondo cattolico e non solo, al fine di lavorare insieme per la cura della nostra casa comune, madre Terra. Si vuole contribuire in maniera sinergica e propositiva alla conquista della pace contro ogni conflitto, contro l’uso indiscriminato delle armi che si traduce in morte e distruzione non solo per le popolazioni ma anche per la salute del pianeta».

Il Movimento Laudato Sì, nato nel 2015 per volontà di Papa Francesco, è attualmente diffuso in tutto il mondo con centinaia di organizzazioni territoriali e migliaia di rappresentanti; il suo messaggio è, dunque, continuamente promosso a livello globale.

La referente calabrese del movimento ha evidenziato: «Sebbene le grandi cause abbiano bisogno di molte persone e risorse per avere successo, la buona notizia è che ci sono molte persone straordinarie, talentuose e impegnate che vogliono diventare volontari e contribuire alla nostra missione».

Barbara Irit Aiello è nata a Pittsburgh in Pennsylvania ma è ormai calabrese d’adozione. Infatti, da diversi anni si è stabilita a Serrastretta, piccolo centro montano dell’hinterland lametino, dove ha fondato la sinagoga Ner Tamid ( Luce eterna), unica nel Sud Italia. In questo antico borgo incastonato fra le montagne, la rabbina ha ritrovato le sue radici familiari: i luoghi e le tradizioni dei suoi avi che da Serrastretta sono emigrati in America nei primi anni del Novecento.

Rabbi Barbara ha voluto realizzare il luogo di culto perché nel Meridione d’Italia ed in particolare in Calabria, gli Ebrei hanno lasciato delle tracce importanti in quanto sono stati protagonisti della storia per secoli, nonostante le continue persecuzioni subite.

Pur mantenendo gli usi e i riti dell’ebraismo progressivo di cui fa parte, la rabbina ha instaurato e continua a mantenere un significativo dialogo con le istituzioni locali e con i rappresentanti della Chiesa cattolica. Diverse volte Rabbi Barbara ha organizzato iniziative di condivisione col sacerdote della comunità di Serrastretta invitando anche gli amministratori locali. Momenti di preghiera e di meditazione comunitaria volti alla difesa di principi e valori comuni come la pace, la giustizia; prese di posizione nette contro la violenza di ogni genere, contro le guerre che affliggono il pianeta e che l’incontro col Movimento Laudato Sì e col Cda Calabria Odv rafforza e ribadisce in piena consapevolezza. (rcz)

SERRASTRETTA (CZ) – Nel ricordo di Dalida per arrivare alle prefinali nazionali del Cantagiro

Davvero una serata di alta qualità artistica quella svoltasi a Serrastretta, primo appuntamento della manifestazione artistico-musicale “Dalida la Voce ed il Volto di Serrastretta”, ricompreso nel più ampio progetto integrato “Serrastretta il borgo della Sedia… la terra di Dalida”, ideato dall’ente comunale nell’ambito del Bando Borghi 2018, finanziato dalla Regione Calabria per la valorizzazione turistica e culturale dei Borghi della Calabria.

Tanti bravi giovani cantanti sul prestigioso palco del Cantagiro, storica kermesse della musica nazionale del patron Enzo de Carlo presente all’evento, con lo spettacolo “Nuove Voci per Dalida” realizzato a cura dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Muraca, in collaborazione con l’Associazione “Dalida” di Serrastretta, che da anni si impegna per tenere alto il ricordo dell’artista.

Un progetto che nasce dalla volontà di creare, nel nome di Dalida, un percorso formativo e di valorizzazione di giovani aspiranti cantanti calabresi, dando loro la concreta possibilità di avvicinarsi alla realtà artistico-musicale.

L’evento, condotto da Antonio Stagliano e Giusy Mercury, ha visto l’applaudita esibizione della cantautrice calabrese Antea, che ha reinterpretato magnificamente le canzoni più belle di Dalida, creando tante emozioni nel pubblico presente, che ha affollato piazza Pitagora nel cuore del borgo del catanzarese che ha dato i natali ai genitori dell’artista. Il forte legame di Dalida – all’anagrafe Iolanda Cristina Gigliotti – culminato con una visita a Serrastretta, nel 1962, della cantante già diventata diva internazionale, è stata fatta rivivere attraverso svariati video, tratti anche dalle cineteche Rai.

Chiusura d’eccezione con Emanuela Aureli, che ha conquistato il pubblico con una performance di assoluto valore artistico.

«Siamo molto soddisfatti dell’eccellente riuscita della serata – ha affermato il sindaco Antonio Muraca – Abbiamo iniziato alla grande questo primo appuntamento di un progetto più ampio che vedrà, sempre nel nome di Dalida, la realizzazione di un interscambio culturale ed artistico tra giovani cantanti italiani – selezionati attraverso la nota manifestazione Il Cantagiro – e giovani provenienti dalla Francia, paese dove l’artista viveva e in cui si consacrò come una delle cantanti più amate di sempre. Sarà questo un modo per valorizzare il nostro territorio anche in un contesto internazionale facendo leva su un importante attrattore nell’ambito di un ambizioso processo di marketing territoriale, utile a far apprezzare la Calabria in generale ed il territorio Serrastrettese in particolare».

Analoga soddisfazione è stata espressa dal Presidente dell’Associazione “Dalida”, Franco Fazio, e dal patron del Cantagiro, Enzo De Carlo il quale ha annunciato che molti giovani cantanti esibitesi hanno conquistato il passaggio alle prefinali nazionali del Cantagiro del prossimo mese di Settembre. Quindi da Serrastretta a… Fiuggi, nel nome della mitica Dalida. (rcz)

SERRASTRETTA (CZ) – Successo per lo spettacolo “E se poi è vero?” della Compagnia Vercillo

Grande successo, a Serrastretta, per lo spettacolo E se poi è vero… ?, portato in scena dalla Compagnia “G. Vercillo” in occasione dei festeggiamenti in onore di San Giuseppe, celebrati nella frazione di Angoli.

Per scoprire la veridicità della superstizione e la sua capacità di influenzare l’agire quotidiano, il pubblico ha dovuto affrontare le grottesche e comiche vicende di Don Vincenzo e della sua famiglia, che nel dubbio, ha preferito vestire la serata di corni, cornetti, ferri di cavallo e scaccia guai rigorosamente di colore rosso,

Con una suggestiva scenografia, realizzata da uno degli attori, componenti del gruppo, Giuseppe Persico, le scaramanzie popolari, proverbi e massime del passato hanno dettato i tempi della commedia esilarante in due atti, E se poi è vero…?, liberamente tratta da Peppino De Filippo, in vernacolo lametino con la regia di Raffaele Paonessa

Ad Angoli è arrivato l’estro dei Fratelli De Filippo con uno spettacolo contestualizzo dal regista, alla Calabria e proiettato sulla capacità di mantenere la tradizione del vernacolo rilanciandone la straordinaria modernità.

Uno spettacolo incentrato sì sulla superstizione,  ma capace, attraverso la comicità di far riflettere sulla necessità di affrontare alcune tematiche con la lucidità dell’intelletto, limitandone l’influenza e circoscrivendone l’azione al suo essere mera diceria. Accanto alla superstizione, a guidare le fila della trama, è senza dubbio  l’ansia di accumulare ricchezze anche a discapito di sentimenti e valori.

Sul finale però, il capo famiglia, don Vincenzo impersonato da Raffaele Paonessa, con la puntuale morale finale, ha ricordato a sé stesso ed a tutti i presenti, come il dio denaro non sia matrice di felicità ma solo strumento materiale  e che la superstizione sia solo e soltanto una dimensione mentale e non mai, realtà. 

Una serata che ha dunque rallegrato il pubblico guidandone però, la riflessione!

A fine spettacolo è arrivato puntuale il ringraziamento del regista, Raffaele Paonessa che ha, a nome del gruppo, ringraziato il comitato festa e tutti gli organizzatori, non dimenticando don Isaac  e don Emmanuel, per l’ospitalità e per aver concesso loro, di portare avanti la loro missione teatrale  mirata proprio a mantenere viva la tradizione popolare, l’arte teatrale amatoriale e la devozione religiosa.

«Siamo felici – dichiara Paonessa – di poter essere, strumento di promozione territoriale e di tutela della tradizione cristiana, nostro nutrimento ma che è soprattutto caposaldo della nostra identità di cattolici e calabresi. Trasformare una piazza in un teatro credo che sia la piena realizzazione di un’arte che muove dalla passione e non mai, dal denaro».

Appuntamento con la compagnia Vercillo di Lamezia Terme è per il prossimo 4 agosto a Jacurso dove, la notorietà del gelato troverà connubio con la valorizzazione delle eccellenze artistiche ed umane della nostra terra. (rcz)

SERRASTRETTA (CZ) – Autunno letterario, si presenta “L’arazzo Algerino”

Domani pomeriggio, alle 17, alla Biblioteca di Cancello a Serrastretta, si presenta il libro L0arazzo algerino di Antonio Pagliuso.

L’evento è il terzo appuntamento della rassegna Autunno Letterario organizzata dall’associazione Itaca e dal Comune di Serrastretta (sindaco Antonio Muraca) con la direzione artistica della giornalista e scrittrice Daniela Rabia.

Può un pregiudizio indirizzare il corso di una vita? Riaccendersi per bruciare nuove esistenze? Longadonna è un piccolo paese del Sud, un teatro mobile dove le giornate scorrono lente tra le chiacchiere al caffè. Tuttavia, l’apparente serenità del borgo è improvvisamente scossa da un efferato delitto: Polina, la giovane e brillante primogenita dei Lemoine, una famiglia di origini francesi, viene trovata morta nella sua cameretta.

Hanno scritto de “L’arazzo algerino”: “Tra la verità e la bugia può insidiarsi qualcosa che va al di là di ogni ricerca o conferma dell’una o dell’altra, ossia il pregiudizio. Antonio Pagliuso si muove in questo campo, che può tanto restringere l’orizzonte quanto allargarlo a dismisura. E così, tentennando da una parte e dall’altra, senza troppi artifizi letterari, visto che il fatto in sé è sempre incolore e privo d’ogni giudizio formulato aprioristicamente, ci inoltriamo in questo romanzo che non pretende di essere un ‘giallo’, ma un’allegoria sull’ambiguità della ragione umana”.

Pubblicato per la casa editrice Dialoghi la scorsa primavera, “L’arazzo algerino” approda alla Biblioteca del polo di Angoli, Migliuso e Cancello (centri del comune di Serrastretta) dopo varie presentazioni in Calabria, ma anche a Torino – nell’ambito del Salone internazionale del libro – e in Sardegna.

Antonio Pagliuso è caporedattore della rivista culturale “Glicine” e direttore artistico della rassegna “Al vaglio”. L’autore dialogherà con Matteo Scalise, studioso di storia locale. (rcz)

A Serrastretta e Decollatura l’iniziativa “Un albero per il futuro” di Coldiretti Calabria

Il progetto Un albero per il futuro, con la collaborazione di Donne Imprese Calabria, farà tappa domani a Serrastretta e, giovedì 5 maggio, a Decollatura.

La manifestazione rientra nel progetto nazionale triennale di educazione ambientale “Un albero per il futuro” o “tree 4 future” messo in campo dal Ministero della Transizione ecologica con il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità  ed è rivolto ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado con l’obiettivo di avvicinare le nuove generazioni al patrimonio naturale e di biodiversità esistente, evidenziando i valori eco-sostenibilità puntando ad una maggiore qualità ambientale a vantaggio della salute dell’uomo e lo fa con la creazione di un bosco diffuso su tutto il territorio italiano.

Per i Comuni di Serrastretta e Decollatura, promotore del progetto è il Reparto Carabinieri Biodiversità di Catanzaro che in partenariato con Coldiretti  Donne Impresa Calabria, rappresentata dalla dott.ssa Maria Antonietta Mascaro e in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Serrastretta nelle persone del Dirigente Scolastico il dott. Antonio Caligiuri e la referente del progetto la Prof.ssa Raffaella Pascuzzi e con la disponibilità dei sindaci Antonio Muraca e Raffaella Perri, saranno coinvolti circa 450 studenti e saranno messi a dimora nuovi alberi nei rispettivi comuni. Inoltre gli alunni della Secondaria con il supporto del prof. Giuseppe Caruso, metteranno in scena un coinvolgente spettacolo musicale a tema.

Sarà un’occasione per conoscere i tesori naturali, accrescere la biodiversità del nostro Paese e contrastare il riscaldamento globale, ed in questa ottica Carabinieri, Scuola e Comuni troveranno un forte contributo da parte di Coldiretti che della sostenibilità ambientale, dello sviluppo delle aree rurali, della tutela delle biodiversità, del contrasto ai cambiamenti climatici, della lotta allo spreco e alla fame e di molto, molto altro ne ha fatto dei capisaldi,  per portare avanti le attività didattiche che pone in essere quotidianamente,  per ampliare la comunicazione costante di modelli positivi di comportamento miranti alla tutela di diritti e di esercizio di cittadinanza attiva andando così a consolidare un’etica della responsabilità.

SERRASTRETTA (CZ) – Chiuso con successo l’Autunno Letterario

È con Il figlio del mare di Eliana Iorfida che è chiusa la seconda edizione dell’Autunno Letterario, rassegna ideata dall’Associazione Itaca, presieduta da Federica Ricitano, diretta artisticamente dalla giornalista e scrittrice Daniela Rabia, e pienamente supportata dalla nuova amministrazione comunale, guidata dal sindaco Antonio Muraca.

Dopo i saluti istituzionali di un rappresentante dell’associazione Itaca e dell’assessore Domenico Lucia, Daniela Rabia ha introdotto l’incontro passando subito la parola a Elisa Chiriano, insegnante e speaker radiofonica, che ha brillantemente dialogato con l’autrice. Martina Lucia, un’associata, ha letto un brano del volume con enfasi, emozione e trasporto.

«Le parole di Eliana Iorfida sono perle» ha esordito la Chiriano, tracciando una differenza tra l’arte dello scrivere, di cui la Iorfida è padrona, e lo scrivere semplicemente. Poi tante domande sui protagonisti, sulla storia, sulla Calabria, inserite in una riflessione profonda su un testo vincitore ultimamente a Lucca del Premio “Michelangelo Buonarroti”.

La scrittrice si è soffermata sul viaggio intrapreso dalla sua opera, accolta con stupore e attenzione da un numeroso pubblico di lettori. Il messaggio finale del romanzo  è un ritorno al Sud, in una Calabria bagnata dalle acque dello Jonio, che dà il nome al protagonista Jo. Tra mistero, sogno, realtà, vagheggiamento, la trama del testo si snoda in percorsi vari che conducono al centro di una terra calabra, in cui è radicato il senso di radicamento e di appartenenza.

É proprio sul concetto di appartenenza che le due illustri ospiti, Chiriano e Iorfida, dopo ampio e piacevole confronto, hanno chiuso la loro conversazione, aprendo un interessante dibattito col pubblico. Tante le domande e ancor maggiore l’entusiasmo in sala in una biblioteca che si avvia ad essere un fiore all’occhiello calabro e dal giorno dell’Immacolata ha un bel nome “Rita Levi Montalcini”.

Un nome che invita allo studio, alla valorizzazione del ruolo delle donne, all’amore lato sensu, all’impegno costante. Perché come affermava la neurologa, Premio Nobel per la medicina  nel 1986, «Nella vita non bisogna mai rassegnarsi, arrendersi alla mediocrità, bensì uscire da quella zona grigia in cui tutto è abitudine e rassegnazione passiva». (rcz)

SERRASTRETTA (CZ) – Successo per il terzo incontro dell’Autunno Letterario

Successo, a Serrastretta, nella Biblioteca della frazione di Cancello, il terzo appuntamento dell’Autunno Letterario, rassegna ideata dall’Associazione Itaca, presieduta da Federica Ricitano e la direzione artistica della giornalista Daniela Rabia.

Ospiti graditissime dell’incontro sono state Rosalba Baldino, caporedattrice di Ten, con Il sigillo di Francesco (Falco editore) che chiude la sua trilogia dedicata al Santo paolano, Anna Laura Cittadino, Presidente GueCi con Fiabe appese all’albero del mondo (La Caravella editrice) e la poetessa al suo esordio Lovely Silipo con Le pedine della scacchiera (Fondazione Mario Luzi editore).

Tre generi letterari vari, tre diverse età delle scrittrici, tre mondi complementari ed eterogenei che si sono incontrati dinnanzi a un pubblico attento e volitivo per divulgare l’amore per l’arte narrativa e per gli altri. Dopo i saluti istituzionali  della presidentessa di Itaca e del sindaco, la Baldino ha richiamato la sua ispirazione modulata sulla leggerezza calviniana e introdotto con brillantezza espositiva il suo protagonista Amir. La Cittadino ha fatto riferimento alla nascita di GueCi, ai suoi testi, ai premi letterari, alle fiabe e alle favole e all’importanza di parlare di Calabria, concordando con le altre scrittrici sulla necessità di leggere autori e autrici calabresi.

Lovely Silipo, le cui poesie sono state lette da Martina, una ragazza dell’associazione, ha fatto sognare i giovani sul concetto di poesia e di paura il cui contrario, ha chiuso la moderatrice, non è solo il coraggio ma  il superamento di essa stessa, camminando a piccoli passi verso le mete prefissate.

Il partecipatissimo momento letterario è stato gradito da tutti e prelude alla chiusura con un’ultima autrice il cui nome a breve sarà svelato sui canali social unitamente alla data e orario. Se come scrive Garcia Lorca,  “La poesia è follia”, “La scrittura è magia” certamente è emerso in biblioteca. Una magia di cui abbiamo bisogno soprattutto approssimandoci elle feste natalizie di anni pandemici difficili. (rcz)

Poste Italiane dedica a Serrastretta l’annullo filatelico e la cartolina dedicati ai Piccoli Comuni

Poste Italiane ha scelto Serrastretta tra i Comuni, in Calabria, per presentare ai cittadini i temi della filatelia e della scrittura legati alle tradizioni e al patrimonio culturale della comunità.

Per l’evento, che si svolgerà il 6 novembre in occasione del 19° Slalom di Monte Condrò, in collaborazione con l’Associazione culturale sportiva “Dalidà”, alla presenza del sindaco Antonio Muraca e di alcuni rappresentanti aziendali, sono stati realizzati un annullo filatelico e una cartolina, disponibili dalle 15 alle 19 sul corso Giuseppe Garibaldi della cittadina del Reventino. 

Francesco Fazio, presidente dell’Associazione Dalida organizzatrice del 19° Slalom Monte Condrò sottolinea  come iniziative di questo calibro arricchiscano i territori montani e i piccoli borghi, dando così ancora di più onore e memoria a persone illustri come la amata Dalida. L’iniziativa di Serrastretta è parte del programma di impegni per i Comuni italiani con meno di 5mila abitanti, promosso dall’Amministratore Delegato Matteo Del Fante, ed è coerente con la presenza capillare di Poste Italiane sul territorio e con l’attenzione che da sempre l’Azienda riserva alle comunità locali e alle aree meno densamente popolate. 

La realizzazione di tali impegni è consultabile sul sito web www.posteitaliane.it/piccoli-comuni

Il sindaco Antonio Muraca ha espresso la propria soddisfazione per questa iniziativa, «che segna una nuova tappa nel dialogo e nel confronto con Poste Italiane e avvicina ancora di più l’Azienda al territorio, seguendo un percorso fatto di impegni reali, investimenti e opportunità concrete, al servizio della crescita economica e sociale del Paese».

L’iniziativa è coerente con i principi ESG sull’ambiente, il sociale e il governo di impresa che contribuiscono allo sviluppo sostenibile del Paese. (rrm)

 

SERRASTRETTA (CZ) – A Cancello successo per il secondo appuntamento dell’Autunno Letterario

Successo, a Cancello, frazione di Serrastretta, per il secondo appuntamento dell’Autunno Letterario, la rassegna, giunta alla seconda edizione, ideata dall’Associazione Itaca e diretta artisticamente da Daniela Rabia, giornalista e scrittrice.

Nel corso dell’incontro, svoltosi nella Biblioteca, è stato presentato il libro La casa del nonno di Sandro Scoppa, presidente di Confedilizia Calabria ed edito da Rubbettino.

Il testo s’inserisce, come ha ricordato la moderatrice, nella collana Biblioteca della Proprietà, ideata dallo stesso avv. Scoppa, da Giorgio Spaziani Testa, Presidente Confedilizia, da Carlo Lottieri, Professore di filosofia del diritto all’Università di Verona e Florindo Rubbettino, editore.

I primi volumi pubblicati nel 2021, anno di partenza della collana, sono “Controllare gli affitti, distruggere l’economia” e “In nome della proprietà”.

Dopo i saluti dell’appena formatasi, dopo le recenti votazioni, amministrazione comunale, presente nelle persone del vicesindaco e di tanti consiglieri e assessori, e dimostratasi da subito molto vicina alle iniziative della biblioteca, Daniela Rabia ha inquadrato il libro passando la parola al Prof. Alberto Scerbo, Ordinario di filosofia del diritto all’UMG di Catanzaro.

Con una brillante relazione, il docente ha consentito ai tanti ragazzi presenti di approcciarsi all’opera, una cui copia è presente da ieri nella biblioteca. A seguire, l’autore, ha illustrato la nascita del romanzo, si è soffermato su alcuni personaggi principali e ha veicolato, tra l’altro, l’importanza dei valori di libertà e proprietà.

Questa terza pubblicazione della collana, come le precedenti, anche se attraverso un genere letterario insolito e nuovo, vuole diffondere la cultura abitativa e le problematiche inerenti la casa, dacché Confedilizia è l’associazione storica dei proprietari immobiliari. Immenso l’entusiasmo dei giovani di Itaca, già protesi al prossimo appuntamento. (rcz)