SOVERIA MANNELLI (CZ) – Rubbettino organizza il Festival del lavoro nelle Aree interne

Dal 25 al 27 maggio, si terrà a Soveria Mannelli (Catanzaro), la città calabrese sede della casa editrice Rubbettino, la prima edizione del Festival del lavoro nelle Aree interne promosso dall’associazione Respro-Rete di storici per i paesaggi della produzione, dalla Fondazione Appennino ets e, appunto, dalla casa editrice Rubbettino. Il tema di questa prima edizione, inserita all’interno del Festival dello sviluppo sostenibile promosso da Asvis (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), è Il lavoro tra passato e futuro, fragilità e opportunità di un patrimonio nei territori interni dell’Italia contemporanea. Quasi tutti gli eventi avranno luogo presso la sede delle industrie Rubbettino.

La prospettiva del lavoro è centrale per rendere concreto ogni progetto di sviluppo delle aree interne che non sia basato solo ed esclusivamente sul turismo. Per riattivare processi in grado di fermare lo spopolamento e quindi per ridare centralità ai paesi dei territori interni delle Alpi, della dorsale appenninica o di qualsiasi altra area italiana considerata tale, è necessario attingere alle loro caratteristiche, ai loro paesaggi, ad assetti economici e sociali e ad attività produttive da secoli presenti nelle articolazioni di questi territori. Si tratta di recuperare un passato capace di configurarsi come una prospettiva inedita ed originale per il futuro, da declinare, quindi, nella dimensione del mondo contemporaneo; ma si tratta, nello stesso tempo, anche di evitare che le aree interne continuino ad essere oggetto di progetti calati dall’alto, esterni alle loro identità, omologanti e scarsamente efficaci.

Il festival prevede la presenza di oltre ottanta studiosi provenienti da varie istituzioni, fondazioni, università, associazioni, enti che da diversi anni, in Italia, si occupano dei temi del lavoro e delle aree interne e che per la prima volta daranno vita ad un confronto dal forte valore scientifico.

Il dibattito che in questi ultimi anni ha riguardato le aree interne si è concentrato su alcuni temi come lo spopolamento, la definizione stessa di area interna, la contrapposizione tra borgo e paese, l’individuazione di identità e relative rappresentazioni. Nell’ambito delle politiche e delle strategie pensate per il rilancio e lo sviluppo delle aree interne si mette sempre al centro l’economia di questi territori, coniugata con le articolazioni politiche e sociali e con le relazioni che si possono stabilire al loro interno, oppure con altri spazi, compresi i poli metropolitani. In questa riflessione si comprende sempre il lavoro, con particolare attenzione per i giovani, destinatari di specifici interventi.

Negli ultimi anni, però, così come è stata costruita una retorica del borgo montano, è stata elaborata anche una retorica dei giovani, come soggetti principali di attente politiche per il lavoro. Si parla di borghi felici e poi ci si accorge che questi, non solo non esistono, ma è anche difficile da rilanciare; si parla di giovani, ma poi concretamente non solo non si fa nulla per loro, ma nemmeno per tutte quelle persone più anziane espulse dal mercato del lavoro o in pensione.

Ciò che serve, dunque, è l’elaborazione di un’analisi più specifica e puntuale sul tema del lavoro, perché non c’è futuro per le aree interne senza l’individuazione di attività lavorative in grado di innescare solidi processi di crescita e di coinvolgere l’intera popolazione, dai più giovani ai più anziani. È una visione complessiva quella che serve e non settoriale o di genere. Nello stesso tempo, il lavoro non può fare riferimento a schemi generali o modelli standardizzati calati dall’alto, che possono funzionare, secondo le logiche dell’economia globalizzata, in ogni luogo e in tutte le realtà. Purtroppo, ciò è accaduto sia con la Strategia Nazionale Aree Interne, sia con i primi progetti per il Pnrr. È per questo motivo che la prima non ha prodotto gli esiti sperati, mentre il secondo rischia di essere un totale fallimento.

Le aree interne e in particolare gli spazi appenninici, hanno bisogno di interventi mirati e del tutto alternativi alle dinamiche dei modelli economici dominanti, basati su un concetto di sviluppo continuo e sul consumismo. Il lavoro deve essere declinato all’interno delle comunità appenniniche, tenendo conto delle loro caratteristiche, della loro cultura, del paesaggio e di un ambiente naturale da tutelare e valorizzare al tempo stesso. Tutto ciò significa tornare ad una vera, concreta e sincera pianificazione con dei programmi a lungo termine, attivando dal basso dei percorsi credibili, proposti da singoli paesi e territori mediante un solido processo di partecipazione.

Contemporaneamente, si rende indispensabile anche l’individuazione, nell’ambito del complesso e delicato dibattito sulle autonomie, di nuove realtà amministrative più omogenee in riferimento agli spazi montani, che vadano a riunire, rendendo ogni azione più forte e concreta, ciò che è stato separato dal punto di vista geografico da artificiosi confini regionali. È solo in questo modo che i paesi dell’Appennino potranno essere dotati di tutti i servizi sociali, culturali, sanitari e di tutte quelle infrastrutture di cui hanno bisogno.

Per andare in queste direzioni, con una visione dell’Appennino che sia meno teorica e distante dalla realtà effettiva, si devono cogliere quelle intime relazioni che lo hanno definito nel tempo. È necessario, cioè, fare riferimento alla sua storia. Allo stesso modo, anche per ragionare intorno al tema del lavoro, guardando al futuro delle aree interne nel loro insieme, è importante partire dalla loro storia plurisecolare e dai loro caratteri originari, così come essi si sono strutturati dal medioevo in poi. In definitiva, serve un’analisi che permetta di stabilire un collegamento, un ponte, tra i lavori del passato e quelli di un possibile futuro.

Gli eventi del festival saranno trasmessi sulla pagina Facebook Rubbettino (https://www.facebook.com/RubbettinoEditore) e su quella YouTube (https://www.youtube.com/@RubbettinoEditore). (rcz)

SOVERIA – Il vescovo Parisi ha presieduto la Messa alla vigilia della Festa della Madonna di Fatima

«La grandezza di Maria sta nella sua umiltà, nel suo servizio ad essere davvero alleata del Signore, Serva del Signore». Così il Vescovo, monsignor Serafino Parisi, presiedendo la Santa Messa nel Santuario Diocesano Nostra Signora di Fatima in Soveria Mannelli, alla presenza di numerosi fedeli e dei sindaci del Reventino.

«La Vergine di Nazareth, Maria, la Madre del Signore che con il suo sì ha consegnato la sua vita alla volontà di Dio – ha aggiunto monsignor Parisi alla vigilia della festa della Madonna di Fatima – , ha dato la possibilità al Verbo Eterno, a Gesù Cristo, di entrare nella nostra carne umana, dentro la nostra vita. Questa è la grandezza di Maria: mettere a disposizione la propria vita perché si potesse compiere la volontà di bene, di redenzione, di amore e di salvezza di Dio». 

Poi, proprio partendo dal sì incondizionato di Maria alla proposta di Dio, il Vescovo ha sottolineato che punti centrali perché una comunità possa crescere sono: offerta, servizio e disponibilità al Signore. Quindi, facendo riferimento alla prima lettura tratta dal libro del profeta Daniele, ha fatto notare come questo libro sia una sorta di «passaggio tra una visione profetica della storia ad una visione che viene chiamata apocalittica, potremmo dire avveniristica, cioè la prospettiva del futuro della storia». 

«Noi credenti – ha proseguito il Vescovo – siamo chiamati, proprio in forza del principio della resurrezione, a leggere, ad interpretare la realtà umana, sociale, nella quale viviamo, con il potere che ognuno di noi ha all’interno della storia. Quando, poi, si parla del potere, non si parla di concentrazione dentro una sola persona di tutto ciò che possa manovrare e determinare, a volte anche negativamente, la vita e la storia dell’altro. Il potere è la capacità di mettersi a disposizione dell’altro, è quella forza che è la capacità di fare in modo che il dono della mia vita, la consegna della mia esistenza, l’abbandono della mia abituale professione possa essere messa totalmente al servizio della crescita della collettività. Perché il vero dramma, la negazione del potere, altro non è che l’orientamento alla visione del singolo ed all’imprigionamento nell’attimo fuggente del presente».

«Il potere – ha proseguito monsignor Parisi – altro non è che il superamento dell’individualismo, il superamento della misura dentro i nostri ristretti confini individuali per fare in modo che tutta l’umanità con il sacrificio del mio tempo, con l’impiego della mia professionalità, con le condizioni della mia storia, anche della mia fede, possa essere orientata verso questo fine che è un regno stabile, un regno che possa essere davvero contemplato, vissuto da tutti, condiviso. Questo ci ha detto l’immagine del Figlio dell’Uomo che nel libro di Daniele viene presentato come la soluzione di colui che scende dentro la storia. Non rimane in alto, non rimane rinchiuso, non rimane isolato, ma scende dentro la storia e, condividendo la storia dell’umanità, la orienta verso la realizzazione piena, definitiva del suo destino che è la realizzazione dell’opera tenera, graziosa e misericordiosa di Dio che si chiama salvezza totale, piena, integrale dell’umanità».

Il Vescovo ha poi parlato della sincronia delle differenze grazie alla quale, «le particolarità, le singolarità vengono messe a servizio di tutta la comunità”  come, ad esempio, avviene con la musica dove “ognuno si esprime con le proprie capacità, intensità ed alla fine si realizza insieme una grande sinfonia”. Da qui, l’invito ad “avere gli stessi sentimenti gli uni per gli altri. Soffrire con chi soffre – ha aggiunto monsignor Parisi –. Ma, soprattutto, gioire con chi gioisce. Quando c’è una situazione di sofferenza siamo anche disposti a soffrire con l’altro, ma quando l’altro gioisce, a volte, è quasi come se ci dispiacesse e non riusciamo a farlo».

«Per cui è più difficile gioire della gioia dell’altro. Però, quando noi riusciamo a gioire della gioia dell’altro, abbiamo raggiunto davvero l’espressione piena della vita comunitaria condivisa».

Infine, partendo dalla seconda lettura del giorno «programma di vita di noi credenti», il Pastore della Chiesa lametina ha sollecitato tutti ad operare sempre liberi, “cercando di essere sempre in pace con tutti. Ecco il principio della resurrezione – ha concluso –: vincete con il bene. Quando entriamo nella storia, una volta che l’abbiamo letta, interpretata, e ci mettiamo al servizio di questa storia, il nostro servizio deve essere quello di vincere davvero il male con il bene perché, non solo la sofferenza, ma soprattutto la gioia sia condivisa e la gioia dell’altro possa essere motivo della mia gioia. Ed io lo auguro a tutti». (smg)

SOVERIA MANNELLI – Al via lo Sciabaca Festival

Prende il via oggi, a Soveria Mannelli, la settima edizione dello Sciabaca Festival – Viaggi e Culture Mediterranee, «la fitta trama di esperienze e culture, idee e scambi che qui e da qui, centro del Mediterraneo, convergono e si diramano» organizzata da Rubbettino Editore.

Un viaggio di tre giorni nell’arte e nella letteratura, nella natura e nella scienza, attraverso immagini, musica e parole. Un luogo e un tempo di incontri, ascolto e partecipazione con protagonisti della cultura e custodi della memoria.

Si comincia giovedì 22 con il vernissage della mostra di Pino Deodato “Aveva le mani d’oro”, dedicata alla figura di Peppino Leo, imprenditore che ha saputo traghettare lo storico Lanificio Leo da un modello arcaico a uno industriale, pur nel rispetto pieno della tradizione.

Venerdì 23 si apre invece con la lectio magistralis di Luigi Tassoni sul tema “Scrittori del Sud, scrittori d’Europa” durante la quale si parlerà della dimensione europea di alcuni scrittori calabresi quali Corrado Alvaro o Saverio Strati. Si continua nel pomeriggio con un originale laboratorio di lettura creativa tenuto da Romina Arena e, alle 17,00, con l’inaugurazione, presso la Biblioteca Michele Caligiuri, di una mostra su Giacomo Casanova, spia e libertino, che prevede, in collaborazione con ETT People & Tecnology, la fruizione in realtà virtuale di alcuni contenuti forniti dal Casanova Museum & Experience di Venezia.

Alle 18, Antonio Polito e Gaetano Quagliariello terranno un incontro sull’Italia interna, i cammini e la “società calda”. Seguirà un dibattito sul calcio e l’importanza dello sport per i territori cui prenderanno parte Marco Rubbettino, Filippo De Cello, autore del libro “Garibaldina forever” e Annalisa Nicastro coautrice, insieme a Claudio Donatelli, preparatore atletico della Nazionale, del libro “L’invincibile estate”.

Nel corso della serata verrà trasmesso un videomessaggio di Roberto Mancini. Subito dopo la diretta live della partita Italia-Inghilterra insieme a uno show-cooking dei torronai di Bagnara. La giornata di sabato si aprirà con la tradizionale escursione finalizzata alla conoscenza degli antichi cammini e del territorio. Quest’anno si raggiungerà l’Abbazia di Corazzo con un percorso ad anello che avrà come tappa di partenza e di arrivo l’agriturismo “La Rosa nel Bicchiere”. Alle 16 invece un dibattito moderato da Gianfranco Manfredi con Piero e Gianni Lacorazza che muoverà dal volume “Buon Appennino. La cultura del cibo nell’Italia interna”, pubblicato nella collana “Civiltà Appennino”.

Alle 17.30, nei giardini di Palazzo Marasco, già Passalacqua, un incontro con lo scrittore Francesco Pileggi, autore del libro “Quando mia madre indossò la maglietta di Franz Beckenbauer” che dialogherà con Andrea Iovene. Altro tradizionale appuntamento di Sciabaca è la lectio magistralis del sabato sera che, quest’anno verrà affidata a Egidio Ivetic, docente di Storia dell’Europa orientale all’Università di Padova e che avrà come tema “Il Mediterraneo”. La serata si chiuderà con un concerto di Fabio Macagnino e Francesco Loccisano e, in contemporanea, una degustazione di vini “Terre di Cosenza”.

Domenica mattina secondo appuntamento al Lanificio Leo con la presentazione del libro “Aveva le mani d’oro” di Prashant Cattaneo che illustra le opere di Pino Deodato esposte in mostra. L’autore dialogherà con Paolo Manfredi, Sabina Melesi ed Emilio Leo. Seguirà, alla Rosa nel Bicchiere, un incontro con Antonio Fazari, Maurizio Pescari e Francesco Saliceti che avrà come tema “L’olio e gli altri ingredienti della vita”. Non poteva non seguire (visto l’orario e il luogo) un lunch buffet allestito dallo chef Antonio Torchia in collaborazione con Olearia San Giorgio che vedrà protagonista proprio l’extravergine d’oliva.

Nell’edizione 2020 di Sciabaca era stato annunciato l’allestimento nei pressi delle Industrie Rubbettino del parco d’arte contemporanea “Carta”, parco che verrà inaugurato proprio domenica 25 alle 17 con le due prime opere: “Time Cutouts” di Rachele Maistrello e “Control Beam” di Stefan Alber. Con l’occasione vi sarà inoltre il taglio del nastro delle celebrazioni per il cinquantenario delle industrie Rubbettino che videro la luce proprio a Soveria Mannelli nell’inverno del 1972.

Come da consuetudine il Festival chiude i battenti con un appuntamento dedicato alla spiritualità. Questa volta si parlerà, insieme al giornalista di TV2000 David Murgia, del mistero del quadro di Gesù più venerato al mondo. Un’edizione, quella di quest’anno, che vuole rappresentare non solo un ritorno alla normalità dopo gli anni bui della pandemia, ma anche un modo per ribadire la centralità delle zone interne, osso del Paese, da cui necessariamente ripartire per affrontare le sfide economiche e sociali che il mondo intero si troverà a fronteggiare in maniera sempre più decisiva nell’immediato futuro.

SOVERIA MANNELLI (CZ) – Si è insediata la Commissione Pari Opportunità

A Soveria Mannelli si è insediata la nuova Commissione Pari Opportunità, presieduta da Maria Paola Cardamone, mentre vice presidente è Angela Davoli.

La riunione – convocata, come da regolamento, dal Presidente del Consiglio avv. Alberto D’Arrò – ha visto la partecipazione delle dieci rappresentanti nominate dai due gruppi consiliari del civico consesso Soveritano. 

Per la quota “Uniti per Soveria” le rappresentanti indicate sono: la dott.ssa Maria Paola Cardamone, l’insegnante Delia Cerra, la sig.ra Elisabetta Cozza, la dott.ssa Chiara De Fazio, la sig.na Chiara De Luca, la sig.na Mariapia Grattaroti e la dott.ssa Chiara Pascuzzi, mentre le tre rappresentanti del gruppo “Fiore di Lino” sono: l’avv. Angela Davoli, l’avv. Maria Stefania Belmonte e la sig.na Maria Francesca Pascuzzi

Hanno partecipato alla riunione, senza diritto di voto, le tre consigliere presenti all’interno del Consiglio Comunale: l’avv. Simona Cavalieri, l’avv. Antonella Pascuzzi e l’avv. Angela Rita Colosimo

La neo Presidente Cardamone, a margine della riunione, ha espresso gratitudine per la fiducia accordata, ringraziando il Presidente uscente per il brillante lavoro svolto e con l’auspicio di un prosieguo lavorativo sereno e impegnato ai fini della valorizzazione della Donna a tutti i livelli e su tutti gli ambiti. 

Lavoro che verrà svolto in sinergia con tutti gli enti istituzionali del territorio e coinvolgendo in modo particolare in mondo della Scuola. 

Il sindaco Michele Chiodo, intervenuto alla seduta, ha augurato a nome dell’Amministrazione e della cittadinanza tutta un buon lavoro al nuovo Presidente e all’intera Commissione, sottolineando l’importanza che il tema delle pari opportunità deve avere nella società odierna e dichiarandosi pronto a sposare le legittime osservazioni, proposte e consigli che la Commissione Pari Opportunità del Comune di Soveria Mannelli vorrà sottoporgli per indirizzare le attività dell’amministrazione da lui guidata. (rcz)

SOVERIA MANNELLI – Successo per le celebrazioni per San Giovanni Battista

Grande successo, a Soveria Mannelli, per le celebrazioni in onore di San Giovanni Battista, Patrono Primo e Principale della Città della città.

Tutte le manifestazioni sono state organizzate col Patrocinio dell’Amministrazione Comunale e col contributo del Comitato Festa di Soveria Mannelli che per mesi hanno lavorato sotto la guida del Sacerdote Roberto Tomaino.

Per la Solennità di San Giovanni Battista, l’Arcipretura di Soveria Mannelli retta da don Roberto Tomaino, ha organizzato un ricco programma di eventi religiosi, culturali, sportivi e musicali. Il 16 si è tenuto il solenne Inizio del Novenario, con una processione con l’immagine di San Giovanni verso il Cimitero Comunale.

Tra gli eventi sportivi in evidenza il torneo di tennis per onorare la memoria del Luogotenente Cariche Speciali della Guardia di Finanza “Antonio Cerra”, sulla cui recente morte sta indagando la Procura di Vibo Valentia. Emozionante la cerimonia di premiazione, con gli interventi delle varie autorità religiose, civili e militari a evidenziare la nobiltà d’animo del Luogotenente di cui si è fatta memoria e la sua lealtà elegante di tennista e di cittadino, nel perseguire la Giustizia e la Legalità.

I premi sono stati offerti dai numerosi sponsor, ed il ricavato delle iscrizioni è stato devoluto al rappresentante di Libera, associazioni nomi e numeri contro le mafie.

Il programma ha visto le giornate del 18 e 19 dedicate al Corpus Domini, durante le quali si è tenuta la benedizione dei mandorli che sono stati messi a dimora in ricordo dei giovani in cielo.

Molto partecipate sono state le giornate e gli eventi organizzati per gli sportivi, per i Compari, per gli Sposi, per l’Avis, per l’Unitalsi e per le palestre private.

Il 22 si è tenuta la quarta edizione del premio “San Giovannino, testimoni della giustizia e della pace”, con la consegna del riconoscimento a don Marco Yaroslav Semehen, direttore dell’Ufficio Migrantes dell’Esarcato degli Ucraini in Italia e rettore della Basilica di Santa Sofia a Roma, la chiesa dei cattolici ucraini di rito bizantino che ha visto qualche mese fa anche la visita del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Il 23, per la Veglia della Solennità di San Giovanni, si è tenuta la benedizione del fuoco di San Giovanni, dove sono stati invitati gli artisti, i musicisti, gli artigiani del legno, del tessile e di tutte le altre arti e mestieri

La processione in onore di San Giovanni Battista si è tenuta il 24 per le vie della Città con l’offerta del cero votivo da parte dell’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Michele Chiodo.

Due interessanti proposte musicali, i Dejavu, band specializzata in musica revival di piazza, e gli Hosteria di Gió, cultori del musica etnica in Calabria, curate dai promoter Gigi De Grazia e Pasquale Mastroianni, e seguite dal service audio-luci di Giuseppe Macrilló, stanno chiudendo i festeggiamenti il 25 e 26 in Piazza Bonini. (rcz)

SOVERIA MANNELLI (CZ) – Il Gruppo Consiliare “Uniti per Soveria” su approvazione bilancio riequilibrato 2021-2026

Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale di Soveria Mannelli l’Amministrazione Comunale ha approvato l’ipotesi  di bilancio stabilmente riequilibrato per il quinquennio 2021-2026 unitamente al Documento Unico di Programmazione per  il triennio 2021-2023. 

Il capogruppo Consiliare Uniti per SoveriaDaniele Cardamone, in una nota ha spiegato che «si è trattato di un adempimento conseguente alla dichiarazione di dissesto adottata dalla precedente  Amministrazione a pochi giorni dalle elezioni amministrative del 3-4 ottobre 2021 ed a bilancio non approvato, sicché  l’Amministrazione subentrante si è trovata, e si trova tuttora, in condizione di dover operare sulla base delle previsioni  della seconda e terza annualità dell’ultimo bilancio pluriennale approvato che è quello relativo agli esercizi 2020-2022».

«L’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato – ha spiegato ancora – è stata approvata pur in presenza del parere sfavorevole dell’Organo  di Revisione, che per sua natura è obbligatorio ma non vincolante, previa controdeduzione alle specifiche osservazioni in  esso formulate e stante la necessità di rispettare la tempistica imposta dalla diffida prefettizia ad adempiere. Nel corso della seduta sia l’Assessore al Bilancio, Antonello Maida, che il sindaco, Michele Chiodo, hanno  evidenziato i motivi del ritardo con il quale si è giunti all’adozione del provvedimento individuandoli nello stato di confusione  e di disordine amministrativo e contabile in cui versa il Comune, nelle criticità rilevate nel software gestionale nonché in  alcune concomitanti circostanze temporali che hanno reso ulteriormente difficile il percorso di elaborazione dei documenti  da approvare». 

«Tra queste, la scadenza del rapporto di lavoro del Responsabile dell’Area Finanziaria con conseguente necessità  attivare una convenzione con altro comune; la scadenza del contratto di tesoreria ed il passaggio ad altro tesoriere  mediante espletamento di una nuova gara d’appalto; la scadenza del mandato triennale del Revisore ed il conseguente  recente insediamento di un nuovo Organo di Revisione. La deliberazione è stata assunta a maggioranza di voti e con il voto contrario del gruppo di opposizione che ha  motivato il proprio dissenso manifestando una forte preoccupazione per lo stato dei conti del Comune (sic!) facendo  riferimento al parere sfavorevole espresso dal Revisore e ad una pretesa assenza di “numeri” nel documento sottoposto  all’esame del Consiglio»,. ha proseguito Cardamone.

«Orbene, – ha detto – a parte il fatto che il documento approvato consta anche di qualche centinaio di pagine di “numeri”, come  è ovvio che fosse, non può non rilevarsi la singolare circostanza che il gruppo di opposizione “Fiore di Lino – Per Soveria” ha votato contro provvedimenti dallo stesso adottati durante la precedente consiliatura dal momento che l’ipotesi di bilancio  e lo stesso DUP riguardano anche l’esercizio 2021 e si fondano sui connessi documenti propedeutici approvati dalla  precedente Amministrazione alla cui responsabilità si riconduce anche la relativa gestione per 9 mesi su 12. Ma ciò che stupisce maggiormente sono le “preoccupazioni” manifestate sui conti del Comune, vere “lacrime di  coccodrillo”, come se fossero stati altri, e non loro, a determinare ed alimentare il disordine amministrativo e contabile che  ha generato il dissesto economico e finanziario dell’Ente che loro stessi sono stati costretti a dichiarare portando il Comune  di Soveria Mannelli al non invidiabile primato di essere, allo stato, uno dei 120 comuni italiani dissestati su un totale di circa 8.000». 

«Un dissesto – ha aggiunto – che dai loro stessi atti risulta ammontare ad oltre 5 milioni di euro di disavanzo di amministrazione ma  che dovrà essere esattamente quantificato dall’Organismo Straordinario di Liquidazione il quale sta anch’esso  incontrando, per i medesimi motivi, enormi difficoltà a comporre un quadro sufficientemente attendibile della situazione patrimoniale dell’Ente in termini di crediti e debiti. Un dissesto costruito nel tempo, mediante una serie di scelte irresponsabili e reiterate che hanno finito per  compromettere i conti del Comune come quella dell’affidamento in gestione ad una società privata (la Medical Sport Center  di Poggi – Parente), per un periodo di 30 anni rinnovabili unilateralmente, dell’ex carcere mandamentale, una struttura  pubblica realizzata a cavallo degli anni ’80-’90 e costata circa 7 miliardi delle vecchie lire, che a distanza di quasi 24 anni dalla stipula del contratto (11/11/1998) non ha prodotto nemmeno un centesimo di euro di introito per le casse comunali a  fronte di un canone annuo originariamente stabilito in 60 milioni di lire che oggi, con le rivalutazioni di legge, ammonterebbe  a circa 40 mila euro annui, senza, peraltro, che i cittadini abbiano potuto usufruire dei relativi servizi assistenziali se non per un breve periodo durato soltanto qualche mese e, peraltro con oneri a totale carico degli utenti». 

«Quando si è stati protagonisti di performance di questo genere – ha evideniziato – che non hanno bisogno di nessun commento, o  anche solo compartecipi più o meno diretti, o persino soltanto spettatori distratti di decisioni altrui, bisognerebbe avere il  pudore di astenersi dall’intervenire in una materia in cui non si ha nulla da insegnare a nessuno, né a Soveria né fuori  Soveria.  Sarebbe stato molto più apprezzabile, e lo sarebbe ancora, cogliere l’occasione per chiedere scusa ai cittadini  Soveritani per i danni causati in tanti anni di malgoverno i cui effetti nefasti oggi ricadono su tutta la comunità. Del tutto risibile, poi, appare il maldestro tentativo di coinvolgere nella responsabilità del dissesto l’Amministrazione  di “Uniti per Soveria” degli anni 2011-2016 (sindaco Giuseppe Pascuzzi) la quale ha invece avviato e portato avanti una  costante azione di risanamento, riconosciuta anche da specifici studi di economisti dell’Unical e comprovata dagli atti  che dimostrano come in quel periodo siano stati riconosciuti debiti fuori bilancio risalenti agli anni pregressi per centinaia  di migliaia di euro ripianandoli con le risorse degli esercizi di propria competenza». 

«In definitiva, il Gruppo Consiliare di “Uniti per Soveria” – ha concluso – dà atto al Sindaco ed alla Giunta Comunale, condividendone  le ragioni e le finalità, di avere tenuto finora un atteggiamento di grande responsabilità rispetto alle problematiche connesse  al dissesto, mantenendo fede alle dichiarazioni di impegno più volte rassegnate al Consiglio ed in altre occasioni pubbliche,  ma è evidente che non può accettare alcuna mistificazione della realtà da parte di una compagine politica incapace di fare  qualunque autocritica sugli errori commessi, dimostrando soltanto evidenti difficoltà di metabolizzazione di una sconfitta  del tutto meritata. Per quanto ci riguarda, avremo tempo e modo di fornire ai cittadini tutte le informazioni sul dissesto, sulle cause  che lo hanno generato e sulle misure necessarie per il suo superamento, consapevoli delle difficoltà che abbiamo di fronte  e delle connesse responsabilità che affrontiamo quotidianamente con grande impegno da parte di tutti». (rcz) 

 

L’Ambito Territoriale Sociale del Reventino partecipa a tutti i bandi del Pnrr

L’Ambito territoriale Sociale del Reventino, con Comune capofila Soveria Manelli, partecipa a tutti i bandi del Pnrr in materia di inclusione sociale dei soggetti fragili e vulnerabili.

In una nota, il sindaco Michele Chiodo, ha spiegato che «il Comune capo Ambito di Soveria Mannelli, per tramite dell’Ufficio di Piano, opera ormai da mesi  in maniera febbrile per non tralasciare fondi destinati al territorio di propria pertinenza per  l’assistenza delle categorie fragili presenti mettendo in campo tutte le azioni e le risorse disponibili  al fine di offrire il maggior servizio assistenziale possibile nei confronti dei soggetti interessati». 

In particolare e con specifico riferimento ai fondi relativi a Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) di cui allo “Avviso pubblico 1/2022 PNRR – Next generation Eu – Proposte di intervento per  l’inclusione sociale di soggetti fragili e vulnerabili”, sono state presentate con largo anticipo le  schede progettuali, previa deliberazione della Conferenza dei Sindaci e dopo aver effettuato specifica  manifestazione d’interesse alla Regione Calabria, relative all’eventuale finanziamento dei seguenti  interventi: Investimento 1.1: Sostegno alle persone vulnerabili e prevenzione dell’istituzionalizzazione  degli anziani non autosufficienti:  Azione: Sostegno alle capacità genitoriali e prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e  dei bambini; Azione: Rafforzamento dei servizi sociali a sostegno della domiciliarità; Investimento 1.2: Percorsi di autonomia per persone con disabilità. 

«In aggiunta ai predetti interventi – si legge – l’Ambito Territoriale Sociale del Reventino ha aderito anche alla  proposta di partenariato con gli ATS di Catanzaro, Soverato e Lamezia Terme, con Lamezia Terme  in qualità di Ente gestore capofila, ai fini della presentazione di proposte progettuali relative alla  linea di intervento 1.3.2: Povertà estrema “Centri Servizi” del PNRR per la cui partecipazione era  previsto un bacino di utenza superiore a 300 mila abitanti». 

«Ringraziando – prosegue la nota – il Forum del Terzo Settore del Lametino per la possibilità di evidenziare il buon lavoro  svolto sino ad oggi dall’Ufficio di Piano di questo Ambito, su impulso della Conferenza dei Sindaci dei nove comuni che lo compongono, si coglie l’occasione, per evidenziare che anche la progettazione  relativa all’“Avviso pubblico 1/2021 PrInS – Progetti di intervento sociale a valere sul PON Inclusione  FSE 2014-2020, risorse REACT-EU” è stata conclusa in prima scadenza (con un mese di anticipo) e  ed è attualmente in fase di valutazione presso il competente Ministero». 

«Inoltre – si legge ancora – sempre nei primi mesi di quest’anno, l’Ambito ha bandito: l’Avviso di cui al “Fondo per la Non Autosufficienza 2015”;  l’“Avviso Pubblico per l’individuazione di soggetti cui affidare la realizzazione di progetti che  contemplino le seguenti attività: Cafè Alzheimer per persone affette da demenza e loro caregiver  allo scopo di offrire loro opportunità di sollievo e integrazione sociale”; l’Avviso rivolto alla cittadinanza per l’ammissione a retta nelle strutture socioassistenziali  ricadenti nell’Ambito». 

«Per i primi due dei suddetti avvisi, sono in fase di pubblicazione le relative graduatorie – si legge –. Sono, inoltre, in corso, le azioni relative al Programma Nazionale Servizi di Cura all’Infanzia e agli  Anziani non autosufficienti (PNSCIA) relativamente al PAC Anziani mentre si sta concludendo la rendicontazione delle azioni a titolarità diretta per il PAC Infanzia, adempimento propedeutico all’ammissione alla corrispondente azione a sportello che consentirà a breve la ripresa dell’attività dell’Asilo Nido del Reventino sito in Soveria Mannelli». 

Si sta anche procedendo all’istruttoria per l’adesione alla manifestazione d’interesse, con scadenza  30/04/2022, relativa all’azione di rafforzamento territoriale di cui alla recente circolare ministeriale  n° 1515 del 23 marzo u.s. che prevede ulteriori finanziamenti sia per il PAC Anziani che per il PAC  Infanzia. 

«Risulta giusto quindi – conclude la nota – evidenziare come non solo l’ATS del Reventino abbia provveduto a mettere a  regime i fondi disponibili, accelerando nel recuperare il tempo perso, ma abbia posto le basi per una  adeguata e più determinata programmazione sociale sul territorio.  Infine, alla pubblicazione dell’ammissione ai finanziamenti, questo Ambito provvederà ad avviare i  tavoli tematici con il coinvolgimento del Terzo Settore e di tutte le realtà del privato sociale per  definire nel dettaglio la programmazione degli interventi da attuare, in ossequio al principio di  partecipazione dal basso che si ritiene debba sempre contraddistinguere l’azione programmatoria  dell’Ambito». (rcz) 

Melbourne-Soveria Mannelli: picnic benefico per la “Garibaldina”

di ENRICO MAZZONE – S’incorre a volte nell’errore di pensare che le nostre comunità all’estero , pretendano qualcosa dalla nostra regione o ancor peggio  si pensa che  i nostri Calabresi all’estero si vergognano delle proprie “radici”, niente di più errato. Sono divenuti ormai cittadini di altre Nazioni, in cui hanno messo radici , hanno costruito la loro vita ed è errato considerali quando rientrano sul nostro territorio emigrati, sfatiamo quel idea che non corrisponde più alla realtà dei nostri giorni, loro si sono distinti nelle Nazioni ,affermandosi, creandosi reti sociali e quasi sempre divenendo business man-woman, sempre pronti non a chiedere ma a dare alla Calabria,   esisterà sempre in loro, un filo invisibile che lega il loro cuore ha il proprio territorio. Domani, 20 marzo, a Melbourne (Australia) la comunità di Soveria Mannelli, organizzerà “Pic-Nic Soveria Mannelli”, per una raccolta fondi, il cui ricavato sarà totalmente devoluto alla squadra di calcio la “Garibaldina”. 

Nel mese di gennaio Sam Sposato presidente del Calabria Club di Melbourne e presidente onorario di Casa Calabria International, in vacanza in Calabria è stato invitato dal presidente Mercuri  dalla locale squadra di calcio la “Garibaldina” a visitare il territorio, le attività produttive, la squadra di Soveria Mannelli e ha incontrato le famiglie dei soveritani che vivono a Melbourne, rimanendo entusiasta della realtà del borgo del Reventino e dello spirito agonistico dei giovani della “Garibaldina”.  I Soveritani di Melbourne unitamente al presidente Sposato hanno deciso di sostenere lo spirito che muove la “Garibaldina”. Lo sport lancia un messaggio importante e forma i nostri giovani: si vince grazie al  gioco di squadra e  costanza, queste due motivazioni sono stati la base del successo dei nostri Calabresi all’estero, non demordere dinanzi alle avversità, lavorare con spirito di cooperazione e con costanza! 

Anche se virtualmente con un collegamento online i Soveritani di Melbourne incontreranno il sindaco di Soveria Mannelli, il presidente Mercuri e i giovani della “Garibaldina”. Il calcio è musica, danza e armonia. E non c’è niente di più allegro della sfera che rimbalza da Soveria Mannelli a Melbourne: non abbiate mai timore di tirare, i rigori li sbaglia solo chi non ha il coraggio di tirarli.  

(Enrico Mazzone è presidente di Casa Calabria International)

Il sindaco di Soveria Mannelli Michele Chiodo ad Abramo: Convocare Conferenza dei Sindaci

Convocare, con urgenza, la Conferenza dei Sindaci «al  fine di procedere al rinnovo del Comitato di Rappresentanza, da tempo scaduto e, contestualmente,  ad una approfondita disamina delle problematiche che interessano il settore sanitario in un  momento di grande fermento come questo in cui le risorse derivanti dal Pnrr consentono di  ripensare e rilanciare la Sanità nella nostra Regione e nella nostra Provincia in particolare». È quanto ha chiesto il sindaco di Soveria Mannelli, Michele Chiodo, al sindaco di Catanzaro e presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Asp di Catanzaro, Sergio Abramo.

Nella lettera, il primo cittadino ha evidenziato come tale convocazione «sarà, anche, l’occasione per chiedere al Presidente della Giunta Regionale – Commissario ad acta,  con la forza e l’autorevolezza di un organismo composto dai sindaci degli 80 comuni della nostra  provincia, l’immediata nomina del Commissario Straordinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di  Catanzaro, priva dei vertici direzionali da oltre tre mesi».

«In data 15 dicembre 2021, – si legge – il Dipartimento Regionale “Tutela della Salute e Servizi Socio-Sanitari”ha chiesto ai Commissari delle Aziende sanitarie della Regione Calabria di indicare gli edifici ed i siti  su cui realizzare gli interventi previsti e finanziati dalla Componente 1 della Missione 6 “Salute” del  Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) in materia di “Reti di prossimità, strutture e  telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale”.  Si tratta di interventi importanti che presuppongo un complessivo riassetto dell’organizzazione  sanitaria territoriale in modo notevolmente diverso dalla rete di assistenza territoriale risultante dai  vigenti atti programmatori regionali, da coordinare, per taluni aspetti, anche con la rete di assistenza  ospedaliera per acuti e non acuti».  

«Proprio per questo motivo – continua la lettera – presumibilmente, la Regione Calabria ha chiesto di acquisire sulle  relative proposte aziendali, entro il termine del 17 dicembre 2021, “il formale assenso del  Comitato di Rappresentanza dei Sindaci dei Comuni che ricadono nei Distretti in cui sono  individuate le CdC (Case della Comunità), gli OdC (Ospedali di Comunità) e/o le COT (Centrali  Operative Territoriali), se non diversamente provveduto”.  Appare evidente come il termine di sole 48 ore sia assolutamente inadeguato ai fini  dell’elaborazione di qualsivoglia seria proposta sulla quale richiedere ed ottenere un ragionato  parere da parte dei legittimi rappresentanti delle comunità interessate dal processo di  riorganizzazione, i quali, infatti, non hanno espresso alcun parere o valutazione al riguardo anche  perché non mi risulta sia stato loro nemmeno richiesto».  

«Se avessero potuto farlo, ad esempio –si legge ancora –  lo scrivente avrebbe fatto rilevare la strana dimenticanza del  Polo Sanitario Territoriale di Soveria Mannelli dall’elenco delle strutture da adibire a Centrale  Operativa Territoriale e della concomitante inspiegabile assenza della struttura poliambulatoriale di  Decollatura, già sede del Centro di Salute Mentale del Reventino ed oggetto di declassamento nel  corso degli ultimi anni.  Così come avrebbe potuto esprimere le proprie ragionate osservazioni in merito alla ipotizzata  realizzazione di un Ospedale di Comunità laddove esiste già un Ospedale per acuti e non acuti,  regolarmente previsto dalla rete ospedaliera regionale attualmente approvata e che nessuno ha  ancora modificato, sebbene tale struttura sia stata di fatto depotenziata per la mancata assegnazione  delle risorse umane e strumentali necessarie a farlo funzionare adeguatamente».  

«Ed avrebbe potuto anche – continua ancora la lettera – cogliere l’occasione per esprimere, altresì, le proprie valutazioni, sia sotto  il profilo della legittimità che del merito, in relazione ad altre fantasiose ipotesi di riorganizzazione  dello stesso Ospedale messe in campo dal management dell’ASP di Catanzaro senza che vi fosse alcun  riscontro negli atti programmatori regionali (mi riferisco alla previsione della Riabilitazione  Cardiologica e della struttura per il trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare che,  peraltro, non rientra nemmeno nell’ambito dell’assistenza ospedaliera).  Tutte azioni che, aggiunte ad altri pregressi strani “errori materiali”, come quello riguardante la  dimenticanza della postazione di Emergenza Territoriale di Soveria Mannelli nel piano aziendale di  riordino del Servizio SUEM-118, denotano, da parte dello stesso management aziendale, una scarsa  conoscenza della realtà dell’area interna del Reventino in cui queste strutture insistono, congiunta  ad un comprovato disinteresse non ulteriormente tollerabile».  

«Abbiamo tutti – ha proseguito ancora il sindaco Chiodo – salutato con favore la decisione governativa di riassegnare, diversamente dal passato,  al Presidente della Regione Calabria, le funzioni di Commissario ad acta per l’attuazione del Piano  di Rientro dal disavanzo del settore sanitario, perché siamo tutti convinti che i Calabresi debbano  riprendere in mano e con forza i propri destini soprattutto in un campo, come quello della sanità,  che riguarda direttamente la generalità dei cittadini ed attiene ad un diritto fondamentale della  persona tutelato dalla Costituzione».  

«Sono convinto – conclude la lettera – che il neoeletto Presidente della Giunta Regionale, on. Roberto Occhiuto,  mettendo in atto i poteri che il Governo centrale ed il Parlamento gli hanno affidato, saprà risollevare  le sorti del Servizio Sanitario Regionale rivedendo scelte scellerate del passato che hanno generato i  risultati che sono sotto gli occhi di tutti senza produrre i benefici economici attesi.   Allo stesso tempo ritengo che anche da parte nostra, dei sindaci, quali diretti rappresentanti dei  cittadini, ci si debba riappropriare delle prerogative che le norme ci attribuiscono in materia sanitaria  e non essere più spettatori e/o destinatari passivi di scelte troppo spesso sbagliate e non sempre  conformi all’interesse delle comunità amministrate.   È

in tale ottica, quindi, che credo si debba rilanciare il ruolo della Conferenza dei Sindaci e del suo  Comitato di rappresentanza, le cui rilevanti funzioni sono disciplinate dalla legislazione statale e  regionale di riferimento; un ruolo importante ma da tempo trascurato, con la conseguenza che molto  spesso ci si è dovuti relazionare con l’Azienda, con la Regione e con la struttura Commissariale in  modo isolato e, in definitiva, irrilevante e inconcludente». (rcz)

SOVERIA MANNELLI (CZ) – Sabato torna la rassegna “A Palazzo con lo Scrittore”

Sabato 28 agosto, a Soveria Mannelli, a Palazzo Passalacqua Marasco, torna la rassegna A Palazzo con lo scrittore, ideata e diretta da Raffaele Gaetano.

Il cartellone si articola in tre imperdibili appuntamenti che vedranno protagonisti altrettanti palazzi storici privati aperti per l’occasione al pubblico prenotato.

«I Palazzi e le ville storiche, da sempre – ha spiegato Gaetano – affascinano chi ama immergersi nella bellezza, come in uno scrigno i cui tesori si distinguono per il loro attaccamento a un canone antico. A Palazzo con lo Scrittore si propone di far conoscere questi presidi di eleganza schiudendoli per un giorno al pubblico prenotato. Un’esperienza capace di sollecitare ricordi interferendo con le emozioni sino a colmarle di senso».

«La seconda edizione del cartellone – ha spiegato – si svolgerà tra Soveria Mannelli, Acconia di Curinga e Curinga in alcune delle sue più antiche e raffinate dimore. Rispettivamente: Palazzo Passalacqua Marasco, Palazzo Cefaly Pandolphi, Palazzo Bevilacqua. Tre eventi imperdibili per una totale immersione tra mobili di pregio, opere d’arte e giardini lussureggianti».

Ospite del primo evento, in programma sabato 28 alle 18, Fabiana Cacciapuoti, tra le maggiori studiose a livello mondiale di Leopardi, per lunghi anni responsabile del prestigioso fondo leopardiano della Biblioteca Nazionale di Napoli, curatrice della fondamentale edizione tematica dello Zibaldone.

Cacciapuoti, in dialogo con Raffaele Gaetano, si soffermerà su alcune celebri liriche leopardiane come L’Infinito e la Ginestra, illustrandone la fortuna sullo sfondo del pensiero del grande recanatese.

Il secondo appuntamento, il 4 settembre, è con Giuseppe Conte, con Dante in Love, a Villa Cefaly Pandolfi ad Acconia di Curinga. Chiude la rassegna, l’11 settembre, a Palazzo Bevilacqua di Curinga, Alessandro Bianchi, con Rigenerare bellezza(rcz)