I presidenti dell’Ordine degli Ingegneri di Vibo Valentia, Cosenza, Crotone e Reggio, rispettivamente Romano Pasquale Mazza, Marco Saverio Ghionna, Antonio Grilletta e Francesco Foti, in una nota congiunta hanno evidenziato le criticità del sistema regionale Sue – Sportello Unico per l’Edilizia.
«Chiediamo – hanno detto – l’immediata risoluzione delle criticità rilevate per consentire anche ai calabresi di poter accedere agli incentivi fiscali al pari delle altre regioni d’Italia».
«Stiamo assistendo, sostanzialmente impotenti, all’ennesimo rallentamento o per meglio dire blocco del sistema di trasmissione delle pratiche edilizie ai comuni calabresi attraverso la piattaforma Sue» hanno detto gli Ordini, spiegando che «il sistema, gestito da Fincalabra per conto della Regione Calabria, non ha mai funzionato correttamente ed inutili sono state le innumerevoli riunioni, le vivaci proteste e le molte proposte, che gli Ordini degli ingegneri calabresi, hanno costantemente manifestato, sia agli organi regionali che ai funzionari di Fincalabra».
«L’ultima riunione, avvenuta pochi giorni addietro – hanno spiegato –, si è conclusa con specifici impegni sulla prossima ottimizzazione del servizio, atteso l’acquisto di nuova strumentazione hardware in sostituzione di quella usata, ormai obsoleta. Oggi, però, nonostante tutto ci troviamo ad affrontare una situazione che oltre a danneggiare il sistema economico regionale, di cui l’edilizia è una delle componenti principali, rischia di impedire la messa in sicurezza sismica e l’efficientamento energetico del patrimonio abitativo regionale, atteso che l’impossibilità, la lentezza e la mancanza di chiarezza delle disposizioni “tampone”, rendono assolutamente difficoltosa la trasmissione delle pratiche edilizie legate ai bonus sismici ed energetici, da inviare, per improvvise e discutibili disposizioni normative, entro il 25 novembre».
«A ciò si deve aggiungere – hanno proseguito – che le prospettate disposizioni “tampone” (invio a mezzo PEC della pratica al SUE comunale), se non adeguatamente collegate ad una protocollazione regionale e/o comunale renderebbe di fatto “fuori termine” la presentazione della pratica sulla piattaforma Sue che riporterebbe infatti una data di protocollazione successiva alla data imposta del 25 novembre».
«Peraltro, la risposta fornita in data odierna dall’Ufficio Sure – hanno spiegato – alla richiesta di chiarimenti pervenuta dalla Federazione degli Ordini degli Ingegneri, non fuga affatto gli interrogativi posti dalla Federazione posto il fatto che l’eventuale mancata consegna al SUE comunale (ad esempio per la probabilissima saturazione della Pec dello stesso) non consentirebbe al professionista di poter di fatto inoltrare la pratica con grave nocumento per il professionista stesso e per la committenza».
«In questo contesto di assoluta difficoltà è utile rilevare le perplessità degli Ordini calabresi in merito all’approvanda legge regionale sulla rigenerazione urbana, la cui applicazione sembrerebbe demandata ad una pianificazione urbanistica comunale, sostanzialmente assente nella stragrande maggioranza dei comuni calabresi – hanno concluso – rendendola di fatto inattuabile per la quasi totalità dei comuni. Su questo chiediamo un’attenta riflessione, ciò per impedire che ad una crisi conclamata, generata da evidenti inefficienze regionale, si aggiungano scelte non opportunamente ponderate». (rcz)