Taurianova Capitale del Libro, crocevia di idee e valori

Si è concluso, con successo, il ricco weekend di eventi che hanno animato Taurianova Capitale Italiana del Libro, confermandola come un crocevia di idee e valori che intrecciano tradizione e innovazione.

Diversi gli eventi che hanno animato la biblioteca comunale “Antonio Renda”, offrendo al pubblico momenti di confronto su temi centrali quali l’identità linguistica, la promozione della cultura come impresa e la narrazione contemporanea.

La presentazione del libro “Comu Diciva Me Nonnu” di Antonio Castellano (Imma Arti Grafiche editrice, 2022) ha rappresentato un omaggio alla ricchezza linguistica e storica della Calabria.

Il testo, che raccoglie oltre 5.000 proverbi e modi di dire dialettali, si propone come un manifesto per recuperare il dialetto calabrese e trasmetterlo alle nuove generazioni. Castellano, dialogando con l’ex parlamentare Angela Napoli, ha ripercorso le tappe della sua ricerca, nata dal primo incontro con il celebre glottologo tedesco Gerhard Rohlfs e sviluppata nel corso degli anni attraverso un lavoro capillare sul territorio.

L’autore ha lanciato l’idea di includere ore di studio del dialetto nei programmi scolastici calabresi e di creare una biblioteca dedicata ai dialetti regionali. L’assessore alla Cultura, Maria Fedele, ha accolto con entusiasmo la proposta, sottolineando come l’iniziativa si inserisca perfettamente nella visione di Taurianova Capitale del Libro: «Non solo memoria del passato, ma anche ponte per affrontare le sfide della globalizzazione».

Il weekend ha visto protagonista anche Flavio Pagano, giornalista e filmmaker napoletano, che ha dialogato con il collega Valerio Giacoia davanti a un pubblico attento, tra cui le studentesse del Liceo “Rechichi di Polistena” Alice Morabito, Lucia Pinto, Eleonora Giuliano e Gaia Albanese.

L’incontro, partito dalla presentazione del romanzo “Un milione di giorni” (Fuorilinea, 2024), vincitore del Premio Carlo Levi 2024, è stato un viaggio tra letteratura, cinema e arte sociale.

La serata si è aperta con la proiezione del cortometraggio In principio era il canto, interpretato da Katia Ricciarelli, e ha toccato temi di grande profondità, come la bellezza della narrazione e l’importanza di sensibilizzare sulle questioni sociali. Pagano ha raccontato il processo creativo che lega il suo romanzo a un intreccio autobiografico di eventi e personaggi, dalle saghe familiari agli scorci di Napoli. Il pubblico ha così potuto scoprire la maestria narrativa dell’autore, capace di intrecciare realtà e finzione con grande intensità emotiva.

Importante momento di riflessione anche sabato 14 dicembre, grazie al convegno dal titolo “La Cultura è un’impresa”, un evento che ha posto al centro il ruolo della cultura come motore di sviluppo e impresa sociale, organizzato in collaborazione con l’associazione Calabria Condivisa. I lavori sono stati aperti da Andrea Casile, Presidente di Calabria Condivisa, Roy Biasi, sindaco di Taurianova, Giuseppina Ierace, Presidente Epli Calabria e Pasquale Ciurleo, Presidente Promozione Italia ETS.

Un momento simbolico e significativo è stato dedicato alla donazione di libri con gli interventi dei rappresentanti delle librerie locali – Mondadori Point – Palmi, Libreria Accardi e Libreria Frassati di Taurianova. Il convegno ha proseguito con una presentazione dedicata al percorso che ha portato Taurianova a ricevere il titolo di Capitale Italiana del Libro 2024, con gli interventi di Maria Fedele, anche direttore di TCIL, e della bibliotecaria Serafina Grillo.

Moderato da Vincenzo Furfaro, il dibattito ha coinvolto i partecipanti in una riflessione collettiva sul valore della cultura come elemento strategico per lo sviluppo economico e sociale del territorio.

«La nostra città sta dimostrando che la cultura è un terreno fertile dove possono convivere tradizione e modernità, alimentando il senso di appartenenza al proprio territorio e aprendo nuove prospettive di sviluppo – ha dichiarato l’assessore Fedele –. Un successo che rilancia l’importanza di continuare a investire nella conoscenza come strumento di crescita e dialogo». (rrc)

A Taurianova Capitale del Libro grande partecipazione al primo forum “Calcio – Giovani & Infrastrutture

Si è svolto, a Taurianova, il primo forum “Calcio – Giovani & Infrastrutture”, ideato dal giornalista Maurizio Insardà, con l’intento di creare un modello di incontro e approfondimento tra addetti ai lavori, politica e famiglie, replicabile in ogni territorio.

Un evento che rientra tra le azioni chiave del progetto della Capitale Italiana del Libro 2024: il contrasto alla povertà educativa attraverso iniziative che stimolino la crescita culturale e sociale della comunità, grazie anche a tematiche come lo sport, inteso come forma di educazione civica, aggregazione sociale e crescita personale.

Al centro dei diversi interventi che si sono susseguiti durante il forum, numeri, buone pratiche, crisi e prospettive di crescita presentati da Paolo MorgantiGiuseppe Praticò e Pippo Caffo – presidente della Vibonese e direttori sportivi rispettivamente del Catanzaro e della Reggina – i quali hanno parlato ad una sala gremita di giovani atleti e dirigenti delle due squadre cittadine, il Real Taurianova e l’Ads Accademy, oltre che di tanti genitori, allenatori, dirigenti e vecchie glorie del calcio locale.

Il dibattito, organizzato in collaborazione con l’associazione Edda, è stato arricchito anche dalle testimonianze di due figure storiche della dirigenza calcistica in riva allo Stretto e non solo, Gabriele Martino e Franco Iacopino. I giornalisti Maurizio Insardà e Antonio Spina hanno introdotto una discussione che si è mossa a partire dal 1986, quando, con la Reggina in serie A, si decise di creare il Centro sportivo “Sant’Agata”, da cui passarono diversi giovani poi diventati campioni, uno su tutti Simone Perrotta, diventando così un modello all’avanguardia nell’Italia meridionale.

«Bisogna che le società si dotino di specialisti nel reperimento di fondi – ha detto Morganti – sapendo che ogni euro che si investe in infrastrutture può generare fino a 12 euro di utilità per la comunità in termini sociali e sportivi».  Da qui inoltre il suggerimento alle società del calcio minore «a fare rete fra loro nei vari territori per ottenere risposte in termini di servizi». Da Iacopino, invece, è partito un appello alle istituzioni affinché «nelle realtà piccole e grandi gli amministratori svestano i panni dell’appartenenza politica, per sostenere le squadre e rispondere alle loro esigenze».

A questo proposito Praticò ha lamentato «i ritardi nella pubblicazione del bando per rilanciare il Centro Sant’Agata, dopo l’unica manifestazione d’interesse presentata a marzo dalla Reggina», mentre il presidente Caffo ha ricordato con amarezza il contenzioso che la sua Vibonese ha con il Comune «che chiede 60.000 euro all’anno per il pagamento della sola Tari, considerando le tribune dello stadio una superficie utilizzata tutto l’anno e non nei pochi giorni in cui si svolgono partite».

Per difendere la funzione sociale del calcio giovanile, Martino ha chiesto «l’avvento di una stagione culturale e politica nuova che determini quote di investimento sempre più massicce a favore delle squadre e dei formatori, per aiutare i presidenti lungimiranti che da soli non ce la fanno», con la chiosa del presidente Caffo secondo il quale «in mancanza di tale sostegno politico, non bisogna poi lamentarsi se i grandi club italiani fanno ricorso in maniera quasi totalizzante ai giocatori stranieri».

Il dibattito, servito anche per una presa di coscienza generale rispetto alle alleanze possibili grazie allo sport contro la povertà educativa, è stato arricchito dal saluto del sindaco Roy Biasi, che, oltre a ricordare «i progetti varati e da finanziare per l’adeguamento dei due campi sportivi cittadini», ha sottolineato l’urgenza di un intervento ad ampio raggio.

«Sentiamo ogni giorno parlare di bullismo e dell’imperversare delle baby gang – ha detto il primo cittadino di Taurianova – e ci rendiamo conto che noi adulti stiamo consegnando ai ragazzi un contesto locale di gran lunga peggiorato rispetto al passato, a causa della crisi delle varie agenzie educative. Ecco perché vogliamo che il fermento che stiamo vivendo nell’anno da Capitale del libro generi anche una spinta propulsiva per pretendere, ad ogni livello, un miglioramento in tutti i settori della vita sociale dei ragazzi a partire dalla dotazione di strutture sportive che servono a togliere dalla strada, o dallo sguardo sui telefonini, le nuove generazioni».

Il forum è stato concluso da Maria Fedele, assessore alla cultura e direttore di TCIL che, volendo dedicare l’incontro alla memoria di Giuseppe Miriello, il giovane allenatore di Taurianova deceduto la settimana scorsa proprio mentre sul campo della vicina Cittanova allenava la locale under 17. Dopo il minuto di raccoglimento è stato proiettato un commovente collage fotografico dell’apprezzato sportivo, consegnando assieme al sindaco una targa ricordo ad uno dei calciatori in erba da lui allenati.

«Una città nominata Capitale del Libro non può limitarsi alla promozione della lettura in senso stretto – ha commentato Fedele – ma abbracciare l’intero tessuto culturale della comunità. Anche il calcio, soprattutto a livello giovanile, non rappresenta solo uno sport, ma un potente strumento educativo e sociale.  Attraverso questo evento abbiamo voluto lanciare ancora una volta un segnale chiaro: il fermento culturale che stiamo vivendo grazie al riconoscimento ottenuto deve tradursi in un miglioramento concreto del territorio».

Il premio letterario Racconti nella Rete fa tappa a Taurianova

Domenica 24 novembre, a Taurianova, alle 17.30, alla Biblioteca Renda, fa tappa il Premio Letterario “Racconti nella Rete”.

Nell’occasione sarà presentato, dal presidente del Premio, Demetrio Brandi e dal alcuni scrittori, la 23esima Antologia di Racconti nella Rete, edita da Castelvecchi.

Intervengono le scrittrici Katia Colica, Laura Curatola e Giuseppe Sanalitro, musicista e scrittore, anche lui tra i vincitori del premio. A moderare l’incontro sarà Barbara Cutrupi, docente, vincitrice del premio nel 2016 per la sezione racconti per bambini. Katia Colica e Giuseppe Sanalitro presenteranno i loro cortometraggi tratti dai soggetti che hanno vinto la sezione Corti di Racconti nella Rete. Le letture sono a cura di Francesca Sorace.

I venticinque scrittori che hanno vinto la selezione 2024 sono: Alfonso Angrisani, Lorenzo Bellandi, Anna Rita Bevacqua, Patrizia Carnevali, Massimiliano Ciarrocca, Simone Colombo, Roberto Di Salvo, Francesca Emanuelli, Fabio Fulfaro, Claudia Gambarotta, Lucia Macchiarini, Stefania Magnani, Francesco Maltarello, Giorgio Marconi, Giacomo Marchi, Virginia Martini, Damiana Marzano, Paola Mereu, Andrea Polini, Paola Romanelli, Monica Savoia, Salvatore Tomasello, Rossella Toscano, Marco Turella, Antonella Zanca.
Nato nel 2002 da un’idea di Demetrio Brandi, il premio letterario Racconti nella Rete® si conferma il più importante concorso nazionale per gli autori emergenti.  Ogni anno spunti originali e storie accattivanti mettono in moto un meccanismo creativo meravigliosamente produttivo e offrono al lettore un’esperienza unica e preziosa: aiutano a pensare intrattenendo. Tra gli oltre cinquecento scrittori pubblicati nelle antologie di Racconti nella Rete® molti hanno ottenuto, nel tempo, brillanti risultati in campo letterario. Il progetto permette a tutti, giovani e meno giovani, di partecipare al concorso con un racconto breve, una favola per bambini o un soggetto per cortometraggi.  (rrc)

TAURIANOVA (RC) – Domenica si presenta il libro “Pubblico Ministero”

Domenica 17 novembre, a Taurianova, alle 18.30, alla Chiesetta degli Artisti, sarà presentato il libro “Pubblico Ministero. Un protagonista controverso della giustizia” di Edmondo Bruti Liberati, ex Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano ed edito da Raffaello Cortina Editore.

L’evento, organizzato dall’Associazione “Risorse”, rientra nell’ambito della rassegna “Diritto & Legalità – Le voci della giustizia, e rappresenta un’occasione unica per approfondire il ruolo e i dilemmi del pubblico ministero, una figura centrale ma spesso al centro di polemiche e dibattiti pubblici. Come evidenziato da Bruti Liberati nel suo libro, il pubblico ministero ha un duplice volto: da un lato, sostiene l’accusa, ma dall’altro ha un dovere di verità che lo distingue radicalmente dall’avvocato difensore. Questo ruolo comporta sfide continue in termini di professionalità, accountability e deontologia.

«Eventi come questo contribuiscono a rendere accessibile il tema della giustizia anche al grande pubblico – ha commentato Maria Fedele, assessore alla Cultura di Taurianova e direttore artistico di TCIL – perché la cultura della legalità passa prima di tutto da una corretta informazione. In questo senso, è essenziale che i cittadini comprendano l’importanza e le sfide del ruolo del pubblico ministero, affinando la consapevolezza su come il diritto influisca sulla vita di ognuno di noi».

L’evento si aprirà con i saluti istituzionali dell’Amministrazione Comunale. Seguiranno gli interventi di Caterina Asciutto, presidente della Giunta Distrettuale Reggina dell’ANM; Angelo Rossi, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palmi; Noemi Asciutto, presidente dell’Associazione “Risorse”. Dialogherà con l’autore Francesco Napoli, vicepresidente del Consiglio Nazionale Forense, arricchirà il dibattito con un punto di vista esperto e accessibile. L’incontro sarà coordinato dal giudice Ilario Nasso, consigliere della Corte d’Appello di Reggio Calabria.

«Prosegue il nostro impegno all’interno della rassegna “Diritto & Legalità – Le voci della giustizia” – ha dichiarato Noemi Asciutto, presidente dell’Associazione “Risorse” – con l’intento di offrire un’occasione di dialogo alla portata di tutti e non solo degli addetti ai lavori, che affronta temi complessi e spesso lontani. Attraverso la testimonianza e il racconto di Bruti Liberati, già Procuratore della Repubblica di Milano, vogliamo approfondire la figura del Pubblico Ministero svelandone dinamiche, compiti e dilemmi».

«Il nostro obiettivo – ha concluso – è promuovere un dibattito che possa coinvolgere i cittadini nella riflessione su questioni giuridiche fondamentali, superando barriere linguistiche e tecniche. Siamo grati a tutti coloro che interverranno, e invitiamo i cittadini a partecipare, per scoprire insieme quanto il diritto, spesso percepito come lontano, riguardi invece la vita quotidiana di ciascuno di noi». (rrc)

Mimmo Morogallo, la rassegna di Taurianova è un vero trionfo

di PINO NANOPer una notte Taurianova, Capitale del Libro, diventa anche Capitale dell’arte sacra e della pittura paesaggistica moderna, grazie ad una rassegna antologica che il sindaco di Taurianova Roy Biasi, ha voluto dedicare a Mimmo Morogallo, uno degli artisti calabresi oggi più conosciuti al mondo per via delle sue tele dedicate ai paesaggi e alle tradizioni del Sud.

È stata quella di ieri sera una sorta di festa di compleanno per i suoi primi 85 anni, interamente vissuti on the road come i grandi poeti e i grandi cantastorie del mondo. Piena di appunti critici e di dettagli storici e artistici la prolusione iniziale di Giuseppe Livoti, critico d’arte, e soprattutto autorevole Presidente dell’Associazione Le Muse di Reggio Calabria. Così come piene di entusiasmo e di ammirazione per le sue opere sono state le conclusioni dell’assessore alla cultura del comune Maria Fedele, dopo la proiezione di un documentario curato per l’occasione dal giornalista Pietro Melia, storico inviato speciale della Rai in Calabria. 

Morogallo e il mondo, Morogallo e il made in Italy, Morogallo e gli italiani all’estero, Morogallo e la visione d’insieme del nostro paese in ogni angolo della terra. Mimmo Morogallo per tutta la vita non ha fatto altro che girare il mondo come una trottola, dimenticandosi a volte di avere una famiglia a casa o degli amici che lo aspettavano sempre con ansia e con amore, ma questo girovagare continuo da un paese all’altro ha fatto di lui uno dei calabresi, o meglio uno degli artisti calabresi più conosciuti e più amati al mondo.

Ricordo di aver sentito parlare di lui in Canada, negli Stati Uniti, in Australia, in Argentina, persino in Perù e ai margini della terra del Fuoco, perché Mimmo in tutta la sua vita in realtà non ha mai smesso di osare. E quando chiamò uno dei suoi amici più cari rimasti a Gioia Tauro e gli disse che sarebbe andato a visitare l’Isola di Pasqua, il suo amico corse al circolo dei pescatori per annunciare che Mimmo sarebbe tornato a casa per Pasqua, ma ignorando del tutto l’esistenza dell’isola dei giganti d’argilla sul mare. 

I suoi primi veri successi artistici gli arrivano dai tanti incontri che Mimmo riesce a realizzare con la complicità dei tantissimi Istituti di Cultura Italiana all’estero, e alla fine della fiera c’è da dire che non esiste ambasciata italiana al mondo che non lo abbia visto passare da lì almeno una volta, e magari fermarsi per una delle sue tante mostre di pittura. Mostre che Mimmo Morogallo ha realizzato dovunque ci fosse uno spazio per poggiarvi sopra una tela, e se non avesse avuto i cavalletti giusti per farlo avrebbe usato le sedie su cui le sue tele diventavano ancora più suggestive. 

Un giorno a New York ad una delle sue rassegne va a trovarlo un inviato di America Oggi che non lo conosceva per niente e ne rimane così affascinato da lui che il giorno dopo gli dedica un’intera pagina del suo giornale, spiegando che per il “Grande Morogallo” l’arte e la pittura sono fonte di vita, perché l’arte mi permette di immortalare su una tela le bellezze della natura, ed è qualcosa di sublime, soprattutto nel nostro Sud, perché noi abbiamo il sole, il verde dei prati, l’azzurro del mare. La pittura è armonia, è amore, è passione, ma per me – dice Mimmo Morogallo al cronista italoamericano – è vita di ogni giorno. I miei soggetti vengono dal quotidiano, da dentro le case, e il poeta calabrese Emilio Argiroffi chiamava i miei dipinti: “i quadri morogalliani”.

E se a Toronto e a New York le sue tele vanno a ruba, a Philadelphia e a Boston organizzando ogni anno per lui veri e propri banchetti di festa per i colori che lui ogni anno porta nelle loro case. 

«Io mi definisco un pittore impressionista moderno, anche perché ho studiato Renoir, Cèzanne e Van Gogh. Ma strada facendo mi sono creato tecniche tutte mie. Il mio forte sono i ritratti, dove uso la tecnica della velatura. Ho studiato la tecnica del ritratto in Spagna con Luis Del Cierro, e devo riconoscere di aver fatto la cosa più giusto di quella mia stagione artistica. Ho fasi di lavoro alterne, immediate, forti, veloci, ma poi mi capita di avere dei ripensamenti, e quindi tutto si rallenta».

«E la cosa che mi piace di più in questo mio lavoro è realizzare grandi tele, quadri di grandi dimensioni, perché poi io li guardo e mi commuovo, mi perdo nelle mie stesse immagini, è come se mi sentissi parte integrante del quadro che ho appena finito di realizzare. E per dare il meglio di me stesso uso solo colori a olio, perché un pittura più lenta, che mi permette di stratificare, di dipingere una cosa sull’altra e di poterlo fare con il tempo necessario che mi aiuta a sedimentare il mio progetto originario. Ma ho anche un colore preferito, che è il bordeaux, un colore molto forte, espressivo, di grande carisma e di grande impatto visivo».

Ieri sera a Taurianova per il grande artista di Gioia Tauro è stato un ennesimo trionfo. Grazie al sindaco Roy Basi e all’assessore alla cultura Maria Fedele, la Capitale del Libro gli ha riservato una festa solenne, la festa del figliol prodigo, che da domani però lascerà di nuovo il mare di Calabria per tornare a Milano, dove ormai vive stabilmente da anni, attorniato dai nipoti «che sono il mio futuro e da tantissimi amici mai persi lungo la strada della vita». 

La sua mostra antologica,35 le tele esposte nel cuore della Biblioteca, rimarranno invece in esposizione ancora per due settimane. (pn)

TAURIANOVA (RC) – Successo per l’evento “Prevenire con il Sapere”

Successo, a Taurianova, per la manifestazione “Prevenire con il Sapere” organizzata dal Comune nella Chiesa degli Artisti in Santa Lucia.

Molto intense si sono rivelate le comunicazioni dei medici coinvolti: la senologa Maria Giovanna Fava, il ginecologo Massimo Sorace, il gastroenterologo Ludovico Abenavoli Montebianco e la geriatra Mariagrazia Richichi

Tutti hanno enfatizzato la necessità di abituare la popolazione agli screening contro tumori e malattie metaboliche che l’Asp di Reggio Calabria di recente ha ampliato, chiarendo le diverse implicazioni che rendono il tempo un vero e proprio alleato per prevenire l’insorgere e l’aggressività delle patologie. 

«L’accuratezza delle relazioni degli esperti qualificati coinvolti e la grande partecipazione del pubblico rappresentano il lascito più riuscito che l’amministrazione poteva incassare dopo aver deciso di promuovere, in occasione del mese della prevenzione, un confronto fra medici ispirato dalla necessità di far sentire ciascuno la prima sentinella contro le malattie oncologiche e non solo», ha spiegato l’assessore alle Politiche Sociali, Angela Crea.

«Proprio questo approccio volto ad illustrare i servizi nuovi messi a disposizione dall’Asp e contemporaneamente a responsabilizzare la cittadinanza ad avere stili di vita corretti – ha detto l’assessore Crea – volevamo offrire quando abbiamo pensato alla formula della tavola rotonda. Ringrazio tutti i relatori per averci dato l’occasione di offrire informazioni che si rivelano preziose, così come continuamente ci confermano i medici del Poliambulatorio di Taurianova che si conferma una preziosa trincea per l’assistenza e l’accompagnamento di pazienti che altrimenti si sentirebbero abbandonati a se stessi».

E proprio sul valore sociale della prevenzione e della cura si è soffermato il delegato vescovile don Pino De Masi, pronto a stimolare le istituzioni locali sulla necessità di investire più risorse contro il disagio dei giovani che inizia da quando sono piccoli. 

«Questo alto monito – ha detto l’assessore Crea, che nella giunta guidata dal sindaco Roy Biasi governa anche la delega alla Gentilezza – deve trovare una risposta pronta degli enti, così come stanno facendo i Comuni dell’Ambito sociale Territoriale n. 3, di cui Taurianova è capofila, attraverso i servizi messi in atto, quali l’assistenza domiciliare sociale integrata che garantisce ai malati e ai familiari quell’aiuto necessario e quel collegamento giusto con le amministrazioni. Servizi essenziali alla persona come anche i progetti personalizzati  che oggi, in una società in continua trasformazione, vedono le relazioni sociali dilatarsi e diradarsi nel tempo».

«L’Ambito, grazie gli assistenti sociali – ha aggiunto – riesce a mantenere alto il livello di assistenza territoriale supportando e valorizzando i servizi offerti dal Consultorio di Taurianova, che ha diverse figure professionali che riescono a sostenere la donna in diverse fasi della crescita, soprattutto per la prevenzione dell’Hpv con gli screening, i pap test, l’assistenza psicologica e legale, i corsi di preparazione al parto». 

La serata, con gli emozionanti intermezzi musicali curati dalla maestra Cettina Nicolosi dell’associazione Nuova Verdi – e con le esibizioni di Angela Vadalà e Marco Suraci – ha registrato anche il coinvolgimento delle “Uncinettine di Taurianova», rappresentate dalla presidente Rosalba Pirrotta, che hanno distribuito le spille realizzate con il simbolo del “mese della prevenzione”. 

La manifestazione, che aveva il patrocinio della Consulta comunale delle associazioni, oltre che di Taurianova Capitale del Libro, si è conclusa con la consegna a don De Masi, Richichi, Abenavoli e Pirrotta del medaglione simbolo del Titolo conquistato realizzato dal maestro ceramista seminarese, Vincenzo Ferraro(rrc)

Taurianova e Metrocity RC insieme contro il disagio giovanile

La Giunta comunale di Taurianova, guidata dal sindaco Roy Biasi, ha approvato un protocollo d’intesa con la Città Metropolitana di Reggio Calabria contro la devianza giovanile.

Con la delibera il settore Welfare è stato autorizzato a formalizzare l’intesa che avvia una ulteriore collaborazione specifica per un anno. 

La sinergia istituzionale è volta a lottare la dispersione scolastica e la povertà educativa – ma anche bullismo e cyber bullismo o per aiutare quanti finita la scuola dell’obbligo stanno cercando lavoro – nell’ambito del progetto “I Walk The Line” che il ministero ha finanziato all’ex Provincia tramite il Poc Legalità, 2014-2020. 

In pratica la Città metropolitana, trovando sponda negli indirizzi amministrativi con cui si sta muovendo l’assessorato alle Politiche sociali guidato da Angela Crea, amplia la rete delle organizzazioni pubbliche e del terzo settore che prendono in carico i giovani con un’età compresa tra i 14 e i 25 anni, dopo la segnalazione partita dagli uffici dell’Area Welfare comunale guidata da Saverio Latella

Allegato al protocollo d’intesa che a giorni verrà firmato vi è il Piano operativo di lavoro – redatto dall’Unità di coordinamento del progetto che opera sotto la supervisione del Settore 8 di Palazzo Alvaro – che non indica soltanto le attività proposte, ma illustra obiettivi e pratiche previste nel Piano educativo personalizzato con cui gli operatori accompagneranno ogni destinatario.

«Sappiamo che purtroppo anche nel nostro territorio sta crescendo il numero di quanti non studiano e non cercano un lavoro – ha commentato il sindaco Roy Biasi – ecco perché con grande convinzione il Comune mette a disposizione del progetto sia strutture come il Polo sociale integrato, sia il grande patrimonio di conoscenza dei fenomeni giovanili che in questi anni i nostri uffici hanno potuto creare, anche nel ruolo di ente capofila dell’Ambito sociale territoriale 3, pluripremiato a livello regionale per i suoi virtuosismi amministrativi».

«Le azioni mirate – ha aggiunto – che si potranno proporre nelle scuole, ma anche per affiancare i soggetti fragili fuori dall’orario scolastico, sono la migliore risposta che le istituzioni e i tecnici possono dare per fare capire ai giovani che non sono soli nei momenti cruciali della loro crescita, quando cioè un buon consiglio e uno stimolo convinto possono aiutarli a fronteggiare o prevenire situazioni di disagio». 

Con il progetto ci si rivolgerà non solo ai Neet, ovvero alla categoria di quanti in età adolescenziale e post adolescenziale non studiano e non lavorano, ma anche a quanti frequentano gli istituti scolastici cittadini di ogni ordine e grado.

«È apprezzabile che un ente come la Città metropolitana individui i Comuni come sentinelle del territorio e antenne del disagio – ha detto l’assessore alle Politiche sociali, Angela Crea – compito che per quanto ci riguarda sentiamo di svolgere, al di là di ogni formalismo istituzionale, soprattutto grazie alla forma di collaborazione stabile che teniamo con le scuole cittadine».

«È sempre positivo – ha concluso – quando tutti insieme riusciamo a prevenire il disagio, o ad affrontarlo quando già si manifesta, perché così dimostriamo che a Taurianova è massimo l’impegno per fare in modo che nessuno resti indietro, soprattutto tra i giovani».  (rrc)

TAURIANOVA (RC) – Venerdì s’inaugura la mostra di Salvatore Insana

Venerdì 11 ottobre, alla Biblioteca “Antonio Renda” di Taurianova, alle 18, sarà inaugurata la mostra C’era qualcosa che aspettava il mio arrivo di Salvatore Insana.

L’esposizione, visitabile fino al 29 novembre, è organizzata e curata dalla Fondazione Cesare Berlingeri ETS nell’ambito di Taurianova Capitale del Libro 2024, offrirà al pubblico l’opportunità di intraprendere un viaggio senza tempo alla scoperta della produzione artistica di Salvatore Insana. Le opere in mostra sono quelle realizzate durante una residenza d’artista in Val Camonica in cui l’artista ha esplorato nuove modalità di utilizzo della lente grandangolare, dando vita a visioni originali e fortemente personali.

Come ha sottolineato Tiziana Berlingeri nel testo critico che accompagna la mostra, «molte di queste immagini sono il fulcro attorno al quale l’artista registra lo scorrere della vita in quelli che potremmo definire degli appunti visivi del periodo vissuto lì che, immortalati dall’obiettivo, si trasformano in archetipi di un’esistenza in cui sacro e profano si intrecciano inevitabilmente».

«La Fondazione Cesare Berlingeri Ets nasce con l’obiettivo di sostenere e promuovere l’arte contemporanea, ponendo particolare attenzione agli artisti emergenti. Crediamo che il loro talento non solo debba essere coltivato ma anche reso visibile perché la crescita individuale degli artisti arricchisce l’intero contesto culturale. Offrire loro opportunità di dialogo con il pubblico significa contribuire al rinnovamento e alla vitalità dell’arte contemporanea», ha commentato Cesare Berlingeri.

«Ancora una volta Taurianova Capitale del Libro sposa l’arte – ha commentato Maria Fedele, assessore alla Cultura di Taurianova e direttore artistico di TCIL – . E lo fa con l’entusiasmo che ha contraddistinto ogni evento fin qui realizzato. Siamo infatti orgogliosi di continuare questa importante collaborazione con la Fondazione Berlingeri, che nel corso di un ottobre ricco di appuntamenti, si è occupata della personale di Salvatore Insana. Artista poliedrico, vivace e profondo, racconterà il proprio percorso attraverso delle interessanti installazioni, rendendo ancora una volta la nostra biblioteca uno spazio attivo di dialogo culturale multidisciplinare». (rrc)

TAURIANOVA (RC) – Si presenta il libro “La Scelta” di Sigfrido Ranucci

Domani sera, a Taurianova, alle 20.30, nella Chiesa del Rosario, Sigfrido Ranucci, giornalista, autore e conduttore televisivo di celebri programmi come “Report”, presenterà La Scelta (Bompiani, 2024).

L’evento rientra nell’ambito di Taurianoir, la kermesse letteraria con la direzione artistica dell’Associazione Culturale Parallelo 38 dedicata al genere poliziesco, d’inchiesta e investigativo, parte del ricco cartellone di Taurianova Capitale Italiana del Libro 2024.

A presentare l’evento, Emanuela D’Eugenio, Presidente dell’Associazione Parallelo 38, che commenta: «Siamo estremamente felici di ospitare Sigfrido Ranucci, baluardo del giornalismo d’inchiesta in Italia e della libertà d’informazione. Insieme a lui , impreziosiranno la serata Peppino Mazzotta, fresco vincitore del Premio Maschere di Teatro 2024 e Sasà Calabrese, eccezionale compositore, musicista e polistrumentista».

La kermesse culturale sarà moderata da Francesca Orefice, avvocata, editorialista ed arricchita dalle musiche del cantautore Sasà Calabrese e dalle letture dell’attore e drammaturgo Peppino Mazzotta. I saluti istituzionali saranno affidati a Maria Fedele, assessore alla Cultura del comune di Taurianova e direttore Artistico di TCIL.

«Ospitare a Taurianova un giornalista poliedrico come Ranucci ci riempie di orgoglio – commenta Maria Fedele -. Una personalità  di grande spessore che si aggiunge alle tante altre che abbiamo avuto l’onore di incontrare nel corso di questi mesi e che stanno trasformando il nostro paese in un salotto culturale in cui scrittori, giornalisti, attori, musicisti incontrano da vicino una comunità di curiosi e appassionati». (rrc)

La Regione sostegno economico per programma di Taurianova Capitale del Libro

La Giunta regionale, presieduta dal presidente Roberto Occhiuto, ha approvato il progetto di finanziamento del comune di Taurianova – Capitale italiano del libro 2024.

«È motivo di orgoglio per la Calabria assurgere agli onori della cronaca nazionale grazie al qualificato programma di eventi che il Comune di Taurianova sta realizzando nell’ambito del progetto ‘Taurianova legge’, esecutivo del più ampio programma che vede la città della piana essere stata designata quale ‘Capitale italiana del libro 2024’», ha detto l’assessore alla Cultura, Caterina Capponi, aggiungendo come «è per questo motivo che la Giunta regionale, guidata dal presidente Occhiuto, su mia proposta, ha riconosciuto strategico quanto necessario che si desse al Comune di Taurianova il giusto sostegno economico affinché il programma degli eventi possa continuare a conquistare gli spazi di visibilità che merita».

Si ricorderà infatti che l’assegnazione di questo prestigioso riconoscimento è avvenuto sulla base di una decisione unanime della giuria nominata in seno al ministero della Cultura «che ha riconosciuto nella proposta di Taurianova – evidenzia Capponi – un miglioramento dell’offerta culturale che si concretizza in un cambiamento significativo, anche nel lungo periodo, in quanto mira all’inclusione sociale con l’utilizzo delle nuove tecnologie e il coinvolgimento dei giovani e delle categorie a rischio di marginalizzazione, diffondendo l’abitudine alla lettura e valorizzando l’immagine sociale del libro. In particolare il progetto è risultato convincente anche in ragione del contesto storico e geografico, in quanto può costituire un laboratorio di pedagogia, di riscatto culturale, civile e sociale».