Uiltec e Uil Calabria: Bonifica di Crotone, da questione di contrapposizione a questione di opportunità

«Non è più procrastinabile l’avvio della bonifica di un territorio che aspetta da tanto, troppo tempo. E’ necessaria, indispensabile e urgente, perché rappresenta anche un’opportunità, in quanto, ripristinando quei siti, si consentirà che ci siano nuove attività». È quanto ha dichiarato Daniela Paris, segretaria nazionale della Uiltec Calabria, nel corso del Consiglio Regionale della Uiltec Calabria, svoltosi a Lamezia Terme, e al quale ha partecipato tutto il gruppo dirigenziale calabrese dell’organizzazione sindacale, tra cui il segretario regionale di Uiltec, Vincenzo Celi e la segretaria generale della Uil, Mariaelena Senese.

«È necessaria, indispensabile e urgente – ha sottolineato – perché rappresenta anche un’opportunità, in quanto, ripristinando quei siti, si consentirà che ci siano nuove attività. Accogliamo in modo estremamente positivo la proposta del direttore generale del Dipartimento Economia Circolare e Bonifiche del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Luca Proietti, in occasione della sua recente visita in Calabria, che ha lanciato l’istituzione di un tavolo tecnico in Prefettura, a Crotone, con tutti i soggetti istituzionali, politica, associazioni datoriali e sindacati».

«Il risanamento ambientale, sociale e industriale di Crotone e della Calabria – ha ribadito – passano da una vera, leale e concreta bonifica anche del terreno del confronto politico ed istituzionale verso una strategia sinergica e di cooperazione che favorisca un approccio costruttivo al problema della bonifica di Crotone. L’ambiente, la salute dei cittadini di Crotone, non si curano con i vincoli, con gli atti che dimostrano una determinazione piuttosto che un’altra ma trovando soluzioni».

«Non interessa più a nessun crotonese, a nessun calabrese, chi ha detto no o si – ha concluso – la bonifica del SIN di Crotone deve partire».

Il segretario Celi, nel suo intervento, ha ribadito la volontà di «cambiare la narrazione che sta dentro l’interlocuzione tra le parti che guardano alla bonifica di Crotone, un’area industriale che è tra le grandi del Sud e non può non essere utilizzata e valorizzata».

«Occorre produrre idee e progettualità – ha sottolineato – altrimenti temiamo che la bonifica non si faccia più. Troppi vincoli posti e troppi ricorsi al Tar. Eni deve essere indotta ad investire, come avvenuto in altre parti di Italia, con, ad esempio, progetti di economia circolare, possibilità di rifiuti trasformati in biocarburanti. Vogliamo essere attori principali e non spettatori di questa straordinaria e complicata partita che guarda al destino della Calabria, ma non solo».

«Lo stesso generale Emilio Errigo, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito di Crotone, in una recente dichiarazione stampa – ha aggiunto – ha sostenuto che la bonifica dei siti di interesse nazionale, e quindi anche Crotone, sono una questione nazionale. Per noi, la bonifica di Crotone non è una questione di contrapposizione ma di opportunità».

«Si tratta di una pagina drammatica della nostra regione – ha sottolineato Maria Elena Senese –. Il Sin è stato istituito nel 2002. Siamo davanti ad un caso evidente di politica tardiva che è stata incapace di risanare un ecosistema ambientale, sociale, industriale ed occupazionale».

«Quello a cui stiamo assistendo è uno scontro istituzionale – ha concluso – che continua a discostarsi dal vero problema che caratterizza il Sin, ovvero la permanenza dei rifiuti e delle sostanze inquinanti a Crotone. Conosciamo bene i numeri elevati dei malati oncologici legati a questo territorio, moltissime persone sono morte. C’è una responsabilità da parte di tutti. Noi non abbasseremo la guardia e continueremo a far battaglia.

Celi (Uiltec Calabria): Chiediamo responsabilità e risolutezza per il servizio idrico crotonese

Chiediamo responsabilità e risolutezza per il servizio idrico Crotonese. È quanto ha chiesto Vincenzo Celi, segretario generale Uiltec Calabria, partecipando all’assemblea dei lavoratori Congesi iscritti al sindacato, in cui si è parlato dell’esito dell’assemblea dei Soci dello scorso 30 Settembre che avrebbe deliberato la sottoscrizione dell’accordo operativo tra Congesi e Sorical, per il subentro di quest’ultima nella gestione del Servizio Idrico Integrato a partire dal prossimo Gennaio 2025.

La preoccupazione emersa nel dibattito riguarda le dichiarazioni fiduciose e rassicuranti e le buono intenzioni espresse da parte delle istituzioni che, finora, non hanno trovato riscontro e continuano a scontrarsi con la volontà, fino ad ora rilevata, di chi invece ha introdotto politiche di notevole frizione all’auspicato e necessario trasferimento del servizio e delle maestranze. Il timore, che sottoscriviamo e facciamo nostro, è che se gli interlocutori, che sino a questo momento hanno lavorato per frenare senza presupposti nuovi, rimangono identici, vi è il rischio concreto che il recupero della partita si allunghi sempre di più

«Tutto ciò, come Uiltec – ha detto Celi – lo sosteniamo ormai pubblicamente da anni, perché le vicende che in ordine mettiamo in fila – sentenza sul fallimento Soakro, indagine della Guardia di Finanza e ricorso al Tar rigettato – fanno presagire, senza un vero cambio di rotta, che a pagare il prezzo di una gestione alquanto discutibile siano ancora una volta lavoratrici e lavoratori. Tra stipendi non pagati e demansionamenti, prima nel fallimento Soakro, poi nell’avvio del progetto Congesi, ci saremmo aspettati maggiore coraggio e determinazione da parte dei Soci del Consorzio, rispetto, ad esempio, all’ipotesi di messa in liquidazione del Consorzio solo a valle del subentro di Sorical».

«Non vogliamo essere cattivi profeti, vogliamo, però – ha detto ancora Celi – richiamare i soggetti coinvolti nella trattativa, alla massima responsabilità e risolutezza. Accelerare il subentro di Sorical nella gestione, che rivendichiamo e chiediamo da anni – la Uiltec non si è mai lasciata distrarre dal suo ruolo – a tutela del servizio pubblico e delle maestranze, oggi diventa condizione non più rinviabile, prima che possibili elementi esterni – ve ne sono diversi – possano inserirsi nella fase in corso. Troppi sono gli elementi che in questi anni abbiamo denunciato e che oggi sono sotto verifica degli enti preposti e, per questa ragione, non possiamo rimanere sulla riva del fiume da semplici spettatori in attesa degli eventi».

«Con questo auspicio e con la consapevolezza – ha concluso – che il ruolo dei Comuni sia centrale nel buon esito del confronto, continueremo a fare quello che abbiamo sempre fatto: rappresentare gli interessi dei lavoratori, quelli instancabili che si sono sempre adoperati e hanno offerto la loro rilevante professionalità per garantire il servizio nonostante tutti gli ostacoli che gli si sono posti lungo il percorso».

Mancuso (Uiltec Calabria): Serve passo concreto per promuovere riscoperta della ginestra

Annarita Mancuso, coordinatore Città Metropolitana Uiltec e referente tessile Uiltec Calabria, ha chiesto che «dalla narrazione si passi ad un impegno concreto che, mettendo insieme esperienze universitarie, competenze amministrative regionali, progettuali delle parti sociali, punti a sfruttare al massimo i fondi messi a disposizione dall’Europa attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza» per promuovere l’uso della ginestra a fini produttivi.

La Uiltec, infatti, ha intenzione di fare un tour nei Comuni della Calabria, a partire dalla Locride, per promuovere la riscoperta della ginestra e il suo utilizzo a fini produttivi.

«L’idea di fondo – ha spiegato Mancuso – che muove il progetto della Uiltec Calabria è quella di creare un luogo dove tradizione e innovazione si intersecano. Ma non solo. L’obiettivo principale è quello di riuscire a creare occupazione, di dare alle calabresi ed ai calabresi di riscoperta di antichi mestieri ma, soprattutto, un’occasione concreta di impiego».

«La Uiltec Calabria – ha proseguito – ha già avviato un progetto tessile partendo dalle scuole, ma servono impegni concreti anche da parte della politica. Quella politica che, con l’assessore Gianluca Gallo, si era detta pronta a a raccogliere e sostenere le proposte lanciate dal sindacato per fare della filiera della ginestra una moderna fonte di produttività per il territorio calabrese. In questi anni anche l’Università della Calabria ha brevettato una tecnologia di lavorazione della ginestra che si basa su una reidratazione del vegetale, con piccole quantità d’acqua, e non utilizza sostanze chimiche».

«Una lavorazione che non penalizza gli scarti che possono essere riutilizzati senza sprechi – ha aggiunto –. Un progetto questo che, naturalmente, ha bisogno del sostegno concreto di chi gestisce la cosa pubblica per uscire dall’incubatore universitario e trasformarsi in reale prospettiva occupazionale. Nella certezza che la domanda del filato è superiore all’offerta, tanto che si ha difficoltà a soddisfare le richieste del gli ordini delle grandi  firme della moda che hanno riscoperto la ginestra e ci stanno puntando per le proprie produzioni».

«Le richieste, per il momento – ha concluso – vengono canalizzate alle aziende tessili che nel tempo hanno acquisito credibilità e proprio queste aziende potrebbero trasferire formazione e successivamente assumere nuovi occupati». (rcz)

Uil Calabria: Sia predisposto un Piano industriale per Sorical

I segretari generali di Uil Calabria e Uiltec Calabria, rispettivamente Santo Biondo e Vincenzo Celi, hanno chiesto alla Regione di predisporre un Piano Industriale per la Sorical, «per valorizzare il percorso intrapreso», ossia l’uscita dallo stato di liquidazione.

Per i sindacalisti, infatti, servirebbe un Piano «serio capace di rispondere non solo alle gravi carenze infrastrutturali della rete idrica regionale, ma capace di sviluppare quella capacità progettuale per intercettare le risorse messe in campo dalle politiche di coesione nazionali ed europee, il Pnrr, le cui scadenze impongono scelte risolute, veloci, ma allo stesso tempo che non abbiano carattere emergenziale».

«Un fatto positivo – hanno spiegato – insieme a quello di qualche settimana fa che ne ha reso completamente pubblico l’assetto societario, al quale guardiamo da tempo come questione determinante per il Servizio Idrico Regionale. L’accelerazione impressa dal Presidente Roberto Occhiuto sul riordino del servizio idrico regionale, deve trovare sintesi, adesso, nel non più rinviabile affidamento, da parte dell’Autorità Rifiuti e servizio idrico della Calabria, del Servizio idrico integrato Regionale, ad un unico soggetto gestore che possa consentire di intercettare le diverse linee di finanziamento Nazionali e Comunitarie per un concreto rilancio degli investimenti».

«Da questo punto di vista – si legge nella nota di Biondo e Celi – crediamo che i presupposti per individuare in Sorical il soggetto in questione siano presenti, e chiediamo parimenti la stessa determinazione dimostrata dal Governo Regionale anche al Commissario dell’Autorità, Ing. Bruno Gualtieri».

«Per come sosteniamo da tempo – hanno ribadito – il futuro del sistema idrico integrato calabrese si gioca sulla capacità di mettere a frutto gli investimenti e di sviluppare temi quali: efficientamento della rete idrica, attuazione della legge regionale sul ciclo integrato delle acque, investimenti nell’organizzazione del lavoro e nelle infrastrutture, sviluppo delle nuove tecnologie, piano occupazionale. È evidente che quanto accaduto negli scorsi mesi, con la perdita di importanti risorse per l’infrastruttura idrica, dovrà rimanere fatto isolato. Pertanto, è opportuno che la Regione Calabria si doti di soggetti strutturati, capaci di governare il processo di rilancio del servizio idrico regionale, per non rischiare di perdere l’ennesima occasione».

Per Biondo e Celi, «con la definitiva uscita di Sorical dallo stato di liquidazione crediamo che gli elementi per dare finalmente avvio al processo di transizione di cui il settore idrico regionale necessita ci siano. La Regione Calabria può concretamente invertire la rotta ed avere finalmente quello che da tempo sosteniamo: un sistema idrico integrato, che dalla captazione arrivi alla depurazione ed alla distribuzione ai cittadini».

«Anche sul tema della depurazione – hanno concluso – ci pare di rilevare un’attenzione particolare da parte del Governatore Occhiuto, al quale intendiamo lanciare l’invito a valorizzare il percorso attraverso certamente le scelte che dovranno seguire al passaggio importante di ieri, ma nel contempo l’avvio del confronto con il sindacato anche sul servizio idrico integrato Regionale. Lo riteniamo un ulteriore passaggio virtuoso del processo che si sta sviluppando in relazione al rilancio di un settore strategico per la ripresa della nostra Regione e che siamo convinti al Presidente Occhiuto non sfuggirà». (rcz)

Biondo (Uil Calabria): Vertenza Calabria determinante per futuro produttivo della nostra regione

«La Vertenza Calabria è determinante per il futuro produttivo della nostra regione». È quanto ha dichiarato il segretario regionale di Uil CalabriaSanto Biondo, nel corso del congresso Uiltec Calabria svoltosi nella Sala Scopelliti del Parco Ecolandia di Reggio Calabria.

Per Biondo, infatti, «tutta la politica deve fare quadrato e, abbandonato i colori politici, per ottenere quei risultati che tutti i calabresi si attendono per il miglioramento della sanità, per l’ammodernamento delle infrastrutture, per il corretto utilizzo dei fondi del Pnrr ed il potenziamento occupazionale della nostra terra».

Nel corso del congresso, inoltre, Vincenzo Celi è stato confermato alla guida della Uiltec Calabria. Ai lavori hanno partecipato numerosi delegati provenienti da ogni angolo della Calabria, hanno portato il loro contributo di idee: Paolo Pirani, Segretario generale della Uiltec (da remoto); Daniela Piras, Segretario generale aggiunto Uiltec; Santo Biondo, Segretario generale Uil Calabria e Gianni Pensabene, portavoce forum terzo settore e responsabile Parco Ecolandia.

«Stiamo portando la Uil, la Uiltec – ha detto Vincenzo Celi – là dove può esprimere tutto il suo valore, dove vi è bisogno di tutele, di protezione, di risposte. Stiamo costruendo una Uiltec Calabria presente nei luoghi di lavoro, in tutti i contratti di nostra competenza. Per farlo è necessario rafforzare la nostra struttura attraverso la costituzione di un vero sindacato a rete».

Il tema centrale del dibattito è stato quello della transizione ecologica.

«Non è possibile – ha detto Celi – fallire il mandato che il tempo ci ha consegnato. La società, il mondo produttivo, le politiche economiche e quelle industriali, quelle ambientali, e soprattutto quelle sociali, il lavoro, non potranno essere quelli pre- pandemia».

«Le risorse che l’Europa mette a disposizione – ha concluso Vincenzo Celi – di una evoluzione verde, sociale, digitale, evoluzione delle skill, politiche e tutele salariali, dovranno essere efficacemente indirizzate per ridurre i divari che sono significativamente emersi durante l’evento pandemico. È del tutto evidente che una efficace messa a terra degli investimenti e delle politiche di riduzione dei divari e di contrasto alle disuguaglianze non può che vedere un Sindacato protagonista».

Daniela Piras, Segretario generale aggiunto della Uiltec, infine, ha posto l’accento sul tema della transizione ecologica ed energetica: «Vogliamo essere protagonisti della transizione ecologica ma quella transizione deve essere graduale. Noi sappiamo come fare e il Governo deve ascoltarci, deve tenere nella giusta considerazione le proposte avanzate dalla nostra segreteria e dal Segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, e non intestarsele». (rrc)

ROSARNO(RC) – La Uiltec Calabria presenta il progetto sulla moda sostenibile

È stato presentato, all’istituto scolastico Superiore “Piria” di Rosarno, guidata dal dirigente scolastico, Mariarosaria Russo, il laboratorio di moda sostenibile della Uiltec Calabria, per offrire ai giovani calabresi la possibilità di sviluppare in loco una nuova idea professionale.

È questo l’obiettivo del progetto formativo voluto dalla Uiltec Calabria, guidata dal Segretario generale Vincenzo Celi, che è stato adottato con prontezza e sostenuto con grande impegno dall’Istituto scolastico “Piria di Rosarno”, che è stato presentato presso l’aula magna della scuola alla presenza della Segretaria generale aggiunta della Uiltec, Daniela Piras; della commissione straordinaria del Comune di Rosarno; del Segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo e della Segretaria regionale  Uiltec Calabria, Annarita  Mancuso, ideatrice del progetto.

Il progetto di formazione punta sull’economia circolare per stimolare al crescita umana e professionale delle studentesse e degli studenti reggini, con l’obiettivo di trasformare un laboratorio scolastico in una tangibile occasione lavorativa.

Un solco sul quale le donne e gli uomini della Uiltec Calabria, e L’Istituto Piria di Rosarno già da tempo, si stanno muovendo, convinti che il cambiamento possa passare anche dalla rivalutazione delle nostre tradizioni, delle nostre risorse: dal verde, dall’ambiente che ci circonda. Come ad esempio quella della ginestra, una delle colture storiche della Calabria, pianta spontanea definita “l’oro della macchia mediterranea”. 

Alla base della concezione circolare dell’economia c’è il concetto della moda sostenibile che  spinge, infatti, ad una rivalorizzazione delle tradizioni produttive dei vari paesi, portando consapevolezza sulle arti e le risorse che ogni paese può offrire. 

Ovviamente, la riscoperta di produzioni tradizionali e artigianali non avviene se queste ultime non si trasformano e migliorano attraverso un processo di innovazione tecnologica. Appunto il blu, colore che raccoglie tutte le tecnologie digitali, fino alle app e all’intelligenza artificiale. 

A questi due colori abbiamo scelto di accostare il rosa per trasmettere un messaggio positivo verso l’Obiettivo 5: raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e le ragazze. In particolare, offrendo alle giovani generazioni calabresi la possibilità di creare in loco le proprie possibilità di occupazione e crescita economica e sociale.

Per questo siamo convinti che la politica debba assecondare questi processi formativi e sostenere la moltiplicazione di queste esperienza laboratoriali. Per una regione che vuole ripartire, che vuole lasciarsi alle spalle la crisi economica e sociale ingigantita dalla pandemia da Covid-19, una chimica verde, il recupero dei rifiuti e degli scarti dei processi industriali per trasformali in energia, la valorizzazione di produzioni locali, dell’artigianato e del tessile, con la ricchezza del loro deposito storico e culturale, devono essere la via maestra di una ripresa economica e sociale. (rrc)

ROSARNO (RC) – Il 23 febbraio si presenta il progetto scolastico “Moda sostenibile, Verde-Blu-Rosa”

Mercoledì 23 febbraio, a Rosarno, alle 15.30, all’Auditorium dell’Istituto “Piria”, sarà presentato il progetto scolastico formativo Moda sostenibile, Verde-Blu-Rosa, ideato dalla Uiltec Calabria in collaborazione con l’Istituto Superiore “Raffaele Piria”.

Il progetto in questione è utile a sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della sostenibilità, dell’economia circolare, dello sviluppo “green”, ma si inserisce altresì sui temi inerenti gli studenti che approcciano gli ambienti di lavoro.

In questo senso si tratta di una iniziativa che può essere collocato nella settimana di assemblee unitarie che la Uil confederale, insieme a Cgil e Cisl, ha deciso di lanciare nei luoghi di lavoro dal prossimo 21 febbraio, tendente principalmente a salvaguardare salute, prevenzione e sicurezza di chi è al lavoro ogni giorno.

Oltre ai vertici scolastici e agli studenti dell’istituto superiore, parteciperanno rappresentanti dell’istituzione comunale e dell’imprenditoria locale, insieme ai dirigenti regionali della Uil confederale e della Uiltec regionale. I lavori saranno conclusi da Daniela Piras, Segretaria generale aggiunta della Ultec nazionale.

«Siamo fermamente convinti – si legge in una nota – che occorra dare risposte certe sul tema degli infortuni sui luoghi di lavoro ed in itinere: questo evento pubblico dedicato ad un importante progetto formativo in ambito scolastico che riunisce studenti, sindacalisti, imprenditori può rappresentare una importante pietra miliare per fermare la strage civile che si registra nel Paese». (rrc)

Mancuso (Uiltec Calabria): Benessere psicologico può evitare ulteriori infortuni e decessi nei luoghi di lavoro

Anna Rita Mancuso, segretaria regionale Uiltec Calabria  con delega alla città Metropolitana e referente formatore salute e sicurezza, ha ribadito come il benessere psicologico può evitare ulteriori infortuni e decessi nei luoghi di lavoro.

Per la Mancuso, infatti, «sono tanti i drammi vissuti nel silenzio, nella vergogna, nella solitudine. C’è spesso poca disponibilità da parte degli enti competenti e della società civile a dar la giusta voce a questi fenomeni e nelle vittime si scaturisce la  paura di perdere il lavoro», e che «in un territorio come il nostro dove le opportunità sono limitate, chi perde il lavoro per una situazione del genere difficilmente troverà altra occupazione perché’ ritenuta persona da evitare».

«Per questo – ha spiegato – abbiamo bisogno di mettere in campo misure preventive, che agiscano a monte, su quelle che sono le cause scatenanti del fenomeno, poiché molto spesso è l’azienda malata. È necessario allora conoscere soprattutto le dinamiche del fenomeno, analizzarlo nelle sue diverse componenti, comparare le diverse forme per capire quali siano le strategie, le misure da adottare per estinguere comportamenti di violenza subdola, di denigrazione e distruzione dell’altro».

«Per contrastare questi fenomeni – ha proseguito – sarebbe necessario rendere operativo il Comitato paritetico sul fenomeno del mobbing, senza trascurare l’Accordo sulla violenza e le molestie sui luoghi di lavoro, un’intesa di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil hanno ufficialmente siglato un’intesa che recepisce l’accordo quadro del dialogo sociale europeo».

«Inoltre – ha aggiunto – un passo importante è quello segnato dalla ratifica ed esecuzione della Convenzione dell’Organizzazione internazionale del lavoro n. 190 sull’eliminazione della violenza e delle molestie sul luogo di lavoro con la legge n. 4 del 15 gennaio 2021. L’Italia è stata tra i Paesi europei più impegnati perché la Convenzione venisse approvata».

«Le aziende, poi – ha rimarcato Mancuso –  dovrebbero sviluppare e sostenere politiche reali contro questi fenomeni anche attraverso un’adeguata formazione, contribuendo alla diffusione di una cultura di sensibilizzazione e prevenzione. Per offrire un ulteriore supporto, infine, le nostri sedi Uiltec sono operative, a partire da Reggio Calabria, si potrà sfruttare la nostra convenzione con uno psicologo e un legale, per offrire una spalla professionale a tutte quelle lavoratrici e tutti quei lavoratori che ritengono di essere vittime di questi fenomeni».

«Ma, la prima risposta, fondamentale – ha ricordato – necessaria è di tipo formativa ed educativa. È di fondamentale importanza educare al rispetto dell’altro, delle regole di una sana convivenza civile, facendo appello alla responsabilità attiva dei giovani. Un’educazione che deve partire dai più piccoli, dalla scuola dell’infanzia attraverso percorsi di interiorizzazione, di cura, di attenzione a se stessi, all’altro, al mondo».

«È questo un grande segno di civiltà, di rispetto e un contributo alla crescita dei valori umani, alla base della sana convivenza tra gli uomini e i popoli» ha concluso.

Per il segretario generale della Uiltec Calabria, Vincenzo Celi, «il tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, in tutte le sue declinazioni, è uno dei tanti temi che alle nostre latitudini corrono il rischio di vederne amplificati i possibili effetti negativi».

«Il timore di conseguenze nefaste – ha aggiunto – alla manifestazione di un problema in tema di salute e sicurezza, in un contesto difficile come quello Calabrese, rischia di alimentare quel silenzio assordante a cui, troppo spesso, si riesce a dar voce solo quando ormai non si può più tornare indietro».

«Lavoriamo tutti i giorni, al fianco di lavoratrici e lavoratori – ha concluso – per infondere cultura della prevenzione e della sicurezza, e non ci stancheremo di farlo, fino a quando non saremo riusciti a raggiungere l’obiettivo Zero morti sul lavoro». (rrm)

Uiltec Calabria: Bene avvio discussione sul protocollo di relazioni industriali per Sorical

Uiltec Calabria ha espresso soddisfazione per l’avvio delle discussione sul protocollo di relazioni industriali fra i commissari liquidatori della Sorical, il responsabile risorse umane dell’azienda e i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali di categoria Filctem, Femca e UIitec Calabria.

«Si tratta – si legge in una nota – di un passaggio decisivo nei rapporti fra azienda e Sindacati della cui necessità, come Uiltec Calabria siamo stati, da sempre, convinti sostenitori. Si tratta del frutto dell’importante lavoro sindacale portato avanti in maniera unitaria dai rappresentanti della categoria, un punto di forza che non deve andare disperso».

«Il protocollo di relazione industriali – continua la nota – per il quale si è battuto in prima persona il Segretario generale della Uiltec Calabria, Vincenzo Celi, all’atto della sua sottoscrizione segnerà un tratto di discontinuità rispetto al passato, quando il corretto confronto con le parti sociali era stato relegato ai margini dal precedente management aziendale della Sorical privo di una visione strategica del futuro aziendale. Quello che si è iniziato a realizzare è un tassello importante, al quale si sta lavorando anche grazie alla rinnovata sensibilità della governance aziendale, ma non deve essere l’unico sulla strada di un miglioramento costante dei rapporti fra azienda e Organizzazioni sindacali. Questo protocollo la cui prassi è sancita e riconosciuta dal legislatore, dovrà essere potenziato per ricercare il massimo coinvolgimento dei lavoratori nella vita aziendale, per migliorare la sicurezza sui luoghi di lavoro, promuovere un’azione attenta di formazione professionale, per stimolare la corretta organizzazione del lavoro e studiare forme corrette di investimenti, per programmare un piano di riorganizzazione industriale, idoneo a facilitare la ripartenza di questa società».

«Al centro del tavolo tecnico di confronto – continua ancora la nota – con la governance di Sorical  sul protocollo dei lavoratori dell’indotto, al quale hanno preso parte anche i rappresentanti sindacali degli edili e il Segretario regionale del comparto Massimiliano Fortuna e che è stato aggiornato ai prossimi giorni, è stata posta anche la necessità di rafforzare il protocollo già esistente, verificando la possibilità di allargare le provvidenza ai lavoratori che ne abbiano diritto e che siano stati esclusi nei vari step di confronto con l’azienda con l’obiettivo prioritario di portare ad esaurimento questo bacino.  In questo contesto, lo scorso gennaio è stato raggiunto l’importante risultato di sancire la stabilizzazione di 27 unità provenienti dall’indotto, essenziali per la continuità gestionale dell’azienda, e la volontà reciproca, azienda e sindacato, di sottoscrivere un nuovo protocollo di relazioni industriali». 

«A ciò, poi – prosegue la nota – si deve aggiungere l’importante risultato raggiunto della proroga di un anno, sottoscritta lo stesso mese di febbraio, per altri otto lavoratori impegnati presso l’Ipot Menta, riconoscendo agli stessi il frutto del loro impegno professionale. Alla Regione Calabria e alla politica calabrese in generale vogliamo, invece, rivolgere un appello accorato.  È arrivato il momento di affrontare con serietà un confronto sulla riforma della partecipazione pubblica calabrese a partire da Sorical. Una riforma necessaria per restituire la gestione di queste società a percorsi di trasparenza e di legalità, per affidare la gestione di queste società a management competenti in modo da garantire la sicurezza dell’occupazione, la tenuta economica delle società e i servizi ai cittadini». (rrm)

In copertina, Vincenzo Celi