Premiato a Palermo il giovane ricercatore calabrese Luigi Bennardo con il Research Award

Premiato a Palermo nel corso della ventesima edizione del Congresso Internazionale di Dermatologia dell’Associazione dei Dermatologi della Magna Grecia (ADMG) e dell’Associazione Dermatologica Ionica (ADI) il giovane ricercatore calabrese Luigi Bennardo, allievo del prof. Steven Nisticò dell’Università Magna Graecia di Catanzaro.

Il Congresso, che si è svolto a Palermo, presso il prestigioso Astoria Palace Hotel, è stato organizzato con grande cura dal Presidente prof Steven Nisticò insieme ai dottori Santo Dattola e Fabio Zagni. Il programma scientifico comprendeva una selezione di argomenti proposti da relatori di alto livello italiani e stranieri. L’evento ha compreso alcune sessioni composte da Letture plenarie atte a stimolare la discussione su revisione e aggiornamenti in ambito dermatologico spaziando dalla dermatologia infiammatoria a quella oncologica, infettiva e tropicale, dermatologia pediatrica, immunologia, dermatologia ai tempi del COVID-19 e laserterapia.

Luigi Bennardo e Steven Nisticò
Luigi Bennardo con il prof. Steven Nisticò

Il programma del congresso prevedeva inoltre l’intervento anche dei giovani dermatologi, in particolare degli specializzandi dell’Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro. Al termine del congresso l’azienda DEKA, che da anni si occupa della progettazione e produzione di sistemi laser medicali per la dermatologia, ha deciso di voler premiare e celebrare un giovane dermatologo il dott. Luigi Bennardo, specializzando della Scuola di Dermatologia e Venereologia dell’Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro diretta dal professor Steven Paul Nisticò, come “best young scientist for innovation award 2021”.

Il dott. Luigi Bennardo si è distinto nel corso degli anni per la sua professionalità, per i suoi meriti accademici e per il suo impegno svolto nella comunità scientifica; è infatti autore di più di 50 articoli su riviste scientifiche internazionali di rilievo e collabora con impegno e dedizione a numerosi nuovi studi di ricerca. Il premio è stato consegnato dall’ing. Tiziano Zingoni direttore della ricerca e sviluppo del gruppo El.en di Firenze, leader mondiale di mercato nel settore tecnologico laser in ambito medicale. (rrm)

Riprende in Calabria la sfida dell’innovazione
I giovani delle tre Università si mettono in gioco

di SANTO STRATI – La Calabria è innovazione, ma non a parole o nei propositi: c’è l’impegno a fare rete dei tre atenei della regione per valorizzare competenze e capacità dei giovani. Studenti, laureati o ricercatori: chiunque abbia qualche idea, da solo o in team, nei settori chiave dell’innovazione tecnologica si faccia avanti, c’è la dodicesima edizione della Start Cup, una singolare quanto esemplare competizione che mette a confronto le idee. La trasformazione di un’idea da progetto a impresa segue degli step ben precisi: prima occorre individuare il progetto, quindi vanno formate le risorse umane che devono apprendere cosa significare fare impresa, infine bisogna individuare i fondi necessari per l’avvio. Un percorso che le tre università calabresi, l’Unical di Cosenza, la Mediterranea di Reggio e la Magna Graecia di Catanzaro, hanno mostrato di essere in grado di proporre e seguire per valorizzare il patrimonio umano dei nostri ragazzi: a questo serve la competizione che selezionerà dodici idee potenzialmente trasformabili in startup innovative tra cui pescare quelle tre che riceveranno anche l’assistenza finanziaria della Regione, con il coinvolgimento della Fincalabra.

Santo Marcello Zimbone, Rettore dell'Università Mediterranea di Reggio

Questo magnifico progetto di creazione d’impresa per una sfida d’innovazione che parte dalla Calabria è stato presentato, con evidente orgoglio e soddisfazione, in teleconferenza dai tre rettori, Santo Marcello Zimbone della Mediterranea, Nicola Leone dell’Università della Calabria e Giovambattista De Sarro della Magna Graecia, moderati da Alba Battista, con la partecipazione del responsabile del progetto della Mediterranea Claudio De Capua. Alla conferenza stampa di presentazione della XII Start Cup ha preso parte  anche il presidente della Fincalabra Carmelo Salvino il quale ha sottolineato il pieno coinvolgimento nell’iniziativa e nelle altre che mettono in evidenza la capacità di innovazione della Regione. La Start Cup – ha detto Salvino – è anche la testimonianza di un modello della collaborazione tra la filiera istituzionale e l’università che sta dando i suoi frutti.

Nicola Leone, Rettore di Unical

Il rettore Zimbone ha parlato di iniziativa consolidata: sono dodici anni che quest’appuntamento si rinnova, con 650 idee di impresa prese in esame, di cui il 5% sono diventate 30 realtà produttive con 6 milioni di investimenti. Zimbone ha sottolineato che questi mesi hanno messo in evidenza le tante opportunità che derivano da una situazione emergenziale: sono fiorite idee imprenditoriali, quasi tutte di carattere innovativo, che vanno a travalicare i confini nazionali per raggiungere il mondo. Nella globalità emerge la forza della Calabria che trova nella ricchezza di idee dei suoi giovani “innovatori” il vero traino per lo sviluppo possibile. È cambiato il modo di lavorare e si stanno aprendo porte a idee e progetti che sembravano impossibili, con la differenza che, nel dopo Covid, i margini di crescita sono aperti a chi fino ad oggi ha avuto minime possibilità. E l’Università deve svolgere a pieno il suo ruolo che non è più solo di formazione, ma anche di progettualità e di creazione di opportunità: il sistema universitario calabrese non si è mai fermato, in questi mesi di lockdown, perché ha ben chiaro il compito difficile ma non irraggiungibile di creare occasioni di crescita e sviluppo per i giovani.

È anche questo il modo di limitare – ha detto il rettore De Sarro – la fuga dei giovani cervelli che dopo la laurea non trovano sbocchi. «Abbiamo vissuto con entusiasmo questo campionato dei giovani ricercatori dello scorso anno grazie al prof. Gallelli che ha seguito alcuni studenti: ha vinto una giovane ricercatrice di Catanzaro – la cosa ci ha riempito di gioia – e credo che rappresenterà l’Italia sia a livello europeo che mondiale. Speriamo di poter offrire, Covid permettendo, tutta l’ospitalità che è tipica della nostra Università ma che è comune a tutti gli atenei calabresi. Lo stesso entusiasmo riversiamo in questa edizione che pur limitando gli incontri ravvicinati  si presenta già ai nastri di partenza con ottime prospettive di partecipazione di di interessanti proposte innovative. Il ruolo dell’Università – ha sottolineato il rettore De Sarro – travalica l’ idea di formazione tradizionale e i nuovi strumenti di comunicazione permettono di mantenere alto il livello didattico. Certo, nel caso delle materie scientifiche e, soprattutto della medicina, è fondamentale l’approccio personale per la formazione dei futuri medici o operatori sanitari, ma nonostante le limitazioni siamo riusciti e riusciamo ad convivere con l’emergenza.

Il rettore Leone, un’autorità mondiale nel campo dell’Intelligenza artificiale, ha ricordato che proprio all’inizio della Start Cup, dodici anni fa, ha seguito, da docente, un gruppo di giovani ricercatori, arrivati con successo alla meta. Occorre credere in queste iniziative e immaginare l’Università in una visione che la proietti come agente promotore di sviluppo. Da questa competizione sono nate aziende diventate oggi realtà importanti. L’obiettivo è quello di offrire chances a chi ha idee: i nostri giovani hanno mostrato di essere efficaci e apprezzati. I giovani calabresi sono creativi e competitivi, occorre perciò offrire loro l’assistenza necessaria e il training di formazione al modello di impresa cui ispirarsi.

Ai giovani ha lanciato un invito caloroso l’assessore regionale alla Ricerca Scientifica e l’Università, l’astrofisica Sandra Savaglio: «liberate la vostra energia, tirate fuori le idee, avete il mondo ai vostri piedi, senza non rinunciare a sognare. In fondo, il Covid ha aperto importanti opportunità per chi ha le capacità e le competenze per emergere. Dateci dentro, ragazzi!» – ha detto, come faceva abitualmente nelle sue lezioni nelle aule dell’Unical prima dell’incarico istituzionale.

Uno stimolo che si aggiunge alla voglia di realizzarsi e di trasformare i sogni in realtà. La capacità dei nostri ragazzi è testimoniata dalle migliaia di cervelli “rapiti” dalle grandi industrie del Nord, dell’Europa, del mondo. L’attrazione è stata troppo forte, a fronte del vuoto assoluto che una classe politica inetta ha presentato ai nostri laureati, ai ricercatori, agli specializzandi. Più volte su queste pagine abbiamo detto che qualcuno, prima poi, dovrà rispondere del futuro rubato ai nostri giovani, ma le cose stanno ora cambiando sul serio. La Regione ha preso a cuore il mondo dell’Università e della ricerca scientifica, il capitale umano che questa terra è stata in grado di esprimere e continua a mettere sul mercato non va più disperso. Occorre offrire opportunità e occasioni di lavoro, formazione, specializzazione a casa propria, per poi mettere al servizio della propria collettività conoscenza, capacità, competenze.

La Rete dei tre atenei calabresi funziona egregiamente, lo hanno confermato i tre rettori rispondendo a calabria.live: il senso di soddisfazione del lavoro fin qui svolto e le risposte della Regione  hanno permesso una risposta ottimistica e piena di speranzose certezze. Gli investimenti ci sono, forse sarebbero utili più fondi per creare borse di studio – ha detto il rettore De Sarro citando i progetti dello scienziato farmacologo Pino Nisticò, già presidente della Regione Calabria, che immagina una Calabria-Silicon Valley in grado di competere a livello internazionale con le grandi università del mondo. Zimbone ha detto che occorre rivedere gli aspetti metodologici per condividere un successo collaudato. Tanto forte e soddisfacente da far dire all’assessore Savaglio che bisogna far arrivare i giovani in Calabria, non farli partire. Non è un’immagine romantica o di maniera: è una realtà di cui i calabresi sentono già di poter andare fieri. È un punto di partenza, importante e significativo, su cui innestare solide basi per la crescita e lo sviluppo. Lo chiedono le nuove generazioni e glielo dobbiamo. (s)

Nella foto di copertina del prof. Francesco Aiello, l’Unical desolatamente deserta, causa Covid.

IL VIDEO DELLA PRESENTAZIONE DELLA XII START CUP

Start Cup Calabria 2020

Posted by Start Cup Calabria on Friday, 5 June 2020

L’innovazione (h)a casa: la competizione delle idee nelle Università calabresi

Giunge alla sua dodicesima edizione la Start Cup Calabria, la competizione di idee imprenditoriali promossa dalle tre Università calabresi(Magna Graecia, Unica, e Mediterranea), in collaborazione con la Regione e la Fincalabra.

È il punto di incontro per fare scouting delle idee innovative d’impresa che provengono da studenti, laureati, ricercatori e docenti calabresi. Un’intelligente sfida a presentare progetti, validando la sempre più preziosa partnership tra mondo docente e giovani non ancora laureati, ma anche con i ricercatori e i neolaureati. Il tema dell’innovazione diventa una sorta di gara che mette a confronto idee e progetti che possono poi contare sull’appoggio dell’Università pe rlo sviluppo e la eventuale realizzazione finale.

L’edizione di quest’anno sarà presentata con una conferenza stampa online oggi venerdì 5 giugno con la partecipazione di Sandra Savaglio, Assessore all’Università, Ricerca Scientifica e Istruzione; Giovambattista De Sarro, Rettore dell’Università Magna Graecia; Nicola Leone, Rettore dell’Università della Calabria; Santo Marcello Zimbone, Rettore dell’Università Mediterranea; Carmelo Salvino, Presidente di Fincalabra SpA. La conferenza stampa potrà essere seguita anche in diretta streaming sulla pagina facebook della Start Cup Calabria, accedendo dal link www.facebook.com/StartCupCalabria(rcs)

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