I vini della Città metropolitana conquistano consensi al Vinitaly

Dopo il successo delle prime attività a cura della Metrocity al Sol&Agrifood, con una conferenza che ha consentito l’approfondimento di temi quali la rigenerazione del territorio e la resilienza delle imprese reggine nell’agroalimentare e il cooking show dello chef Ferranti di interpretazione dei prodotti reggini, che è stato modo di raccontare le eccellenze enogastronomiche e il territorio al vastissimo pubblico presente, l’impegno della Città metropolitana continua con un focus sul settore vitivinicolo.
Attraverso il confronto con la Regione, con la quale si è inteso essere presenti congiuntamente alle manifestazioni veronesi, l’ente ha promosso, nella seconda giornata, una degustazione di finger food, curata ancora una volta dallo chef Ferranti, che ha arricchito il talk con Giovanna Pizzi “Vini reggini, il Mediterraneo dei vini calabresi” accompagnato dalla degustazione dei vini del Consorzio dei vini reggini Terre di Reggio Calabria.

Il talk è stato un momento di interessante approfondimento delle caratteristiche dei vitigni autoctoni e dei vini reggini, raccontati con precisione e passione da Giovanna Pizzi, e delle potenzialità che si prospettano per il futuro, anche da un punto di vista commerciale.
L’importanza di fare rete tra le aziende è stata più volte sottolineata nei vari interventi del presidente del consorzio Vozzo, dalla vicepresidente Nesci e dai produttori aderenti, che ribadiscono l’importanza di lavorare insieme sia tra privati, che tra privati e istituzioni.

Il consigliere delegato all’agricoltura Giuseppe Giordano che, a margine degli eventi, ha incontrato tutte le aziende presenti per ascoltare, raccogliere suggerimenti e confermare l’attenzione dell’ente nei confronti dei comparti agroalimentari e vitivinicoli, è intervenuto durante il talk per complimentarsi con il Consorzio terre di Reggio Calabria, che secondo il delegato metropolitano “è un importante esempio di aggregazione che diviene, tra l’altro, ambasciatore dello straordinario valore del territorio. La Calabria non è seconda a nessuno – continua Giordano – e oggi rappresentiamo la costante crescita e il giusto spirito che, con una rinnovata attenzione all’ innovazione, ci guidano nella giusta direzione. La comunità metropolitana esprime aziende che raccontano un territorio straordinario e la sua storia millenaria e noi amministratori guardiamo con attenzione al percorso di crescita e di collaborazione, che si è ormai attivato e che deve consolidarsi con sempre maggiore convinzione”.

“Occasioni come queste – ha aggiunto ancora Giordano – sono fondamentali per farsi conoscere, per amplificare le eccellenti realtà di cui è ricca l’area reggina, ma sono anche un’opportunità per fare sistema e per innescare azioni virtuose di collaborazioni orientate a comuni obiettivi. La Città metropolitana ha già investito in importanti attività di marketing e di sostegno alle imprese del settore e sono già sul tavolo una serie di nuovi progetti che agiranno sia sul fronte della promozione che dell’innovazione tecnologica. Le potenzialità di un comparto in netto trend di crescita e i numeri incoraggianti ci suggeriscono che è il momento nel quale bisogna spingere ed accelerare. E nelle nostre analisi e nella nostra pianificazione non possiamo dimenticare che con l’agricoltura e la viticoltura si preserva l’ambiente e la biodiversità, che i nostri sono i luoghi della viticoltura eroica, e che l’importante realtà delle “donne del vino” e delle aziende che puntano all’innovazione, aprono a nuove suggestioni e a nuovi stimoli verso la crescita”.

VINITALY, IL SUCCESSO DEI VINI CALABRESI
OTTIMA VALORIZZAZIONE DEL COMPARTO

di FRANCESCO CANGEMI – I vini calabresi continuano, ancora una volta, a essere apprezzati protagonisti nel panorama nazionale. Le coltivazioni e le produzioni della nostra regione, infatti, stanno riscuotendo larghi concensi al Vinitaly in corso a Verona che si concluderà oggi mercoledì 5. C’è da dire che è di ottimo livello la valorizzazione del comparto da parte della Regione e dell’Assessorato all’Agricoltura guidato da Gianluca Gallo: ci sono pregiatissime produzioni e cantine storiche, ma esistono straordinarie realtà anche se piccole che andrebbero sostenute e incentivate adeguatamente.

L’industria del vino rappresenta sicuramente un asset vincente nell’ottica dello sviluppo della regione, quindi va tenuta in massima considerazione con opportune campagne di promozione (che aiutano peraltro in termini reputazionali il territorio). In poche parole, finito il Vinitaly occorre che la Regione si faccia parte diligente perché il vino calabrese venga conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, aiutando i produttori ad affrontare l’export (che comporta complesse procedure autorizzative pressoché impensabili per piccole aziende) e valorizzando non solo i marchi, ma anche i vitigni e le vigne. Alcune cantine hanno realizzato dei resort per ospitare degustazioni, ricevimenti, eventi: sulla scorta, per esempio di Napa Valley in California, non sarebbe male prevedere, col sostegno della Regione e nell’ottica del PNRR, un percorso delle “strade del vino calabrese”, che diventerebbe facilmente un notevole attrattore di turismo di alto livello.

Positiva, dunque la partecipazione al Vinitaly: gli stand della Regione Calabria sono stati presi subito di mira da curiosi e addetti ai lavori per conoscere le novità vinicole arrivate a Verona. Dopo il grande successo riscosso dallo stand calabrese a Vinitaly and the city, nel centro storico di Verona, si è aperto nel quartiere fieristico il tradizionale Vinitaly Agrifood & Sol, con la Calabria in primo piano: 120 le aziende presenti in uno spazio espositivo pari a circa 1400 metri quadri, curato nell’allestimento ed in ogni dettaglio, con la regia dell’assessorato regionale all’Agricoltura e dell’Arsac, in collaborazione con la Città metropolitana di Reggio Calabria, i Consorzi di tutela dei vini ed il Consorzio igp Olio di Calabria.

Migliaia, nel corso della prima giornata, i visitatori che si sono recati all’interno dei padiglioni 10 e 12 per degustare i vini calabresi, la cui qualità è cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni. Grande successo, inoltre, per le aziende del settore olivicolo e dell’agroalimentare di qualità che hanno preso parte a Sol & Agrifood.

Grande soddisfazione hanno espresso il presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto e l’assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo. «I vini calabresi – ha detto Occhiuto – si stanno facendo apprezzare in tutta Italia. C’è una grande varietà di cantine, anche piccole, che dimostrano l’interesse di tanti giovani imprenditori verso la produzione vitivinicola. Sono molto contento che l’assessorato all’Agricoltura, guidato da Gianluca Gallo, stia dando grande sostegno istituzionale a questi produttori, mettendoli nella condizione ideale di presentarsi a fiere importanti come questa del Vinitaly».

Secondo Occhiuto, «Questa è un’importante occasione per far conoscere la ricchezza e il valore del settore vitivinicolo calabrese. Lo stesso assessore Gallo mi ha riferito che i nostri vini stanno riscuotendo un grandissimo successo qui a Verona: siamo molto orgogliosi e speriamo che lo siano altrettanto gli imprenditori che fanno tanti sacrifici per ottenere questi risultati. Con il ministro Lollobrigida c’è un rapporto solido, intessuto anche col filo dell’amicizia. È un importante interlocutore istituzionale e dimostra quotidianamente l’attenzione che il governo nazionale ha verso la Giunta regionale della Calabria».

Un fiume in piena il governatore calabrese che ha dichiarato, in polemica con le politiche Ue, anche come «La filiera dei nostri vini va certamente tutelata, soprattutto dagli attacchi europei. Considerare i vini alla stregua delle sigarette è sbagliato, ciò che fa l’Irlanda non necessariamente deve essere fatto nel resto d’Europa. L’Ue dovrebbe, invece, sostenere al meglio il settore vitivinicolo che è una ricchezza per la Calabria come lo è per il Paese e anche credo per l’Europa. Bisogna intervenire poi per evitare che sulle aziende di produzione si riverberino i costi relative alle regole Ue sullo smaltimento delle bottiglie. Ci sono tante imprese che esportano vino in tutto il mondo e sarebbe davvero difficile riciclare, ovvero riavere indietro le bottiglie. A me sembrano cose lunari, e l’Europa invece che stare sulla luna dovrebbe stare più sulla terra, dove si produce l’uva e il vino», ha sottolineato Occhiuto.

A far tappa ai padiglioni Calabria anche il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida.

«È stato un anno di grandi investimenti – ha detto, dal canto suo, l’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo – abbiamo ampliato i nostri spazi, abbiamo modificato l’allestimento del nostro stand, siamo andati all’esterno per “Vinitaly and the City” ed è stato un grande successo. In questi giorni ci saranno tanti influencer del settore vitivinicolo che faranno visita al nostro stand per raccontare la verità sulla Calabria. Una Calabria straordinaria. La Calabria che non ti aspetti».

Cosa devono temere, allora, i viticoltori calabresi? Devono stare attenti, e qui le istituzioni devono fare la voce grossa, affinché l’Unione europea non penalizzi le colture calabresi per privilegiare altri territori. Un mercato che va incentivato e che, con i panorami della Calabria, può diventare un attrattore turistico non indifferente per portare sempre più persone nella nostra regione. (fca)

 

 

A Vinitaly premiato Paolo Ippolito per la sua storica Cantina

«Due braccia strappate all’agricoltura e poi restituite». Scherza così Paolo Ippolito, vicepresidente dell’Azienda di famiglia allocata nel centro storico di Cirò, poco prima che la cerimonia di consegna del Premio “Angelo Betti – Benemeriti della viticoltura” al Vinitaly di Verona abbia inizio.

È visibilmente emozionato. L’Assessore regionale calabrese all’Agricoltura Gianluca Gallo ha segnalato lui per il prestigioso riconoscimento che si replica dal 1973, anno in cui fu ideato dal fondatore della più importante fiera del vino al mondo, e che, in ogni edizione, il Vinitaly assegna a venti imprenditori vitivinicoli, uno per Regione. La sua emozione è doppia, perché lo stesso premio fu vinto 33 anni fa dal papà Salvatore. «Ritrovarmi qui, oggi, pensando di aver ripercorso i suoi passi mi commuove e mi rende molto orgoglioso. Almeno quanto lo sarebbe lui».

Laurea in economia e commercio alla Sapienza, 15 anni vissuti tra l’Italia e l’estero per occuparsi di marketing e comunicazione per conto di grossissimi marchi nazionali e internazionali, dieci anni fa la decisione di rientrare in Calabria, nella sua Cirò, per prendere in mano le redini della cantina nata nel lontano 1845 dal trisavolo Vincenzo, quando il vino era ancora destinato al solo consumo locale.

Un ritorno che «era in fondo scritto», dice ancora, un richiamo delle radici in quella che era ed è la più antica – e più importante – azienda vinicola calabrese, 100 ettari nelle campagne cirotane, affacciati sul blu dello Jonio. Nella quale, con il padre e lo zio, avevano continuato a lavorare i cugini Gianluca e Vincenzo. «Noi tre siamo cresciuti insieme, vivevamo nello stesso palazzo, giocavamo a calcio nel cortile della cantina. Al mio rientro ci siamo ritrovati e abbiamo ricreato il nostro “dream team”». Un team, cioè, super affiatato, capace di dare al proprio marchio la spinta propulsiva necessaria per conquistare anche i mercati internazionali, portando in alto non solo il proprio nome, ma anche quello del doc Cirò. «Per questa edizione del Premio Betti abbiamo scelto Paolo – dice l’assessore Gallo – proprio per questo: volevamo dare un riconoscimento all’area del Cirò e a un giovane imprenditore che, dopo esser stato tanti anni fuori dalla Calabria, ha deciso di tornare e sta non solo gestendo con intelligenza e creatività il passaggio generazionale della sua cantina storica, dando lustro a tutti i calabresi, ma anche lavorando in maniera eccellente alla promozione dell’area di appartenenza con il Consorzio di tutela».

Storia e tradizione da un lato, innovazione e modernità dall’altro. Paolo Ippolito appartiene a quella nuova generazione di produttori con i piedi ben saldi nel passato, che hanno però la mente – e le azioni – proiettate nel futuro. Quegli stessi produttori che oggi compongono il Consorzio Cirò, di cui lui è uno degli undici componenti del direttivo e Presidente della Commissione promozione. «Anche nel Consorzio abbiamo formato un team affiatato – racconta ancora – c’è stato anche lì un ricambio generazionale e c’è molta coesione e armonia: siamo cresciuti insieme, in un paese di 15mila abitanti dove ci conosciamo tutti, quindi stiamo lavorando molto bene».

Ma non solo. Ippolito è stato anche uno dei più giovani “Ambasciatori del vino” nominati da “Città del vino”, che riunisce tutti i Comuni italiani produttori. Lo è dal 2019 e, anche in questo incarico, mette tutta la passione che lo contraddistingue e che gli è valsa i tanti successi conquistati, ultimo dei quali la “Gran medaglia di Cangrande”, che torna a casa Ippolito. Successi che lo rendono, oggi più che mai, ambasciatore non solo del vino, ma anche di quella “Calabria straordinaria” che, ogni giorno di più, si sta mostrando nella sua bellezza al mondo. (rrm)

La Calabria al Vinitaly di Verona

Saranno circa 120 le aziende calabresi che prenderanno parte a “Vinitaly and the City” e “Vinitaly – Agrifood and sol”, eventi in programma a Verona, in programma dal 31 marzo al 3 aprile e dal 2 al 5 aprile.

Una settimana decisamente intensa e ricca di appuntamenti, che rappresenterà una vetrina importante per i vini calabresi, che, negli ultimi tempi, hanno visto crescere notevolmente il proprio livello qualitativo e sono pronti a nuove sfide.

A promuovere ed organizzare la trasferta, la Regione Calabria e l’Arsac, in collaborazione con la Città Metropolitana di Reggio Calabria e Consorzi dei Vini.

«L’azione di promozione avviata nel settore agroalimentare – ha sottolineato l’Assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – prosegue secondo le linee tracciate nell’ambito della programmazione predisposta in seno alla Giunta regionale, su impulso del Presidente Occhiuto. Abbiamo investito molto e convintamente sulla manifestazione fieristica veronese perché l’impegno dei nostri imprenditori va premiato attraverso un forte sostegno».

«Negli ultimi anni – ha continuato – il settore vitivinicolo è cresciuto non solo nei numeri, ma soprattutto in qualità, specie sotto il profilo della ricerca e dell’innovazione. Oggi, quindi, oltre ad una straordinaria biodiversità e ad una grande capacità produttiva, c’è tanta qualità nei nostri vini e distillati e per questo bisogna fare in modo che le nostre aziende abbiano sui mercati internazionali lo spazio e la visibilità che meritano».

Dal generale al dettaglio: si parte venerdì 31 marzo con “Vinitaly and the City”, ovvero una quattro giorni nel centro storico di Verona con degustazioni, visite guidate, ma anche momenti di approfondimento con talk-show e masterclass. La Calabria sarà presente con un suo stand in Piazza Mercato, ma anche attraverso l’organizzazione di tre Masterclass, dedicati al vino e all’olio, che si svolgeranno nella Sala Consiliare, nella Loggia Fra’ Giocondo, ed in piazza dei Signori. Domenica 2 aprile, poi, prenderà il via “Vinitaly – Agrifood and sol”.

La kermesse si protrarrà fino a mercoledì 5 aprile. Tutto il padiglione 12 e parte del padiglione 10 saranno occupati dalle aziende calabresi del settore vitivinicolo e del food, impegnate nel confronto con buyers ed espositori oltre che in un fitto programma di iniziative laboratoriali, degustazioni, convegni, dibattiti. (rcz)

 

Vinitaly, la Calabria chiude la rassegna con record di presenze e si prepara al Concours Mondial de Bruxelles

È con un record di presenze di operatori – 88 mila, di cui 25mila stranieri provenienti da 139 Paesi – e grande partecipazione, che si chiude, per la Calabria, la 54esima edizione di Vinitaly, salone dei vini e dei distillati.

L’evento, che ha visto il Padiglione Calabria e Sol&Agrifood Calabria Straordinaria tra i più visitati, si è confermato un fondamentale incontro con il vino, l’olio extravergine e l’agrifood calabrese; seguitissima la conferenza stampa di presentazione del Concours Mondial de Bruxelles “Enotria, Viaggio alle Origini del Vino, che sarà ospitato quest’anno in Calabria. La Regione che ha accolto la sfida di organizzare un evento che farà bene ad un territorio che vuole crescere e camminare sulle proprie gambe.

La kermesse veronese si conferma un fondamentale appuntamento internazionale ed una grande occasione per le cantine calabresi di dimostrare al mondo l’incredibile crescita qualitativa che si è registrata negli ultimi anni. Grande soddisfazione per i produttori calabresi di vino e di extravergine che dopo tanto tempo hanno potuto rincontrare fisicamente persone che non vedevano da tre anni per via delle limitazioni imposte dall’emergenza Covid-19.

Ricchissimo il programma di eventi che si sono succeduti nel padiglione Calabria, con degustazioni di approfondimento di tutte le zone produttive regionali che hanno visto la presenza di numerosi esperti, degustatori e professori universitari di settore, moderati dal giornalista enogastronomico Luca Grippo. Nomi altisonanti come Jacopo Cossater (Giornalista – Senior Editor Intravino), Raffaele Rio (Presidente Demoskopika), Giancarlo Gariglio (Curatore Guida Slow Wine), Francesco De Franco (Consigliere Nazionale Fivi), Matteo Gallello (Co-founder della Rivista Verticale), il Prof. Rocco Zappia dell’Università di Reggio Calabria ed Daniele Castrizio dell’Università di Messina, e l’inaspettata presenza di un amico del vino di Calabria, il noto giornalista del vino Marco Sabellico (Gambero Rosso) che in visita al Padiglione Calabria Straordinaria ha condotto con Luca Grippo l’entusiasmante degustazione Cirò in trasparenza: le mille sfumature del Gaglioppo, dichiarando: «Per molti anni la reputazione della regione è stata affidata a pochi marchi conosciuti a livello italiano ed internazionale; fortunatamente negli ultimi cinque anni abbiamo avuto una serie di straordinarie sorprese, sono nate tante piccole aziende orientate alla qualità, che lavorano sui vitigni della tradizione e sulle tipicità dei diversi terroir con risultati eccezionali. Speriamo che possano crescere e raggiungere dimensioni significative».

Si è registrato il tutto esaurito presso la Sala Iris del Palaexpo di Verona Fiere, dove nel corso del pomeriggio di ieri, moderata dal giornalista Luca Grippo, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del Concours Mondial de Bruxelles, che quest’anno sarà ospitato dalla Regione Calabria.

Un evento tra i più prestigiosi del mondo del vino animato da una competizione rigorosa dal respiro internazionale che vedrà coinvolti oltre 320 giudici e 8.000 vini degustati, da 50 nazioni differenti che si svolgerà a Rende in provincia di Cosenza dal 19 al 22 maggio 2022. Sarà un’occasione unica per far conoscere e raccontare il mondo del vino calabrese e la sua meravigliosa terra per molti versi ancora inesplorata, sebbene qui il vino lo si produca da tempi antichissimi.

La Calabria, grazie alla sua storia di produzione enoica millenaria, al suo clima unico e ai suoi terroir, oltre che all’inestimabile patrimonio naturalistico che fa da cornice ad ogni lembo di terra, rappresenta una culla per il vino di qualità. Ben 110 le etichette di vini calabresi che verranno prese in esame il prossimo maggio dalla giuria internazionale durante la quattro giorni di assaggi a Rende, nella manifestazione ideata dall’agenzia di comunicazione VinoPres con quasi tre decadi di esperienza alle spalle e rappresentata ieri dal direttore Generale monsieur Quentin Havaux e dall’ambasciatrice per l’Italia madame Karin Meriot.

Alla conferenza stampa erano presenti per conto della Regione Calabria l’assessore all’Agricoltura Gianluca GalloGiacomo Giovinazzo, Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura. Come sottolineato da Giovinazzo: «la Calabria è onorata di poter accogliere il Concours, una regione che vuole proporsi sul panorama internazionale del mondo del vino, una regione che rappresenta un perfetto connubio tra ambiente, storia e territorio. Vi aspettiamo in Calabria, siamo pronti ad accogliervi per mettere in evidenza bellezze e peculiarità della nostra regione».

Nel corso della conferenza stampa, il Presidente dell’agenzia VinoPres Quentin Havaux, ha descritto al pubblico le modalità e tutte le fasi di svolgimento del concorso, in maniera dettagliata, rimarcando il rigore della competizione: «In tutti questi anni il concorso si è creato una fama internazionale, per le eccellenze e le rigorose selezioni che lo contraddistinguono. Siamo felici e onorati di poter entrare nel cuore della Calabria, per la sessione dedicata ai vini bianchi e rossi».

«Promuoviamo il territorio – ha proseguito – soprattutto attraverso i nostri giudici, circa 300 operatori di settore arriveranno in Calabria in occasione del Concours. Giudici con profili degustativi differenti, per riuscire ad avere il consenso di tanti palati e competenze, ed avere un vino pronto ad andare sui mercati esteri. Tutte le degustazioni saranno alla cieca, circa 70 commissioni composte ciascuna da 6 degustatori. Siamo fieri e onorati di poter portare oltre 300 giudici in Calabria e contribuire anche noi a promuovere e sponsorizzare questa meravigliosa terra, che ci ha accolti con tanto calore ed entusiasmo».

Molto applaudito dal pubblico e dalla stampa l’intervento dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Calabria Gianluca Gallo: «Ringrazio per tutto il lavoro svolto finora e l’impegno preso da Gennaro Convertini, presidente dell’Enoteca Regionale di Calabria, il Bruno Maiolo, Direttore Arsac – Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese e i presidenti dei Consorzi di Tutela dei Vini Calabresi».

«Siamo felici ed orgogliosi – ha aggiunto – di avervi in Calabria, una Calabria che è tornata a farsi sentire a gran voce anche al Vinitaly rendendo onore ai tanti viticoltori calabresi pieni di entusiasmo. Una Calabria che dovrà presentarsi nei giorni del Concours con il suo abito migliore, per mostrare al mondo la forza e le peculiarità della regione, fare in modo che se ne parli positivamente dopo aver vissuto una esperienza concreta e autentica in una terra che ha tanto da dare. Per noi è una occasione unica, vogliamo che sul territorio ci sia una partecipazione corale, l’evento si svolgerà a Rende, lo abbiamo trattenuto in Calabria e abbraccerà tutta la Calabria, tramite i tour e le escursioni sui territori che circondano la provincia di Cosenza e le province limitrofe, quali Vibo, Pizzo e Lamezia».

«Poiché riteniamo che tutti i produttori debbano essere coinvolti – ha proseguito – organizzeremo delle altre giornate che porteranno altrettanti giornalisti, blogger ed esperti di settore, a visitare zone che sono per la Calabria un fiore all’occhiello, quali gli areali di Cirò, Melissa e Reggio Calabria e Bivongi, grazie all’aiuto dei Consorzi di Tutela dei Vini Calabresi. Una festa per tutta la Calabria, una serie di eventi, manifestazioni e convegni a latere, che coinvolgeranno i calabresi, le aziende e tutti gli appassionati al mondo del vino. Un modo anche per i giovani, di avvicinarsi al mondo del vino, conoscerne le bellezze con consapevolezza ed essere guidati ad un saper bere bene».

«Costruire una cultura attraverso eventi come questi ai quali teniamo moltissimo – ha concluso –. Un’azione di promozione per il settore vitivinicolo e per l’intero territorio calabrese. Ci aspetta una sfida importante, cercare di fare del nostro meglio, per un territorio che ha tanta voglia di camminare sulle proprie gambe, patria di elementi e produzioni vitivinicole ed enogastronomiche di grande qualità».

Alla conferenza ha poi portato i suoi saluti Gennaro Convertini, presidente dell’Enoteca Regionale di Calabria: «Ringrazio molto l’assessore Gallo per aver avuto la volontà di trattenere il Concours in Calabria, ringrazio VinoPres per la fiducia che ha riposto in noi e la voglia di portare il Concours in Calabria. Noi ci stiamo preparando anche ad accogliere il pubblico e i tanti wine lover e appassionati».

«Abbiamo osato – ha concluso – con questa edizione, prendendo sessioni d’assaggio anche per consumatori all’interno delle cantine, dove potranno degustare oltre ai vini calabresi i vini del Concours, con due mattinate dedicate il 21 e il 22 maggio, che anticiperanno gli eventi previsti nel pomeriggio. La Calabria è pronta ad accogliere a braccia aperte il Concours Mondial de Bruxelles».

A sottolineare il rigore e la serietà dell’evento Concours, tra i giornalisti presenti, Francesco D’Agostino di “Cucina e Vini” e Marco Sciarrini di “Cronache di Gusto”, che hanno definito l’organizzazione del Concours impeccabile, quasi militare, un evento che invoglia a partecipare e che incuriosisce giudici e appassionati desiderosi di assaggiare vini di territori meno conosciuti ma capaci di esprimersi con incisività e carattere.

A concludere la conferenza stampa l’assessore Gianluca Gallo: «Buon Concours a tutti, vi aspettiamo in Calabria, una Calabria che speriamo sarà all’altezza del Concours, noi ce la metteremo tutta per accogliervi al meglio, in una Calabria, che per citare il Presidente della Regione Roberto Occhiuto, il mondo non si aspetta, una Calabria Straordinaria».

Molto partecipati gli eventi che hanno animato il programma di Area Sol&Agrifood, durante il quale, da domenica 10 a martedì 12 aprile , ono state realizzate sei degustazioni di extravergine durante l’arco della giornata, guidate dal capo panel Antonio G. Lauro, con la partecipazione di alcuni tra i nomi più noti del giornalismo di settore come Maurizio Pescari.

È stata un successo la conferenza stampa del Consorzio IGP Olio di Calabria, dove si è ampiamente parlato della nuova immagine e degli eventi che caratterizzeranno l’attività del consorzio. Cui è seguito uno dei tanti show cooking realizzati durante la manifestazione; di successo quello svolto in collaborazione con l’Unione Regionale Cuochi Calabria (FIC), come pure quello di armonizzazione dell’olio Evo di Calabria con i piatti e le ricchezze agroalimentari regionali svolto in collaborazione con Nocciola Bio di Calabria con la partecipazione della chef stellata del Ristorante “Dattilo” di Strongoli Caterina Roberta Ceraudo, a cui è intervenuto il giornalista Alberto Grimelli, Direttore di Teatro Naturale.

A conclusione del programma, durante la giornata di martedì l’incontro show cooking “Dall’albero al piatto”, presentato dal giornalista e sommelier Tommaso Caporale con l’accostamento di un pregiato Evo calabrese ad una squisita tartare di razza podolica calabrese preparata dalla chef Roberta Ceraudo. Evento in collaborazione con Nocciola Bio di Calabria e con il Panestorto di Monica Florio.

Tutte le dirette degli eventi di Calabria Straordinaria Vino – Vinitaly e Sol&Agrifood sono visibili sulla pagina Facebook Calabriawine (@calabriawine.info).

Un’edizione di assoluto rilievo all’insegna non solo della qualità del vino e dell’Evo calabrese, ne sono testimoni i numerosi premi conferiti da Sol&Agrifood-ilGolosario, importante riconoscimento istituito da oltre 10 anni con l’obiettivo di individuare le eccellenze dell’agroalimentare italiano in mostra durante tutta la kermesse.

Una apposita commissione, dopo aver assaggiato i prodotti in esposizione, redige una propria classifica di gradimento, poi sottoposta al giudizio finale dei giornalisti della redazione de IlGolosario, Marco Gatti e Paolo Massobrio che a fine manifestazione proclamano i vincitori che saranno inseriti nell’edizione 2023 del best seller del gusto ilGolosario.

Di seguito i prodotti calabresi vincenti suddivisi per categoria: Ddolci Sgambelluri – Torrone di mandorle cioccolato fondente – Siderno (RC) Formaggi Apocc Calabrialleva – Ricotta affumicata – Cutro (KR) Pasta e pane a Mattra – Mattrasau (sfoglie di pane croccante) – Santa Domenica Talao (CS) Liquori Patea – Amaro Cardus – Brancaleone (RC) Ancora una volta la regione Calabria si attesta tra quelle più premiate da IlGolosario, una tra le più importanti riviste di settore. Prestigiosi riconoscimenti questi che ancora una volta evidenziano la grande qualità dei prodotti alimentari Made in Calabria e che rimarcano l’alta qualità gastronomica della regione. (rrm)

La Calabria del Vino si racconta tra territori e storia millenaria al Vinitaly di Verona

Il padiglione Calabria è tra i più visitati della del Vinitaly di Verona.

Tra gli eventi attesissimo quello a tema I Vitigni che raccontano la Storia, che si è aperto con i saluti del Sindaco Metropolitano di Reggio Calabria Carmelo Versace che ha dichiarato: «Voglio ringraziare lo staff dell’assessore Gianluca Gallo che ha collaborato insieme alla città metropolitana di Reggio Calabria per essere per la prima volta protagonisti insieme in questa manifestazione, e un doveroso ringraziamento va a tutta la Regione Calabria».

«Quest’anno – ha proseguito – celebriamo il cinquantesimo del ritrovamento dei Bronzi di Riace, ed è da qui che parte la nostra sinergia, il lavoro che si sta portando avanti con il connubio di cultura, enogastronomia e storia può essere quel volano che per tanto tempo non abbiamo saputo raccontare, mentre oggi c’è un modo di parlare completamente diverso, con una lingua comune».

«Il fatto che ci siano – ha detto ancora – degli enti che lo stiano provando a fare a diversi livelli istituzionali con sinergie di tutti i territori regionali è un modo nuovo di vedere e fare politica. Oggi era importante essere qui a fianco dei nostri imprenditori che hanno fatto tanti sacrifici per restare a galla in questi due anni di pandemia e che ci permettono di essere qui a poter essere rappresentati con le eccellenze dei nostri territori».

L’interessante conferenza, un approfondito tuffo nel passato del vino calabrese, che si attesta tra quelli con le origini più antiche dello Stivale, è stata moderata dal giornalista enogastronomico Luca Grippo e magistralmente condotta dal Rocco Zappia dell’Università di Reggio Calabria e dal Daniele Castrizio dell’Università di Messina.

«L’argomento che riguarda la storia dei vino calabrese dall’antichità ad oggi va attenzionato molto approfonditamente» ha affermato Zappia, che ha concluso il suo intervento dicendo: «spero che saranno promosse dalla Regione Calabria ulteriori occasioni di approfondimento per sviscerare questo vasto argomento».

«Dovremmo renderci conto che la Calabria è stata la capitale del vino nel mondo antico, l’intero Mediterraneo beveva vino calabrese; se non capiamo quale è stato il nostro ruolo antico non capiremo qual è il nostro futuro», ha espresso durante la conferenza Castrizio.

Incoraggiante la conclusione dell’assessore Gallo che, dopo aver ringraziato i presenti, ha ricordato come fino a pochi mesi fa, sebbene lo staff regionale fosse partito con grande anticipo per organizzare la propria presenza a Vinitaly 2022, l’ultima coda del Covid ha messo in crisi l’organizzazione dell’Ente Fiera che ha confermato solo negli ultimi mesi il regolare svolgimento della kermesse. Il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha voluto un forte impegno di tutta la regione per la presenza a Vinitaly 2022 e gli sforzi sono stati ripagati con un’organizzazione perfetta.

L’incontro di oggi è la prosecuzione della riunione avvenuta l’11 dicembre scorso presso il castello aragonese a Reggio Calabria, dove è stato presentato il Consorzio Vini di Reggio Calabria e dove è stata espressa l’intenzione di costituire un Consorzio unico calabrese, un nuovo obiettivo questo per la Regione.

Ringraziando il Sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria per la partecipazione congiunta, l’assessore Gallo ha dichiarato: «non ha senso che le istituzioni di un territorio, al di là delle appartenenze politiche, non siano insieme su questi temi; dobbiamo avere un’unica maglietta, quella di Calabria e in questo caso della Calabria straordinaria, un brand che racconta la verità di una regione che ha mille frecce all’interno della propria faretra, ma che deve cominciare ad utilizzarle in senso positivo, e fra le frecce c’è anche il settore vitivinicolo nel quale noi crediamo moltissimo».

«Oggi – ha aggiunto – abbiamo avuto la graditissima visita del Presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, che dopo quella di ieri del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Sen. Patuanelli, ha dato un segno evidente dell’attenzione che la Calabria riceve dalle istituzioni e che si fa spazio grazie all’impegno anche della struttura del Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura Giacomo Giovinazzo per portare la Calabria al centro del dibattito».

Riguardo alla storia antica della viticoltura calabrese ha dichiarato l’Assessore Gallo: «la Calabria ha una tradizione importante che abbiamo smarrito e dobbiamo recuperare, dobbiamo cercare pian piano di uscire dallo spogliatoio”, e rispetto alle aziende calabresi presenti in altri stand ha affermato: “ piano piano le voglio riportare all’interno, perché ritengo che questa sia la sfida per una regione che deve giocare la partita con un’unica maglietta; questa è la sfida che noi lanciamo agli imprenditori, la sfida dell’unità, la sfida di una Calabria positiva, Straordinaria, che racconti la storia della qualità, dei propri prodotti».

Gli eventi promossi dalla Regione Calabria e dai Consorzi dei vini Calabresi sono cominciati in mattinata con la degustazione a tema Dagli uvaggi alla purezza, alla scoperta dei vini delle Terre di Cosenza, condotta dal Curatore Guida Slow Wine Giancarlo Gariglio e moderata dal giornalista Luca Grippo.

«La Calabria del vino fino ad una decina di anni fa era considerata la bella addormentata del vino italiano e adesso finalmente ha intrapreso la strada giusta, della ricerca e riscoperta dei vitigni autoctoni e sta sfruttando appieno le potenzialità che ha la regione. Vedo il futuro in maniera molto positiva», ha sostenuto Giancarlo Gariglio.

Durante l’evento Convegno/Degustazione Vignaioli-Artigiani: la Calabria dei piccoli numeri, moderato dal giornalista Luca Grippo, il Consigliere Nazionale Fivi Francesco De Franco ha detto: «Il vino calabrese sta vivendo un momento di bellissima energia positiva che significa attaccamento al territorio; questo è un orgoglio, e finalmente si porta fuori quello che la Calabria veramente è, senza imitare chi non ci appartiene. È un segnale di grande consapevolezza e maturità. Se si trovano i mercati giusti dove ciò viene apprezzato, questa è una grande possibilità per la Calabria del vino».

Ha concluso Matteo Gallello (Co-founder della Rivista Verticale): «La qualità media del vino calabrese è cresciuta negli ultimi anni e con essa la mentalità dei vignaioli, che unendosi sono migliorati come uomini e come donne, non soltanto come viticoltori e viticoltrici. All’interno di un circuito agricolo è importante che si crei un circuito, un tessuto sociale importante che possa far bene al territorio che loro stessi custodiscono».

Tutte le dirette degli eventi di Calabria Straordinaria Vino – Vinitaly sono visualizzabili sulla pagina Facebook @calabriawine come pure quelle del Sol&Agrifood dove l’extravergine calabrese la fa da padrone con le degustazioni a cura del Capo Panel Antonio G. Lauro. (rrm)

Presentato il Consorzio di Tutela e Valorizzazione Olio di Calabria Igp

È stato presentato, al Vinitaly di Verona, nello stand della Regione Calabria di Sol&Agrifood, il Consorzio di Tutela e Valorizzazione Olio di Calabria Igp.

L’incontro – moderato dal giornalista Claudio Brachino – ha visto la partecipazione di Massimino Magliocchi, Presidente Consorzio Olio di Calabria IGP, Carmelo Fabbricatore, Presidente Unione Regionale Cuochi Calabria, Alessandra Celi, Dirigente del Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria, Fulvia Michela Caligiuri, Senatrice membro della Commissione Agricoltura, e Paolo De Castro, Deputato del Parlamento Europeo.

La presentazione del Consorzio è stata un’occasione per accendere i riflettori, in un contesto internazionale come quello che offre la fiera di Verona, su uno dei prodotti cardine che rappresentano l’italianità nel mondo e che è alla base della dieta Mediterranea: l’olio extravergine di oliva.

Come sottolineato dal Presidente Magliocchi durante il suo intervento, l’intento del Consorzio – oltre alla promozione, tutela e valorizzazione del marchio IGP Olio di Calabria e di tutto quello che rappresenta in termini di tradizione e territorio è «premiare l’impegno e il sacrificio degli agricoltori nell’offrire ai consumatori un prodotto genuino e di qualità. Il nostro è un percorso che inizia oggi e ha l’ambizione di far conoscere il nostro prodotto anche al di fuori del nostro territorio attraverso partnership che possano valorizzare le proprietà salutistiche di questo prodotto d’eccellenza. Una delle prossime opportunità è quella nata recentemente in collaborazione con la LILT (Lega Italiana per la Lotta ai Tumori) che durante il Giro d’Italia distribuirà il nostro olio come emblema di una cultura del mangiar sano».

Un’altra importante collaborazione, sottoscritta proprio durante l’incontro di questa mattina, è quella con la Federazione Italiana Cuochi Regione Calabria: «La nostra associazione è fiera di poter contribuire alla promozione e valorizzazione, attraverso un rapporto sinergico con il Consorzio, di un’eccellenza agroalimentare del nostro territorio. Il nostro impegno si concentrerà sulla sensibilizzazione dei nostri associati nell’utilizzo dell’Olio di Calabria IGP dopo una specifica formazione focalizzata sulle sue peculiarità e proprietà organolettiche, da valorizzare nei diversi impieghi in cucina» commenta lo chef Carmelo Fabbricatore, Presidente dell’Unione Regionale Cuochi di Calabria.

Presente durante la tavola rotonda a rappresentare il Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria, la Dott.ssa Alessandra Celi che ha evidenziato quanto sia importante il connubio tra l’olio calabrese e il settore della ristorazione perché «i cuochi devono essere il veicolo per diffondere la storia e le radici della nostra Regione attraverso i prodotti agroalimentari, ricoprendo il ruolo di ambasciatori dell’unicità della Calabria a livello internazionale».

La Senatrice membro della Commissione Agricoltura Fulvia Michela Caligiuri ha voluto ringraziare tutti gli associati «perché hanno creduto nel Consorzio e hanno capito che il vero valore aggiunto è proprio quello di fare sistema e creare una rete che permetta di guadagnare credibilità e conquistare una forza competitiva fondamentale per affrontare il mercato internazionale. Affinché questo avvenga, la politica sta cercando di supportare e promuovere una narrazione positiva del territorio e della sua storia, tutelando e valorizzando le sue produzioni».

«La certificazione IGP deve essere uno strumento di valorizzazione che si trasforma in reddito per gli agricoltori, le indicazioni geografiche sono infatti un mezzo formidabile per costruire un vantaggio competitivo. La sfida, da oggi in poi, è quella di riuscire a comunicare fuori dall’Italia un prodotto unico e distintivo che ha una storia, un’origine e una tradizione. Il Consorzio rappresenta l’arma per proporre sul mercato, in modo collaborativo e sinergico, l’olio di Calabria IGP attraverso il racconto di ciò che c’è dietro la bottiglia.» questa la dichiarazione di Paolo De Castro, Deputato del Parlamento Europeo, che insieme al Presidente Magliocchi si è speso in prima persona per la realizzazione di questo importante progetto. (rrm)

 

La Città Metropolitana RC al Vinitaly di Verona, Versace: Raccontiamo il volto migliore del territorio

La Città Metropolitana di Reggio Calabria è stata protagonista al Vinitaly di Verona. Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco f.f. della Città Metropolitana, Carmelo Versace, che ha parlato di «una giornata importante, sotto certi aspetti storica, per la Città metropolitana, per la prima volta presente ad un evento di questa rilevanza».

«Ed è stato, anche – ha aggiunto – un bel momento di sinergia istituzionale, concreta e autentica, tra la stessa Città metropolitana e la Regione Calabria. Voglio ringraziare, in tal senso, l’assessore Gianluca Gallo e tutti gli operatori impegnati per la riuscita di questo importante evento, per l’ottima interlocuzione e lo spirito collaborativo che hanno animato la presenza degli enti territoriali qui a Verona».

La partecipazione della Metrocity a Vinitaly, ha inoltre evidenziato Versace, «è frutto di un percorso istituzionale e di confronto con gli operatori del settore, che nasce da lontano e che trova un momento significativo di sintesi nello scorso dicembre in occasione della presentazione, a Reggio Calabria, del Consorzio vinicolo territoriale. Uno sforzo congiunto, dunque, che si inquadra perfettamente nell’ambito dell’azione che, istituzioni, territorio ed associazioni di categoria, stanno profondendo per la celebrazione del cinquantesimo del ritrovamento dei Bronzi».

«Un percorso che, da subito, – ha sottolineato l’inquilino di Palazzo “Alvaro” – abbiamo voluto collocare al centro della strategia di marketing territoriale e di rilancio degli asset più importanti del tessuto produttivo locale e che vede proprio nel piano fieristico uno dei suoi maggiori punti di forza. Siamo fermamente convinti, infatti, che parlare all’Italia e al mondo del nostro straordinario patrimonio culturale e paesaggistico, significhi innanzitutto coniugare insieme cultura, enogastronomia, storia ma anche costumi e tradizioni locali».

Quella presente al Vinitaly, è una Città metropolitana capace, finalmente, di «raccontare se stessa nel migliore dei modi – ha rimarcato Versace – mettendo a sistema un capitale dal valore inestimabile, fatto di competenze, eccellenze e bellezze. Fondamentale, in questa direzione, parlare con un unico linguaggio, in questo caso ben sintetizzato nel brand “Calabria straordinaria” ed attraverso l’impegno coordinato dei vari enti del territorio che oggi ci consente di svolgere un ruolo da protagonisti su palcoscenici così prestigiosi come il Vinitaly».

«Ma ripartire – ha poi concluso Versace – significa anche stare al fianco del tessuto produttivo e dei nostri imprenditori, consapevoli degli enormi sacrifici che hanno dovuto affrontare in questi due anni di crisi pandemica e del ruolo, centrale e irrinunciabile, che la loro competenza ma soprattutto la loro passione, rappresenta per la crescita e lo sviluppo del nostro territorio». (rrc)

Il sindaco f.f. Metrocity Versace incontra la sottosegretaria Borgonzoni: Da Ministero attenzione per il territorio

Al Vinitaly di Verona, il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria ha incontrato la sottosegretaria di Stato del Ministero della Cultura Lucia Borgonzoni, con cui ha fatto il punto sulle diverse attività previste per le celebrazioni del cinquantenario dal ritrovamento dei Bronzi di Riace.

Il Sindaco ff si è ancora una volta fatto portavoce delle istituzioni territoriali, che da mesi lavorano incessantemente ed in modo sinergico per garantire la realizzazione di iniziative ed eventi di ampio respiro in occasione delle celebrazioni.
La sottosegretaria ha poi incontrato gli imprenditori del settore della Città metropolitana presenti al Vinitaly, mostrando da subito grande sensibilità rispetto all’importanza della ricorrenza del 50esimo dei Bronzi sul piano nazionale e internazionale e ribadendo, ancora una volta, la volontà di contribuire alle iniziative previste per animare culturalmente il territorio in questo anno che segna l’importante anniversario dal ritrovamento dei due guerrierj.
Il Sindaco facente funzioni ha accolto favorevolmente l’attenzione dimostrata dalla Sottosegretaria Borgonzoni.
«Ho avuto modo di constatare l’attenzione che la Sottosegretaria sta dimostrando per la ricorrenza del Cinquantesimo anniversario dei Bronzi – ha spiegato –. Certamente una buona notizia per il nostro territorio che le massime istituzioni nazionali siano sensibili alle istanze che stiamo promuovendo in maniera sinergica insieme agli altri Enti. Anche quest’oggi la Sottosegretaria ha avuto modo di ascoltare con interesse la nostra programmazione e le istanze del territorio. Sono certo che anche a seguito di quest’ultimo incontro ci sarà un’attenta valutazione del supporto che il Ministero potrà apportare alle attività locali». (rrm)

Vinitaly 2022: la Calabria protagonista con 68 espositori

A Verona ben 68 espositori in un suggestivo padiglione di 1100 metri quadrati: il ritorno in presenza del Vinitaly vede la Calabria protagonista con i suoi tesori enogastronomici.

Soddisfatto l’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo che non ha risparmiato energie per «raccontare all’Italia che la Calabria ha la capacità di ripartire». La prima giornata, ieri, ha confermato la buona accoglienza riservata tradizionalmente ai prodotti calabresi.

«La Calabria ritorna – ha osservato Gallo –, dopo due anni riapre Vinitaly, l’Italia riparte e deve ripartire anche la Calabria. Crediamo molto nel settore vitivinicolo. Il nostro ha una grande tradizione, quattro consorzi di tutela, dobbiamo costruire un brand Calabria. E la Regione vuole supportare gli sforzi straordinari fatti dai nostri viticoltori in questi anni». 

All’inaugurazione dello Stand anche il Presidente Occhiuto che si è diviso tra la Bit di Milano e la kermesse veronese. «Dimostriamo all’Italia – ha detto Occhiuto – che abbiamo imprenditori che non hanno nulla da inviare a quelli delle altre Regioni, e che producono vere e proprie eccellenze.

La Regione deve creare le condizioni affinché queste realtà possano lavorare utilizzando le opportunità offerte dalla pubblica amministrazione. Sono molto soddisfatto del lavoro svolto dall’assessore Gallo per questo comparto. Io sono impegnato quotidianamente anche sulla sanità e su altri dossier del governo regionale, e posso dire che non ho bisogno di occuparmi troppo dei settori affidati a Gallo, perché il nostro assessore gestisce ottimamente il suo Dipartimento.

In Calabria le aziende che producono vino hanno fatto passi da gigante, investendo molto sulla qualità e sulla competenza. Si tratta di un settore assolutamente all’avanguardia. Molte imprese nate negli ultimi anni sono gestite da donne e da giovani.

Lavoreremo per assecondare i loro sforzi e il loro impegno: vogliamo essere una pubblica amministrazione che riesce a promuovere anche iniziative di marketing territoriale. 

Davvero, la Calabria nel settore vitivinicolo non ha nulla da invidiare a nessuno».

Le difficoltà del comparto sono molteplici e abbastanza evidenti, ma Gallo rimane fiducioso puntando essenzialmente sulla qualità: «Abbiamo due strade: la diminuzione dei costi di produzione, l’altra è l’aumento dei ricavi, possibile solo individuando nuovi mercati. La qualità dei nostri prodotti è uno strumento che dobbiamo utilizzare al meglio. Ci sono momenti importanti nei quali crediamo e un altro si organizzerà a maggio: abbiamo promosso il concorso mondiale del vino di Bruxelles, con 320 buyer e giornalisti internazionali a cui mostrare i nostri tesori. Sappiamo che c’è curiosità attorno alla Calabria, l’ultima terra da scoprire. E questa curiosità, diciamolo con grande chiarezza, è partita con Jole Santelli».

I crescenti successi dell’agricoltura di qualità, soprattutto per quel che riguarda olio e vino, si devono indubbiamente a un nuovo atteggiamento della Regione nei confronti del comparto. «In questi anni – ha detto Gallo – abbiamo sostenuto l’agricoltura accelerando i pagamenti, il nostro Psr è considerato un esempio nel Mezzogiorno e non solo. Riusciamo a essere competitivi in Europa e abbiamo sfatato, anche grazie alla sinergia con la burocrazia, il luogo comune rispetto al quale i fondi europei tornano indietro. Ora c’è un’altra sfida: quella della qualità della spesa, con un’azione di promozione che vogliamo rilanciare assieme ai nostri produttori. Devono fare la loro parte per la promozione del territorio». (rrm)