Romano: Con attivazione sportello digitale la Zes Calabria è realtà

«Con l’attivazione dello sportello Digitale la ZES Calabria è realtà», ha dichiarato Giuseppe Romano, commissario della Zes Calabria, che ha incontrato per una riunione operativa i rappresentanti dei Comuni della Zona Economica Speciale, della Città Metropolitana di Reggio Calabria, dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto e dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio.

Presenti, infatti, il commissario Corap, Sergio Riitano, il dirigente Generale del Dipartimento Sviluppo Economico e Attrattori Culturali della Regione Calabria, Fortunato Varone, e il Coordinatore della Struttura Zes Calabria, Fabrizio D’Agostino.

«Il lavoro sinergico tra istituzioni garantirà risultati immediati e tangibili – ha sottolineato il Commissario Straordinario del Governo della Zes Calabria, Romano –. L’incontro di oggi è stato estremamente proficuo. Semplificazione burocratica, tempi certi nel rilascio delle autorizzazioni favoriranno l’arrivo di nuovi investitori». (rrm)

Ferrara (Unindustria Calabria) ha incontrato il commissario Zes Romano

Un proficuo incontro, ricco di spunti e stimoli, si è svolto tra il presidente di Unindustria CalabriaAldo Ferrara, e il neo commissario della Zes Calabria, Giuseppe Romano.

Presente anche il direttore Dario Lamanna, al confronto che «va ad aggiungersi al precedente incontro svoltosi a Roma, su iniziativa del Ministro per il Sud e della Coesione Territoriale, Mara Carfagna, con i Commissari Straordinari ZES, i Presidenti regionali di Confindustria del Mezzogiorno e la tecnostruttura di Confindustria», ha spiegato Ferarra.

«La Calabria ha, certamente – ha spiegato ferrara – margini di crescita significativi. I fondi previsti dalla prossima Programmazione Comunitaria e dalle numerose opportunità che scaturiscano dal PNRR, Fondo di Coesione e CIS, rappresentano un’opportunità irripetibile per accelerarne lo sviluppo, con l’auspicio di nuovi investimenti e, al contempo, l’ulteriore consolidamento di quelli esistenti. Il rilancio dell’economia regionale, presuppone, però, una modernizzazione delle nostre infrastrutture (anzitutto quelle logistiche e digitali) e un deciso snellimento burocratico e amministrativo».

«La giusta dose di flessibilità normativa e regolamentare delle ZES, unitamente agli incentivi fiscali, le rendono, pertanto – ha proseguito Ferrara – cornice ideale per stimolare e attuare nuovi e importanti investimenti produttivi, nonché per impiegare i fondi del Pnrr. Con la sua posizione strategica e le sue 14 aree che includono snodi di vitale importanza – penso, per esempio, al porto di Gioia Tauro, il più grande terminal per il transhipment del Mar Mediterraneo – la Zes Calabria deve porsi al centro della crescita calabrese ed esserne la forza trainante».

«È indispensabile, dunque una fattiva collaborazione con il neo Commissario, le istituzioni e tutti i principali attori coinvolti – ha evidenziato il presidente di Unindustria Calabria –. Questo primo confronto, fa emergere, conclude il leader degli industriali calabresi, che è indispensabile, agire tempestivamente con interventi mirati, per giungere a una celere implementazione, all’interno della Zes Calabria e creare le condizioni di contesto per cogliere tutte le opportunità offerte dall’attuale cornice normativa».

L’incontro, svoltosi in un clima costruttivo, si è concluso con un positivo apprezzamento da parte del Commissario Romano, il quale attribuendo particolare valore strategico a questo incontro che va a definire i risultati da raggiungere su un tema così rilevante, auspica che, attraverso il dialogo, la condivisione e una strutturata collaborazione, anche al fine di monitorare l’avanzamento dei lavori, si possa avviare un concreto progetto di sviluppo economico dell’intero territorio. (rcz)

 

Romano Commissario Zes, Occhiuto difende la nomina

Ha creato non poche polemiche la nomina di Giusepep Romano a nuovo commissario della Zes. Polemiche che non hanno “scalfito” il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, che difende a spada tratta la scelta operata dalla ministra per il Sud, Mara Carfagna.

In una intervista per Il Quotidiano del Sud, a firma di Michele Albanese, il Governatore ha fatto luce sulle dimissioni del precedente commissario, Federico D’Andrea, spiegando che «probabilmente, a causa di numerosi impegni lavorativi, non ha potuto incidere in modo rilevante, e per questo ha optato per le dimissioni – si è deciso di dare una nuova svolta per questa pedina così delicata».

Per quanto riguarda Romano, Occhiuto ha evidenziato come «il ministro Carfagna ha proceduto a individuare la figura più autorevole in campo, Giuseppe Romano, che già dirige la Zona economica speciale in Campania. Una buona scelta, se analizziamo gli ottimi risultati che sono stati conseguiti in Campania. La Carfagna ha scelto per la Calabria il più bravo tra gli otto commissari Zes in Italia, colui che ha fatto più bandi e che ha movimentato più investimenti. Penso che adesso saremo in grado di realizzare al più presto tutti gli interventi indispensabili per il pieno sviluppo dell’area di Gioia Tauro».

Occhiuto, poi, ha garantito che al commissario Romano staremo a fianco nei prossimi mesi per consentire di esprimere le maggiori condizioni di operatività e per realizzare finalmente il decollo definitivo della Zona economica speciale di Gioia Tauro». (rrm)

Unindustria Calabria ha incontrato il neo commissario Zes Calabria, Federico D’Andrea

Il presidente di Unindustria CalabriaAldo Ferrara, e il direttore Dario Lamanna, hanno incontrato in remoto, Federico Maurizio d’Andrea, neo Commissario Zes Calabria (Zone Economiche Speciali), per discutere di infrastrutture, gli Investimenti, l’Innovazione e i Sistemi Produttivi.

Il Presidente Ferrara ha sottolineato il valore strategico delle Zes e la loro importanza in termini di attrazione, anche in considerazione delle ingenti risorse finanziarie derivanti dalle misure previste dalla prossima Programmazione Comunitaria e dalle numerose opportunità che scaturiscano dal Pnrr, Fondo di Coesione e Cis.

«Quello di oggi – ha detto Ferrara – è stato un proficuo confronto che, sono fiducioso, ci consentirà di programmare una serie di azioni finalizzate a stimolare, congiuntamente al Commissario, un immediato e concreto avvio delle Zes a cui devono seguire i necessari strumenti di semplificazione e le misure di agevolazione fiscale previsti dalla normativa vigente».

Il Commissario d’Andrea, nel sottolineare come le Zes rappresentino un importante volano di sviluppo dell’intero territorio, ha espresso particolare apprezzamento per l’unità di intenti e la comune visione strategica su un tema così determinante, sottolineando l’importanza di coinvolgere tutti gli attori istituzionali ed, in particolare modo, Unindustria Calabria.

«Le Zes e l’Economia del Mare – ha continuato Ferrara – rappresentano certamente fattori competitivi e contesti di attrazione e di investimenti anche esteri. Quando parliamo di infrastrutture, infatti, dobbiamo ragionare anche di infrastrutture digitali e logistiche nella consapevolezza che gli investitori arrivano solo se trovano condizioni di contesto che possano concretamente e velocemente permettere la realizzazione degli insediamenti produttivi».

«Ed è proprio – ha continuato – rappresentando l’enorme potenziale e con lo spirito di promuovere le grandi opportunità che questa terra offre, che Unindustria Calabria si prefigge quale ambasciatrice di nuove proposte finalizzate a rendere la Calabria competitiva a livello internazionale».

«Per questo motivo – hanno concluso Ferrara e d’Andrea – è necessario mettere in campo misure efficaci, al fine di agevolare l’insediamento di iniziative imprenditoriali che siano in grado di determinare un importante e ben strutturato processo di crescita e sviluppo dell’intero territorio regionale. In tale direzione è necessario che il Commissario disponga di una struttura organizzativa funzionale agli obiettivi da perseguire e pronta ad assicurare efficacia alle iniziative ed alle azioni che saranno poste in essere». (rrm)

Auddino, Orrico (M5S) presentano interrogazione per mancanza comm. straordinario Zes Calabria

La deputata e il senatore del Movimento 5 StelleAnna Laura OrricoGiuseppe Auddino, hanno presentato una interrogazione per la mancanza, da agosto, del commissario straordinario nella Zona Economica Speciale della Calabria.

Una mancava grave, «con tutto quello che ne può conseguire in termini di pregiudizio sull’attività d’impresa di molte aziende che, senza una figura apicale alla guida, si vedono abbandonate a sé stesse. Senza contare le agevolazioni fiscali previste e non ancora varate che in questo modo rimangono lettera morta» hanno dichiarato i due parlamentari.

«Un vuoto di governance – dicono – che ricade in un momento storico particolarmente importante caratterizzato dal concomitante arrivo di ragguardevoli risorse finanziarie derivanti innanzitutto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza all’interno del quale, nella Missione 5, quella della coesione territoriale, le Zes occupano un ruolo importante. Circostanza confermata dalla destinazione di 600 milioni di euro per l’infrastrutturazione delle stesse con opere di urbanizzazione primaria, di connessione alla rete stradale e ferroviaria e di eliminazione dei cosiddetti colli di bottiglia nel passaggio dalle aree portuali e retroportuali alle Zes».

«La nomina del Commissario straordinario – prosegue la nota – avviene con un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, adottato su proposta del Ministro per il sud e la coesione territoriale, d’intesa con il Presidente della Regione. Ovvero attraverso dinamiche di sinergia istituzionale che coinvolgono sia il livello nazionale che quello locale. Dunque è necessario che anche dalle parti della Cittadella qualcosa si muova dopo le elezioni regionali».

«Il nostro auspicio – concludono Auddino e Orrico – è che si nomini al più presto un nuovo Commissario straordinario per la Zes Calabria e che questo rappresenti un profilo di comprovata esperienza nell’ambito del management aziendale, con spiccate doti nell’attrarre investitori italiani ed internazionali». (rp)

Auddino (M5S): Nel Pnrr ingenti risorse per le Zes calabresi

Il senatore del Movimento 5 StelleGiuseppe Auddino, ha espresso grande soddisfazione « le cospicue risorse destinate alle ZES della Calabria dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Alla base del Pnrr è stato svolto un grande lavoro di programmazione con lo scopo di destinare le risorse nel modo più equo e proficuo possibile».

«In quest’ottica – ha aggiunto – siamo riusciti ad inserire importanti investimenti per le Zone Economiche Speciali della Calabria, in particolare 43,5 milioni per il Porto di Gioia Tauro, 4 milioni per il Porto di Villa San Giovanni e 6,5 milioni per il Porto di Reggio Calabria».

«Da anni – ha concluso – mi occupo del Porto di Gioia Tauro e da anni sostengo l’importanza dello sviluppo dell’area industriale retroportuale e della Zes. I fondi previsti nel Piano serviranno a creare le condizioni infrastrutturali favorevoli all’insediamento di nuove imprese e favoriranno la crescita economica e lo sviluppo imprenditoriale di tutto il territorio». (rp)

 

La sottosegretaria Dalila Nesci: Dal Recovery 111, 7 milioni di euro per le Zes calabresi

La sottosegretaria per il Sud, Dalila Nesci, ha reso noto che, dal Recovery Plan, sono 111,7 milioni di euro la somma destinata alle Zes calabresi, con cui «saranno finanziati l’adeguamento dei moduli ferroviari agli standard europei degli impianti di Sibari (CS), San Pietro a Maida (CZ), Nocera Terinese (CZ) e Rosarno (RC), i raccordi stradali per l’accesso al porto di Gioia Tauro e numerose opere di urbanizzazione primaria all’interno dell’area portuale del più esteso terminal europeo».

«Ciò – ha aggiunto – è stato possibile partendo dalla ferma volontà della ministra per il Sud, Mara Carfagna, di destinare 630 milioni di euro del Pnrr all’infrastrutturazione delle Zes nel Mezzogiorno».

È quanto è emerso dalla riunione telematica richiesta dal presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, con Giacomo Aiello (Capo di Gabinetto del Ministero del Sud), il prof. Giuseppe Catalano (coordinatore Struttura Tecnica di Missione del Mims), il com. Andrea Agostinelli (Comm. Straord. dell’Autorità portuale di Gioia Tauro e della Calabria), la prof.ssa Rosanna Nisticò (Comm. Straord. della Zes Calabria), Domenica Catalfamo (assessore alle Infrastrutture della Regione Calabria), il dott. Tommaso Calabrò (D.G. della Presidenza della Regione Calabria), il dott. Maurizio Nicolai (D.G. del Dip. Programmazione Unitaria della Regione Calabria) e a cui ha preso parte anche la sottosegretaria.

«C’è, poi – ha detto ancora – il finanziamento per la nuova Stazione di San Ferdinando, che passa da 24 a 60 milioni e viene collocato nella Missione 3 (Infrastrutture per una mobilità sostenibile) del Pnrr. Missione che prevede, inoltre, un ingente investimento pari a 300 milioni per le opere strutturali e di elettrificazione della linea ferroviaria Jonica».

«Tutto questo è il segnale – ha concluso Nesci – che il cuore della ripresa economica batte a Sud». (rrm)

Tra delusione e speranze ora decolla la ZES. Da Gioia Tauro riparte davvero la Calabria?

di SANTO STRATI – Con l’insediamento del Comitato d’indirizzo (che dovrà amministrarla) parte ufficialmente la Zona Economica Speciale (ZES) della Calabria. Un’area che da Gioia Tauro fino a Reggio offrirà incentivi e agevolazioni straordinarie per chi vorrà investire e creare insediamenti produttivi che si traducano in nuova occupazione e, soprattutto, sviluppo e crescita del territorio. La ZES rappresenta l’ultima spiaggia, l’ultimo treno da non perdere per la crescita e lo sviluppo di un territorio sottoutilizzato, pur ricchissimo di risorse umane e di opportunità industriali. C’è, purtroppo, il rischio che, come gran parte delle cose destinate a far crescere industrialmente questa regione, anche la ZES possa diventare un’ottima idea lasciata morire non oltre le buone intenzioni. E qui occorre che i calabresi tutti siano attenti e vigili che non finisca, come al solito, in farsa: buoni propositi e zero realizzazioni. Occorre una forte pressione su chi ci governa sia a livello nazionale che regionale, sui parlamentari, sui consiglieri comunali, persino sugli amministratori locali, perché questa grande, grandissima, opportunità abbia l’attenzione necessaria e l’impegno di tutti per diventare il volano della rinascita, della crescita, della ripartenza verso uno sviluppo non più rinviabile.

La mancata indicazione del Porto di Gioia Tauro come referente per la Via della Sera è una delusione che ancora brucia (anche se non è detta l’ultima parola), quindi è lecito immaginare che l’esecuzione di tutti gli adempimenti necessari perché tutto funzioni adeguatamente possa subire rallentamenti, rinvii, e lungaggini burocratiche che ne assicurerebbero il fallimento. Non si tratta di essere pessimisti, ma realisti, se è vero che anche i fondi europei destinati alla Calabria tornano indietro inutilizzati, se è vero che per dare il via ai progetti di qualsiasi attività industriale o manifatturiera in Calabria ci sono tempi di attesa in grado di scoraggiare il più volenteroso degli imprenditori.

Per chi non lo sapesse le Zone Economiche Speciali vengono individuate in aree depresse che devono attrarre investimenti, motivando le imprese attraverso uno speciale regime fiscale e con incentivi vari, tra cui la semplificazione amministrativa e sgravi contributivi. In poche parole, chi investe nella ZES paga meno tasse e gode di numerose agevolazioni se crea occupazione. La ZES calabrese dell’area di Gioia Tauro ha solo in parte le infrastrutture necessarie a garantire gli insediamenti produttivi (porti, aeroporti, logistica, ecc), quindi c’è anche l’opportunità di un grande progetto infrastrutturale che si tradurrebbe in occupazione e lavoro per la popolazione residente. Il Piano di Sviluppo Strategico della regione Calabria è stato approvato col il DGR 100 il 29 marzo dello scorso anno: c’è voluto, però, un anno per la prima riunione del Comitato di indirizzo che amministrerà la ZES.

Insediato il Comitato d'Indirizzo della Zes Calabria
Insediato il Comitato d’Indirizzo della ZES Calabria

Il Comitato di indirizzo insediatosi ieri (con l’attuale commissario dell’Autorità portuale di Gioia Andrea Agostinelli, la dott.ssa Bianca Maria Scalet, che rappresenta il Consiglio dei Ministri, il prof. Francesco Aiello dell’Unical, in rappresentanza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e il dott. Tommaso Calabrò dirigente generale della Struttura di coordinamento della programmazione nazionale della Regione Calabria) si è già dato una prima scadenza a metà aprile per mettere in atto le necessarie attività per il corretto funzionamento della Zes. È già un buon segnale che non si vuol perdere tempo prezioso: le aziende interessate devono capire subito quanto vale in termini fiscali il vantaggio di investire nella Zes, serve individuare le procedure per gli insediamenti produttivi, occorre che ci sia chiarezza sui diritti e i doveri derivanti dalla cosiddetta “fiscalità di vantaggio”.

Di fatto, il credito d’imposta che la ZES propone agli investitori non è ancora uno strumento funzionante e le risorse stanziate (già dal Governo Gentiloni) appaiono troppo scarse per permettere la creazione di aree industriali di grande respiro. «È anche auspicabile – sostiene a questo proposito il prof. Aiello – che il Governo Conte concretizzi il proprio impegno verso il Sud, aumentando i fondi nazionali per la fiscalità di vantaggio delle aree ZES: i 210 milioni di euro stanziati per il triennio 2018-2020 (e non ancora utilizzati) dal precedente governo Gentiloni sono poca cosa per consentire di creare nelle ZES del Mezzogiorno serie agglomerazioni spaziali di attività industriali. Se il Governo pensa che le ZES siano uno strumento adeguato per promuovere l’industrializzazione del Sud, è necessario aumentare significativamente i fondi per la fiscalità di vantaggio. La proposta al Governo non può che essere avanzata dal Ministro del Sud Barbara Lezzi».

Soddisfatto il Presidente della Regione Mario Oliverio: «Si apre, finalmente, – ha dichiarato – la fase attuativa del piano, che saluto con particolare gioia poiché da oggi diventano concrete le prospettive di sviluppo in esso contenute. La ZES farà crescere l’economia globale della regione ed i suoi livelli occupazionali attraverso un incremento degli investimenti anche esteri ed un aumento delle esportazioni, grazie alla semplificazione amministrativa, alla disponibilità di infrastrutture messe nelle aree industriali, portuali e aeroportuali, agli incentivi fiscali previsti dal decreto istitutivo e agli ulteriori incentivi regionali per investimenti delle imprese che si vorranno allocare nelle aree di riferimento, ben 2400 ettari».

Secondo il prof. Aiello c’è l’esigenza immediata «di conoscere i modi e i tempi per l’avvio delle procedure insediative nella ZES. Il Decreto Semplificazioni ha fissato le regole generali sulla sburocratizzazione delle procedure, ma ora, su base regionale, è necessario declinarle in atti concreti prevedendo, come primo atto, l’istituzione di uno Sportello ZES. Esiste, inoltre, – sottolinea Aiello – una domanda di sicurezza e di protezione che dovrà necessariamente essere soddisfatta anch’essa in modo celere al fine di non vanificare tutti gli sforzi che si stanno facendo in questi mesi.  La questione è di competenza del Ministro dell’Interno Matteo Salvini, i cui immediati provvedimenti potrebbero essere complementari alla progettualità prevista dalla Regione Calabria in tema di sicurezza».

Un altro aspetto da non sottostimare riguarda i collegamenti ferroviari (quasi inesistenti) tra il Porto di Gioia e il resto del Paese. La rete ferroviaria rappresenta non solo un elemento di valorizzazione delle attività portuali ma un’opportunità straordinaria per lo sviluppo della ZES mediante collegamenti che abbatterebbero i costi distribuitivi. La ZES può dunque diventare l’elemento trainante di tutta l’economia calabrese, anche di quella non legata all’intermodalità (auspicabile) del Porto di Gioia. I trasporti in Calabria sono in uno stato pietoso, la rete ferroviaria va completamente ripensata, e, se da un lato, l’Autostrada del Mediterraneo, l’A2, gestita dall’ANAS, mostra i segni di un adeguamento da troppo tempo atteso, rimane aperto il nodo della strada della morte, la Statale 106, di cui si parla sempre, contando ogni giorno nuove vittime, ma su cui non si vedono interventi risolutivi. C’è fin troppo lavoro per i ministri Danilo Toninelli (Infrastrutture) e Barbara Lezzi (Sud). Incrociamo le dita e auguriamoci che i titolari dei due dicasteri si sveglino dal loro improvvido torpore su tutto ciò che riguarda il Mezzogiorno. (s)