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"Terra viva ascolta" incontra le aziende agricole di Lamezia Terme e Rocca di Neto

“Terra viva ascolta” incontra le aziende agricole di Lamezia Terme e Rocca di Neto

Ha fatto tappa a Lamezia Terme e a Rocca di Neto “Terra viva ascolta”, campagna promossa per confrontarsi con le aziende associate sulle problematiche e opportunità nel settore agricolo.

Gli incontri si sono svolti alla presenza del presidente nazionale Claudio Risso e del presidente regionale Francesco Fortunato.

Ampia la partecipazione, con aziende, dirigenti ed operatori della Fai Cisl e Terra viva regionali e dei territori, ma anche rappresentanti delle istituzioni, tra cui il sindaco di Rocca di Neto, Alfonso Dattolo, e il presidente del consiglio comunale Franco Pugliano.

Ad apertura delle iniziative, il presidente di Terra viva Calabria Francesco Fortunato ha dichiarato: «Le numerose e corpose manifestazioni degli agricoltori che in questo ultimo periodo hanno interessato anche il settore agricolo calabrese, meritano risposte immediate ed interventi urgenti. La difficoltà, soprattutto per le medie e piccole imprese agricole di accedere a credito e finanziamenti, il caro gasolio, il difficile inserimento dei giovani nel mercato del lavoro agricolo, la siccità, gli incedi e i fenomeni atmosferici dovuti al cambiamento climatico, i cinghiali che devastano le coltivazioni, la concorrenza sleale cui sono sottoposte le aziende agricole della nostra regione, hanno bisogno di misure e correttivi da predisporre in fase di programmazione».

«La costante crescita dell’export delle produzioni agroalimentari calabresi – ha continuato – dimostra però che abbiamo davanti tante opportunità, ma occorre esercitare un ruolo più incisivo, dare una vera progettualità e protagonismo ad enti regionali come Arcea e al Consorzio Unico della Calabria, valorizzando eccellenze, vocazioni territoriali, patrimonio agroalimentare e buona imprenditoria agricola, anche giovanile, tradizione e innovazione, di una normativa più adatta a carpire risorse europee, nazionali e regionali».

Il presidente nazionale Claudio Risso ha invece sottolineato come sia necessario valorizzare le produzioni accorciando le filiere. «Occorre coniugare un’agricoltura sostenibile – ha dichiarato Risso – che abbia la capacità di produrre reddito e contrastare invece quelle pratiche speculative che stanno danneggiando gli agricoltori. Come Terra Viva stiamo promuovendo in questo senso la campagna “Buono, Giusto, Equo”, principi etici ma anche economici per ribadire che occorre una giusta remunerazione degli attori della filiera».

«Con “Terra viva Ascolta” vogliamo confrontarci con chi protesta e rilanciare le nostre proposte – continua Risso – Non possiamo però affossare i principi della Pac, specie sulla sostenibilità ambientale, bisogna invece puntare ad una revisione di medio periodo con correttivi, anche a livello regionale per specificità e diversità, più attenta a realtà e tessuto produttivo dei territori. Servono, a nostro avviso, accordi di filiera integrata, capaci di coniugare qualità delle produzioni, giusto reddito per i produttori, rispetto delle leggi e dei contratti, incentivare l’occupazione».

Tanti gli interventi anche degli agricoltori, che hanno evidenziato le criticità e difficoltà di condurre un’impresa agricola in Calabria, sull’urgenza di ridurre una burocrazia che blocca lo sviluppo dell’imprenditoria, ma anche aspetti legati alla diffusione di malattie infettive che colpiscono allevamenti e colture e la presenza sempre più forte di cinghiali. (rcz)