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TIRIOLO (CZ) – Arriva il tappeto magico di Aladin grazie a Teatro Incanto

Il tappeto magico di Aladin arriva fino a Tiriolo, portando con sé l’allegra e talentuosa compagnia del Teatro Incanto, capitanata dal direttore artistico del Teatro Comunale, nel centro del centro storico di Catanzaro, Francesco Passafaro. In scena, domani sera alle 21.30 in piazza G. Da Fiore, ingresso gratuito.

“Aladin” rappresenta la sfida vinta dell’associazione “Teatro Incanto” che nel cartellone di “Domenica d’Incanto”, la scorsa stagione, si era posta l’ambizioso obiettivo della realizzazione di produzioni nuove, di spettacoli da vedere tutti insieme, per amare il teatro sin da piccoli. “Aladin” è il prodotto di questo esperimento riuscito e domani sera saprà regalare momenti di gioia e spensieratezza al pubblico di Tiriolo, aspettando a braccia aperte quanti vorranno raggiungere piazza Da Fiore da ogni angolo del territorio.

«Sono passati trent’anni, ma resta ancora uno dei film d’animazione più amati di sempre: grazie al suo mix di musica, personaggi innovativi e gag, è stato un successo di pubblico e critica. Per non dimenticare il doppiaggio dell’indimenticabile maestro Gigi Proietti che ha dato voce inconfondibile al genio della lampada – afferma il direttore artistico, Francesco Passafaro – Aladdin è un progetto al quale tengo molto da sempre e quest’anno siamo riusciti a metterlo in scena in mezzo a mille difficoltà: prima fra tutte quella di ballare e cantare in scena, oltre a recitare che sembra facile ma non lo è affatto – ha avuto modo di affermare ancora – Il cast è numeroso, fatto di tanti uomini e moltissime donne e anche questa volta mi ritrovo a ringraziare le persone che con pazienza e dedizione hanno preso parte a questo spettacolo. nelle storie antiche siamo certi di trovare alcuni valori emozionanti che, attraverso il Teatro, possono aiutare i ragazzi a riflettere e a meravigliarsi. Il Teatro Incanto ha voluto concentrarsi su uno dei mille aspetti di queste storie, il concetto di andare nel profondo delle persone e capire realmente cosa ci sia dentro ognuno di noi». (rcz)