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Protesta dei tirocinanti

Tirocinanti calabresi contro Occhiuto e Cannizzaro: Il bando ha elementi di grave discriminazione

I tirocinanti calabresi non ci stanno al concorso pubblico riservato alla categoria dei tirocinanti ministeriali (Giustizia, Mic, Miur), per complessivamente 1957 unità, che presenta elementi «di grave discriminazione e di selettività».

«Un bando – hanno spiegato – redatto con elementi di grave discriminazione del tirocinante ministeriale e con prospettive serie di incostituzionalità da far valere con fermezza dinnanzi al Tar dal consistente numero di appellanti discriminati. Cosa possiamo dire di questo bando? Prima di tutto che è stata un’occasione persa per la sana politica di riconoscere gli anni di tirocinio prestato presso i ministeri e in secondo luogo di mettere sullo stesso piano persone che hanno prestato a lungo il proprio servizio presso i ministeri suddetti (senza diritti contributivi e previdenziali). Tale vicenda vi dovrebbe fare riflettere a come funzionano le cose in Italia».

«Lo scopo di chi fa politica – viene evidenziato – non è di salvaguardare il diritto al lavoro del singolo cittadino elettore ma è di tendere al risparmio di risorse economiche e in questa tipologia di concorsi è di scegliere il numero e la tipologia del personale da assumere. Tale verità è resa evidente da alcuni paletti inseriti nel bando di cui si sta parlando, quali il lodevole servizio a chi ha avuto la fortuna di avere avuto un contratto presso il relativo ente per non meno di un anno oppure dall’avere dei figli a carico (chi è affetto da senilità o da impotenza può mettersi tranquillamente un cappio al collo)». (rrm)