Strutture residenziali e semiresidenziali per l’Ambito territoriale con Trebisacce Comune Capofila, dopo la fase di accurata verifica l’Ufficio di Piano ha provveduto a confermare le autorizzazioni al funzionamento dei servizi per 16 realtà. Rispetto alle 18 già autorizzate dalla Regione Calabria, due hanno presentato istanza di cessazione in quanto carenti, secondo la normativa vigente, dei requisiti minimi strutturali.
È quanto fa sapere la responsabile Carmela Vitale informando che per gli adempimenti imposti dalla Riforma del Welfare, con scadenza al 31 dicembre, vista la mole di lavoro richiesto, si è reso necessario dotarsi di un gruppo tecnico esperto.
Ne hanno fatto parte, insieme alla Vitale, Rosa Amerise del Comune di Trebisacce, Erica Sarubo e Maria Claudia Fasanella del Comune di Cassano allo Jonio, Francesco Calà, consulente progettista, che in collaborazione con i tecnici dei comuni dove insistono le strutture hanno verificato e attestato il rispetto dei requisiti minimi professionali, organizzativi e strutturali previsti dalla normativa vigente.
Lo sforzo messo in atto ha dato la possibilità di superare le criticità ereditate dal passato e soprattutto offrire servizi residenziali e semiresidenziali di qualità, rispettosi delle norme minime di organizzazione e sicurezza. Il risultato raggiunto è frutto di un lavoro sinergico tra gli uffici e le strutture che sono state accompagnate nel percorso sin dall’inizio della riforma per poter continuare a svolgere nel territorio un servizio importante.
L’Ambito di Trebisacce che comprende anche i comuni di Albidona, Alessandria del Carretto, Amendolara, Canna, Cassano Jonio, Castroregio, Cerchiara di Calabria, Francavilla Marittima, Montegiordano, Nocara, Oriolo, Plataci, Rocca Imperiale, Roseto Capo Spulico, San Lorenzo Bellizzi e Villapiana è uno dei 32 ambiti territoriali regionali nel quale insistono un numero maggiore di strutture socio assistenziali e ha sempre rappresentato un insieme variegato di servizi cui concorrono all’erogazione una pluralità di soggetti pubblici e privati, compresi gli istituti religiosi.
Ospitalità, assistenza e occasioni di vita comunitaria rappresentano le tipologie di intervento tipiche di queste strutture che si rivolgono soprattutto ad anziani, minori e adulti in permanente stato di bisogno. Ogni anno in queste strutture vengono accolti più di 200 ospiti e rappresentano un variegato mondo lavorativo che sostiene l’economia del territorio. L’Ufficio di Piano, grazie al lavoro costante dei dipendenti, ha completato il pagamento delle spettanze relative al 2023 a tutte le strutture che hanno ospitato utenti in regime di accreditamento. (rcs)