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L'Associazione Etno Pathos ha dedicato alla città il suo brano "Trupìa"

TROPEA – L’Associazione Etno Pathos ha dedicato alla città il suo brano “Trupìa”

L’Associazione Culturale artistica vibonese, Etno Pathos, ha dedicato a Tropea il suo nuovo brano, Trupìa.

La musica anima la perla del Tirreno. La promozione della destinazione Tropea può e deve arricchirsi di tutti quei contributi capaci di far emergere l’identità del territorio ed offrire del nostro complessivo patrimonio una narrazione sempre più emozionale. Lo storytelling che si manifesta attraverso frame e fotogrammi di produzioni audiovisive come gli spot pubblicitari o i videoclip musicali rappresentano sicuramente uno di quegli strumenti da sostenere.

«Segue questo metodo e questa visione – sottolinea il sindaco Giovanni Macrì – anche il progetto condiviso con l’associazione culturale artistica vibonese Etno pathos, gruppo di musica popolare calabrese, etnica e tradizionale che ha dedicato al principato il suo nuovo brano: Trupìa».

«L’arte e la musica in particolare – aggiunge il primo cittadino – possono svolgere un effetto moltiplicatore rispetto alla consapevolezza e alla reputazione turistica di un territorio. Al filone delle radici identitarie si agganciano oggi produzioni cinematografiche e musicali che nate sulla valorizzazione dell’identità dei territori sono oggi apprezzate in Italia e nel mondo, diventando esse stesse strumento formidabile di marketing territoriale; tra i tanti esempi – conclude Macrì, ringraziando il gruppo Etno pathos – come non citare quanto accaduto ancora una volta nella vicina Puglia nella quale, tra produzioni cinematografiche fortemente identitarie divenute cult nazionali (penso alle pellicole con Zalone) e gruppi musicali nati e caratterizzati dalle radici locali (penso ai Boomdabash ed ai Sud sound system), il complessivo patrimonio ereditato da quella terra è divenuta la principale piattaforma di attrazione del brand di quella regione su scala internazionale».

Girato tra i vicoli e le piazze del borgo, il videoclip vedrà protagonisti proprio i cittadini del principato. I partecipanti/attori verranno selezionati nel mese di aprile. L’uscita del progetto culturale è in programma per fine maggio. Scritto in dialetto calabrese e composto da Maurizio Pantano, Trupìa, viene raccontata attraverso gli occhi di un ragazzo che, di ritorno nella sua terra natale, la riscopre sempre più bella e affascinante, ritrovando i luoghi della sua infanzia e la gente che aveva lasciato. È un encomio alla gente di Tropea che ha scelto di onorare la propria terra d’origine e di non abbandonarla, investendo le proprie energie per costruirsi un futuro dignitoso.

Gli Etno pathos fanno musica e raccontano la storia di questa terra nelle loro canzoni dai ritmi tipicamente mediterranei da circa nove anni: era il 2014 quando dall’incontro di un gruppo di amici musicisti è nata una realtà che è andata via via solidificandosi. Nel 2017 la costituzione in associazione socio-culturale e musicale, nello stesso anno l’uscita del primo album Io restu cca e poi nel 2019 il secondo Paisi chi vai.

Dopo la pausa dovuta all’emergenza, gli Etno pathos hanno ripreso la propria attività con il terzo lavoro discografico. L’uscita è prevista per il 2024 e conterrà anche il brano Trupìa. (rvv)