«Sarebbe interessante non solo per Tropea ma per tutta la regione e per le sue esigenze di sviluppo turistico capire con esattezza quale idea dei flussi e dei target abbia in mente chi si occupa di turismo a livello regionale, chi e quanti hanno la responsabilità di individuare ed attuare strategie e politiche di marketing territoriale; se, ad esempio, si conosce la provenienza dei visitatori di questa estate e dei mesi precedenti, per destinazioni o per l’intera regione. Me lo chiedo e ce lo chiediamo in modo da riempire di contenuti e metodi e, quindi, di valorizzare il perimetro e gli obiettivi della riflessione su quale turismo intercettare, apertasi da settimane anche nella nostra regione».
È quanto dichiara il sindaco Giovanni Macrì esprimendo apprezzamento per il fatto che la strategia complessiva di marketing territoriale e di sviluppo della destinazione Tropea, sintesi di una metodologia d’azione condivisa tra istituzione pubblica, rete imprenditoriale e culturale, sia stata più volte confermata e valorizzata, con contenuti, numeri e visione, dall’Associazione Albergatori di Tropea (As.Al.T.) alla quale rinnovo i complimenti per l’ottimo lavoro svolto anche a supporto dell’azione dell’istituzione pubblica locale.
«Parliamo – continua – di numeri, flussi e misurazioni perché a quelle siamo abituati ad attenerci parlando di programmazione e di visione turistica. Solo qualche esempio, di cui come Amministrazione Comunale abbiamo contezza diretta: a fronte di una riduzione delle presenze tedesche (target generalmente basso spendente), a Tropea sono aumentati i visitatori provenienti dal mercato australiano, da quello canadese che già vantava uno storico importante, da quello giapponese sul quale come è noto stiamo investendo e da quello statunitense che stiamo letteralmente conquistando promuovendo la complessiva esperienza nel Principato che è fatta di tante cose ricercate da questi target e non da altri; una ricerca di esperienza turistica che, come ad esempio quella vissuta nei mesi scorsi da alcuni importanti manager della City di Londra unitisi al gruppo dei Volontari del Principato per pulire la Città, è autentica perché identitaria e distintiva; una motivazione al viaggio – scandisce il Primo Cittadino – che prescinde dal tutto dalla presenza o meno di voli diretti o meno, anche perché, come è noto, da metà ottobre la nostra regione resta sistematicamente isolata in termini di connessioni aree europee ed internazionali».
«Ciò significa – continua – che proprio come ha correttamente sostenuto As.Al.T. nelle scorse settimane vi sono nella stessa Calabria, che non può sicuramente essere promossa come destinazione per tuti i gusti, alcune destinazioni che hanno raggiunto una maturità ed una corrispondente competitività turistica che in altre località regionali ancora non c’è e che permettono, così come permettono a Tropea, di scegliere tra i diversi target di turisti, senza dover subire invasioni e senza complessi di inferiorità. I numeri e risultati oggettivi che ci restituiscono con frequenza i nostri indicatori e che ormai da qualche anno registriamo, consolidiamo e superiamo ci confermano questa maturità di destinazione raggiunta e sempre in progress e soprattutto ci consentono, come istituzione in squadra con la rete imprenditoriale, non di sopravvivere per qualche mese ma di vivere bene e, ormai, per quasi 12 mesi. Perché anche su cosa significhi destagionalizzarsi e su come farlo dobbiamo intenderci e aprire un’altra riflessione regionale. Per noi a Tropea, tanto per il pubblico quanto per il privato, significa investire e produrre reddito turistico da gennaio a dicembre».
Dice ancora Macrì: «Nei primi tre mesi del 2023 abbiamo registrato + 200% di presenze. Negli scorsi mesi di giugno e luglio abbiamo registrato un + 15% circa di presenze. Ad agosto, i cui dati definitivi saranno meglio valutati nei prossimi giorni, abbiamo documentato un + 3% di presenze rispetto al 2022 che diventa + 50% rispetto al periodo pre-Covid. Un incremento costante che è letteralmente esploso nel mese di settembre, che sta facendo registrare un mese di ottobre con numeri mai visti e che ci pone in una situazione particolare attesa per il prossimo mese di novembre, soprattutto con riferimento alla domanda turistica statunitense. Ai numeri delle presenze nelle strutture alberghiere ed extralberghiere misurate anche con la tassa di soggiorno, che certificano una crescita costante della destinazione Tropea ormai totalmente destagionalizzata, si aggiungono i risultati, che monitoriamo quotidianamente, dei parcheggi che ci restituiscono un + 20% in media per tutta la stagione estiva, indicatore di transito e risultato straordinario a beneficio tanto della rete commerciale e della ristorazione cittadina quanto dell’hinterland e quindi dell’indotto turistico territoriale».
«Si ha contezza di questi dati – si chiede il Primo Cittadino – per i quali tanti sindaci e titolari di hotel di tutta la regione in visita nel nostro borgo si complimentano con Tropea sostenendo quasi e aggiungo purtroppo di non essere in Calabria? Ve ne sono altri su scala regionale sui quali confrontarci e dare senso ad una riflessione aperta sul futuro della destinazione Calabria?».
«Ed è in questa cornice e con questi punti fermi che va affrontata l’eventuale discussione sui prezzi che – sottolinea – corrispondono direttamente ai costi dei servizi che, come è noto a tutti, non sono gli stessi né si può pensare o auspicare, nelle nostre società di mercato, che siano tutti gli stessi. I prezzi, di cui si parla con poca attenzione, dipendono solo dalla qualità e dalla diversità di prodotti e servizi, dalla quantità e formazione del personale, dal decoro, dall’ordine, dalla sicurezza e dal contesto urbano che insieme ad altre componenti, rendono di lusso non tanto l’eventuale singola location quanto l’esperienza complessiva percepita, reale, ricercata e vissuta e, quindi, la destinazione scelta e suggerita ad altri».
«In questa inequivocabile misurazione del lusso di una destinazione turistica – chiarisce Macrì – l’attenzione delle istituzioni locali alla tutela ambientale rappresenta forse la componente più preziosa, apprezzata e ricercata dal questo target in cosante incremento nel mondo; una declinazione, questa ecologica e di difesa a valorizzazione della fragilità degli ecosistemi locali che non è assolutamente compatibile con l’overtourism, tanto più quello di massa basso-spendente, spesso invocato senza cognizione di causa e che determina soprattutto in Calabria disagi ed emergenze derivanti dalla sproporzione tra servizi erogabili e concentrazione di presenze in periodi limitatissimi; una precisa visione dello sviluppo turistico opposta a quella dell’occupazione disordinata dei territori e che continueremo ad interpretare ed attuare per il nostro borgo storico e per S.Maria dell’Isola con ulteriori iniziative, analoghe a quelle avviate ad esempio a Venezia».
«È con questa missione e con questa ambizione – spiega il sindaco ringraziando ancora l’As.Al.T. e tutta la rete commerciale, produttiva e culturale cittadina e territoriale per il gioco di squadra che tiene in piedi la fiorente industria turistica di Tropea – che continueremo sicuramente a studiare come abbiamo sempre fatto, a misurare e leggere i numeri prima di parlare, così come interrogarci ed a cogliere tutte le riflessioni e gli stimoli che provengono da tutte le direzioni. Ma lo faremo – conclude Macrì – con una triplice consapevolezza: 1) di essere più che soddisfatti e perfettamente in linea con le dinamiche e con i trend di sviluppo dei turismi su scala nazionale ed internazionale, oltre il cliché del turismo balneare; 2) di voler continuare a preferire la qualità alla quantità, sapendo che questa visione di governo non produce consenso immediato ma è una scommessa sul futuro e sulle prossime generazioni di Tropea, della Costa degli Dei e della Calabria; 3) di continuare a contribuire a promuovere così facendo ed attraverso la nostra destinazione, tutto il territorio ed una nuova narrazione e capacità attrattiva della nostra regione nel mondo». (rvv)