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Turismo delle Radici, Tropea rappresenterà la Calabria al tavolo con la Farnesina

Turismo delle Radici, Tropea rappresenterà la Calabria al tavolo con la Farnesina

La città di Tropea, rappresentata dal presidente del Consiglio comunale, Francesco Monteleone, ha partecipato al tavolo in Farnesina sul Turismo delle Radici.

Si tratta di un progetto nazionale che rientra nei fondi del Pnrr, una strategia Integrata per la ripresa del settore del Turismo nell’Italia post Covid-19, dal vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani.

l Progetto, del valore complessivo di Euro 20 milioni, inserito nel Pnrr, propone l’adozione di iniziative nel Settore del Turismo rivolte alla vasta platea di italiani e oriundi italiani nel mondo, contribuendo in tal modo al suo rilancio dopo la pandemia. Le iniziative che il Maeci intende promuovere con tale Progetto, ispirate all’Ecosostenibilità e alla Digitalizzazione, puntano a valorizzare i piccoli Borghi e le zone rurali d’Italia attraverso dinamiche di Sviluppo sostenibile, che coinvolgano la ristrutturazione e il recupero di abitazioni e infrastrutture in disuso e favoriscano i fornitori di servizi e prodotti locali. Gli Italo-discendenti nel mondo – è stato più volte spiegato dalla stessa Farnesina – rappresentano un segmento turistico dalle enormi potenzialità. Generano un Turismo sostenibile e una domanda internazionale che utilizza le infrastrutture tutto l’anno.

«Nel corso dell’incontro – fa sapere il presidente Monteleone, che sottolinea l’importanza del ruolo di coordinatrice dei comuni calabresi riconosciuto a Tropea – il ministro Tajani è ritornato più volte sul valore strategico dell’identità, dei piccoli borghi e dei giacimenti enogastronomici territoriali come strada maestra su cui sviluppare tutte le attività ed i progetti collegati al turismo del ritorno e delle radici e che potranno essere finanziati attraverso un avviso ad hoc che sarà ufficializzato nel prossimo mese di maggio e rispetto al quale sono già 93 i comuni calabresi che hanno manifestato interesse».

«Attrarre visitatori e valorizzare il patrimonio culturale, artistico ed enogastronomico dei piccoli borghi d’Italia – ha detto il sindaco, Giovanni Macrì –. Investire su appropriate strategie di comunicazione finalizzate a promuovere un’offerta turistica che coniughi alla proposta di beni e servizi del terzo settore (alloggi, eno-gastronomia, visite guidate) la conoscenza della storia familiare e della cultura d’origine degli italiani residenti all’estero e degli italo-discendenti che sono stimati in un bacino di utenza che sfiora gli 80 milioni di persone».

Il Principato di Tropea  è onorato di poter contribuire al rafforzamento di quegli obiettivi sottesi al progetto nazionale rientrante nei fondi del Pnrr, denominato Il Turismo delle Radici. Lo faremo nel solco di un impegno istituzionale che sin dal nostro insediamento ci vede convintamente promotori, in Calabria e nel mondo, del valore sociale, culturale, turistico ed economico del patrimonio identitario ereditato».

«Vogliamo – ha concluso Macrì, rilanciando il messaggio già espresso dal ministro Tajani lo scorso febbraio – che tanti Italiani che vivono all’estero o sono Italo-discendenti possano tornare a scoprire dove vivevano i loro nonni. Perché si tratta di un messaggio di italianità ma anche un messaggio di crescita turisticarispetto al quale Tropea e la Calabria vogliono, possono e devono giocare da protagonisti». (rrm)