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Un successo La Guarimba Film Festival: quest’anno oltre 3 mila presenze

«Ha vinto il cinema, ha vinto la cittadinanza attiva, ha vinto la voglia di riscattare questa Calabria selvaggia piena di possibilità. Abbiamo vinto noi. ¡Hasta La Guarimba Siempre, compañeros!» si legge sulla pagina Facebook de La Guarimba International Film Festival, che si è chiusa, con un’ottava edizione strepitosa, al Parco Le Grotte di Amantea.

Strepitosa, non solo per i numeri –  in sei giorni 3000 presenze, 170 corti proiettati da 54 Paesi diversi – perché La Guarimba è riuscita non solo a organizzare l’edizione nonostante l’emergenza sanitaria in corso, permettendo ai calabresi e non di passare sei giorni in “famiglia”, all’insegna del cinema sotto le stelle, ma anche di riaprire un parco pubblico, quello de La Grotta, cercando di sensibilizzare quanto più possibile sull’impegno civile per la salvaguardia dei luoghi.

«Per noi questa è stata un po’ un’edizione numero zero – commenta l’ideatore Giulio Vita –. Non sapevamo come fare per organizzare un festival nel mezzo di una pandemia e in un comune sciolto per mafia.  Ma la Protezione civile ci ha aiutati moltissimo nell’indicarci regole e precauzioni da seguire, ci hanno sostenuto 11 ambasciate, siamo stati patrocinati dalle istituzioni più importanti del Paese e abbiamo riaperto un parco pubblico. Praticamente abbiamo condotto una battaglia di civiltà e legalità e ad oggi possiamo affermare di averla vinta».

Per la sezione Fiction si aggiudica il premio El Puente de los Niños Traviesos del regista messicano Fabián León López, film capace di raccontare l’influenza del luogo in cui si vive, specie nel complicato periodo dell’adolescenza.

Il miglior corto di Animazione arriva invece dalla Svizzera: Why Slugs have no Legs di Aline Höchli, una critica al capitalismo per una sezione in crescita che ogni anno a La Guarimba mostra sempre più talento sia dal punto di vista tecnico che artistico.

Dalla Svizzera arriva anche il miglior corto per la sezione Documentario con All Cats are Grey in the Dark di Lasse Linder, un film che racconta in maniera ironica quanto drammatica la solitudine e l’ossessione dell’uomo.

È Traveler di Raman Djafari & Daniel Almagor invece il miglior Video musicale de La Guarimba 2020. Arrivato dalla Germania il videoclip attraverso la tecnica del 2D e 3D è in grado di raccontare i nuovi processi tecnologici dell’animazione.

La sezione sperimentale Insomnia invece è stata vinta dall’austriaco Thomas Renoldner, performer e regista di un particolare lavoro, protagonista anche di mostre d’arte contemporanea, in grado di uscire fuori dall’ambito prettamente cinematografico.

La competizione de La Grotta dei piccoli, il festival nel festival ideato per i piccoli spettatori a  cura di Valeria Weerasinghe e realizzato con Unicef Italia, è stata vinta da Lia Bertels (Belgio/Portogallo) per il corto And yet we’re not superheroes: un viaggio nello straordinario immaginario di tre piccoli filosofi.

Il Premio Nonna Saveria, prima spettatrice del festival e nonna dei guarimberi, ha dato il merito a Year of the robot  di Yves Gellie (Francia / Belgio). Un film proiettato nel futuro prossimo dove i robot sostituiscono gli esseri umani impiegati in un centro geriatrico.

Il pubblico de La Guarimba assegna invece il premio Vitaliano Camarca, dedicato all’illuminato giornalista e scrittore che negli anni ‘60 portò per la prima volta il cinema ad Amantea, a Maradona’s Legs di Firas Khoury (Germania/Palestina). Il film racconta la storia di due giovani palestinesi alla presa con le ricerche delle gambe del Pibe de Oro.

La miglior creazione di Gif per il contest di Giphy Arts, la piattaforma americana più grande al mondo per la creazione di Gif animate, è stata invece assegnata a Harriet Lenneman, Usa. (rrm)