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Villa San Giovanni

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Il Comune partecipa al ‘Creative Living Lab’

Il Comune di Villa San Giovanni ha pubblicato una manifestazione di interesse per acquisire idee progettuali in linea con gli obiettivi della terza edizione del Creative Living Lab, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Mibact.

L’iniziativa è stata fortemente voluta dal sindaco f.f. Maria Grazia Richichi e dall’assessore all’Urbanistica Antonino Giustra con la collaborazione del Settore Affari Generali e del consulente per la progettazione, dott. Pietro Criaco.

Si tratta di una iniziativa nata per finanziare progetti di rigenerazione urbana attraverso attività culturali e creative; edizione, per la quale la Dgcc stanzia oltre 1 milione di euro, finalizzata a sostenere progetti culturali e creativi di natura multidisciplinare, di riqualificazione degli spazi pertinenziali all’interno delle aree residenziali, al fine di sostenere un modello di sviluppo basato su processi collaborativi e di innovazione sociale, contraddistinto da parole/concetti chiave, quali: interazione, coesistenza, quotidianità, resilienza alle pandemie e comunità sostenibili.

L’avviso pubblico Creative Living Lab è rivolto a soggetti pubblici e privati senza scopo di lucro, dedicati alla cultura e alla creatività contemporanea e radicati nei territori periferici, quali ad esempio: enti pubblici, fondazioni, associazioni culturali, enti del Terzo settore senza scopo di lucro, università, centri di ricerca non profit, imprese sociali e di comunità non profit, società civile organizzata.

Creative Living Lab sostiene microprogetti di immediata realizzazione, innovativi e di qualità, in grado di trasformare le aree e gli spazi residuali in luoghi di scambio e apprendimento, accessibili, fruibili e funzionalmente differenziati, al fine di creare un rapporto sinergico tra ambiente e tessuto sociale, culturale ed economico; interventi orientati al riutilizzo e alla riorganizzazione delle aree dedicate ai servizi, alle attrezzature di quartiere e agli spazi condominiali comuni.

Le proposte devono indicare nuove forme di utilizzo dei luoghi prescelti al fine di migliorare i servizi, la fruizione e le funzioni culturali, di incentivare l’attivazione di percorsi di partecipazione e autocostruzione attraverso il coinvolgimento di istituzioni, professionisti, artisti, cittadini e soggetti attivi sul territorio e di promuovere un sistema di autorganizzazione dal basso che sia tale da favorire un processo di empowerment e di riappropriazione nelle comunità coinvolte. (rrc)