I RISULTATI DI UN'INDAGINE DEMOSCOPICA SULLE ELEZIONI REGIONALI FIRMATA DALLA GPF/QUBIT DI FABRIS;
COnsiglio regionale della Calabria

Voto, primo sondaggio: prevale il centrodestra. E a sorpresa Nucera supera Occhiuto e la Ferro

di SANTO STRATI – Arrivano le prime indicazioni di voto per le prossime elezioni regionali e non manca qualche sorpresa. Il gradimento sull’operato di Oliverio e la sua giunta è scarso e  la forbice tra i due maggiori contendenti (centro sinistra/centrodestra è poco meno di 10 punti). E tra i candidati di centrodestra, l’outsider Nucera prevale sui più “conosciuti” occhiuto e Wanda ferro. Si tratta dei risultati di un’indagine demoscopica condotta tramite interviste telefoniche (con modalità di rilevazione diretta) su questionario strutturato ad un campione rappresentativo della popolazione calabrese maggiorenne per quote di genere, età, area geografica di residenza, su un gruppo di 600 persone. Il “poll” è stato realizzato nelle prime due settimane di settembre da GPF Inspiring Research, istituto di ricerche di mercato specializzato in studi socioculturali che fa capo al sociologo Gian Paolo Fabris e fa appartiene all Gruppo Qubit. L’indagine si è basata su quattro punti: 1) la situazione percepita in Calabria e importanza tematiche-chiave per la Regione, nell’ottica delle prossime elezioni regionali; 2) giudizio sulla giunta attuale, generale e per temi: sviluppo economico, infrastrutture, trasporti, legalità, offerta turistica, cultura, istruzione e sanità, servizi di base; 3) conoscenza e giudizi su alcuni player di cui finora si è parlato come possibili candidati per le prossime elezioni: Mario Oliviero, Mario Occhiuto, Wanda Ferro, Giuseppe Nucera; 4) indicazione del presidente ideale di Regione (in modalità spontanea) e intenzioni di voto.

Ricerca GPF Giudizio sulla Giunta Oliverio

Prima di tutto emerge un giudizio negativo sull’attuale giunta e sul Governatore uscente Mario Oliverio (su cui appena il 7,7% esprime fiducia) e risulta evidente, come intenzione di voto, la prevalenza del centro-destra con il 28% contro il 18,7% del centro-sinistra, mentre il partito degli astenuti, del non-voto, raggiunge il 53,1%. Agli intervistati di area centro-destra è stato chiesto inoltre di indicare una preferenza tra Mario Occhiuto, attuale sindaco di Cosenza candidato di Forza Italia, la deputata Wanda Ferro, accreditata come probabile candidata del centro-destra per Fratelli d’Italia e Giuseppe Nucera, ex presidente degli industriali reggini, piazzato come outsider con un movimento indipendente: le intenzioni di voto si equivalgono, distribuendosi in pari misura tra i tre, mentre emerge su tutti Nucera sui temi dello sviluppo economico, istruzione, sanità e infrastrutture, che raccoglie più consensi di Occhiuto. Un quarto eventuale candidato di area centro-destra, accreditato alla Lega, Vincenzo Sofo (candidato con ottimi risultati alle europee, ma conosciuto ai più come fidanzato di Marion Le Pen) ha registrato modesti risultati sia in termini di notorietà che di fiducia. Su questa voce Occhiuto risulta conosciuto da quasi il 50% degli intervistati (campione rappresentativo dell’intera Calabria) con un 9,8% di fiducia degli elettori; Wanda Ferro è conosciuta dal 42,1% degli elettori con fiducia al 15%, mentre Giuseppe Nucera è conosciuto dal 34,3% degli elettori, con un indice di fiducia del 10%.

Quali sono le aspettative maggiori degli elettori calabresi? Al primo posto lo sviluppo economico (66%), seguono investimenti in istruzione e sanità (62,5%), infrastrutture (45,4%) e la legalità (29,7%). Il lavoro della Giunta Oliverio non raccoglie grandi consensi: il 64,5% dei calabresi dà un voto compreso tra 1 e 5 su un totale di 10 e solamente il 3,6% dà un voto tra 8 e 10.

Che il centrodestra fosse in vantaggio nelle prossime elezioni non è una novità, almeno stando alla voglia di cambiamento espressa in più occasioni anche da elettori tradizionalmente orientati a sinistra, ma la forbice di poco meno di 10 punti rispetto al centrosinistra non è un segnale incoraggiante. Soprattutto alla luce del continuo disorientamento che viene inflitto ai sostenitori del centro destra: a poche settimane o mesi dal voto, l’indicazione (unanime) di Mario Occhiuto quale candidato unico di Forza Italia (e prevedibilmente di centro-destra) si trova accerchiata da pericolose e insidiose prese di posizione di Lega (Matteo Salvini non si è espresso a Cosenza a suo favore) e di Giorgia Meloni che non danno niente per scontato. Wanda Ferro, incontrata in Transatlantico, tradisce la tentazione di riprovarci (alle passate regionali prese il 23,58% dei voti e rimase persino fuori dal Consiglio regionale, salvo poi rientrarci per via giudiziaria), ma preferisce non pronunciarsi affidando le decisioni alla direzione di Fratelli d’Italia. «Se mi chiamano – ha detto a Calabria.Live – sono pronta, se hanno bisogno di me io sono disponibile, ma sempre e solo nell’interesse della gente di Calabria». Nessuna dichiarazione contro Occhiuto, verso cui mostra stima e amicizia, ma non riserva qualche dubbio sull’eventuale frantumazione della coalizione di centro-destra. Ed è evidente: se ci saranno tre candidati (uno per la Lega, uno per Forza Italia e uno per Fratelli d’Italia) la sconfitta è a tavolino, prima ancora di cominciare la partita.

La novità del consenso (inaspettato in questi termini) verso un outsider come Nucera rivela la voglia di cambiamento e soprattutto il desiderio di puntare sull’inedito, il “nuovo”. Nei confronti one to one tra l’outsider e i politici storici di professione sorprendentemente Nucera batte Occhiuto su fiducia, successo ottenuto e lo tallona sugli altri temi: personalità, capacità, competenza e successo. Nucera supera anche Sofo in quasi tutti i temi sopra citati e supera la Ferro in capacità e successo nella vita. La ricerca esplora quindi la solidità dell’outsider con le intenzioni di voto ed emerge un 56% di voto molto probabile. Questa percentuale appare fin troppo generosa nei confronti dell’ex presidente degli industriali reggini, ma non si dimentichi che la ricerca è stata fatta qualche settimana dopo la dichiarazione della sua candidatura, quindi, non è improbabile, che abbia giocato la novità del nome.

I dati delle intenzioni di voto non sono vangelo (sbagliano con gli exit poll, figuriamoci con i sondaggi telefonici), ma servono a registrare le prime indicazioni su come si andrà a svolgere la campagna elettorale. Un tempo sarebbe serviti almeno sei-dieci mesi per preparare una campagna elettorale adeguata, oggi la politica è cambiata e riserva continue sorprese. Tanto che la vera sfida si gioca nelle due settimane prima del voto. Oliverio annuncerà tra qualche giorno la sua decisione sulla data delle consultazioni e già lì si capirà quale strategia intende adottare nei confronti di candidati che, a suo dire, non lo preoccupano. La sensazione è che la lista dei candidati a governatore si allarghi nei prossimi giorni con i nomi espressi dalla base dei pentastellati calabresi che già mostra insofferenza sulle decisioni che calano da Roma, senza alcuna discussione preliminare.

Nella ricerca non compare il nome di Carlo Tansi, l’ex capo della Protezione Civile in Calabria, fatto fuori proprio da Oliverio che adesso lo trova come sfidante. La sua candidatura è stata formalizzata quando ormai l’indagine era in corso e gli eventuali valori non sarebbero stati coerenti con i dati globali. Tansi è un altro outsider con non quantificabili possibilità di successo: anche lui è un volto nuovo e può costituire il vessillo dell’anti-politica vecchia maniera (come Nucera) ma appare decisamente svantaggiato in termini di visibilità e di buona conoscenza da parte dell’elettorato. Data per scontata l’indignazione che muoverà (speriamo) buona parte degli astenuti (il primo partito in Calabria e non solo), come conciliare la buona dose di fiducia che, quasi certamente, gli tributerebbero molti calabresi con la sua scarsa notorietà? L’elemento notorietà è decisamente fondamentale per scardinare i “dinosauri della politica” e farsi apprezzare dal popolo: Tansi ha svolto, più che egregiamente, il suo impegno alla Protezione Civile, ma candidamente non ha pensato di mettersi in mostra e crearsi un’immagine spendibile in un’eventuale disputa elettorale. Nucera, invece, da imprenditore pieno di vitalità, ha saputo far emergere la sua figura di uomo del fare, di industriale attivo e operoso, tanto che, come emerge dall’indagine demoscopica di GPF raccoglie consensi elevati rapportati alla conoscenza e alla fiducia che ispira.

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In questo contesto, il modesto 18,7% del centro sinistra (alle regionale del 2014 raccolse il 61,41% dei votanti che furono appena il 44,97 della popolazione avente diritto al voto) non sconvolge più di tanto, ma – obiettivamente – qualora si consumasse lo strappo di Oliverio con il Pd potrebbe trasformarsi in dramma: l’uomo “nuovo” (Nicola Irto?) che i dem di Roma vogliono per la Calabria (anche con l’appoggio non disinteressato dei cinquestelle) che spazi avrebbe nel confronto con una lista civica di Oliverio Presidente senza il simbolo del Pd? Ah, avercela una palla di vetro e leggere, qualora capaci, il futuro: siamo solo all’inizio e c’è da sperare che, alla fine, vinca solo la Calabria. Ne abbiamo proprio bisogno. (s)