La Pac – Politica Agricola Comunitaria – che verrà tra nuovi impegni e sostenibilità delle imprese è il titolo della tavola rotonda, promossa dal Confagricoltura Cosenza che ha visto la partecipazione di amministratori e vertici di Confagricoltura.
Hanno partecipato Nicola Cilento, componente di Giunta nazionale, Alberto Statti presidente regionale di Confagricoltura, e Gianluca Gallo, assessore regionale all’Agricoltura. In collegamento video il presidente nazionale di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti e il responsabile dell’area economica, Vincenzo Lenucci.
A fare gli onori di casa la presidente di Confagricoltura Cosenza Paola Granata che, coadiuvata dalla giornalista Gabriella D’Atri, ha aperto il dibattito sullo spinoso argomento.
In apertura anche i saluti del sindaco Franz Caruso, che ha ringraziato la dirigenza Upa di Cosenza per il rapporto di condivisione e collaborazione instaurato che ha come obiettivo comune la valorizzazione del territorio e la sinergia fra professionalità per il bene pubblico.
Scopo dell’incontro è avviare una riflessione in vista del varo del Piano Strategico Nazionale che dovrà tradurre e attuare le misure della nuova Politica Agricola Comune 2023-2027 varata dall’Unione europea. Riforma che – come espresso dalla Presidente Granata – sta generando preoccupazioni nel comparto agricolo, sia per le novità che verranno introdotte, sia per la riduzione delle risorse stanziate a sostegno delle aziende.
Da una parte, infatti, ci sono nuove e più stringenti regole da rispettare in tema di sostenibilità ambientale per l’accesso ai fondi dei programmi operativi. Dall’altro un budget non sufficiente ad accompagnare le imprese nel processo di innovazione e transizione ecologica.
Sulle novità introdotte dalla prossima PAC e sul piano finanziario della Unione Europea si è soffermato il responsabile dell’area economica Vincenzo Lenucci, che ha messo in luce le criticità di una riforma che non tiene conto delle necessità del settore agricolo e stravolge completamente il sistema dei pagamenti diretti. L’auspicio è che attraverso il Piano Strategico Nazionale si possano ridurre gli scompensi di una riforma sbilanciata verso una transizione ecologica necessaria ma non indolore.
Anche il presidente di Confagricoltura Calabria Alberto Statti ha manifestato la sua preoccupazione per le conseguenze della Pac in Calabria, regione che pur vantando prodotti di eccellenza fatica a mantenersi in linea con il mercato nazionale e internazionale. Per Statti è necessario intervenire attraverso gli Ecoschemi e le misure agro ambientali per compensare le perdite delle aziende locali. Continuare a sostenere le produzioni biologiche e aiutare le imprese nel processo di internazionalizzazione è l’obiettivo di breve termine.
Molto partecipato l’intervento del componente di Giunta nazionale Nicola Cilento, che ha evidenziato come la nuova Pac non sarà più una politica agricola a sostegno del reddito delle imprese ma una politica squisitamente ambientale, varata sulla spinta di movimenti ecologisti europei che vivono realtà differenti da quella italiana.
«Dovremo essere bravi – ha affermato Cilento – a saper promuovere i nostri prodotti».
Dello stesso parere la Presidente Granata, che ha invocato un piano di promozione e tutela delle tipicità calabresi.
Sulle proposte messe in essere dall’Assessorato alle Politiche Agricole calabrese si è soffermato Gianluca Gallo, appena riconfermato nel ruolo che lo vede impegnato al rilancio di alcuni comparti, quali quello olivicolo e agrumicolo, e le proposte atte a controbilanciare le perdite future prevedibili.
Lungo e dettagliato l’intervento del Presidente nazionale Massimiliano Giansanti, anch’egli polemico sull’operato di Bruxelles che ha portato allo stravolgimento delle politiche agricole comunitarie, nonostante il grido d’allarme lanciato da Confagricoltura.
«Sapere oggi che avevamo ragione – ha affermato Giansanti – non ci consola. La multilateralità è stata sostituita dalla bilateralità, che penalizza l’Europa con le sue differenze. Quell’essere tutti uguali non può più esistere. Oggi è importante premiare chi opera sul mercato in maniera professionale e dà lavoro».
«Dobbiamo lavorare – ha aggiunto – per rafforzare l’agricoltura, creando un ponte con l’industria alimentare e la grande distribuzione».
«Sarà una battaglia difficile» ha aggiunto in chiusura l’assessore Gallo, che alle misure penalizzanti per la produttività regionale contrappone l’urgenza di tutelare la professionalità delle aziende agricole calabresi.
«Dobbiamo pensare non solo a contenere le perdite ma a gettare le basi per un’agricoltura che possa essere al passo con i tempi e in un contesto migliore. È una sfida difficile che necessita dell’aiuto degli imprenditori, per poter portare avanti le giuste rivendicazioni di una imprenditoria che non ha nulla da invidiare alle altre regioni».
In chiusura dell’evento sono stati consegnati riconoscimenti a Parisio Camodeca per l’impegno e la dedizione, alla giornalista Gabriella D’Atri per la professionalità spesa a tutela del settore agricolo e per la vicinanza, e all’associazione di volontariato Arcalabria, rappresentata da Tonino Cardamone, una donazione di 1.500 € da parte di Confagricoltura Cosenza e della onlus Senior – L’età della Saggezza per aver saputo coniugare impegno sociale e salvaguardia ambientale. (rcs)