di ANNA CIPPARRONE – Ideologie, motivi religiosi, lotta etnico-identitaria così come trafugamenti e furti, accompagnati dall’indifferenza di molti, contribuiscono ogni giorno a far cadere nell’eterna dimenticanza migliaia di documenti e monumenti storici e, con essi, la conoscenza delle origini del nostro paese, della sua civiltà e del suo genio. Eppure le cruente distruzioni dovute a ragioni ideologiche o a calamità naturali non sono le uniche cause di tale costante impoverimento dell’umanità.
Esiste infatti un’altra motivazione assai più diffusa e frequente: l’oblio procurato dalla mancanza di conoscenza, di cura e protezione da parte delle comunità e di ogni singolo individuo che pur vive e quotidianamente fruisce dell’immensa eredità culturale giunta sino a noi. Per contrastare una non sempre ottimale conoscenza e appartenenza dei giovani alla memoria collettiva del territorio ed alla sua difesa di fronte alle più note e diffuse, negative, descrizioni, è nato il progetto Musei e legalità ideato e proposto dal Museo multimediale Consentia Itinera alle scuole della Calabria dal Novembre 2019 grazie alla preziosa collaborazione del Comando TPC di Cosenza nella persona dell’allora Comandante Cap. Bartolo Taglietti.
Divenuto progetto PCTO (ex alternanza scuola-lavoro) durante i lockdown (Aprile 2020 e poi Ottobre 2020) per sopperire alla distanza tra Musei e scuole in pandemia, risulta oggi strutturato in tre parti al fine di diffondere competenze trasversali: seminari propedeutici online, visite nei Musei di Cosenza e nei luoghi del centro storico e, infine, la realizzazione di un project work a scelta tra prodotti digitali, ricerche, podcast, performance artistiche nei luoghi più degradati della città vecchia al solo fine di riportare in esse la vitalità ecc.
Il Museo digitale cosentino ha coinvolto nell’iniziativa formativa i Direttori della rete museale cittadina (Museo dei Brettii e degli Enotri, Galleria Nazionale, Museo del fumetto, Museo diocesano) non solo per i contributi seminariali a distanza ma anche per le visite degli studenti e per una più consapevole conoscenza delle rispettive sedi, collezioni e progetti; ciò nello spirito e in piena ottica di rete strategica territoriale e per accendere i riflettori su quella parte di istituzioni coese, vivaci e attive.
Tema portante e fondamentale del percorso di educazione al patrimonio dal titolo Per una Cultura della conoscenza, della cura e protezione del patrimonio culturale è dunque quello della legalità, affidato da Settembre 2021 all’attuale Comandante del Nucleo TPC di Cosenza, Ten. Giacomo Geloso che con dedizione e grande generosità sta incontrando tutte le classi coinvolte, in digitale ed in presenza, per inquadrare dal punto di vista normativo l’operato del comparto speciale di cui lui dirige la sezione calabrese e per narrare capillarmente, sensibilizzando i giovani alla legalità, le molteplici operazioni che dal 2001 ad oggi questo Comando ha realizzato.
Il Tenente Geloso ha incontrato giovani della costa tirrenica, da Paola a Scalea; studenti della città di Cosenza, del crotonese contribuendo attivamente alla crescita di un progetto che intende diffondere tra i giovani questo quesito: «cosa posso fare io per generare il cambiamento?».
Il progetto, già presentato in occasione del convegno Musei, scuole e territori nell’Aprile 2021 con l’allora Comandante Cap. Taglietti, ha stimolato l’avvio di una call di ICOM Italia “Musei, legalità e territori” rivolta a tutti i Musei italiani per mappare e promuovere le buone pratiche nel rapporto tra Musei e Carabinieri e a sensibilizzare le comunità alla cura e protezione dei beni culturali. Inoltre, essendo in linea con alcuni goals dell’agenda 2030 tra i quali quello di “assicurare un’educazione di qualità, equa e inclusiva”, ovvero “rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili” rafforzando gli impegni per salvaguardare il patrimonio culturale e naturale nel mondo, il progetto è risultato vincitore del premio internazionale Help. Digital projects for heritage education e aspira a diventare ambiente digitale e open source.
Le prospettive della collaborazione tra il Museo Consentia Itinera della Fondazione Giuliani, gli altri Musei di Cosenza e il Comando TPC dei Carabinieri sono ampie e con obiettivi di medio e lungo periodo sia d’ambito culturale e sociale che, naturalmente economico e volte allo sviluppo integrato del territorio calabrese.
Prossima tappa del progetto, per tutto il mese di Dicembre, saranno le visite degli studenti provenienti da tutta la Calabria nei Musei di Cosenza e nei luoghi del centro storico più meritevoli di attenzione e cura. (ac)