di FRANCO BARTUCCI – Il Dipartimento di Fisica dell’Università della Calabria, nel cinquantesimo anniversario della sua nascita, ha perduto in quanto scomparso a Roma il prof. Roberto Visentin, docente di fisica per gli studenti iscritti al corso di laurea d’ingegneria nei primi venti anni di vita dello stesso Ateneo.
Il prof. Roberto Visentin da fisico faceva parte del dipartimento di Fisica, ma era componente del corpo accademico della Facoltà di Ingegneria. Era orgoglioso di insegnare Fisica agli studenti del corso di laurea in ingegneria, che per il suo carattere, la personalità, il suo modo di fare nell’insegnamento era molto amato ed apprezzato.
Il suo nome fa parte della storia dell’Università della Calabria per essersi impegnato negli studi e nelle attività di ricerca sull’energia solare, ottenendo dal Consiglio di amministrazione un finanziamento utilizzato per impiantare presso l’edificio polifunzionale un laboratorio sull’energia solare con l’installazione di un modulo solare in grado di captare l’energia e che oggi ne rappresenta un simbolo e una memoria monumentale da tutelare.
Un impegno scientifico che in anni di crisi energetica come accadde in quegli anni settanta attirò l’attenzione di una Società come la Fiat, che con il direttore del centro ricerche Fiat di Torino, Ugo Luciano Businaro, il 17 luglio 1977, accompagnato dal Rettore Cesare Roda, sbarcò ad Arcavacata per un sopralluogo all’impianto solare e conoscerne i risultati con la finalità di definire un accordo scientifico di collaborazione.
Per il prof. Visentin era necessario prendere atto, senza rinvii «che con l’esaurirsi di fonti energetiche come il petrolio – diceva compiaciuto e in modo entusiasta e fiducioso con chi si intratteneva a parlare con lui – si va verso una civiltà energetica dove la diversificazione e razionale utilizzazione delle fonti alternative è una scelta obbligata, dettata da ragioni di ordine economico-sociale e scientifico».
Con Rettore il prof. Pietro Bucci nell’anno accademico 1978/79 venne chiamato, in rappresentanza dei professori ordinari, a far parte del Consiglio di amministrazione dell’Università. Carica che gli fu riconfermata anche, attraverso una competizione elettorale, per il biennio accademico 1983/1985.
Tra le cose importanti legate al nome del prof. Roberto Visentin in questo momento ci piace ricordare il dono che il Rettore Pietro Bucci fece il 6 ottobre 1984 a sua Santità Giovanni Paolo II in occasione della visita pastorale a Cosenza. Fu dato in dono a San Giovanni Paolo II un plastico raffigurante un complesso residenziale con impianti di energia solare progettato dall’arch. Maurizio Bonifati con il coordinamento del prof. Roberto Visentin.
Un progetto utile per le missioni che la Chiesa ha nei Paesi del terzo mondo. Ha fatto parte come presidente della commissione di laurea che il 20 marzo 1985 conferì la Laurea in Fisica al primo studente cinese, Xu Fang, arrivato all’Università della Calabria nel mese di dicembre 1979 insieme ad altri 15 studenti a seguito di un’apposita convenzione, firmata dal Rettore Pietro Bucci, con la Repubblica Popolare Cinese.
Il suo nome lo si trova pure il 1° marzo 1990 sempre all’Università della Calabria nel corso di un incontro in cui ci sono rappresentanti dell’Enel, Enea, Ansaldo, Efim, Eni, Italsolar, della Wacker di Monaco di Baviera e della Cassa di Risparmio Calabria e Lucania, nel corso del quale presenta un progetto mirato alla realizzazione, nell’area del porto di Gioia Tauro, di un elettro-generatore solare ad effetto fotovoltaico in grado di fornire il 20% dei consumi elettrici civili della Calabria.
Per un ventennio, dal primo anno accademico 1972/73 e fino al 1991, anno di trasferimento in altra sede universitaria italiana, ha dato un grosso contributo, sia a livello didattico, scientifico ed amministrativo per lo sviluppo dell’UniCal, amandola come la stessa Calabria, trovando a Torremezzo, frazione del Comune di Falconara Albanese, una sede abitativa dove ha trascorso gli ultimi anni della sua vita.
Grande emozione ha trasmesso l’attuale direttore del Dipartimento di Fisica dell’Università della Calabria, prof. Riccardo Barberi, che lo ha pure avuto come docente durante il suo percorso di studio, nel dare la notizia della scomparsa del prof. Roberto Visentin alla comunità universitaria. Una comunità che ha visto nell’arco di un anno la scomparsa di tre importanti docenti storici del dipartimento di Fisica, come Carlo Bellecci, Renzo Alzetta ed ora Roberto Visentin.
«Anche il prof. Roberto Visentin – ha dichiarato – non è più tra di noi. Il dipartimento di Fisica lo ricorda tra i primi ad accettare la scommessa dell’Università della Calabria. Tra i primi ad operare nel campo delle energie alternative, come l’energia solare, quando questi ambiti di ricerca erano ancora una visione quasi utopica. Tra i primi a coniugare con rigore tecnica e scienza nel campo della fisica applicata. Da studente di allora lo ricordo personalmente come uno tra i docenti “leggendari”, rigoroso e fantasioso insieme, estroverso e leader naturale. Un docente che distribuiva nuove visioni del mondo». (fb)