Ha riscosso grande partecipazione la prima edizione del Gelsomini Film Festival, la kermesse diretta da Lele Nucera che ha animato Siderno Superiore.
La kermesse, patrocinata dall’Amministrazione comunale, è iniziata con la lezione di cinema con il regista e sceneggiatore Daniele Ciprì in una gremita sala caratterizzata da molti giovani. Il noto regista palermitano non si è limitato a fare un interessante excursus sul cinema ma ha anche svelato come é nato il suo immaginario, «un immaginario che non appartiene a nessuna città. Ho bisogno – afferma Ciprì – di disegnare il mio immaginario, di reinventarlo».
Interessanti i due corti che hanno stupito ed emozionato un pubblico coinvolto e partecipe ai racconti dei registi Iuliano e Grande. E non sono mancate emozioni e applausi per il dialogo serale a cura di Raffaele Mortelliti al teatro all’aperto con il regista-direttore della fotografia premiato con il David di Donatello per Il primo re Daniele Ciprì. Una serena conversazione con riferimenti alla carriera e spunti sulle nuove tendenze del cinema contemporaneo.
L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Mariateresa Fragomeni, ha voluto poi premiare i tre prestigiosi ospiti con un riconoscimento consegnato dall’assessore Maria Teresa Floccari e dal consigliere comunale con delega agli Eventi Davide Lurasco.
Gran finale con il cantautore, percussionista e attore Fabio Macagnino, tra vino e cibo in piazza.
Grazie al “Gelsomini Film Festival”, i vicoli di Siderno Superiore sono stati animati per tre giorni, dai personaggi storici interpretati dai ragazzi della Scuola Cinematografica della Calabria, scene di famosi film proiettate sui muri dei palazzi ricreando un vero e proprio villaggio del cinema, happening curati dal docente di recitazione Bernardo, ragazzi in costume seguiti dal docente di dizione Vincenzo Muià, teatro ombre curato dal docente Adonolfi e laboratori/spettacoli di teatro per i più piccoli.
Gli incontri invece, sono scrupolosamente diretti dal docente di storia del cinema Caricari e moderati dal giornalista Raffaele Mortelliti.
Molto interessante e caratteristica l’installazione cinematografica nella cappella a palazzo Falletti curata dal maestro e docente di musica Frascà.
Nella giornata di domenica, poi, interessante l’incontro con Lillo e il regista Mimmo Calopresti, che hanno dialogato con il giornalista Raffaele Mortelliti. (rrc)