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Venerdì il workshop "Abitare l'esperienza" dell'Accademia di Belle Arti

REGGIO – Venerdì il workshop “Abitare l’esperienza” dell’Accademia di Belle Arti

Venerdì 26 maggio, è in programma Ambientare l’esperienza, un workshop e un’esperienza di fruizione pubblica dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria.

Ambientare l’esperienza è il frutto di di un’inedita collaborazione tra l’ABARC e lo Spazio Taverna di Roma, specialista di punta nella realizzazione di progetti curatoriali che hanno lo scopo di “riattivare l’energia dei luoghi attraverso il potere simbolico dell’arte contemporanea”. A illustrare questo sistema di nuove narrazioni sarà lo stesso direttore artistico Ludovico Pratesi insieme al curatore Marco Bassan. Un evento a cura del prof. Marcello Francolini, con la supervisione del Prof. Remo Malice, in sintonia con l’intento di innovazione espresso dal Direttore dell’ABARC Pietro Sacchetti.

Dopo l’incontro con il curatore di Spazio Taverna, Marco Bassan, avvenuto il 23 maggio con il gruppo di lavoro, allo scopo di dare indicazioni sui principi teorico-pratici utili alla costruzione di un’esperienza d’arte, giovedì 24 maggio, si terrà una lezione pubblica in Aula Magna dell’ABARC sul metodo-Taverna con il direttore artistico Ludovico Pratesi e con il curatore Marco Bassan. Infine, venerdì 26, dalle ore 10.00 alle 17 e 30, si potrà fruire pubblicamente dell’esperienza realizzata, aperta sia al pubblico interno, professori, studenti, dipendenti, che al più vasto pubblico della città.

Realizzato e organizzato come progetto pubblico, l’evento “Ambientare l’esperienza” si è avvalso di un gruppo di lavoro costituito dai seguenti allievi selezionati a seguito di un bando interno all’Accademia: Andrea Aliffi, Arianna Aliffi, Romana Azzarà, Melania Barbera, Nicholas Benedetto, Roberto Cananzi, Marco Deluca, Michela Magazzù, Arianna Marina, Giovanni Massara, Graziella Romeo, Valentina Romeo, Marco Scarcella, Antonio Zappone, Dario Zema.  A lore è stato affidato il compito di ideare e realizzare un’opera d’arte intesa come esperienza, estendendo il proposito alla dimensione ambientale, relazionale e partecipativa, nel tentativo di accorciare la distanza tra artista, opera e visitatore, ma anche allo scopo di far dialogare il mondo della formazione e quello delle professioni d’arte.

Il progetto multidisciplinare vuole inoltre mettere in relazione l’intero potenziale didattico dell’Accademia, coinvolgendo ambiti d’insegnamento quali fotografia, allestimento, ripresa, montaggio, tecniche pittoriche e video. (rrc)