Al via i lavori di riqualifica dei muraglioni di via Possidonea. Alla presenza degli assessori comunali Rocco Albanese e Mimmo Battaglia, del consigliere Giuseppe Sera, degli architetti Rita Udardi, Giuseppe Pugliese e Antonio Domenico Principato, è stato assegnato all’impresa Suraci l’intervento da 550 mila euro destinato a salvaguardare e rilanciare la bellezza di un manufatto deturpato dal tempo.
«Il finanziamento dell’opera rientra all’interno del programma “Patti per il Sud” e punta al miglioramento di uno degli scorci più suggestivi della città – afferma il consigliere comunale Sera -. Dopo l’approvazione del bilancio nel mese di Luglio, sono stati avviati dall’Amministrazione Comunale tantissimi lavori per riqualificare aree urbane della nostra città. E’ stata mia cura monitorare l’andamento di tutte le attività tecnico-amministrative del progetto di restyling di Via Possidonea essendo tra i fautori dell’utilità di questo intervento. E ricordiamo che il progetto esecutivo di riqualifica è stato approvato dalla Giunta presieduta dal sindaco Giuseppe Falcomatà. Un cronoprogramma molto intenso che, in circa 160 giorni, di concerto con la Soprintendenza Archeologica che ha dettato delle prescrizioni accolte dalla progettista, l’architetto Udardi, vedrà un minuzioso abbellimento dei muraglioni».
Pienamente concorde l’assessore Albanese soddisfatto «nonostante le numerose difficoltà, di ripristinare la funzionalità di un manufatto storico restituendolo alla comunità che apprezzerà sicuramente, il restauro atto al recupero dell’identità storico-culturale del muraglione».
A spiegare dettagliatamente i lavori previsti, ci pensa l’architetto Udardi: «In 5 mesi, l’impresa aggiudicataria andrà a riqualificare e ripristinare tutti i muraglioni partendo dal Boom sino alla fine di via Possidonea. Il ripristino consiste nella valorizzazione e recupero degli elementi architettonici presenti su uno dei monumenti più caratteristici della città. Sarà estirpata tutta la vegetazione che infesta i muri e le aiuole, ripristinato il riutilizzo delle parti degradate e il consolidamento di quelle strutturali ormai in stato di deterioramento, riqualifica della vegetazione con il recupero delle aiuole presenti tra un contrafforte e l’altro ed impermeabilizzazione delle vasche di contenimento sul terreno con la piantumazione di specie autoctone. Il tutto sarà valorizzato da un fascio di luce che darà un’illuminazione artistica tra un contrafforte e l’altro – aggiunge la progettista – Inoltre, avvieremo un colloquio con la Soprintendenza Archeologica perché abbiamo pensato di inserire degli affreschi con scene identificative della città sulle superfici a semplice intonaco”.
Insomma, “sono tutti interventi che mirano a valorizzare l’aspetto estetico e strutturale di un luogo cittadino innalzando i livelli di bellezza, comfort e massima fruibilità degli spazi pubblici» – conclude l’architetto Antonio Domenico Principato. (rrc)