di LUCA SCRIVANO – La Federazione Uil Scuola Rua di Reggio Calabria esprime perplessità sulle delibere attuate dai Comuni della città Metropolitana di Reggio Calabria e invita la classe politica a non creare un dimensionamento costruito sul consenso territoriale, ma per il bene del territorio, della scuola e in particolare dell’utenza scolastica intesa genitori e alunni.
Senza nulla togliere alla varie delibere adottate dai vari Comuni, si vuole ricordare che la concentrazione esclusiva in un territorio (riferito al secondo ciclo) non ha mai creato facilitazioni in termini di sviluppo ma sicuramente naviga su ambiti peggiorativi.
Diversamente per il primo ciclo il rispetto della mera territorialità potrebbe essere la soluzione più idonea.
La Federazione Uil Scuola ha sempre esortato la classe politica a non attuare il dimensionamento sin dal lontano 2000 e ha evidenziato quanto tutti abbiano responsabilità sull’attuazione di strane riforme, considerato che si è ormai pronti da molti anni ad utilizzare strani slogan nei quali si fanno notare i problemi come quelli di classi troppo numerose in aule troppo piccole ma nell’anno 2000 le scuole erano 11.592, nel 2012 erano 9.139, nel 2021 erano 8.160. La previsione per il 2024 è di portarle a 6.885.
Detto ciò in premessa la Federazione Uil Scuola Rua Calabria ha partecipato e condiviso le linee guida con la Regione Calabria perché convinta del rispetto delle Istituzioni e si concentra in questa fase sulle eventuali soluzioni che permetteranno di tagliare ben 17 Istituzioni tra 92 presenti nella Città Metropolitana di Reggio Calabria, tenendo sempre in considerazione che ognuna di esse ha dato nella storia un grandissimo contributo.
Ci viene d’obbligo osservare che nessuno degli attori parla del calo demografico e della necessità di creare Istituzioni che reggano al decremento di alunni stimato in circa il 15% nei prossimi 5 anni. Ancora maggiore è la disattenzione sul futuro dei poli Tecnico\professionali sulla cui riforma abbiamo già espresso forte perplessità dove per esempio si vedrà un ulteriore calo di alunni frequentanti del 20%, essendo prevista una durata del corso di studi di soli quattro anni.
Vi esortiamo alla collaborazione e alla partecipazione seria sul piano Istituzionale diviso da quello che è il piano della protesta ricordando a tutti che il sindacato è sempre stato contrario ad un dimensionamento delle Istituzioni scolastiche e ha sempre promosso alternative valide mai ascoltate e utilizzate le quali avrebbero sicuramente preservato il bene e il progresso delle scuole, prima di chiudere l’appello ricordando altresì che il sindacato non è il decisore politico si chiede ulteriormente di non attenzionare o perdere tempo con proposte, petizioni ecc. che rispondono più agli interessi dei Dirigenti scolastici che ai reali fabbisogni formativi degli alunni. (ls)
(Luca Scrivano è segretario territoriale Federazione Uil scuola rua Reggio Calabria)