In Calabria la frutta fresca e le insalate, insieme al pane e al latte sono gli alimenti più sprecati. È quanto è emerso da una indagine di Coldiretti Calabria, in occasione della Giornata internazionale sulla consapevolezza degli sprechi e le perdite alimentari.
L’Associazione, tuttavia, ha evidenziato come «insieme alla diminuzione delle quantità acquistate a causa del caro prezzi l’asse portante delle tattiche salva tasche e salva bilanci familiari, è senza dubbio la maggiore attenzione agli sprechi, razionalizzando i consumi».
Coldiretti Calabria è impegnata su questo fronte ormai da anni, con un’opera di sensibilizzazione dei consumatori attraverso il progetto dei mercati di Campagna Amica per il contenimento degli sprechi con la più grande rete delle fattorie e dei mercati a chilometri zero che riduce le distanze ed i tempi di trasporto e garantisce maggiore freschezza e tempi più lunghi di conservazione degli alimenti. Con l’inflazione a tavola in media del 10%, per contrastare il caro prezzi, tornano nelle case, almeno in due su tre (68%) i piatti antispreco con il recupero e il riutilizzo degli avanzi per far fronte all’impennata dei rincari che sta mettendo in difficoltà soprattutto le fasce più disagiate della popolazione.
«Le ricette della tradizione popolare con il riutilizzo degli avanzi o di ingredienti di base – ha spiegato Coldiretti – sono peraltro piatti fondamentali della cucina italiana candidata a patrimonio immateriale dell’umanità per l’Unesco e spesso vengono proposte nella loro eccezionale semplicità anche da cuochi e ristoranti di alto livello. Molti dei piatti più tradizionali hanno origine proprio dall’esigenza di non sprecare cibo, come utilizzando ad esempio pane raffermo, che può essere utilizzato ad esempio per la classica panzanella mettendo semplici ingredienti presenti in ogni casa, come pomodoro olio e sale o anche il pancotto; ed ancora pasta avanzata per fare la frittata, pizza rustica per consumare le verdure all’interno di una croccante sfoglia, polpette con carne avanzata e pane e anche diverse ricette utilizzando il pesce azzurro».
«Anche la frutta – ha ricordato la Coldiretti – può rivivere se caramellata o diventare marmellata oppure macedonia».
«Certo, da noi la fantasia non manca – hanno detto i cuochi contadini di Terranostra Campagna Amica – per noi è un comportamento etico ed economico e su questo troviamo una grande sintonia con gli istituti alberghieri. Il riutilizzo degli avanzi aiuta a combattere gli effetti dirompenti causati dallo spreco di cibo sull’economia, sulla sostenibilità e sul piano ambientale per l’impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti».
«Il futuro – ha concluso Coldiretti – passa inevitabilmente attraverso la coscienza ecologica e sociale, da trasmettere alle nuove generazioni, il rispetto dell’ambiente e delle persone. Il progresso è necessariamente sostenibile e richiede l’impegno di tutti. Dobbiamo imparare anche a riciclare i nostri rifiuti, a consumare meno acqua, a muoverci senza inquinare, a produrre usando energia pulita e rinnovabile». (rcz)