;

CAULONIA (RC) – Il Partito democratico dice «no» alla violenza di genere

Una battaglia socioculturale congiunta, tra donne e uomini, e la necessità di investimenti per affrontarla, da parte della politica e delle istituzioni. Questo è quanto emerso dal dibattito a Caulonia “Manipolazione e lividi. Come gli uomini uccidono le donne”, organizzato dalla Conferenza delle donne democratiche dell’area metropolitana di Reggio Calabria, coordinata da Barbara Panetta, e dal locale circolo del Partito Democratico, guidato da Caterina Belcastro.

L’iniziativa, conclusa dal segretario metropolitano, Antonio Morabito, dalla coordinatrice regionale delle Democratiche, Teresa Esposito, e in collegamento streaming dalla capogruppo alla Camera dei Deputati, on. Chiara Braga, ha registrato un’ampia partecipazione di cittadini, dirigenti e militanti di tutta la Locride, a riprova del fatto che il confronto su questo tema è sentito e condiviso.

«Ben vengano iniziative come questa – ha detto nel messaggio inviato il segretario regionale, Nicola Irto, assente perché impegnato in aula, al Senato – in questo momento serve affrontare la tematica in maniera pubblica, serve farlo attraverso i nostri circoli e serve farlo con le Democratiche. Certamente bisogna fare di più, a partire da noi uomini, e di più deve fare anche il Parlamento, promuovendo una formazione educativa forte, partendo dalle scuole e dal mondo della cultura. Far ciò vuol dire prevedere un investimento enorme, in termini economici, formativi ed educativi, perché quella della violenza di genere è una vera e propria emergenza. Inaccettabile».

«La battaglia per contrastare la violenza di genere – ha detto Chiara Braga nel suo intervento – va portata avanti ogni giorno. La violenza si insinua anche nei contesti più inaspettati, tra quella cultura patriarcale fatta di squilibri di potere e di sopraffazione. Bisogna attivare nelle scuole l’educazione all’affettività, alla sessualità e al rispetto delle differenze di genere e servono investimenti anche per fare funzionare meglio i sistemi della prevenzione e della formazione. La violenza contro le donne va riconosciuta per poter intervenire il prima possibile, occorre formare gli operatori che vengono in contatto con le vittime, anche coloro che raccolgono le segnalazioni. Grazie al Partito Democratico la legge appena approvata prevede la formazione obbligatoria, ma manca un impegno di spesa ed è questo che continuiamo a chiedere al Governo. Dobbiamo combattere alla radice la cultura del patriarcato, ancora così diffusa nella nostra società».

Al dibattito hanno partecipato lo scrittore Nicodemo Vitetta con il suo libro “Anime Rosa”, la psicologa Alessia Cutrona, l’insegnante Sandra D’Aquino. Inoltre, Suely di Marco per la Coop Sankara e Maria Paola Sorace per la Coop Pathos hanno fatto il punto sulla violenza alle donne migranti, spesso vittime di tratta. Una piaga poco discussa, ma che presenta numeri spaventosi, davanti ai quali non si può più tacere.

L’attenzione posta dalla folta platea al dibattito e l’esigenza da parte dei relatori di poter approfondire ancor meglio la discussione ha portato al suggerimento, da parte di Teresa Esposito, di organizzare una intera giornata di studio che formuli una proposta per le molteplici forme di violenza di genere: fisica, psicologica, economica, sessuale, vittime di tratta. Invito subito accolto, anche dal segretario metropolitano che ha ringraziato le Democratiche reggine ed il circolo di Caulonia per l’iniziativa ricordando come la violenza di genere si combatte anche perseguendo la parità salariale tra donne e uomini. «Inaccettabile questa disparità di trattamento per pari competenze e capacità», ha dichiarato Morabito. (rrc)