Si intitola Mia@aal Reventino – Active and Ambient Assisted Living il progetto di ricerca sperimentale realizzato in partnership tra Mia – Mondo Impresa Azienda (Capofila) l’Associazione Ra.Gi., il Centro Clinico San Vitaliano srl e l’Organismo di Ricerca Digital@B Mia per prevenire o ritardare l’insorgenza della non autosufficienza nonché migliorare la qualità della vita degli anziani, di soggetti con fragilità e di chi se ne prende cura.
Si tratta di un progetto sperimentale con ricaduta sociale che fornisce cure, monitoraggio e assistenza alle persone più fragili, consentendo la deospedalizzazione e il soggiorno nelle proprie abitazioni senza essere sradicati dai luoghi d’origine.
Grazie allo sviluppo di una piattaforma integrata di tecnologie assistive e innovative, è stato realizzato un portale informativo, ma soprattutto un software che, sopperendo all’assenza di servizi essenziali nelle aree a rischio isolamento del Reventino, consente un aumento del livello di welfare attraverso la costruzione di una rete socio assistenziale digitale a supporto delle esigenze delle persone più fragili.
«Con lo sguardo sempre volto all’innovazione sociale, abbiamo sposato con entusiasmo questo progetto che, mediante la tecnologia e l’intelligenza artificiale, ci permette di consolidare politiche di assistenza, inclusione ed accompagnamento per persone affette da demenza, agevolando anche il compito dei caregiver», ha dichiarato Enrico Mazza Presidente del Consiglio di Amministrazione del Centro di Ricerca e Studi Digital@b Mia, Organismo di Ricerca coinvolto nel progetto.
Dopo una fase di sperimentazione e personalizzazione delle soluzioni, l’invecchiamento attivo si è così confermato uno strumento utile per risolvere le sfide legate all’invecchiamento della popolazione, attraverso un approccio tecnologico coadiuvato da una progettazione che mette al centro l’analisi dei bisogni della società, non tralasciando l’aspetto psicologico e sanitario.
Sono già attive alcune soluzioni tecnologiche, tra cui gli impianti con tecnologia di monitoraggio che consentono di gestire, a distanza, l’automazione degli impianti delle abitazioni e dei cosiddetti ospedali di comunità.
Si sono rivelate efficaci e di grande aiuto per garantire a soggetti fragili maggiore sicurezza e benessere nello svolgimento delle attività della vita quotidiana.
«Il progetto Ma@aal Reventino, primo esempio regionale di azione congiunta di assistenza digitale attiva intercomunale, basa i suoi presupposti sull’efficacia terapeutica delle cure e dell’assistenza domiciliare, attraverso una rivisitazione dei tradizionali servizi di ADI ampliati con servizi di Addi (Assistenza Domiciliare Digitale Integrata) presso le abitazioni degli anziani o in strutture specializzate», ha spiegato il legale rappresentane dell’ente promotore M.I.A. – Mondo Impresa Azienda Srl di Catanzaro, fiero di aver coinvolto nella rete di associazioni e Comuni di Carlopoli, Decollatura, Gimigliano, Martirano, Martirano Lombardo, Motta S. Lucia, S. Pietro Apostolo, Serrastretta e Cicala, anche Elena Sodano Presidente di Ra.Gi, che con CasaPaese, come ci tiene a ribadire, rappresenta un’eccellenza nel sistema socio-assistenziale in Calabria. (rcz)