di FILIPPO VELTRI – Il 2023 si è chiuso in Calabria nel raggio di una decina di chilometri nel segno più. Finalmente. Era iniziato in quel giorno di febbraio con la tragedia dei migranti morti proprio sulla spiaggia di Steccato di Cutro. Ma poi era venuta fuori l’anima forte della solidarietà vera concreta fattiva dei crotonesi dei cutresi dei calabresi tutti, che aveva bucato il muro mondiale dell’indifferenza e dato una immagine bella della Calabria. La sera del 31 dicembre il presidente della repubblica Sergio Mattarella nel suo tradizionale messaggio agli italiani a reti unificate non si è dimenticato di Cutro e ne ha fatto cenno, come uno degli esempi positivi dell’Italia nell’anno che ci ha lasciato da poco.
Bene, anzi benissimo perché un conto è la sensazione nostrana e un conto è il riconoscimento a un così alto livello e con quel trasporto non solo emotivo. Poi è iniziato, finito Mattarella, subito dopo lo spettacolo su Rai 1 di Amadeus, con l’Anno che verrà, proprio da piazza Pitagora di Crotone e da lì è venuto un altro momento che possiamo definire positivo non solo di Crotone. Ne ha scritto ieri il direttore Santo Strati, ma è giusto tornarci sulla bella immagine che Crotone e i crotonesi hanno dato, la sera del 31 ma anche nei giorni precedenti. Sarebbe giunta l’ora, dunque, di smetterla con le critiche pretestuose dei soliti saloni radical chic ad esempio sui tanti selfie dei crotonesi con il noto conduttore televisivo! Non hanno patria fenomeni del genere! Se ne facciano una ragione gli intellettuali da poltrona con la puzza sotto il naso o gli odiatori social da tastiera sempre pronti a fare le pulci non avendo nulla da fare evidentemente!
E riflettano bene anche quelli che si lamentano del marketing sulla Calabria andato in onda sulla rete ammiraglia della Rai, che non risolverebbe i nostri problemi etc. etc. ! Per non parlare dei soliti, inutili, patetici lamenti municipalistici di luoghi e città che sarebbero stati trascurati dagli spot televisivi la notte di Capodanno!
Certo che quel programma non risolve i nostri tanti problemi ! Nessuno può sognare che basta una festa di Capodanno da Crotone per risolvere problemi vecchi, drammatici e gravi che hanno nomi e cognomi, storie e geografie che tutti conosciamo. Ma è il problema dell’immagine della Calabria che deve essere portato alla luce e non è affatto secondario, anche rispetto a quelle emergenze, che si accenda una luce diversa, anzi pure una piccola fiammella!
Cutro e Crotone sono un inizio? Forse. Possibile. Auspicabile. No