di CATERINA RESTUCCIA – Che fossero in groppa ai papà o in braccio alle mamme, bambini e bambine erano tutti e tutte in trepidante attesa per l’apertura inaugurale del Presepe Vivente il 26 dicembre, per l’edizione 2023 – 2024 a Rosarno.
È stata una folla in fila ordinata e gioiosa lungo Via Genova per entrare nel Piazzale omonimo adibito a Presepe Vivente.
Mai come quest’anno l’intera città ha saputo dare esempio di collaborazione, di senso pieno e reale di comunità sia grazie al supporto di macchine incredibilmente operose come quelle delle Associazioni e dei Gruppi che grazie al contributo di singoli cittadini, piccoli e grandi imprenditori, umili o forti realtà economiche, tutti e tutte insieme per tirare su le sorti di una cittadina che sembrava essere stata inghiottita da buio e dimenticanza.
In questo caso per il Santo Natale a distinguersi è stato il Gruppo Famiglia di Nazareth, che con l’ausilio dell’intera comunità parrocchiale Maria SS Addolorata ha offerto alla cittadina rosarnese l’immagine di un nuovo Presepe, realistico e festoso.
Figuranti intenti nelle proprie attività artigiane hanno intrattenuto nel percorso i moderni viandanti alla scoperta di odori e sapori antichi, assaggiando bianchissima ricotta e fragranti zeppole, preparate e fritte nelle capanne costruite a mo’ di antiche cucine ed osterie.
E se per adulti ed adulte, oltreché per piccini e piccine, le più simpatiche curiosità sono state le presenze degli animaletti come pecorelle, asino e bue, il momento di massima tenerezza e di gaia cristianità è stato l’incontro con la grotta di Betlemme, in cui la mano dolce di una fanciulla carezzava l’innocente Bambin Gesù.
Il Presepe Vivente a Rosarno, che non è comunque novità, già realizzato in edizioni precedenti alla pandemia, è stato episodio di colloquio con la gente non solo locale, ma anche con chi, emigrante e lontano, ritorna al piccolo paesello natìo, e con chi, da località viciniore, è giunto a visitare e godere di uno spettacolo umano e cristiano.
I mesi di lavoro, fatica e sudore, impegnati per la realizzazione del progetto e dell’opera, sono stati ampiamente gratificati dall’ottima riuscita e dal bel richiamo di popolo accorso e l’idea sarà suggellata, benedetta e consacrata nella seconda serata, prevista da programma con l’arrivo dei Re Magi, il 6 gennaio 2024 con la partecipazione del nuovo vescovo, Monsignor Giuseppe Alberti, che per la prima volta visiterà Rosarno. (cr)