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REGGIO CALABRIA – Escursione di “Gente in Aspromonte” sulle tracce della Fortezza di Ardore

L’associazione escursionistica “Gente in Aspromonte” propone, per domenica 21 gennaio, un itinerario che riguarda la Fortezza di Ardore.

Il sentiero parte dalla C/da Quercia Grande, e da qui si prosegue per un centinaio di metri verso il borgo di San Nicola (San Nico), superato il caratteristico borgo ci immettiamo sulla Via Valle, un piccolo dislivello e siamo in contrada Notaro, da qui si prosegue per un tratto la strada cementata, dopo poco ci immettiamo sulla sterrata che scende tra una vegetazione di macchia mediterranea e dopo qualche minuto siamo al Petto della Valle la parte più alta del sentiero (450 metri), il panorama spazia sulla valle della fiumara Condojanni e con il Tre Pizzi che fa da cornice. Dopo 15 minuti siamo sulla strada che scende alla contrada Petitto, si prende la strada a destra che sale dopo diversi tornanti si arriva al sentiero che ci porta a Bombile, in questo tratto il percorso include un paesaggio suggestivo di calanchi, offre una quantità infinita di panorami tra la fiumara di Condojanni e al vallone della Madonna. Dopo circa 3 km siamo al borgo di Bombile. Si ritorna indietro dallo stesso percorso, all’incrocio si prende la strada a destra che in pochi minuti ci porta alla Quercia Grande, punto di partenza, da qui si prendono le macchine e ci avviamo verso il centro di Ardore per la visita al Castello.

La fortezza edificata dai duchi Gambacorta, nobile famiglia di Melicuccà sorge nel centro storico di Ardore e risale alla prima metà del Seicento. La costruzione del Castello si deve ad Orazio Gambacorta, primo duca di Ardore, per ospitarne la corte e l’amministrazione. L’ edificio utilizzato anche come luogo di difesa si presenta a pianta quadrata e un tempo era munito di quattro torri cilindriche.
Il Castello è rimasto tuttavia incompiuto con il seminterrato che ospitava le cisterne per la raccolta delle acque, le officine, le stalle e altri ambienti. Il piano nobile, sviluppato attorno alla corte centrale, comprendeva la residenza del duca, il carcere e alcuni locali di deposito. Le stanze erano collegate da corridoi e scale, mentre un labirinto di passaggi segreti metteva in comunicazione i punti strategici. L’interno era ricco di arredi e decorato con affreschi. Oggi rimane soltanto la torre esposta a sud, con la vista che spingendosi fino al mare tocca Capo Zeffirio (antico porto di Locri Epizefiri).

La frazione San Nicola è il punto più alto del comune di Ardore e, probabilmente, il più antico. Nata in epoca paleocristiana, la frazione si è sviluppata nel periodo bizantino. Dalla frazione San Nicola si può risalire, in una sequenza di querce secolari, al promontorio Varraro: da qui si possono godere splendide vedute panoramiche che spaziano dal mare Jonio al massiccio dell’Aspromonte.

Splendida per la sua singolare posizione geografica, arroccata in cima a una collinetta vi è Bombile: la sua ricchezza era il santuario della Madonna della Grotta. Il giorno di maggiore affluenza era il 3 maggio. A testimoniarlo oggi rimangono solo le foto, perché a causa di una frana che si è verificata nel 2004 oggi il sito è irraggiungibile. C’era un gemellaggio tra la scuola media di Locri e quella di Malta, gli accompagnatori di questo gemellaggio era “Gente in Aspromonte” lo ricordiamo molto bene, il giorno dopo aver accompagnato gli studenti di Malta presso il Santuario di Bombile, lungo il sentiero di Pietra Cappa, abbiamo avuto notizia della frana al Santuario della Madonna della Grotta, è stata una giornata di continui scambi di notizie tra Malta, che temeva fossero coinvolti i loro ragazzi, e i referenti del gemellaggio.

Un gioiello il centro storico di Ardore dove è possibile visitare il Castello feudale. Edificio quadrato a quattro torri – di cui solo una è oggi intatta – sorge su un rilievo di natura tufacea e fu ampliato durante il periodo bizantino. Nato a scopo difensivo e caratterizzato da imponenti fortificazioni di cui conserviamo testimonianze intatte, ha anche ospitato la corte e l’amministrazione cittadina. Nel 1882 il bellissimo giardino tra il ponte levatoio e la facciata fu espropriato per ingrandire l’adiacente Piazza Umberto I. Considerato uno dei più bei castelli della zona, anche se mai ultimato, oggi ospita grandi eventi, privati e non. (rrc)