di LILLO SCIONTI – In merito a notizie apparse sulla stampa circa la condanna del Comune di Vibo Valentia, da parte del Tar Calabria, sulla asserita mancata attuazione del Progetto di vita in favore di una cittadina vibonese, l’assessorato alle Politiche sociali intende precisare quanto segue.
– Il Comune di Vibo Valentia si era opposto in giudizio precisando che era già stata avviata la procedura per la definizione del Progetto di vita.
– Alla signora, infatti, viene già garantita un’assistenza di 6 ore settimanali, a dimostrazione del fatto che il servizio è attivo; il Comune di Vibo Valentia, inoltre, sta lavorando per assicurare ulteriori 12 ore ritenendo meritevole di accoglimento l’istanza della stessa.
– Nell’arco di alcuni giorni, e certamente prima del termine imposto dal Tar di 60 giorni, il Comune chiuderà la pratica relativa al Progetto di vita della signora essendo lo stesso già in fase avanzata.
Purtroppo nel corso dei mesi sono emerse difficoltà relative alla gestione di pratiche di elevata complessità, ma gli uffici dell’Ambito hanno sempre cercato di condurre nel migliore dei modi ogni singolo dossier. Non possiamo negare difficoltà che evidentemente si sono presentate in questi anni, ma è parimenti innegabile lo sforzo dell’ente per ottimizzare le risorse a disposizione aumentando l’efficienza e l’efficacia dei servizi erogati. A riprova di ciò sia sufficiente ricordare come nel periodo compreso tra aprile 2022 e dicembre 2023 sono stati avviati e sottoscritti 19 Progetti di vita, sono in fase di conclusione 7 ed in fase di progettazione ulteriori 15, per un totale di 41 Progetti di vita attivi.
Il Progetto di vita, è lo strumento attraverso il quale la persona con disabilità, riconosciuta ai sensi dell’art. 3 della legge 104/92 o chi la rappresenta, può richiedere una presa in carico globale che tenga conto dei reali bisogni, desideri e aspettative nei diversi contesti di vita (sanitario, sociale, scolastico, familiare, lavorativo).
Ciò implica una complessità nella valutazione dell’indice di bisogno, nel censimento dei sostegni in atto e nella riprogrammazione dei sostegni da progettare affinché questi rispondano ai reali bisogni della persona e siano soprattutto orientati al miglioramento della qualità di vita secondo un modello tecnico-scientifico rigoroso poiché implica il coinvolgimento in tutte le fasi della valutazione multidimensionale della persona, della famiglia e di tutte le figure coinvolte in tutti i contesti di vita e che forniscono sostegni alla persona stessa (professionisti sanitari, tecnici della riabilitazione, insegnanti) e differenti amministrazioni (ente locale, Asp, istituzioni scolastiche).
Pertanto, è stata costituita il 27 luglio 2022, l’Unità di valutazione multidimensionale per le disabilità attraverso la stesura e sottoscrizione di apposito protocollo d’intesa tra il Comune di Vibo Valentia, in qualità di capofila dell’Ats n.1, e l’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia. L’Uvmd è lo strumento essenziale per la realizzazione dell’integrazione socio-sanitaria, ovvero la capacità dei servizi di inserirsi nel progetto globale di aiuto a una persona e al suo nucleo familiare e l’iter procedurale da seguire per ogni singolo progetto. (ls)
[Lillo Scionti è assessore alle Politiche sociali al Comune di Vibo Valentia]