di MARIACHIARA MONACO – Proprio come Ulisse, l’eroe dal multiforme ingegno che torna sulle rive della sua Itaca, Caterina Misasi sente il richiamo della sua città e dà vita a un sogno, dal titolo “Cosenza in Testa”.
Un cortometraggio, proiettato nello storico Cinema “San Nicola” completamente sold out, che ha elevato i cuori e i sogni di tutti gli spettatori, facendo vivere ad ognuno un viaggio onirico fatto di luci, temporalità, suggestioni, insieme alla protagonista, Vera Dragone, la quale si aggira per gli splendidi vicoli della città vecchia, sorseggiando del vino accompagnata alle sue spalle da figure nere che rappresentano le paure, le angosce, i problemi, che noi, figli del sud conosciamo bene.
La regia è limpida, diretta, coraggiosa. Caterina Misasi ci tiene per mano e quasi ci sussurra di non avere paura.
Paura di essere ciò che realmente siamo, di non nasconderci dietro una parete invisibile, di non alzare muri invalicabili. Perché poi alla fine l’arte cos’è, se non lo specchio della nostra esistenza?
Nel suo contenitore di sogni, la regista ha inserito proprio tutti, da Vera Dragone, che definisce il suo sguardo rock and roll, fino Benedetta Infusino, la quale, salendo sul palco di un cinema gremito afferma, parlando del corto e della sua maestra: «È stata un’esperienza incredibile, certamente faticosa, ma indimenticabile. E devo ringraziare Caterina per tutte le emozioni positive che sto vivendo. Prima che la conoscessi ero una materia indefinita, adesso invece mi ha reso riconoscibile».
Così come ha reso riconoscibile una città che spesso non riconosce neppure se stessa, precipitando in una catabasi, e che risale grazie ad una figlia, con l’ossessione per la sua città.
Ecco perché “Cosenza in Testa” è una dichiarazione d’amore, una lettera scritta a mano, con fatica, tenacia, dedizione, e perché no, anche un pizzico di follia. Una follia sana, di quelle che rendono la vita piena, e che ci fanno applaudire dalla gioia.
Proprio com’è accaduto in sala, non solo dopo la proiezione del corto, ma anche durante la presentazione degli attori che hanno partecipato al progetto: Da Alessandro Cosentini a Vera Dragone, Elisabetta Misasi, Annalisa Giannotta, Mariasilvia Greco, Daniela Vitale, Stefano Maria Grillo, Augusto Nunzio Porco, Vichy Macrì, Maria Rimoli, Giuseppe Porco e Antonella Modesto.
Una serata diversa, unica nel suo genere, che ha dato voce e respiro ad un’intera comunità, che non deve avere paura di sentirsi libera. (mm)