Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha definitivamente approvato e reso esecutivo, un primo stralcio del complessivo progetto di bonifica delle aree industriali di proprietà Eni Rewind, all’interno dell’area Sin di Crotone.
Il progetto, realizzato grazie anche all’informativa sulle attività di bonifica in corso presso le aree di pertinenza che Eni Rewind S.p.A. ha fornito al Commissario Straordinario Delegato, Emilio Errigo, riguarda, in particolare la discarica ex Pertusola Sud, parte dello stabilimento ex Pertusola (Area Nord) e parte dello stabilimento ex Agricoltura a completamento della bonifica del sito, consentendo l’immediata rimozione di circa il 70% (pari a ca. 760 kton) dei volumi complessivi (ca.1050 kton) di rifiuti previsti dalla bonifica di tutte le aree oggetto di interventi di scavo e smaltimento previste dal Pob Fase 2 (approvato a marzo 2020).
Come detto, si tratta di un primo stralcio di lavori immediatamente eseguibili (per un valore di oltre 160 milioni di euro) «che sono la prima risposta concreta ai cittadini di Crotone che da troppo tempo attendono l’effettivo avvio della bonifica degli ex stabilimenti industriali».
L’iniziativa del Ministero, assunta sulla base di puntuali verifiche tecniche eseguite da Ispra e Arpa Calabria, si è resa «necessaria – viene spiegato – per superare l’impasse che si era venuto a determinare a causa dell’assenza di discariche fuori dalla Regione Calabria idonee a ricevere i rifiuti della bonifica, confermata anche a seguito della ricerca, attraverso le richieste di scouting nazionale e internazionale, inviate agli enti competenti e successivamente alle forze dell’ordine, fortemente volute dal Commissario Errigo».
«I diritti costituzionali alla salute, all’ambiente salubre, alla biodiversità e gli ecosistemi, in aggiunta ai noti principi di diritto europeo della precauzione, previsione, prevenzione, prossimità al luogo di produzione e autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti – ha detto Errigo – hanno assegnato agli Stati membri la gestione all’interno del proprio territorio dei residui dei singoli processi di produzione industriale e consumi sostenibili e hanno di fatto obbligato e condotto alla emanazione del Decreto stralcio».
«Eliminare i rifiuti dai siti contaminati ora esistenti a Crotone – ha sottolineato il Commissario Errigo – non è una discrezionalità amministrativa, ma un obbligo di legge penalmente sanzionabile in caso di comportamenti omissivi e ostruzionismi agli doveri giuridici di adempimenti illegali. Il progetto approvato, autorizza finalmente l’avvio dei lavori e il conferimento dei rifiuti della bonifica in idonea discarica esistente ed in esercizio, (non lasciando quei rifiuti in balia degli eventi atmosferici e confinati all’aria aperta) senza prevedere la costruzione di nuove discariche in linea con il piano regionale di gestione dei rifiuti recentemente approvato».
«La rimozione della discarica ex Pertusola – ha concluso – collocata sull’arenile di fronte le ex fabbriche, è un progetto dall’alto valore ambientale e sanitario in quanto elimina una fonte di contaminazione dell’ambiente marino impattato dalla presenza della discarica da oltre quarant’anni». (rkr)