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Stellario Baccellieri (1950-2025)

Addio al pittore Stellario Baccellieri, un mix di estro e maestria

di ROSARIO SPROVIERI – Stellario Baccellieri era ormai uno degli ultimì veri grandi artisti calabresi in giro per il mondo.È morto probabilmente felice, perché è morto a casa, nella sua città natale, agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria.

Artista poliedrico, pittore di grande fascino e di grande caratura, amato e osannato da intere generazioni di critici e di artisti più giovani, che avevano trovato in lui un esempio da imitare e da emulare.

Giugno 2020, Simona Casalini scriveva di lui su Repubblica queste cose: “Lui, personaggi come Federico Fellini, Audrey Hepburn e Liz Taylor, emiri ricchissimi, donne facili e chic, e aristocratici e scrittori e flâneur e paparazzi li ha conosciuti tutti, in quello che era un accogliente ritrovo della più varia umanità, il Caffè Greco negli anni ’70 ma anche nei locali più in voga, trenta, quarant’anni fa, che accoglievano il bel mondo. Non perdeva occasione per essere presente a Reggio, al Renzelli di Cosenza, al mitico “Giubbe rosse” di Firenze e al Caffè Elena di piazza Vittorio Veneto a Torino. Gli antichi e storici caffè erano la sua dimora preferita per gli incontri e le conversazioni con amici vecchi o appena arrivati.

E sempre lui, il pittore Stellario Baccellieri, proprio del caffè Greco era uno dei simboli, l’artista dal pennello veloce e colorato che realizza i ritratti all’impronta, un po’ impressionisti, il Toulouse Lautrec de’ noantri, sì qualcuno lo ha ribattezzato anche così per via dei suoi pennelli e delle sue tele piazzate non nei bistrot ma dentro un caffè storico. Testimone degli ultimi scapestrati anni della Dolce Vita romana e da allora rimasto sempre se stesso anche se intorno ogni dettaglio, volto e sapore è vorticosamente cambiato”.

Negli ultimi anni aveva lasciato il Caffè Greco e si era “trasferito” al Babington Café di piazza di Spagna. La sua casa un piccolo scrigno d’arte, sempre affollata di ospiti illustri.

Una vita, insomma, segnata da incontri eccellenti, premi prestigiosi, riconoscimenti pubblici internazionali, tra Roma Reggio Calabria e le grandi capitali estere, i suoi dipinti erano una miscela esplosiva di colori e di macchie piene di vita e di energia. Un artista moderno, versatile, eccentrico, a suo modo una eccellenza tutta calabrese, perché dovunque gli capitasse di arrivare non faceva che raccontare la sua infanzia in Calabria e il periodo in cui, negli anni 80, gli era captato anche di insegnare nelle scuole medie di Caulonia.

Stellario Baccellieri trascorre la sua infanzia a Reggio Calabria, dove compie i primi studi d’arte e inizia a dipingere paesaggi e figure della sua terra. “Della Calabria – si legge in una delle sue tante biografie ufficiali – racconta i paesaggi pieni di luce, i cieli limpidi, i mari profondi, ma anche dei tanti personaggi che lottano con orgoglio e umiltà contro le avversità”.

Nel 1976 si trasferisce a Roma, dove nello storico Caffè Greco di via Condotti avviene il fatidico incontro con Giorgio De Chirico, attraverso un ritratto nato di getto che conquistò il maestro e da allora li legò con una profonda amicizia e sincera stima. Baccellieri diventa un assiduo frequentatore del Caffè Greco ed in breve tempo si guadagna le simpatie e l’ammirazione dei molti turisti e personaggi illustri protagonisti di quella “dolce vita” che anima i salotti dell’élite romana.

L’esperienza del Caffè Greco insegna all’artista che in questi luoghi magici è possibile collezionare un’infinità di emozioni e di stati d’animo da cogliere negli occhi dei frequentatori e sull’onda di questa intuizione parte per altre città. Intraprende un lungo viaggio che lo porterà a dipingere le emozioni e gli stati d’animo dei frequentatori del Caffè Florian a Venezia, del Caffè Pedrocchi a Padova, del Bar della Posta a Cortina, fino poi giungere a Capri dove, conquistato dal brulicare di visitatori e affascinato dalla luminosità del cielo, trovò un perfetto equilibrio tra le sue origini e i suoi trascorsi mondani. Amato e ricercato dai suoi tanti estimatori, nella sua invidiabile carriera ha ritratto Federico Fellini, Giulietta Masina, Valentina Cortese, Liz Taylor e Gina Lollobrigida, incontrando personalità del calibro di Sandro Pertini, i reali di Svezia, Carlo d’Inghilterra e Lady Diana. Storica la sua lunga e affettuosa amicizia con Silvana Pampanini.

Il saluto ufficiale della città di Reggio è del sindaco Giuseppe Falcomatà: «Con Stellario Baccellieri se ne va una delle parti più eclettiche e talentuose della città. È un giorno triste per Reggio Calabria; la nostra Reggio che, per sempre, rimarrà immortalata dal genio di uno dei suoi figli migliori. Oggi il cuore dei reggini piange, come tempera scivola sul bianco di una tela.

«Nelle sue opere – ricorda il sindaco – Baccellieri è riuscito a raccontare Reggio, l’area metropolitana, i suoi scorci più suggestivi, commoventi e incantevoli, gli usi, i costumi, le tradizioni che parlano dell’anima e dell’identità di un popolo. Mancherà a ognuno di noi che lo vedevamo sul Corso Garibaldi o sul Lungomare Falcomatà intento a narrare storie di una vita vissuta, respirandola a pieni polmoni. Le sue parole sapevano di Dolce vita, erano il tramite tra un futuro immaginifico ed un passato ricco di suggestioni, di giorni trascorsi fra i tavoli del Caffè Greco di Roma a disquisire d’arte, amore e poesia con Giorgio De Chirico, Renato Guttuso e gli artisti di un tempo ormai perduto».

Bellissimo ricordo, ma non poteva essere altrimenti. «La vita di Stellario – conclude Giuseppe Falcomatà – è stata un sonetto recitato a bassa voce, letteratura che incanta così come la bellezza e la gentilezza dei suoi quadri. L’amministrazione metropolitana, stringendosi a quanti hanno voluto bene ad un uomo che ha fatto grandi Reggio e la sua gente, saprà ben tributare chi, più d’ogni altro, è stato un grande maestro».

Ma in queste ore si rincorrono da ogni parte del mondo ricordi e giudizi entusiastici su un artista che non solo aveva insegnato la magia dei colori accesi delle sue tele, veri capolavori, ma aveva soprattutto insegnato a chi gli era capitato di conoscere il senso più autentico dell’amicizia e della famiglia meridionale, lui grande uomo del Sud. Non sarà facile per noi critici d’arte dimenticare il suo gusto per il bello, e il suo stile pittorico, che oggi diventa di fatto una grande “scuola”. Addio Maestro. (rsp)

IL RICORDO DELL’EURODEPUTATA GIUSI PRINCI
«Ccontinuerà a vivere attraverso la sua arte»

«Un pittore di grande talento, che ha saputo ben rappresentare la sua terra con la sua arte, conosciuta e apprezzata in Italia e nel mondo: con la scomparsa di Stellario Baccellieri, la Calabria perde una delle sue migliori espressioni, una vera eccellenza del territorio». Lo afferma in una nota Giusi Princi, europarlamentare FI-PPE, esprimendo profondo cordoglio per la morte del pittore calabrese Stellario Baccellieri.

«Ho appreso con grande tristezza – prosegue la Princi – della scomparsa di Stellario Baccellieri, un talentuoso pittore reggino che si è distinto in Italia e all’estero per la sua capacità di rappresentare emozioni e stati d’animo. Nella sua lunga carriera, da Reggio Calabria allo storico Caffè Greco di Roma, ha ritratto personaggi illustri e personalità internazionali ma non ha mai dimenticato la sua terra, sapientemente raccontata attraverso le sue opere in cui sono presenti scorci di Reggio. Sono vicina alla famiglia per la scomparsa di un grande artista di cui Reggio e la Calabria possono certamente essere orgogliose. Il maestro Stellario Baccellieri – conclude l’eurodeputata – continuerà a vivere attraverso la sua arte, raccontando alle presenti e future generazioni la storia, le tradizioni e le bellezze del territorio».