Per il terzo appuntamento della stagione teatrale 2019/2020 del Teatro del Grillo a Soverato, direzione artistica di Claudio Rombolà, è andato in scena il monologo Gli ultimi saranno gli ultimi di Massimiliano Bruno, regia di Marco Contè, consulenza artistica di Gianfranco Pedullà, con Gaia Nanni e Gabriele Doria alle chitarre.
Luciana Colaci, una donna incinta, disperata per non essersi vista rinnovare il contratto a termine alla Green Life Italia minaccia con una pistola l’amministratrice delegata in una notte inquieta e pericolosa. La Nanni interpreta, intervallata e accompagnata dal chitarrista, sia la signora delle pulizie e voce narrante, sia la Colaci, e ancora un agente di polizia che pattuglia la zona, un travestito e la datrice di lavoro. Con un repentino e riuscitissimo cambio di timbro e tono della voce, l’attrice materializza davanti al suo numeroso pubblico cinque donne in ruoli e con vite diverse, destando interesse, curiosità, attenzione assoluta.
Un’ora col fiato sospeso per sapere come si conclude quest’episodio di disperazione, figlio dei tempi drammatici che stiamo vivendo. «C’è crisi» tuona la titolare «e che colpa ne ho io» si giustifica per dover ridurre il personale aziendale di 160 unità, commentando che ha a cuore la salvaguardia e la tutela dell’interesse dei lavoratori.
Poi la tensione cresce, sfugge di mano, l’ira della lavoratrice che con una retribuzione misera riesce a tirare avanti e ad accontentarsi della misera vita di coppia col suo compagno Stefano, sfocia nel desiderio di vendetta allorché si vede sbattuta fuori per via del suo stato di gravidanza.
Lo spettacolo penetra dentro una delle piaghe attuali e devastanti che affliggono le donne nel mercato del lavoro: la scarsa tutela della maternità. Quello che dovrebbe essere momento di gioia si trasforma in tragedia, e Luciana spara un colpo, e subito dopo viene colta dalle doglie. L’ambulanza che soccorre la titolare, la nascita in azienda del piccolo Mario a cui la mamma raccomanda, prima di chiudere gli occhi, di non farsi mai pecora per non essere mangiato dal lupo e di reagire subito. E il bimbo di 3 kg impara la lezione all’istante e reagisce facendo la pipì addosso all’agente che lo prende in braccio mentre la mamma viene portata via. È un tripudio di applausi e apprezzamenti sul finire dello spettacolo e quando Gaia Nanni torna per salutare i presenti e manifesta il suo amore per la Calabria ironizzando sul possibile compagno di vita da trovare in questa splendida terra.
Ma intanto conclude la bravissima protagonista della serata «Il teatro come la vita non si fa da soli», invitando ad assistere agli spettacoli, fonti di arricchimento e di crescita personale e collettiva.
Il prossimo evento al Teatro del Grillo sarà il 26 gennaio nel duplice consueto appuntamento domenicale con Coppia aperta quasi spalancata di Dario Fo e Franca Rame, regia di Alessandro Tedeschi, con Chiara Francini e Alessandro Federico. Per ulteriori info consultare il sito www.tetarodelgrillo.it e la relativa pagina facebook. (Daniela Rabia)