S’intitola Frammenti di bellezza e altre cose il blog ideato dal medico Giulio Strangio che raccoglie, in alcuni video, poesie e filastrocche in dialetto antico calabrese dai testi di Domenico Strangio, nato a Careri nel 1918, insegnante, laureato in lettere, poeta e scrittore, sindaco di Careri dal 1953 al 1962, morto a Roma nel 2006.
Le varie filastrocche e poesie sono state tradotte, dal nipote Giulio Strangio, in lingua italiana e inglese (la traduzione in inglese per gli emigrati o meglio i loro figli e nipoti oltreoceano) e corredate d’immagini di Aspromonte e di Calabria.
«Penso – ha dichiarato Giulio Strangio – che sia importante per la bellezza e profondità delle parole mantenere in vita per quanto possibile questa ricchezza del nostro popolo adesso che rischiamo di essere sommersi dall’omologazione e massificazione culturale».
Ed ecco che con Frammenti si apre una finestra su una Calabria antica, ricca di tradizione, di bellezza e ricordi dell’infanzia, in cui il dialetto calabrese di Careri ne è protagonista, con la speranza, dell’autore, che i figli e nipoti di emigrati «si avvicinino a questa lingua antica che rischia di scomparire ma che a mio parere è di una bellezza straordinaria».
È interessante, infine, il glossario dei termini dialettali usati da Domenico Strangio nelle composizioni raccolte nell’Archiviu d’a mimoria, un piccolo gioiello da salvaguardare e tenere vivo, affinché non venga dimenticato. (gsp)
In copertina, Careri, ph. di Giulio Strangio.