La deputata del Movimento 5 Stelle, Elisabetta Barbuto, chiede di «dare alla SS 106, ed a tutta la fascia jonica, la dignità che meritano mediante la realizzazione di una strada di categoria B, ossia a doppia carreggiata e doppia corsia per senso di marcia anche recuperando l’idea progettuale dei vecchi megalotti che, agli inizi degli anni 2000, la legge obiettivo aveva individuato per risolvere l’annoso problema della realizzazione di un’opera considerata strategica per la Calabria e per tutto il Mezzogiorno d’Italia».
«Sono intervenuta, unitamente alla collega Enza Bruno Bossio con la quale condivido l’esperienza in Commissione Trasporti, per porre delle specifiche domande all’ad Anas, ing. Massimo Simonini, commissario designato per la SS 106 anche in considerazione della battaglia che sto portando avanti dall’inizio del mio mandato» ha dichiarato la Barbuto, aggiungendo che «non mi accontento, infatti, del risultato raggiunto in merito allo stanziamento dei fondi per la progettazione del tratto tra Crotone e Simeri».
«La mia attenzione, così come l’attenzione del territorio – ha proseguito – è ora rivolta al tratto Crotone/Sibari come attestato dall’esito della riunione svoltasi la settimana scorsa presso la sede della Provincia di Crotone nella quale i sindaci del tratto a nord di Crotone hanno ribadito il loro impegno e la loro volontà di chiedere con forza una strada nuova e realizzata secondo gli standard europei di sicurezza. Ecco perché , ho ritenuto di dover sottolineare all’ing. Simonini la necessità che nel nuovo contratto di programma Anas – Mit si inserisca la 106, non più nell’ottica di project review così come attualmente previsto, ma nell’ottica della realizzazione di una strada nuova e sicura di rango B e di chiedergli in che maniera il suo ruolo di Commissario potrà essere determinante per l’adozione di questa scelta fondamentale per il territorio anche in considerazione del fatto che il tratto Crotone / Mandatoriccio era già stato oggetto di uno studio di fattibilità giunto al rilascio della Via».
«Ed ecco perché – ha detto ancora la deputata Barbuto – ho appreso con piacere dallo stesso ad che nei giorni scorsi il Ministero, da me da sempre sollecitato in merito, ha inviato una comunicazione all’Anas con la quale da indicazione di riprendere, soprattutto per quanto riguarda la tratta Sibari – Crotone, l’idea progettuale dei vecchi megalotti. Lo stesso Ing. Simonini ha ribadito che il suo ruolo sarà anche quello di confrontarsi con il territorio per trovare una soluzione condivisa che, a mio avviso, conclude la deputata pentastellata, non può essere più quella di una strada ad una sola carreggiata».
«Vorrei ricordare, infatti – aggiunto – che nella revisione dell’analisi costi benefici da porre a base della valutazione richiesta dal Ministero, e richiamata dall’ ad Simonini, sarà essenziale tener conto soprattutto di un presupposto imprescindibile quale la valenza socio economica dell’opera destinata a spezzare l’isolamento del nostro territorio, oltre all’impressionante tributo di vite; a collegare l’utenza dell’Alto Jonio in maniera rapida ed efficiente allo scalo aeroportuale; a dare, infine, nuovo impulso alle nostre imprese e all’occupazione dei nostri giovani».
«Colgo, infine – ha concluso – l’occasione per invitare tutti i rappresentanti della fascia jonica a coordinarsi tra di loro per combattere questa battaglia di civiltà e fare sentire in maniera unitaria la propria voce. Solo così, solo uniti, potremo giungere al risultato al quale aspiriamo da tanto tempo e che, come ho detto nel corso del mio intervento, non vorremmo resti ancora solo una leggenda che si tramanda da generazioni». (rp)