di ARISTIDE BAVA – Non solo la presentazione di un libro decisamente importante sotto l’aspetto pedagogico e sociale ma anche una importante serata impregnata di arte, cultura e buona musica. Organizzata dai Club Lions di Locri, Siderno e Roccella in collaborazione con il Circolo culturale Conca Glauca di Bovalino, nella sede di quest’ultima struttura, presente anche il sindaco della città, Vincenzo Maesano, che è stato recentemente nominato anche presidente dell’Associazione de Comuni della Locride, è stato presentato il libro La Padrina di Palma Comandè nel corso di una serata coordinata dalla poetessa/scrittrice Bruna Filippone.
Un incontro decisamente apprezzato dal folto pubblico che ha partecipato all’evento accompagnato da un reading musicale che ha avuto per protagonisti il cantautore Romano Scarfone, il chitarrista Francesco Romeo e la cantante Beatrice Mollica. Filo portante dell’intera serata è stato l’impegno sociale, che sulla scorta della storia del libro (che affronta il problema ndranghera da una angolazione particolare che mette in risalto anche le differenze generazionali) ha consentito a Bruna Filippopne cdi sviluppare una apprezzata relazione e alla stessa Palma Comandè di sviluppare un intervento di grande spessore culturale che ha polarizzato l’attenzione dei presenti.
L’incontro è iniziato con i saluti istituzionali del sindaco Vincenzo Maesano che si è anche intrattenuto sulla valenza sociale dell’evento e dopo un breve intervento del presidente del Circolo Conca Glauca, Guido Laganà, è entrato nel vivo con le esibizioni di Scarfone, Romeo e Beatrice Mollica che hanno offerto un collage artistico improntato sul tema portante dell’evento. Sono intervenuti anche Nino Fonti e Franco Ferraro che con Vincenzo Mollica e Nicolò La Barbera in rappresentanza dei club Lions di Locri, Siderno Roccella si sono soffermati sull’impegno culturale delle loro associazioni nella convinzione che è proprio la cultura il settore che dovrebbe essere potenziato per consentire alla Locride di fuoriuscire dall’immagine spesso fuorviata che si da al territorio.
Quindi l’apprezzato intervento conclusivo di Palma Comandè che nel suo libro, peraltro presentato con successo in molte regioni italiane (in qualche caso anche con la presenza del Procuratore Nicola Gratteri), affronta il problema della ‘ndrangheta da una angolazione particolare indirizzata ad entrare nei sentimenti delle protagoniste del romanzo, in un mix tra presente e passato che inquadra due mondi al femminile in contrapposizione che offrono spunti di grande attenzione, soprattutto sociale.
Non a caso Palma Comandè ha richiamato le sue esperienze scolastiche in alcuni ambienti “difficili” che hanno stimolato la stesura del libro che apre la strada anche alla speranza di un cambiamento proprio per lo scontro generazionale tra la “Padrina” protagonista dello scritto simbolo di una mentalità e di una cultura d’altri tempi legata ad un indiscusso potere della ‘ndrangheta e la nipote, forte di grande inquietudine derivata dalla autonomia di pensiero e dal bisogno di credere in una scelta di vita personale diversa e non indotta da una strada “segnata” dall’appartenenza familiare.
Un percorso certamente difficile da superare ma aperto alla speranza che i giovani d’oggi avvertono fortemente la necessità di svincolarsi da un mondo e da una mentalità che sta cambiando. I lavori sono stati conclusi da Giuseppe Ventra, presidente della Circoscrizione Lions che ha preso atto del significativo messaggio positivo scaturito dall’interessante incontro culturale. (ab)